A me pare banalmente che o a un certo punto "ci si stufa", nel senso che l'opinione pubblica assume un certo orientamento dopo mesi di clausura, privazioni e stenti, e si chiudono tre o quattro occhi sugli aspetti sanitari nel nome della salvezza dell'economia e segnatamente del calcio, o non vedo come anche la prossima stagione si possa disputare decentemente (dando per buone le previsioni che parlano di vaccino utilizzabile per la primavera 2021, peraltro non so che grado di certezza ci possa essere per queste cose: altri vaccini non sono stati trovati nonostante siano passati lustri, va bene che in questo caso saranno stati impiegati molti più soldi, vedi anche gente come Gates che ci ha buttato miliardi, però...).
Insomma, se esce anche un solo giocatore positivo (e non vedo come faccia a non uscire, o almeno mi pare parecchio probabile, considerando anche la seconda ondata) in teoria si dovrebbe rifermare tutto, per le regole che credo ci siano e anche per ovvie ragioni, cioè il fatto che 'sto coso è molto contagioso e il calcio è uno sport di contatto e di droplet come se non ci fosse un dimani, nunn'è che si possa mantenere il distanziamento sociale o qualcosa di vagamente simile. Considerando che i calciatori vivono in una società e non si frequentano solo tra di loro, quindi possono infettare gli altri, e come sappiamo il contagio è esponenziale, cioè basta un solo tizio infetto per (ri)creare velocemente un troiaio...
A naso l'ipotesi ridimensionamento epocale di tutto il movimento non la vedo così remota o impossibile, con buona pace di Galliani, Frykky, ecc. Magari assisteremo a improbabili finali di un surrogato alternativo della Champions con squadre bielorusse e svedesi (queste fino a ieri facevano amichevoli), coi giocatori costretti a strazianti trasferte in bus tra i due Stati perché le compagnie aeree nel frattempo saranno fallite tutte, e la gente si appassionerà ai campionati di Tagikistan, Burundi, Taiwan e Nicaragua, gli unici che continueranno imperterriti ad andare avanti come se nulla fosse.
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Originariamente Scritto da Camus
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