Gascoigne in procinto di segnare, senza una scarpa, una rete nel North London derby tra Tottenham e Arsenal disputato nel settembre dell'88. L'Arsenal però vincerà (3-2) la partita, e pure il campionato, quell'anno. Qualcosa di sconosciuto a buona parte dei tifosi viventi degli Spurs.
Consiglio i 3 speciali di Buffa su Pelé su Sky.
L'avvocato è un grande affabulatore
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Da O Futeboleiro:
Sempre per restare in tema Italia '90: occhio a quello che dice esattamente qui, a 2:34, Juan Ernesto Simón, difensore di quella Nazionale argentina: «Dopo il quarto di finale con la Jugoslavia, negli spogliatoi, Diego disse esattamente questo: "Io divido l'Italia. Io adesso faccio dividere l'Italia". Poche ore dopo infatti ci sarebbe stata la famosa conferenza stampa in cui avrebbe esortato i napoletani a non sostenere la Nazionale azzurra in semifinale, perché l'Italia si era sempre dimenticata dei napoletani».
In pratica fu una mossa tattica studiata in anticipo da parte di Maradona
La più grande mossa tattica di quell'Argentina fu l'infortunio di Pumpido
Goycoechea, il maledetto. Parava qualunque cosa.
Come dice Buffa "Il Milonghero"Originariamente Scritto da felaggiano
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Finito il Mondiale è diventato Padre Pio.
La Bombonera nel '40.
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Ci volevano i coccodrilli nel fossato.
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Fossato probabilmente riempito di liquidi organici di vario tipo
Galatasaray-Chelsea 0-5, 1999.
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tavolino olandese?
Ecco come si presentava l'Estadio Balaídos in occasione della promozione in Primera División del Celta Vigo, ottenuta nell'82, appena prima di ospitare le gesta del Gruppo 1 di Bearzot & C. Notare che tra il 1974 e il 1983 il Celta viene ininterrottamente promosso o retrocesso tra i vari livelli del calcio spagnolo (la performance ascensoristica anzi si allungherebbe addirittura fino all'87, se non fosse per quella tranquilla stagione 1983-'84 contrassegnata da un sesto posto in Segunda Liga).
Safety first
Paraisópolis, São Paulo
Figuriamoci Infernòpolis
Polonia '82
Mistero Grosso: Campione senza festa
Durante la spettacolare premiazione della Juventus Campione d'Italia 2011-2012, ai tifosi bianconeri più attenti (e riconoscenti) non sarà sfuggita un'assenza. Tra i Campioni d'Italia chiamati in passerella e osannati dai 41.000 presenti allo Stadium mancava infatti il Campione del Mondo, Fabio Grosso, giocatori ormai ai margini della squadra da mesi eppure, a pieno diritto, ancora di proprietà della società bianconero.
Arrivato durante l'era Blanc-Ferrara, il terzino delle notti magiche di Berlino ha anche calcato il campo due volte quest'anno (titolare a Siena e Catania) prima di finire nel dimenticatoio ed essere messo fuori squadra dopo la sessione di mercato invernale. Eppure ad essere premiati con medaglia e sfilata di rito sono stati anche altri "bocciati" come Krasic o mai utilizzati come Manninger. Grosso compare nell'elenco dei calciatori campioni d'Italia nel poster ufficiale della società eppure non ha partecipato alla premiazione. Vero è che il terzino ha rifiutato, come Amauri ed altri, qualsiasi trasferimento o rescissione contrattuale, ma non si è mai lamentato né ha mai rilasciato una dichiarazione fuori luogo, allenandosi con impegno e facendosi trovare pronto nelle emergenze.
Questo scudetto spetta di diritto anche a Fabio Grosso, aldilà del contributo povero fornito sul campo in questi ultimi due anni, anche lui è Campione d'Italia, ma senza festeggiamenti.
Noel Campbell ai tempi del Fortuna Colonia. Intento a sprigionare irlandesità da tutti i pelazzi rosci.
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