Mondiale 2014
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Anche il nuovo commissario tecnico
Alejandro Sabella decide, come il suo predecessore, di confermare Messi capitano dell'
Albiceleste.
[131] Il percorso di qualificazione ai Mondiali 2014 inizia con il 4-1 contro il
Cile, vittoria alla quale Messi contribuisce con una rete.
[132] Successivamente Messi riesce a segnare per sei partite consecutive mettendo a segno 10 gol che gli permettono di eguagliare il record appartenuto precedentemente a Hernán Crespo.
[133] Il 15 giugno 2013, nell'amichevole contro il
Guatemala, supera Maradona e raggiunge Hernán Crespo come secondo miglior marcatore della Nazionale con 35 reti, dietro al solo Batistuta (56 reti). La doppietta del 10 settembre 2013, nella vittoria esterna per 2-5 contro il Paraguay, gli permette di superare anche Crespo.
[134] Nonostante l'assenza di Messi, l'Argentina si qualifica ugualmente prima nel girone di qualificazione ai Mondiali, nel quale la Pulce risulterà essere il secondo miglior marcatore con 10 reti alle spalle dell'uruguaiano
Luis Suárez (11 reti).
[135]
Messi segna nella partita d'esordio del Mondiale 2014 in Brasile, tornando a realizzare una rete in tale competizione dopo 8 anni, e contribuendo al successo della sua Argentina per 2-1 sulla
Bosnia ed Erzegovina.
[136] Il cammino della selezione albiceleste si conclude con la sconfitta per 1-0 in finale maturata dopo i tempi supplementari contro la Germania, che non impedisce all'argentino di conquistare il premio individuale di Pallone d'oro dei mondiali
leo flop —
Il Mondiale di Messi si chiude con 4 gol all'attivo: uno all'esordio con la Bosnia, bellissimo; uno all'Iran, capolavoro autentico; due alla Nigeria, di cui uno su punizione, come nemmeno a Maradona era riuscito in un Mondiale. La differenza è che mentre Diego si accese nella fase decisiva in Messico nell'86, con la doppietta all'Inghilterra e quella al Belgio e l'assist fenomenale a Burruchaga in finale, Leo dagli ottavi in poi non ha più segnato. È stato ancora decisivo agli ottavi con la Svizzera, mandando in porta Di Maria, poi più nulla. Appena sufficiente col Belgio, anonimo con l'Olanda dove ha avuto almeno il merito di segnare il rigore, sprecone contro la Germania. Ha avuto, oltre alla punizione, un'altra occasione per segnare, sullo 0-0, in apertura di ripresa: sinistro sporco, palla fuori. Non degno di Leo.