o quello o lo usi come prigione durante un colpo di stato
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più o meno è uguale
Quindi non è ancora ufficiale nemmeno il professionismo nel calcio femminile ma le fai giocare in uno stadio da 80k posti
Praticamente sarà popolato solo dal suono del vento
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l'autorevole opinione che serviva
Nuovo San Siro, Bonini (Cgil): "Si discute solo dello stadio ma non di cosa servirebbe ai cittadini di quella zona"
Il Corriere della Sera ha intervistato oggi il segretario della Camera del lavoro di Milano, Massimo Bonini. Il sindacalista della Cgil si è lanciato in un'accusa verso il Comune e i due club protagonisti della trattativa sul futuro di San Siro. "Mi sembra che ci si sia dimenticati di quella parte di cittadini, peraltro molto numerosa, che resta indietro sempre e comunque. Per esempio si discute, ogni giorno, di come dovrebbe essere lo stadio, dei centri commerciali che dovrebbero corredarlo, ma mai di cosa servirebbe ai cittadini di San Siro, cioè casa, trasporti, servizi, presidi sanitari. E poi: chi governa il territorio? Due società sportive e chi progetta centri commerciali?".
Sì, perchè Inter e Milan, società private, devono pensare ai cittadini
San Siro, due progetti al Comune di Milano: l'obiettivo è salvare lo stadio e modernizzarlo
In commissione consiliare al Comune di Milano sono stati illustrati ai consiglieri due progetti, realizzati da professionisti del settore come un ingegnere del Politecnico e uno studio di architettura: l'obiettivo è quello di salvare lo stadio di San Siro e modernizzarlo in modo da rendere superflua la costruzione di un nuovo stadio che invece vorrebbero Inter e Milan ("domani mattina è previsto un nuovo incontro tra i club e il Comune", si legge su Gazzetta.it).
Il progetto dell’architetto Jacopo Mascheroni prevede una riqualificazione di San Siro in 24-36 mesi a un costo di circa 250 milioni - spiega l’Ansa -. L’ipotesi è quella di valorizzare il primo e il secondo anello, togliere il terzo anello e le torri che lo sorreggono, tornando alla forma di un Meazza anni ’50. Il terzo anello verrebbe sostituito da una nuova copertura a forma di diamante e lascerebbe spazio a un anello zero, ricavato grazie ad un abbassamento del campo da gioco che questo permetterebbe di avere una nuova tribuna di circa 3 mila posti sui quattro lati dello stadio. "Questo nuovo San Siro potrebbe vantare dunque tremila posti premium a bordo campo che vanno ad aggiungersi a quelli che già ci sono, cioè circa 6500, per un totale di 9500 posti premium totali, mentre lo stadio avrebbe una capienza di 61.700 posti - si legge su Calcioefinanza.it -. Le travi rosse delle torri del terzo anello verrebbero utilizzate per adornare i nuovi boulevard di ingresso allo stadio, che avrà anche una nuova piattaforma per gli ingressi".
Il secondo progetto è invece quello messo sul tavolo dall’ingegnere Riccardo Aceti, docente di “Tecnica delle costruzioni” al Politecnico di Milano. "Con un intervento di circa 100 milioni, in 24-36 mesi, verrebbe «decostruito» il terzo anello, «il meno utilizzato», stando alle parole dello stesso Aceti, per realizzare al suo posto una galleria panoramica dove verrebbero spostate le funzioni e i servizi, con il mantenimento delle torri e delle coperture - precisa C&F -. Il progetto prevede anche un belvedere a 60 metri di altezza. In entrambi i progetti di riqualificazione è prevista per le squadre la possibilità di giocare durante i lavori. Il progetto era già noto perché ha trovato il supporto della Lega al Comune di Milano.
Secondo il capogruppo del Pd al Comune di Milano, Filippo Barberis, "è utile presentare questi progetti, far sentire che c’è l’attenzione della cittadinanza e dei professionisti su un processo così importante. Noi abbiamo chiesto subito alle squadre di argomentare perché il loro progetto di riqualificazione fosse così oneroso e se non c’erano alternative. - ha concluso -. Così si vede che ristrutturare non è impossibile".
- - - Aggiornato - - -
Nuovo stadio, Sala attacca Inter e Milan: "Non sono pazzo, così la proposta non va bene"
Intercettato dai giornalisti a margine della premiazione della classifica sulla qualità della vita promossa da Il Sole 24 ore, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, è tornato a parlare della questione relativa al nuovo stadio di Milano: "Noi milanesi abbiamo una certezza, siamo proprietari di uno stadio che ha un valore di 100 milioni - ha detto il primo cittadino del capoluogo lombardo - e che ci rende 10 milioni l'anno, 5 in manutenzione e 5 in cash. Milan e Inter propongono di costruire un nuovo impianto sul nostro terreno, ci dicono di buttare giù il nostro stadio. Ci dicono inoltre che torneremo proprietari del nuovo stadio tra 99 anni e che percepiremo l'affitto dopo 33 anni. Il Comune, quindi, passerebbe da 100 milioni di valore e 10 milioni di rendita a zero. Dicendo che così non va bene non mi sembra di essere un pazzo".
quindi conferma che senza milan e inter il comune non se ne fa nulla di sansiro
poi i soldi della ristrutturazione eventuale chi li mette? il comune? devono metterceli le squadre e poi continuare a pagare l'affitto?
e i problemi di traffico parcheggi inquinamento acustico sicurezza ecc.. di cui i residenti si lamentano da sempre che la ristrutturazione non risolverebbe (mentre il nuovo impianto sì)? improvvisamente chissenefrega?
AC Milan, FC Internazionale Milano e l’Amministrazione Comunale di Milano si sono incontrati nuovamente oggi per un aggiornamento sul progetto di riqualificazione dell’area di San Siro e di costruzione di un nuovo stadio per Milano. L’appuntamento odierno segue quello dello scorso 3 dicembre, durante il quale l’Amministrazione Comunale aveva richiesto ai Club di valutare l’ipotesi di mantenimento dello stadio Meazza per eventi sportivi professionistici, accanto al nuovo stadio.
Finalità del nuovo incontro era valutare, sulla base di dati tecnici ed economici, le effettive possibilità di prevedere quindi - nella medesima area - due impianti sportivi prospicienti: uno stadio di nuova edificazione, così come proposto dai Club e valutato di pubblico interesse dall’Amministrazione, e l’attuale stadio Meazza, eventualmente ridimensionato.
Il Presidente del Milan Paolo Scaroni e l’Amministratore delegato Corporate dell’Inter Alessandro Antonello hanno in proposito presentato la sintesi di uno studio predisposto dai consulenti tecnici già coinvolti nella preparazione dello studio di fattibilità.
Nel verificare la possibilità di mantenere, accanto a un nuovo stadio a San Siro, anche l’impianto Meazza per un utilizzo futuro per attività sportive professionali, i consulenti hanno analizzato, come da richiesta dell’Amministrazione, una rimodulazione dell’impianto esistente. Tale studio ha dimostrato la non sostenibilità della coesistenza dei due stadi per le criticità generate dagli impatti acustici, viabilistici, dalla gestione dei flussi e della sicurezza, limitando l’accessibilità per i residenti e compromettendo significativamente la qualità dell’esperienza per gli spettatori. Inoltre, la compresenza di due stadi genererebbe un dubbio impatto paesistico sul contesto, oltre a una situazione di forte densificazione edilizia delle volumetrie complementari e una oggettiva difficoltà a realizzare una riqualificazione dell’ambito San Siro, a beneficio della cittadinanza.
In tale contesto, l’Amministrazione ha quindi richiesto ai Club un ulteriore sforzo di analisi di un’alternativa di rifunzionalizzazione del Meazza (come disposto dalla Giunta accogliendo l’indicazione del Consiglio Comunale) che includa funzioni sportive non professionistiche e che possa prevedere anche la modifica dell’ingombro dello stadio. I Club hanno valutato in maniera positiva l’incontro e accordato di lavorare alla verifica di tale ipotesi.
ma stanno facendo delle richieste che non solo non hanno un cazzo di senso, ma è proprio come darsi da soli la mazza sui piedi
Ultima modifica di Danny2h; 17-12-19 alle 16:09
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E infatti ogni volta le due società rispondono che sono scemi in comune. Però si vede che prima di farlo aspettano di avere gli studi di fattibilità a dar loro ragione. Giusto per far fare ancora di più la figura del coglione a Sala.
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Corsera - San Siro, i club svilupperanno la suggestione di un Meazza con un diverso ingombro
Sul Corriere della Sera di oggi si ripercorre l'andamento della riunione di ieri tra Inter, Milan e Comune di Milano, iniziato con il deciso "no" dei club all'idea di due grandi impianti uno vicino all'altro. "La risposta, come si era già ampiamente capito un paio di settimane fa, è stata negativa. Il doppio impianto, secondo i consulenti dei club, ingenera troppe criticità, dalla sicurezza alla viabilità, «oltre a una situazione di forte densificazione edilizia delle volumetrie complementari». L’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran che notoriamente ha lingua agile e veloce ha risposto per le rime: se non c’è posto per i due stadi non c’è posto neanche per tutte le volumetrie aggiuntive che avete richiesto. A quel punto il presidente del Milan, Paolo Scaroni e l’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello avrebbero potuto prendere cappello e andarsene. Invece l’incontro è andato avanti per un’ora perché Palazzo Marino ha aperto una porticina dopo aver visto i rendering con le «tracce» di San Siro. Il Comune ha invitato le due squadre a sviluppare la «suggestione»".
Tramonta però l'idea di un San Siro ridotto per il calcio femminile o giovanile. "Funzioni sportive non professionistiche può significare di tutto: dalla sgambatella mattutina alla partitella di calcio tra amici. Così come sembra tramontare lo spazio alternativo per i concerti vista la mancanza di una copertura. L’altra parola magica usata dai club è «modifica dell’ingombro dello stadio». Che significa? Secondo i club significa che è possibile ridurre in maniera significativa la presenza del Meazza, il cui «ingombro» ridurrebbe le volumetrie richieste dalle squadre. Ma detto con parole meno diplomatiche modificare l’ingombro significa demolire il Meazza, abbatterlo, se non lasciando in piedi porzioni «simboliche». Parole di chiarezza ancora non ci sono. Se non il fatto che sembra essere ritornati all’antico, quando si parlava di un nuovo stadio e della «memoria» del vecchio. La tela si dipana e la tela si sfila".
Bellinazzo: "San Siro, due i nodi da scogliere. Scontro anche sull'indice di indirizzo del territorio"
Il giornalista de Il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo analizza nel dettaglio la situazione della discussione tra Inter, Milan e il Comune di Milano in merito al futuro di San Siro. Spiegando che due sono i nodi principali che frenano il dialogo, partendo dalla rifunzionalizzazione dell'attuale Meazza: "I club hanno spiegato perché l’ipotesi di tenere in piedi due impianti, uno di fronte all’altro, nell’area di San Siro, debba considerarsi impraticabile e poco redditizia. La posizione dei due team è stata illustrata attraverso i dati raccolti dallo studio ingegneristico indipendente Ceas. La prospettiva, ad esempio, di eventi da ospitare nei due stadi in contemporanea potrebbe accompagnarsi con problemi di gestione di viabilità per il quartiere, limitando l’accessibilità ai residenti. D’altro canto, la destinazione di un Meazza, sia pure ridotto ad unico anello, a gare di calcio femminile o giovanile, non è remunerativa perché l’affluenza di pubblico e il prezzo dei biglietti sono insufficienti (500/600 persone di media per tagliandi da 5/10 euro) a coprire i costi di manutenzione. Il Comune ha chiesto ora di poter incontrare i consulenti del Ceas e nel frattempo ai club di proporre una rifunzionalizzazione “light” che «includa funzioni sportive non professionistiche e che possa prevedere anche la modifica dell’ingombro dello stadio".
L'altra questione pesante è legara al cosiddetto indice volumetrico, cioè il rapporto tra il volume fabbricabile e la superficie dell’area. Aggiunge Bellinazzo: "Nel piano di fattibilità dei club è pari a 0,70 mentre il limite prescritto dal Pgt è di 0,35. La compresenza di due stadi - hanno però spiegato i club - genererebbe un dubbio impatto paesistico sul contesto, oltre a una situazione di forte densificazione edilizia delle volumetrie complementari e una oggettiva difficoltà a realizzare una riqualificazione dell’ambito San Siro, a beneficio della cittadinanza. Il rischio di cementificazione insomma si concretizza già con il doppio stadio. Inter e Milan hanno previsto la costruzione di un centro commerciale da 65.000 mq e di altri spazi per intrattenimento-uffici-albergo di circa 85.000). L’impatto di queste costruzioni peraltro è più basso del livello di edificazione autorizzato dal Comune di Milano tra il 1988 e il 2011 (dalla giunta Pilliteri a quella Moratti, passando da quelle Albertini e Formentini) per le opere ubanistiche che hanno rivoluzionato il volto cittadino. Da Porta Nuova (1,65) a City Life (0,79), dalla Bicocca (0,95) a Cascina Merlata (0,71). A Santa Giulia e Porta Vittoria non si è andati a un utilizzo del territorio superiore allo 0,55, ma in media per i principali restyling dei quartieri milanesi dell’ultimo ventennio si è avuto un indice superiore allo 0,70, senza con ciò cementificare la città".
quell'antico stadio andava portato in salvo cit.Corsera - San Siro, a gennaio nuovo summit: la partita è tutta da giocare
Inter, Milan e Comune di Milano dovrebbero rivedersi presto per discutere del futuro dello stadio Meazza e del distretto di San Siro. Lo scrive oggi il Corriere della Sera. "A gennaio le parti torneranno a vedersi - si legge -. Il dialogo è aggrappato a un filo sottile: l’accordo acciuffato all’ultimo ad approfondire le possibili «tracce» da conservare dell’antico stadio. L’ultimo vertice con i club a metà dicembre ha infatti vissuto attimi di tensione. La giunta, su indicazione del Consiglio, spinge sempre per scovare un modo per far coesistere in qualche modo il «mito» del Meazza con il nuovo impianto avveniristico immaginato dalle società, senza trasformare però l’intervento in una colata di cemento. Milan e Inter hanno fretta di iniziare i lavori. Su un punto sono però categorici: due colossi non possono convivere. Bocciata anche l’idea di ridurre San Siro e declassarlo da «Scala» del calcio ad arena per giovani e movimento femminile. La partita è tutta da giocare".
entro a gamba tesa:
che cacchio ci avrà san siro che piace a tutti... un maxi blocco di cemento con servizi imbarazzanti (bar e cessi pessimi) con un'acustica demmerda, dal terzo anello devi usare un binocolo
ci sarò stato una decina di volte, non mi pare quest'esperienza indimenticabile.
ci sono stadi più merdosi di certo in italia, ma sono sicuro che se viene buttato giù e sostituito con uno nuovo decente non verrà rimpianto da nessuno
continuo a non capire il senso di tenere in piedi un pezzo di stadio "ad memoriam"GdS - Nuovo stadio, Antonello e Scaroni stamane a Palazzo Marino
Primo summit del 2020 per il nuovo San Siro in programma oggi. "Questa mattina a Palazzo Marino sono attesi Alessandro Antonello, a.d corporate dell’Inter, e Paolo Scaroni, presidente del Milan - conferma la Gazzetta dello Sport -. Nell’ultimo vertice con assessori e tecnici, i club hanno confermato la bocciatura dell’idea del doppio stadio. E per la prima volta il Comune ha aperto alla possibilità di tenere in piedi solo una porzione del Meazza, con Inter e Milan al lavoro per «modificare l’ingombro dello stadio di oggi»"
il fatto è che anche ristrutturandolo cambierebbe completamente aspetto, per cui il vecchio san siro come lo conosciamo è destinato a sparire comunque... allora tanto vale radere tutto al suolo
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari