Italiano in questo momento è chiaramente il miglior allenatore della Serie A. Bisticciando con Gattuso, Rocco ha casualmente messo a segno il colpaccio che potrebbe far svoltare la sua fin qui grama e misera avventura. Il primo tempo della Fiorentina è stato semplicemente perfetto, strepitoso. È come se Italiano fosse illusionisticamente entrato nella poco ripiena capoccia di ogni singolo elemento di una squadra che negli scorsi anni biscottava co' Preziosi per la salvezza, trasformando un'approssimativa banda di scappati in una scintillante orchestra nella quale ogni pedina sa perfettamente cosa fare, con e senza palla, dando il fritto e tentando di mettere in atto la cosa più calcisticamente sensata in ogni situazione. Incredibile.
L'Internazionale, tenuta magnificamente in iscacco, poteva solo provare a stento a replicare cavando dalle rape come massimo sforzo un timido calcio di punizione dal limite. Questo primo tempo viola andrebbe mostrato nelle scuole e fatto vedere ai posteri. Massima intensità, ritmi feroci, da Premier, al cospetto dei quali la Serie B sulla quale ho girato nell'intervallo pareva impietosamente il fermo torneo di bocce rionale.
Purtroppo le partite durano troppi minuti e sono fatte come sappiamo essenzialmente di episodi, quindi un po' (moltissimo) per culo, un po' perché i limiti qualitativi della Fiorentina, così sapientemente mascherati, sono all'improvviso usciti allo scoperto, un po' perché Marotta è riuscito a fare miracoli coi fichi secchi (Dumfries è bono, Džeko nonostante l'età è ancora un giocatore complessivamente superiore al pezzo di arredamento belga fuggito via)... e nient, si è consumata la tragedia.
Se l'Inter è sopravvissuta a un test stroncaequini del genere, difficile che l'orrenda immagine del volto di Simone Inzaghi berciante che si contorce, sputacchia e festeggia a fine anno possa esserci risparmiata. Resta comunque una grande Fiorentina che, se mantiene questa commovente convinzione, farà senz'altro sudare il posto Conference al Sassuolo sino all'ultimo istante.