Ovviamente Baggio non ha ragione manco per il cazzo . È la solita retorica da quattro soldi (che impressiona le menti più semplici, sempre inclini a lasciarsi stupire da effetti speciali e frasi a effetto) dando retta alla quale, chessò, Federico Zeri non avrebbe potuto commentare le opere di Raffaello perché in confronto a lui era una sega a dipingere, Maradona sarebbe dovuto essere uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi, visti quanti palleggi faceva anche di culo (invece in panchina faceva pietà, mentre uno dei più grandi è stato Mourinho che a momenti manco ha giocato e pure Sarri, un impiegato di banca, mi pare che qualcosa ci capisca), o Gianni Clerici che come tennista ai grandi tornei si fermava al primo turno ma è tipo il più grande esperto, divulgatore e conoscitore del gioco di sempre, oppure solo chi ha figli è autorizzato a parlarne, e via continuando con le scemenze...
Peraltro 'sti grandi campioni, con rarissime eccezione (tipo Sivori), di solito c'è da spararsi a starli a sentire quando commentano il calcio . Diciamo che le skill richieste per fare i diversi mestieri non combaciano esattamente, perfettamente e necessariamente.
Ma poi stiamo a commenta' uno che, nonostante cachi soldi da tutti gli orifizi disponibili, ama trascorrere le giornate facendosi il culo in campagna fin quasi a svenire come un contadino che a malapena ha di che vivere, o come un appassionato di Farming Simulator . Se *tutti* gli allenatori di *tutte* le parrocchie (non solo i fanatici alla Sacchi, quindi) non lo vedevano un motivo ci sarà stato... Nel Brescia, che doveva solo salvarsi, era un UFO, grazie ar ca' che Mazzone poteva fare il simpa e sparare frasi nazionalpopolari per guadagnarsi facili consensi.
Comunque, a parte tutto... ma che gli ha fatto Adani?
Scusami eh ma qui le stronzate per una volta le hai dette tu.
Punto primo, Baggio ha semplicemente detto che il mondo dell'opinionismo come professione post carriera da calciatore è una cosa che non lo attira. Ha espresso solo il suo 'sentire' personale al riguardo, né più né meno. Non ha fatto dichiarazioni da 'professore di sto gran cazzo' alla mourinho o alla Capello.
Punto secondo, dove starebbe il problema nel fatto che vive come un agricoltore? Il fatto che uno abbia (parecchi) soldi messi da parte perché dovrebbe escludere il piacere di una vita nei campi?
Sentiamo.
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Oltre a quello, se cerchi bene, ha ovviamente detto *anche* che se non sapevi palleggiare (= non eri un calciatore di alto livello, altissimo direi visto che essere approdati in A e aver giocato anche in squadre importanti non basta... nel web tutti l'hanno interpretato come un attacco ad Adani) non puoi ora dire sensatamente la tua sul pallone in pubblico, e quindi di conseguenza per estensione anche allenare (che è dire la tua a livello teorico sul pallone), ecc.
È un testo molto semplice da interpretare. Fatecela, in grazia di Iddio, anche senza insegnante di sostegno, per una volta .
Quella è una trollata. Ovviamente il commento normale "politicamente ripulito" sarebbe qualcosa del tipo "sì, anche collezionare tappi di bottiglia, rotoli di carta igienica usati o alzare tappeti e fissarne l'ordito per ore e ore sono hobby più che degni, ognuno ha i suoi gusti, se si diverte così che male c'è", ecc. Ma la realtà è che fare il contadino quasi full time (per come l'ha messa), visto che uno ha soldi "infiniti" e può scegliere di non farlo, fa schifo al cazzo . La cosa del buddista cacciatore è già stata detta, quindi non infierisco.Punto secondo, dove starebbe il problema nel fatto che vive come un agricoltore? Il fatto che uno abbia (parecchi) soldi messi da parte perché dovrebbe escludere il piacere di una vita nei campi?
Primo punto: Baggio è uno che non ha mai 'pontificato' su nulla. E di sicuro non ha iniziato ieri a farlo.
Anche un insegnante di sostegno della lingua italiana sarebbe in grado di leggere l'intervista di ieri e capirlo.
Punto secondo: il buddista cacciatore è una caduta di stile tremenda, non ci piove.
Sul resto, continui a dire una cazzata.
Che 'fare il contadino pur avendo i soldi fa schifo al cazzo' lo dici tu.
Di dove sei? Roma centro?
Io vivo a Cittadella, a mezz'ora di auto da Caldogno, e posso dirti che la cosa non mi sorprende affatto: qui la mentalità/hobby di stare dietro al proprio pezzo di terra è ancora molto radicata.
Beninteso che anche a me non piace, però per l'appunto come uno decide di occupare il tempo libero 'in pensione' sono (sacrosanti) cazzi suoi.
Se per te fa schifo al cazzo, ok. Evita per favore di generalizzare (o meglio, di pontificare a cazzo) per tutti.
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Una statua acquistata dai rossoblù, all’epoca di Cellino, e posizionata davanti alla sede della società, tramite Mario Mazzoleni, fratello dell’arbitro “varista” di Benevento-Cagliari. Il fatto, riportato da Bergamosportnews è stato messa nero su bianco da Sandra Lonardo, senatrice del gruppo misto e moglie di Mastella, sindaco di Benevento, in un’interrogazione che sarà depositata domani a palazzo Madama ma anticipata dalla consorte dell’ex ministro della Giustizia nella propri pagina Facebook. La Lonardo è furiosa dopo il rigore prima assegnato e poi negato ai campani dall’arbitro Doveri nella partita di domenica vinta 3 a 1 dal Cagliari. Nel mirino è finito soprattutto Mazzoleni, assistente al Var.
Ecco il testo dell’interrogazione della Lonardo a Draghi.
“Mi rivolgo a Lei, in quanto titolare della delega allo Sport, oggi affidata ad un Sottosegretario, essendo già intervenuto di recente nella vicenda della Super Lega Europea, seppur preso da questioni più importanti;
Tenuto conto che il calcio muove interessi e passioni, per cui è doveroso garantire trasparenza e serenità, a partire dal rapporto tra tecnologia ed uomo, venuto meno nella circostanza della partita Benevento-Cagliari;
Si chiede di riferire: dopo le opportune ricognizioni in sede di Lega Calcio e FederCalcio, se siano stati salvati i nastri dei colloqui arbitro-Var della partita Benevento-Cagliari e Napoli-Cagliari;
se sia a conoscenza del fatto che con la complicità dell’ex arbitro Mazzoleni, messo alla guida del Var, in soli sette giorni, il Cagliari evita la sconfitta a Napoli e salva la vittoria a Benevento, annullando con la subalternità dell’arbitro Fabbri a Napoli e revocando, sempre con la subalternità dell’arbitro Doveri, il rigore che è apparso con evidenza macroscopica alla quasi totalità del mondo sportivo;
si chiede di sapere come mai sia stato designato Mazzoleni, dopo l’errore della partita Napoli-Cagliari, anche al Var di Benevento-Cagliari, tenuto conto che l’arbitro Fabbri, direttore di gara di Napoli-Cagliari era stato mandato in esilio a dirigere in Serie B dopo la clamorosa svista arbitrale;
se sia a conoscenza, secondo quanto riportato dal sito bergamosportnews, dei rapporti tra il fratello di Mazzoleni e il Cagliari di Cellino, proprietario del Cagliari fino a qualche tempo fa, che acquistò una scultura tramite Mario Mazzoleni, fratello del “varista” del Cagliari, oggi posizionata nel giardino antistante la sede del Cagliari;
si chiede di conoscere come e con quali mezzi si intenda garantire la correttezza dei risultati calcistici, tenuto conto che il sistema calcio, nel suo complesso, per fortuna, ha retto, nonostante abbia avuto, in alcuni momenti, clamorose cadute di stile, finite in inchieste giudiziarie;
si chiede, altresì, di valutare la portata economica e sociale per la società del Benevento e per la città di Benevento, di quanto, in negativo, sarà prodotto e se e come la FederCalcio intenda risarcire la società del Benevento Calcio per questa cattiveria arbitrale;
se non ritenga, infine, a fronte anche del deficit, che corre verso i 4 miliardi nel Calcio Italiano, con una spesa corrente insostenibile, che crea depressione nel mercato, di intervenire, in maniera efficace, onde evitare problemi economici e sociali, tenuto, altresì, conto che il mancato controllo ed il mancato intervento allontanano i pochi imprenditori italiani, Vigorito tra questi, dall’investire nel mondo del calcio, per cui oggi assistiamo alla presa di possesso delle Squadre della Lega Serie A da parte di fondi stranieri che rischiano di snaturare la fisionomia e la struttura del calcio italiano”.
Baggio paradossalmente lo apprezzo più adesso che in giovine età, quel maledetto rigore del 94 è uno dei miei più grandi traumi calcistici di bambino
Ma sorvolando sulle preferenze personali, quello che mi domando è
Possibile che non sia mai riuscito ad andare d'accordo con un allenatore?
Cioè posso capire uno, due, ma cazzo, se è uno costante, mi chiederei se il problema sono gli altri o magari sei tu.
Con Mazzone andava d'accordo perchè lo idolatrava, grazie ar cazzo che non c'erano problemi
Certo che il problema era lui.
È abbastanza noto il fatto che fosse un anarchico totale, amato dal pubblico e dai compagni per i quali faceva di tutto ma con gli allenatori faceva il figlio adolescente.
L'ha detto proprio lui che ha sempre considerato gli allenatori come figure secondarie, e di parecchio.
Considerato quanto fosse diverso il calcio in cui giocava Baggio, quando l'individualismo era ancora ampiamente accettato se non proprio rischieto, il livello di indisponibilità nei confronti degli allenatori doveva essere enorme
Se nonostante questo è stato un calciatore leggendario, vuol dire che è stato un calciatore ancora più grande di quanto pensiamo comunemente.
Dice che c'è rimasto sulo 'o mare | ¡Madre de Dios! ¡Es el Pollo Diablo!
Concordo
però il calcio è un gioco di squadra, se vuoi fare il fenomeno fai tennis o qualche altro sport individuale.
Anche perché team coi campioni e gioco di squadra >>>> team coi campioni messi a cazzo di cane
Edit.
Aggiungo al già detto solo un altra riflessione, ok l anarchia, ok essere il campione
Quello che mi dà più al cazzo è quello strisciante vittimismo durante le interviste sul fatto di essere sempre stato ostracizzato, ma se ti comportarvi in quella maniera che pretendevi?
Ultima modifica di battlerossi; 11-05-21 alle 20:11
https://www.eurosport.it/calcio/seri...94/story.shtml
alla fine noi ci scanniamo tra di noi ma loro son tutti ragazzi, tutti uguali
4 giocatori e 20 troie, mentalità pazzesca
Mo’ questo non li fa giocare con la Juve
Terremoto in casa Hellas: indagato il presidente Setti per autoriciclaggio e appropriazione indebita
Il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, è indagato dalla Procura di Bologna per autoriciclaggio e appropriazione indebita. È stato effettuato un maxi sequestro da 6.5 milioni di euro che, secondo gli investigatori, sarebbero stati sottratti dalle casse della società calcistica di proprietà di Setti e impiegati, in modo illecito, per risanare le casse finanziarie di un'altra società sull'orlo del fallimento. L'aggravante sarebbe stata - si legge nel referto - l'operazione di "maquillage contabile" con la quale Maurizio Setti avrebbe celato la fonte della somma di denaro in suo possesso.
una infilata dietro l'altra tipo kebab
Lautaro e Conte hanno portato la lite direttamente sul ring
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