e allora lo faccia a sesto san giovanni
e allora lo faccia a sesto san giovanni
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
sono sicuro che ad un fondo speculativo costruire uno stadio non interessa infatti ci han dato i soldi perchè tifavano inter fin da bambiniTS - San Siro, il Comune attende l'Inter. Oaktree potrebbe cambiare le carte in tavola
Continua la discussione a distanza tra l'Inter e il sindaco di Milano, Beppe Sala. Di ieri le parole pronunciate dal primo cittadino ("Sono stato svillaneggiato ma qualche ragione ce l'avevo"). Secondo Tuttosport, "per uscire dallo stallo serve il primo passo dell’Inter. Sala, infatti, ritiene che debba essere il club a chiamare Palazzo Marino per fissare un appuntamento, visto il comunicato ufficiale dai toni davvero forti, suggerito da Suning due mesi fa, è stato considerato come uno sgarbo istituzionale".
Per ora non sembra ancora il momento del disgelo e da parte di Steven Zhang non è arrivata alcuna richiesta di incontro. "Le frasi di ieri del sindaco - scrive ancora il quotidiano - sono state vissute nella sede dell’Inter come una nuova dimostrazione della volontà di pungere il club e la sua proprietà". Peraltro proprio sullo stadio non si conosce la posizione di Oaktree Capital. Non è scontato che il fondo approvi l'idea di uno stadio in coabitazione col Milan.
L’Udinese minaccia di lasciare la Dacia Arena. Il comunicato del club
08.06.2021 | 22:30
L’Udinese minaccia di lasciare la Dacia Arena. E lo fa alzando la voce. “Con riferimento ai rilievi dell’ANAC sulla procedura di cessione del diritto di superfice, della durata di 99 anni, dello stadio Friuli dal Comune di Udine all’Udinese Calcio – si legge in un comunicato della proprietà -. la società oltre a presentare ricorso nelle sedi opportune, si dichiara pronta a lasciare la Dacia Arena chiedendo la risoluzione anticipata del contratto con il Comune a fronte delle presunte inadempienze rilevate dall’ANAC”.
Di seguito la nota ufficiale dell’Udinese:
“Con riferimento ai rilievi dell’ANAC sulla procedura di cessione del diritto di superfice, della durata di novantanove anni, dello stadio Friuli dal Comune di Udine all’Udinese Calcio, la società, oltre a presentare ricorso nelle sedi opportune, si dichiara pronta a lasciare la Dacia Arena chiedendo la risoluzione anticipata del contratto con il Comune a fronte delle presunte inadempienze rilevate dall’ANAC. Questa decisione giunge anche a seguito delle pretestuose e reiterate contestazioni subite in questi ultimi anni dall’Udinese Calcio. Il Club chiederà, inoltre, il rimborso di 48.530.000 €, somma pari alle spese sostenute per i lavori di abbattimento e ristrutturazione dell’impianto. Contemporaneamente, la società si impegna ad individuare un’area alternativa per la costruzione di un nuovo stadio, riprendendo in esame le pratiche a suo tempo avviate. Una delle opzioni allo studio per il nuovo impianto sarebbe Pasian di Prato.
“L’Udinese prende una posizione precisa e importante in merito a questi rilievi che rappresentano la classica goccia che fa traboccare il vaso – sottolinea il direttore amministrativo di Udinese Calcio Alberto Rigotto – siamo pronti a recuperare vecchi progetti antecedenti alla ristrutturazione di questo stadio, che stiamo seriamente pensando di abbandonare chiedendo la risoluzione del contratto di concessione. Un contratto che è stato messo in discussione da più parti: non si è voluto riconoscere che questo è uno degli impianti più belli d’Europa, pertanto se si ritiene che il problema sia l’Udinese, noi siamo pronti a “togliere il disturbo”. L’Udinese non andrebbe a chiedere alcun risarcimento né interesse ma solamente il rientro di quelle somme che sono state anticipate. Parliamo di circa 48,5 milioni di euro. Crediamo che la misura sia colma nell’ambito del perdurare di questi atteggiamenti di chi sembra che non stia riconoscendo quanto è stato fatto in questi anni. Ci sono amministrazioni comunali limitrofe che hanno sempre assicurato di accoglierci a braccia aperte e noi siamo disposti a rifare degli investimenti importanti in altre località. Siamo già in contatto, come lo eravamo in altri tempi, con altri comuni per poter rifare – anche celermente – l’impianto altrove. Un primo contatto era già avvenuto a Pasian di Prato ma nella cintura udinese ci sono anche altri comuni molto vicini alle principali arterie stradali. Non si tratta di una boutade ma di ragionamenti approfonditi e già attuati in passato. Personalmente ho nel cassetto dei progetti già disegnati e scritti. Se arriviamo a dire tutto ciò la misura è davvero colma rispetto a questi continui assalti avvenuti, in particolare, tramite i mezzi di informazione. Quando si comincia a parlare di risoluzioni contrattuali le tempistiche possono essere molto veloci. Dobbiamo pensare a fare bene le cose per i nostri tifosi, per i nostri sponsor e la nostra squadra e non abbiamo intenzione di portare avanti un percorso di battaglia che mai abbiamo cercato. Piuttosto, abbiamo sempre voluto dare il nostro contributo al territorio in termini di immagine e di ricadute economiche. Credo sia a questo punto legittimo, da parte nostra, immaginare un percorso alternativo”.
Foto: Twitter Udinese
bombardiamo la dacia arena e direi anche udine
non ho capito cosa li abbia fatti arrabbiare
metà campo all'ombra e metà al sole
per 99 anni in effetti è tosta come situazione
i seggiolini inclusivi
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
TS - Nuovo stadio, Zhang rilancia. Ma in Comune ci sono perplessità sulle situazioni economiche di Inter e Milan
qualcuno ha spiegato al comune che i soldi per lo stadio ce li mettono le banche e non le rispettive società, quand'anche avessero problemi finanziari?
Nuovo San Siro, Inter e Milan hanno consegnato gli ultimi documenti al Comune sabato scorso
Sono arrivati sabato mattina, a Palazzo Marino, gli ultimi documenti firmati Milan e Inter sul dossier nuovo stadio. Come rivela il Corriere della Sera, si tratta soprattutto di integrazioni relative alle proprietà, nuovi chiarimenti richiesti mesi fa dal Comune alle società per far luce sugli assetti azionari dei due club. Ora la palla torna nel campo dell’amministrazione, chiamata a dare un nuovo via libera alla dichiarazione di pubblico interesse dell’opera, condizione essenziale per accelerare l’iter di costruzione del nuovo impianto. Una valutazione che richiederà - secondo il Corsera - ancora mesi per arrivare al sì definitivo del Comune. Anche perché l’intera pratica dovrà comunque ripassare dall’esame del Consiglio comunale, la cui maggioranza di centrosinistra è fortemente divisa al proprio interno sull’opportunità urbanistica di un nuovo stadio (e del nuovo quartiere intorno).
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
Per forza, ci hanno mangiato il 60% in tangenti, il progetto era un altro stadio.
Tra l'altro venivamo da 100 anni di Appiani, stadio all'inglese in centro città, con gli spettatori quasi in campo.
Hanno costruito questa merda in mezzo ai campi paludosi con gli spalti a un km dal campo e da allora la città ha cominciato pian piano a non cagarsi più la squadra. Io stesso ho scoperto che il padova era ai playoff a maggio. Poteva essere anche ultima, nessuno se la incula più da anni tranne gli ultras nazi e qualche ottantenne
Ultima modifica di Biocane; 22-06-21 alle 17:06
Facile tifare solo nelle serie maggiori
Stadio Roma: prende quota l’idea di una “acquisizione” dell’Olimpico.
C'è insoddisfazione in casa Roma sul fronte nuovo stadio. Accantonare l’ingombrante eredità di Tor di Valle è già di per sé faticoso, ma l’individuazione e il finanziamento di un impianto in una nuova area non sembra semplice. Così, nella testa dei Friedkin, incomincia a prendere quota l’idea di una “acquisizione” dell’Olimpico per poi ristrutturarlo profondamente. Inutile dire che sarebbe una situazione meno dispendiosa e che avrebbe parzialmente quei requisiti che la nuova Roma richiederebbe, a partire dall’inserimento nel tessuto urbano. (gasport)
fortunatamente ogni articolo sullo stadio che non sia di Fernando Magliaro è carta da culo
Mah, secondo me se la squadra non facesse cagare sarebbe seguita lo stesso, Euganeo o meno.
Concordo sullo schifo della struttura, però la posizione scelta secondo me era (è) buonissima.
Certo, per chi sta in centro tocca prendere l'auto, ma son 3-4 minuti massimo, niente di tragico.
Anche perché di spazio in centro non c'è n'è
Inviato dal mio SM-G960F utilizzando Tapatalk
Non lo so se la posizione sia o meno indicativa, certo andare a piedi allo stadio è più comodo, detto ciò vedere le partite dall' Euganeo fa schifo perché il campo è talmente lontano che la posizione migliore sono le gradinate alte, peccato che siano chiuse da tipo sempre...io le ricordo aperte solo quando andavo a vederla in serie a. Poi più viste.
- - - Aggiornato - - -
Ci vuole coraggio a vedere una partita di c all' Euganeo, giocassero al plebiscito magari o tornassero all' Appiani.
Io non sono masochista