... e non lo consideri un problema?
Cioè, intendiamoci: neanch'io credo alle favole.
Però est modus in rebus: il calcio attuale non è solo sbilanciatissimo tra ricchi e poveri.
Si è anche creato un circolo vizioso per cui i ricchi hanno bisogno di spendere sempre più soldi e, dato che i soldi che arrivano nel calcio sono una quantità finita e non infinita, stanno cercando in tutti i modi di assorbire sempre più soldi e lasciare sempre meno ai più poveri.
Forse non ci si rende conto di che significa, una cosa del genere: si sta andando (anzi, per dirla tutta ci si è già arrivati da un po', ora si sta cercando di consolidare la situazione il più possibile) verso un calcio in cui non esistono più cose nuove.
Non potrà più esistere un... toh, un Mourinho, un Ferguson o un Sarri, perchè non ci sarà più possibilità di far arrivare un Porto, un Aberdeen o un Napoli a risultati grossi (e quindi di ottenere l'attenzione dei grandi club).
Il cambiamento sarà affidato alla speranza che nei grandi club qualcuno decida di provare qualcosa di nuovo.
A me pare un impoverimento del gioco in sè, oltre a una aberrazione dal punto di vista del merito e dello sport.