80 milioni ha senso solo come ipervalutazione plusvalenza salvabilanci
a prescindere dai i soldi che ce li hanno e dalle qualità del buon ragazzo
80 milioni ha senso solo come ipervalutazione plusvalenza salvabilanci
a prescindere dai i soldi che ce li hanno e dalle qualità del buon ragazzo
E lo chiedi a me?
Sei tu, che stai dicendo che Commisso non spende perchè non lo lasciano spendere... giusto?
Infatti, secondo me il criterio è proprio quello.
Non potevano fare altro, considerando che un salary cap non è fattibile.
E, di base, l'idea è giusta e sta anche funzionando (non ricordo fallimenti clamorosi, di recente).
Certo, questa sentenza sul City lascia viva solo questa parte, del FPF. Quella più rigorosa, quella che assomigliava vagamente a un salary cap, è andata a farsi fottere.
E secondo me, non era stata inserita per caso: sono convinto che qualcuno, all'UEFA, qualche anno fa abbia cominciato a chiedersi se un calcio così polarizzato, così completamente nelle mani di poche squadre, fosse più un bene o più un danno.
Perchè i vantaggi di una condizione simile, li conosciamo: sono stati assemblati dei dream team che rimarranno nella storia (tipo il Real di qualche anno fa o il Liverpool attuale) che, 30 anni fa, sarebbero stati impensabili.
Però conosciamo anche i danni: sono sparite intere scuole calcistiche. Alzi la mano chi, 30-35 anni fa, avrebbe mai potuto pensare che squadre come Ajax, Anderlecht, Dinamo Kiev, PSV, Steaua o Celtic sarebbero scomparse dal calcio che conta (ok, alzi la mano chi semplicemente c'era, 30-35 anni fa ). Col risultato che la CL, da ormai... 15-20 anni, se la giocano sempre le stesse squadre.
E per fortuna che ci sono alcune squadre che sono state gestite benissimo (Juventus, Bayern), sennò pure Germania e Italia sarebbero diventate periferia del calcio.
Per me, quando hanno pensato il FPF, hanno avuto in mente anche questo.
Però, con questa sentenza...
Ultima modifica di tomlovin; 14-07-20 alle 23:48
La scomparsa di parecchie "scuole" calcistiche è più che altro dovuta all'apertura delle frontiere, che ha consentito alle squadre più ricche di saccheggiare i campionati minori.
Più che altro alla sentenza Bosman, che ha eliminato il cartellino: con quella, le società non avevano più modo di trattenere i loro giocatori.
E si torna sempre allo stesso punto: i giocatori sono andati tutti dove li pagavano di più.
Mi ricordo il caso forse più clamoroso, quello dell'Ajax di Van Gaal: dopo le due finali di CL, fu letteralmente spolpato.
All'inizio, questo ha significato che si sono svuotati i campionati meno ricchi a favore di quelli più ricchi.
A lungo andare, la cosa si è ulteriormente polarizzata e dai campionati più ricchi si è passati alle 10-15 squadre più ricche (più il PSG).
Ultima modifica di tomlovin; 15-07-20 alle 08:32
Sì, la Bosman ha avuto il suo peso ma vale solo per i giocatori a fine contratto e in ogni caso c'era sempre il limite di stranieri, che costringeva anche le squadre ricche a dover scegliere attentamente i giocatori da prendere.
Ora che il limite non c'è, appena un giovane fa mezza stagione buona viene subito precettato da un grande club a caso.
Ancora però non ci avete detto come si ridurrebbero le disparità fra i clòb
1) Non è che vale solo per i giocatori a fine contratto. Vale per tutti: se sono la Steaua e ho il nuovo Hagi tra i miei giocatori, io SO in partenza che devo venderlo adesso, perchè altrimenti andrà via gratis. Al massimo posso tirare la corda fino al penultimo (non all'ultimo) anno di contratto, ma niente altro.
Sempre che il giocatore (ben sapendo che al City guadagnerà per 10 volte) non punti i piedi per andarsene subito, ovviamente: in quel caso, il coltello alla gola della società è ancora più premuto.
2) Sul resto sono d'accordo, ovviamente. Però, sul limite di stranieri qualche dubbio ce l'ho... quando è stato rimosso?
L'Inter 1993-1994 aveva cinque stranieri, quella dell'anno precedente ne aveva quattro... io ricordavo che il limite fosse di tre. La Bosman è del 1995.
Non è che il limite agli stranieri è stato rimosso prima della Bosman?
Non è chiaro?
Se un club ha un tetto di spesa, non può prendere tutti i giocatori che vuole.
Poi, quest'ultima sentenza ha stabilito che invece può, basta che il proprietario faccia sponsorizzazioni farlocche... e vabbè.
Si ma se il tetto di spesa è in base al fatturato capisci bene che le grandi rimarranno grandi e le piccole rimarranno piccole.
Io veramente ho detto che non si riducono e che il FPF non serve a quello.
Sì, la Bosman ha dato più potere ai giocatori rispetto ai club infatti; dico solo che la cancellazione del cartellino, da sola, non sarebbe bastata a fare tutti quei danni.
Fra l'altro ripensandoci mi pare che l'abolizione del limite di stranieri (comunitari) sia stata contestuale alla Bosman, anche se non ricordo se facesse parte della sentenza o ne sia stata una conseguenza indiretta.
In ogni caso già il tetto era stato alzato negli anni precedenti (con quali regole, non sono sicuro) ma riguardava il numero di stranieri in rosa: fra i convocati per ogni partita potevano essercene comunque 3 al massimo.
Frykky guardati l'nba, fai prima
L'idea è che una società, se ben gestita, aumenti progressivamente il suo fatturato e quindi abbia sempre più margine di manovra.
Almeno, penso.
Certo, se volevi una norma che equiparasse istantaneamente il City al Genoa, mi sa che sarai rimasto deluso: come detto, il salary cap (o comunque il budget cap) non si poteva e non si può fare, per tutta una serie di motivi.
Sì, ovviamente ci sono volute entrambe le cose. E ognuna ha avuto il suo peso.
Pensandoci, anche facendo l'ipotesi di applicare la Bosman ma lasciando comunque la limitazione agli stranieri... che sarebbe successo?
Per me, molte scuole calcistiche sarebbero sparite comunque: magari non sarebbero andati tutti in Inghilterra-Spagna-Italia-Germania. Ma dubito che la Steaua, la Dinamo Kiev, lo Sparta Praga o l'Anderlecht pagassero più di quanto poteva pagare un... toh, un Marsiglia, un Porto, un Celtic.
Probabilmente avremmo visto scomparire meno leghe, sarebbero rimaste vive almeno quelle di fascia (economica) media. Ma credo che tutto l'Est europeo sarebbe stato cancellato comunque.
Boh, non ricordo.Fra l'altro ripensandoci mi pare che l'abolizione del limite di stranieri (comunitari) sia stata contestuale alla Bosman, anche se non ricordo se facesse parte della sentenza o ne sia stata una conseguenza indiretta.
In ogni caso già il tetto era stato alzato negli anni precedenti (con quali regole, non sono sicuro) ma riguardava il numero di stranieri in rosa: fra i convocati per ogni partita potevano essercene comunque 3 al massimo.
Ma non vedo che c'entri la Bosman con il numero di stranieri, sono più d'accordo che sia dipeso dall'adesione alla convenzione di Schengen (adesioni completate nel 1996).
il limite di stranieri IN CAMPO è caduto nel 96, prima (dal 92/93 al 95/96) c'era il tesseramento libero ma ne andavano 3 in distinta
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
nakata ringrazia.
il limite non era 3 in campo, 5 in squadra?
3 convocati (campo + panchina), in rosa non ricordo come funzionasse: c'era di sicuro un limite per gli extracomunitari, per gli altri boh.
Dal '96 sono caduti tutti i limiti per i giocatori comunitari.
E come fa una società ben gestita ad avere margine di manovra se non può buttare milioni e milioni di liquidità.
Come fa il Genoa a vendere milioni di magliette di messi se non può comprarlo? Come fa a fare 5 anni di filato in champions se tutti gli anno deve vendere i milioni?
Il fpf è buono solo a mantenere lo status quo e in quanto turboconservatorismo va combattuto