Bel film, straniante. Cinema duro e puro. Isabelle Huppert doveva prendere tutti i premi possibili.
Volevo condividere con voi questa straordinaria recensione de "I 400 Calci".
Vabbè, visto che il dibattito di cinema qui è pregno, alziamo il livello: chi è la figa che fa il nudo integrale nell'appartamento dell'anziana mamma, insieme all'amante? Qualcuno riesce a reperirne il nome? Aveva un corpo da pornazzo.
Il film è bello, ma trovo abbia un punto di vista un po' troppo maschio per essere totalmente credibile. Delle volte sfiora lo stereotipo o il cliché.
Il che, dato l'argomento, è un po' fastidioso.
Tra l'altro è uscito ieri al cinema, almeno da me. Pretendere che se ne parli in un giorno solo... capisco che gli streaming illegali girino da un bel po' ma insomma...
Ultima modifica di Necronomicon; 07-04-17 alle 10:55
Non parlo dei maschi del film, ma della protagonista. Trovo che il suo personaggio non sia credibile e che il problema sia nell'aderire ad una certa idea di donna propria di un punto di vista maschile.
Ma tanto vuoi avere ragione quindi parla pure alla tua mano
Gne gne, dove vedi il torto o la ragione lo sai solo te.
Hai praticamente detto che il problema è negli occhi di chi guarda, nei tuoi occhi da maschio.
Michelle non è una donna qualunque, è la figlia di un mostro.
No, secondo me è un personaggio imprevedibile, vero, tremendo e crudele come lo sono molte persone (non molte donne, molte persone in generale). E proprio per questo sorprendente, mi ha dato la sensazione di scrutare nell'abisso dell'animo umano ed è la sensazione che ti danno solo gli ottimi film. E' ben lontano da qualsiasi personaggio femminile o idea della donna mi sia fatto o immaginato io nella mia vita. Probabilmente è una tua sensazione personale.
il personaggio del figlio del bagascione è veramente odioso, l'ho veramente disprezzato, degno rappresentante del peggiore categoria fallimentare che l'homo sapiens abbia mai prodotto.
solo per la rappresentazione di un personaggio del genere questo film meriterebbe un 10.
comunque molto interessante il ritorno alle origini, sia geografiche che cinematografiche, di sor Verhoeven.
Bravissima lei ma il film mi ha un po' deluso, è sicuramente un film "non convenzionale " e questo non puo' che essere per me un punto a favore però ci sono troppe scene ai limiti dell'assurdo (tipo il figlio di lei che vede nascere il proprio bebè di un altro colore e no fa' una piega) che secondo me sono fuori contesto, delle derive da commedia leggera, anzi leggerissima, in un film che mira a toccare tematiche di particolare interiorità. Si puo' certamente vedere ma l'ho trovato un po' sopravvalutato.
Beh, probabilmente non fa una piega perché sapeva di essere stato tradito ma, da perfetto zerbino, era troppo ammettere la propria inettitudine. Almeno io l'ho vista così.
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