Originariamente Scritto da
Frykky
Una squadra costruita con le statistiche, è questa la storia (recente) del Brentford Football Club. Il successo raggiunto oggi le Bees lo devono in larga parte a Matthew Benham, imprenditore milionario e scommettitore professionistica britannico, tifoso sin da bambino del club del West London, che nel 2006 salvò il Brentford dal fallimento versando le 500 mila sterline di debito accumulato e nel 2012 ne divenne azionista di maggioranza.
Da quel momento, le cose sono cambiate grazie a un “semplice” metodo scientifico, applicato sin da subito dall’ambizioso Benham:
Non potendo competere finanziariamente con i club rivali (il Brentford è una piccola realtà), la società ha scelto di acquistare i futuri giocatori sfruttando una serie di dati statistici come gli Expected Goals (xG), arrivando così per prima su giocatori giovani e semi sconosciuti ma capaci di rendere al massimo. Il budget limitato permetteva solo operazioni mirate e a basso costo (metodo già utilizzato dal Midtjylland in passato, del quale lo stesso Benham era proprietario).
Al termine della sua prima intera stagione da proprietario, Benham vede il Brentford ottenere la promozione dalla League One alla Championship, per la prima volta dopo 20 anni (2013-2014).
Nel corso degli anni successivi, sfruttando questo metodo statistico, il Brentford riesce a generare plusvalenze per oltre 120 milioni di sterline, comprando giovani promesse che ben presto si rivelano giocatori validissimi e capaci di giocare ai massimi livelli.
Nel 2016 il Brentford prende anche una decisione curiosa: abolisce la propria squadra giovanile, considerata un costo inutile. Le Bees decisero così di mantenere l’U23 solo per le amichevoli, e di “unirla” alla prima squadra: l’obiettivo era quello di formare solo giocatori tra i 17 e i 20 anni, che si sarebbero potuti rivelare utili alla prima squadra e sostituirli immediatamente se necessario.
Tutto questo fino ad oggi quando, battendo lo Swansea nella finale playoff di Championship, hanno ottenuto la loro storica prima promozione in Premier League. E di questo passo, ne siamo certi, non smetteranno di sorprenderci.
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