All'estero non hanno le radio romane . Poi che sia sempre vera questa cosa non mi pare, vedi Pogba, messo ai margini della rosa dello United per far giocare nonno Scholes ed esploso in maniera abbastanza inattesa da noi.
A parte questo, Spalletti, che è matto ma insomma, mi pare che qualcosa l'abbia dimostrata nel calcio, una volta disse chiaramente che se si vuole vincere la retorica di farlo coi giovani è una cazzata. Questo a meno che i giovani non siano Mbappé, Neymar, quando fu lanciato, o Vinicius (vedrete), cioè gente chiaramente fuori categoria, per la quale si può passare sopra agli aspetti da sgrezzare per via della loro qualità non comune che riesce comunque a fornire immediatamente quel "di più" in campo. Poi, soprattutto, una squadra dev'essere bilanciata: se di giovani ne devi lanciare tanti tutti insieme di punti in classifica ne perdi, c'è poco da fare (certo, se sei l'Atalanta te ne puoi anche fottere, ma a Roma, benché si sappia che non si vincerà lo scudetto o la Champions, la pressione è totalmente diversa). E la Roma quest'anno aveva da lanciare Luca Pellegrini, Coric, Ünder, Schick, Kluivert, Zaniolo, ecc. (c'era pure Bianda che si è dimostrato subito un bluff). Quindi il loro utilizzo va gestito: tutti devono giocare, ma possibilmente non tutti insieme. Sì, Verratti ha fatto il salto dal Pescara al PSG, ma in quale PSG arrivò nel 2012? Uno ancora tutto da costruire ad alti livelli che non era riuscito manco a vincere la Ligue 1, facendosela soffiare dal Montpellier, e che quindi ancora era lontanissimo dai vertici europei. Isco ci ha messo una vita ad affermarsi al Real, nonostante la fama di grande promessa e bla bla (mo', dopo essere esploso, è pure tornato in discussione, e vabbè).
Un altro aspetto è che è pieno di giovani che sembrano pieni di potenzialità ma che si perdono, quindi capire quale sia il loro reale valore da subito, senza testarli in partite di un certo livello, non è semplice. Di Zaniolo per esempio si diceva un gran bene. Ma il calcio vero l'aveva visto col binocolo. Va bene che all'Inter non hanno grande fama di volponi del mercato, ma che fosse il nuovo [inserire nome di campione del passato a caso] evidentemente non era così chiaro, sennò, con tutti i soldi e gli osservatori a caccia di talenti che girano nel calcio, non l'avrebbero lasciato prendere per quattro spicci alla Roma. Cioè, a sceicchi, top club europei a caso e squadre cacasoldi di Premier che gli sarebbe cambiato buttare una decina di milioni su 'sto qua, se fossero stati sicuri che gli sarebbe venuto su un campione? Insomma, era una delle tante scommesse che circolano nell'ambiente, con buona pace di quelli che "si sapeva da quando stava nella Primavera dell'Inter che era un fenomeno!1". In quel contesto, a quel livello, è quasi impossibile capire quanto vale davvero un giocatore (a meno che non sia, appunto, Messi). Se andate a rovistare negli articoli del 2005 è pieno di gente pronta a giurare che la Roma aveva un fenomeno in casa (Okaka ).
Cioè, secondo me non si sono capite nemmeno le reali potenzialità di Ünder, che pure, per la sua età, ha giocato ormai parecchio ad alto livello. Sembra uno che vede con facilità la porta, che nel calcio vuol dire parecchio, ma, oltre a mostrare un repertorio di numeri non così entusiasmante, in certe partite pare anche avere parecchi limiti... Li supererà? Vale davvero quei cinquanta milioni dei quali si è vaneggiato? Continuerà a fare gol tirando in situazioni e posizioni improbabili per tutta la carriera oppure il culo è destinato a esaurirsi improvvisamente? Lo si può capire solo mettendolo in campo e vedere se "cresce". Ma, come dice Spalletti, con gli Ünder probabilmente non ci vinci gli scudetti, perché la concorrenza in quei ruoli ha gente già formata e più forte, o che comunque dà più certezze immediate.