eh in effetti
quella se sbaglia spogliatoio non esce più viva
eh in effetti
quella se sbaglia spogliatoio non esce più viva
Cavallino treporti?
l'idea è quella
Che bella gente nella curva della Juventus.
Eh ma a Report sono anti juventini...
Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)
Le due cose non sono incompatibili
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Stadi zone franche che nessuno vuol toccare.
Siamo nella merda
Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)
Rapine, spaccio di droga, pestaggi, minacce.
Povero Barone.
Ah ma a Report sono antimilanisti perciò sono tranquillo
Ultima modifica di Damon; 03-06-19 alle 22:15
Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)
dio benedica il calciomercato
Questa pessima abitudine di dire le cose come stanno proprio non se la toglieHa ragione Zeman, in Italia ci si allena male: per questo siamo in crisi
del 03 giugno 2019 alle 13:50
di Fernando Pernambuco
Insomma, abbiamo capito: Zeman non lo vuole più nessuno perché farebbe allenare troppo i calciatori. E’ quanto dice lui stesso in un’ intervista rilasciata a Repubblica, affermando esplicitamente che in Italia i calciatori tendono a faticare poco in allenamento. Le sedute sono più lunghe, ma molto meno intense rispetto, per esempio, a quanto avviene in Premier League.
In Italia, i giocatori si dedicano con grande applicazione a fare il torello, ma per il resto “preferiscono farsi massaggiare”. Ce n’è per tutti e soprattutto per quelli della Roma: De Rossi, non solo si allenava poco, ma aveva problemi fuori dal campo (e la cronaca nera, purtroppo, ne dette testimonianza). In quanto a Totti, all’allenatore boemo sembrava che andasse d’accordo con tutti ma che, soprattutto, “avesse un ottimo massaggiatore”. Il quadro di giocatori sibariti adagiati sul triclinio, novelli Trimalcioni, piuttosto che atleti dediti a salire e scendere i famosi scalini zemaniani, riguarda nello specifico la Roma, ma, nell’ intervista, viene puntualizzato che da noi in tutte le squadre “si lavora molto poco” e che se arriva un sergente di ferro prima o poi viene fatto fuori. In effetti, qualcosa di vero deve esserci se le squadre inglesi e non solo, riescono a correre per 90 e più minuti filati dopo campionati e coppe varie, mentre le nostre trotterellano in casa e soprattutto sulla scena internazionale, con risultati evidenti. L’ unica squadra atleticamente degna, quest’anno in Italia, s’è dimostrata l’Atalanta, per altro incapace di reggere il confronto in Uefa Europe League. Il Napoli, la Juve sono miseramente franate proprio sul piano atletico contro squadre che, tecnicamente, erano alla loro portata. Non parliamo di Milan, Lazio e Inter. I ritmi del nostro campionato, d’altra parte, stanno a dimostrarlo: si corre poco e ci si infortuna spesso.
Se a questo aggiungiamo una “disperante” disparità di valori tra la prima (da otto anni) e le altre, si arriverà a considerare il nostro campionato non solo atleticamente modesto, ma, come diceva Capello, “non allenante”. Un combinato disposto micidiale. Per tutti: per i primi e per gli ultimi.
Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)
poveri procuratori
ANSA) - ROMA, 3 GIU - E' diventato un caso l'esame di abilitazione per l'iscrizione al Registro Nazionale degli Agenti sportivi superato da solo otto candidati rispetto agli oltre ottocento che vi hanno partecipato dalle prove iniziali, vale a dire meno dell'1% dei partecipanti. L'iter difficile e tortuoso prevedeva 2 prove davanti al Coni, uno scritto e una prova orale, e un esame presso la Figc. E una buona parte di quelli non ce l'hanno fatta è ricorsa alle vie legali. ''Un verdetto - tuona l'avvocato della Alas, l'associazione dei liberi agenti sportivi, Cesare Di Cintio - che lascia a casa almeno trecento agenti già iscritti al registro provvisorio che hanno il diritto a non vedersi tolto il lavoro che la precedente normativa gli consentiva. Quello che è successo - sottolinea Di Cintio - ha del clamoroso ed è profondamente ingiusto. In questo modo si introduce evidentemente una norma restrittiva della concorrenza. Per questo abbiamo fatto ricorso al Tar e all'Antitrust, mentre il prossimo passaggio sarà alla Corte europea''.
aspettavamo gli orginali
che enorme mucchio di vaccate
capitolo premier: adesso che hanno vinto in Europa sono i meglio, fino all'anno scorso erano degli scemi che correvano a caso.
capitolo lui: é dal Pescara di verratti che non fa una stagione decente e non é difficile capire perché, dopo lo hanno cacciato da ogni lavoro che gli hanno dato (e non é che le esperienze prima fossero state esaltanti). Sta storia degli allenamenti é una paraculata incredibile, non é che oggi si allenano meno, é che i tuoi metodi sono vecchi come lammerda, quindi se prima ad allenare la squadra c'era uno che usava le statistiche, la tecnologia, metodi di preparazione più o meno moderni e poi gli arriva sto vecchio che gli fa fare i gradoni (i gradoni) e ti fa sfinire (cosa che non serve a un cazzo), beh, può essere che qualche calciatore metta in dubbio i tuoi metodi.
Fra l'altro sapete qual é la squadra prima in classifica per km percorsi in A quest'anno? il chievo, per dire quanto conti la cosa
Ultima modifica di Sbonk; 04-06-19 alle 15:33
conta l'intensità e non la corsa, e l'intensità può avere dietro anche motivi tecnico-tattici
Sì, diciamo che se andate su Wikipedia e cercate il nome di un po' allenatori che si sono fatti anni in A tempo fa è probabile che sia una sequenza di "ah, ecco, dov'era finito, nella Bohese in Eccellenza...", "azz, a meno di sessant'anni già ha smesso, chi se lo aspettava", ecc. Zeman ci ha settantadue anni suonati e i club tendono a chiamare gente "sul pezzo" (basti vedere l'orientamento perlomeno recente di quelli al top), sarebbe strano, anzi, se qualcuno ancora si affidasse a lui. Resta comunque il "mistero" relativo alla discrepanza tra i ritmi nostrani e quelli altrui, visto che tecnologie, statistiche e metodi di preparazione moderni almeno qualcuno dei nostri club dovrebbe appunto usarli, che nessuno ci abbia capito un cazzo pare strano.
ma che poi dipende eh, tipo nella doppia sfida tra il tottenham vice campione e l'Inter io tutta sta differenza di ritmo mica l'ho vista. Il Napoli di Sarri (ma anche quello di Ancelotti soprattutto a inizio stagione) non é che andasse tanto più piano delle inglesi. È anche una questione di caratteristiche dei calciatori, se hai gente tipo Salah e Mane non é che puoi andare piano manco volendo (e comunque in finale sono andati molto, molto più piano del solito, e qualcosa vorrà pur dire)