Originariamente Scritto da
Zuma
Secondo me - e riprendo il discorso iniziato ieri con Camus - si sbaglia a pensare a questa stagione come una stagione normale.
E non per il COVID, bensì per scelte inusuali fatte dalla dirigenza in estate.
La Juventus è sempre stata una società che ha fondato la propria forza su certezze, su giocatori/allenatori affidabili. E quando è stato fatto qualche piccolo azzardo - l'allenatore un po' meno esperto, il giovane preso dalla provinciale, ecc - è sempre stato fatto all'interno di un contesto collaudato.
Quest'anno NO. Quest'anno la dirigenza ha deciso di fare l'azzardo degli azzardi, impostando la stagione su tante scommesse di non facile successo:
- ha scommesso sulla tenuta dei vecchi big che rappresentano l'ossatura della squadra;
- ha scommesso sulla voglia di rivincita di giocatori che negli ultimi anni hanno deluso le aspettative
- ha scommesso sull'immediata crescita di giovani ancora inesperti per il livello richiesto a cui gioca la Juve (sì, perché la maglia della Juventus è più "pesante" di quella del Parma)
- ha scommesso su un allenatore alla prima esperienza in panchina.
ecc.
Ora, mi pare inverosimile la preoccupazione dell'ambiente Juve per i 6 punti in meno ottenuti dalla squadra di Pirlo.
Perché se la società avesse voluto guardare ai 6 punti in più o in meno, non avrebbe affidato la squadra ad un esordiente ma ad un allenatore già affidabile. Uno Spalletti, toh
Questo non vuol dire che i risultati non sono tenuti in considerazione, ma Pirlo è stato preso perché si vuol costruire qualcosa di diverso, qualcosa che Sarri e l'ultimo Allegri - due allenatori espertissimi - non hanno saputo fare, e che per questo sono stati esonerati nonostante in 6 punti in più