Va la prendo l'iniziativa
Tanto per scrivere qualcosa, negli ultimi due giorni mi son ri-sparato Generation Kill, conta?
Va la prendo l'iniziativa
Tanto per scrivere qualcosa, negli ultimi due giorni mi son ri-sparato Generation Kill, conta?
Considerando che hanno unito le sezioni
E se non ricordo male c'era la regola che si poteva parlare di serie tv concluse
Questa sera su mtv danno i Preadatori dell'Arca Perduta, immagino avrà il nuovo doppiaggio ma non ho il coraggio...
io invece ho visto Vatican Tapes
evitabile
meno male che conoscevamo il ragazzo ai biglietti e ci ha fatto pagare come bimbi di 7 anni
chicca della serata: due truzzoni accanto a me, passano i titoli di coda con sprazzi di bibbia e vangelo, con indicazione dei versetti... Appare "Revelations 19:20" e il tipo esclama: "ok, rivelazione delle 7 e 20, ma cosa vole di'???"
Io mi sto sparando tutte le stagioni di Supernatural, sono arrivato all'ottava, che dire, gran serie e grandi personaggi
"Me, Earl and the dying girl"
Se avete l'occasione guardatelo, è un film indipendente veramente fatto bene, ha anche vinto il Sundance! Non spoilero niente...
Zio Buck
Quello con Indiana Jones doppiato da Pino Insegno.
Comunque ci ho buttato un'ochio e penso di essermi sbagliato, mi sembra che abbiano trasmesso la versione con il primo doppiaggio italiano.
ma perchè
a beh certo uno meglio dell'altro.
Quel video è del 2009, quindi direi almeno nel 2009.
Se non erro in occasione della versione bluray ma non so se fu fatto per questioni di diritti che erano della cecchigori o per una questione di qualità audio della nuova versione (da quanto ho capito il ridoppiaggio non c'è stato per i due seguiti).
Ultima modifica di PCMaster; 28-04-17 alle 20:13
Dall'inizio dell'anno ad oggi:
- Il ponte delle spie; lo Spielberg attinente al reale credo mi sia piaciuto solo ne L'impero del sole. E Schindler's List, in minima parte. Qui non fa eccezione alla regola, con un paio di sequenze ben gestite (l'ispezione iniziale.. la costruzione del muro..) e tanta, troppa maniera riassunta nel rassicurante parallelismo che anticipa il finale. Roba da denuncia, che gli anni 50/60 (ma anche 70/80/90/00..) statunitensi hanno avuto recinti molto più alti, solo apparentemente invisibili.. Ma il difetto più grave è che neppure per un istante si respira la tensione e il pathos che vorrebbero animare il film da 2/3 in poi. La burocrazia dello spionaggio. Ha il merito di porre l'accento su un discorso prettamente etico, fortemente old-school (sociale prima che cinematografico). Ma sul tema DDR vs. resto del mondo suggerisco la visione di due film ben più incisivi (anche sotto il profilo prettamente emotivo) come "Good Bye, Lenin!" e "Le vite degli altri". Film di registi che conoscono quel contesto storico molto meglio di Spielberg. ***
- Premonitions; Hopkins definitivamente bollito (ha 78 anni e lo fanno ancora lavorare dentro queste robacce; qualcuno dovrebbe chiamare gli assistenti sociali!) in un film-tv da sabato sera su Raidue. C'è una componente paranormale che sarebbe risultata patetica e scritta col culo anche quindici anni fa, all'apice del genere. Montaggio schizofrenico da tesi al DAMS dopo avere visto Seven (del resto questa è la sceneggiatura del sequel anni novanta, totalmente rimaneggiata in peggio). Colin Farrell ai suoi minimi storici; livello Daredevil o giù di lì. *½ e spiace perchè ci rimanda direttamente a
- The Lobster; ovvero l'amore è cieco ma la sfiga ci vede benissimo. In una società distopica e monosillabica nella quale la vita di coppia viene regolamentata dall'alto, i single (evidentemente disabituati ai rapporti umani) sono visti come reietti raccolti in apposite strutture-albergo finalizzate alla socializzazione utile a trovare la propria anima gemella entro un mese o poco più (unico requisito: disporre di un punto in comune, sia esso fisico, intellettuale o comportamentale). Portate tutto il concetto su un piano social e il gioco è fatto. Ah.. chi non riesce ad uscire dall'albergo viene trasformato in un animale. Ariane Labed al top (anche se si è parecchio incessita dai tempi di Alps). ****
- Sicario; Villeneuve ha una padronanza registica invidiabile ma non c'è cosa più fastidiosa del regista che trova l'inquadratura perfetta per poi soffermarcisi allo sfinimento. Lo fai se hai qualcosa da dire tipo il Kubrick post-lsd, non se sei uno che pensa di fare un'ora e mezza di cinema d'autore e venti minuti di genere. Probabilmente avrebbe funzionato meglio il contrario.. ***½
- La grande scommessa; l'implosione della bolla economica pre-2008 spiegata in modo chiaro, senza scadere nel didascalismo spinto. Praticamente una sorta di Wolf of Wall Street al contrario, in cui i wolf sono gli outsider che guardano più lontano (o vicino) degli ebeti arricchiti da un sistema economico fragile quanto la carta velina. Manca di ferocia e non ci si smuove dalla ricostruzione degli avvenimenti in chiave dramedy ma funziona. ***½
ma sarà il Daredevil di Affleck, dai