Trip.
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" Se la schizzata è stata densa andiamo a tutti a mangiare in mensa! "
Visto Midsommar: promosso. Operazione di buon coraggio di Ari Aster , definire questa opera un "horror" è abbastanza riduttivo e come sempre ai limiti del ridicolo risulta il fuorviante sottotitolo italiano "Il villaggio dei dannati" i gia centellinatissimi jumpscare presenti in Hereditary qua sono completamente assenti in favore dello sviluppo delle due componenti che a questo punto sembrano portanti del cinema di Aster: L'angoscia (specie in relazione alla solitudine interiore) ed il simbolismo. Quasi una studio antropologico nella pantagruelica messa in scena di questo villaggio - a metà fra una comune post-sessantottina ed una setta - ed i suoi riti nordico-pagani. Ottima interpretazione della paffuta Florence Pugh (già distintasi nel buon "Lady Macbeth") . Meglio la prima parte , sul finale il film paga un po' l'esito scontato della trama , ma appunto, siano ben lontani dall'horror dei jumpscare e del finale forzatamente a sorpresa (plot-twist). Film smaccatamente (e secondo qualche recensione anche "arrogantemente") anti-commerciale con tempi e scene dilatati decisamente "poco contemporanee", per lo meno per il genere. Rimane superiore a mio avviso , anche per originalità, Hereditary, ma lo scoglio del secondo lavoro dopo il successo d'esordio è ampiamente superato.
Visto ieri pure io, concordo su tutto. Confesso che mi sarei aspettato qualcosa di diverso e di più originale nel finale, come accade invece in hereditary. Magnificente invece la scena della rupe.
Lo voglio vedere. Discreto hype.
" Se la schizzata è stata densa andiamo a tutti a mangiare in mensa! "
Ragazzi, un film horror (psicologico?) di qualche tempo fa, non ricordo il titolo...
Mi pareva fosse qualcosa tipo Hereditary, ma anche no... mi sembrava che centrasse qualcosa la discendenza o che... forse c'era la classica scena dello specchio nel trailer, con qualcosa che compare specchiato all'improvviso... non saprei...
So che potete farcela.
Altre info.
" Se la schizzata è stata densa andiamo a tutti a mangiare in mensa! "
Non lo so...
C'era una donna mi pare...
...heritage?
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Boh, troppe poche info.
" Se la schizzata è stata densa andiamo a tutti a mangiare in mensa! "
A proposito di donne, perché secondo voi il 90% dei protagonisti negli horror sono femminili?
Perché è più credibile che facciano cagate.
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Se è quello guardalo.
" Se la schizzata è stata densa andiamo a tutti a mangiare in mensa! "
uscito l'altroieri tipo
Uscito il trailer eng di Gretel & Hansel nuovo interessante lavoro di Osgood Perkins (figlio di Anthony) già distintosi per l'ottimo "The Blackcoat’s Daughter" , del quale si era già discusso qua e dell'un po' meno riuscito "I Am the Pretty Thing That Lives in the House". Nel cast la Sophia Lillis già sbav.. già ammirata su IT.
In uscita a gennaio 2020.
no
mi sembrava di essere tornato indietro agli anni 70, per regia, fotografia, impostazione del film (anche se si svolge nel 1952)... il fatto di partenza è di per sè banale (un ragazzino uccide un coetaneo credendelo il diavolo, istigato dalla cugina suora e dal vicario), ma la storia non si dipana, rimane ferma, non ha spunti, e quando sembra avere una svolta, finisce, come se si traesse fuori dall'impiccio
personaggi abbozzati, messi lì a caso, che interagiscono col protagonista e che pensi che abbiano una funzionalità, invece rimangono sullo sfondo, come inutili "ladri" di minuti preziosi...
vado di controvoglia a vedere film italiani per il livello medio di imbarazzante recitazione e questo non fa specie: accanto a buoni interpreti (protagonista e haber su tutti, anche se un po' troppo enfatizzati), ce ne sono altri a livello "centovetrine"
e nessuno che parli veneto, se non qualche imbarazzante intercalare messo qua e là tra accento romanesco...
insomma, nonostante le buone intenzioni, il buon Pupi non ce la fa proprio
voto: 5 (per la fotografia, per la ricostruzione di un periodo storico che trasuda la miseria della provincia)
Sono sostanzialmente d'accordo, quando un film presentato come horror-drammatico (sicuramente piu' la seconda) trova nella fotografia (davvero ottima) la sua parte piu' convicente c'è evidentemente qualcosa che non va... Io pero' la sufficienza gliela darei perchè gran parte (non tutte) delle ingenuità e storture narrative della prima parte del film trovano un loro senso alla fine
e perchè mi è venuta comunque la curiosità di leggere il romanzo dal quale pare oltretutto ci siano stati tagli ed alterazioni non trascurabili. Anche a me poi ha dato fastidio l'ambientazione nel Veneto e la quasi totale mancanza di una cadenza credibile anche per i soli figuranti... Siamo ben lontani dalle suggestioni de "l'arcano incantatore" , un film che sembra montato un po' disordinatamente e destinato ad un probabile oblio (nonostante Avati parli di sequel/prequel, pure lui...) ma non un totale fallimento a mio avviso.
Ultima modifica di Traiano; 13-09-19 alle 20:12
L'accento veneto per i non veneti però non so quanto possa piacere.
Certo piuttosto che l'ennesimo romanaccio che va per la maggiore...