Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018 Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018 - Pagina 6

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Discussione: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

  1. #101
    Moderatore L'avatar di Fenris
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Visto ieri sera.

    Un miracolo.

    Parlando da persona che conosce l'originale di passaggio ma non l'ha mai letto,funziona.Se dovessi dire,l'unica cosa è che mi da l'idea abbian cercato di infilarci tutte le cose "famose" della serie per non rieschiare di non parlarne avendo solo un film


    E ok,l'assurdità della nave marziana che in un universo di gente che vive facendo gli scavenger non viene quasi toccata perchè è immersa in mezzo metro d'acqua



    Il paragone con GITS è quasi obbligatorio e.....Beh,che ve lo dico a fare (anche se c'è da dire che Ghost soffre il fatto esista già una versione filmistica che,semplicemente,è diversi ordini di magnitudine migliore con cui paragonarlo)




    Se dovessi valutarlo come adattamento di "qualcosa di giapponese" lo metterei bene o male alla pari con Edge of Tomorrow (anche se in quel caso rispetto all'originale l'americanizzazione era molto evidente mentre qua non esiste)
    Ultima modifica di Fenris; 17-02-19 alle 11:45

    "Solo una cosa, Vash the Stampede è un soprannome,mi piacerebbe conoscere il tuo vero nome." "Te lo puoi scordare!Tu stai cercando un regalo da portare nell'aldilà,non è vero?" "Ma che dici,avanti dimmelo." "A noi non servono i nomi,dico bene reverendo?"
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  2. #102
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Han reso tutto latino

  3. #103
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Citazione Originariamente Scritto da Fenris Visualizza Messaggio

    E ok,l'assurdità della nave marziana che in un universo di gente che vive facendo gli scavenger non viene quasi toccata perchè è immersa in mezzo metro d'acqua
    non è strettamente assurdo:

    la tecnologia URM è troppo avanzata nonostante i 300 anni d'età... pure Ido non può riparare il corpo berserker


  4. #104
    Moderatore L'avatar di Fenris
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Si,quello ci sta

    parlo del semplice fatto che la nave sia,fondamentalmente,ancora intatta....Voglio dire,ci son fino ancora i cadaveri sul ponte di comando.Tutta la roba "accessoria" mi aspetterei di vederla cartavetrata via dopo 3 secoli,soprattutto considerando che,fino alla stanza con il corpo cyborg,l'unico sistema di sicurezza che incontra sono...Rottami di portelloni ed acqua

    Ultima modifica di Fenris; 17-02-19 alle 12:01

    "Solo una cosa, Vash the Stampede è un soprannome,mi piacerebbe conoscere il tuo vero nome." "Te lo puoi scordare!Tu stai cercando un regalo da portare nell'aldilà,non è vero?" "Ma che dici,avanti dimmelo." "A noi non servono i nomi,dico bene reverendo?"
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  5. #105
    Lavora Troppo L'avatar di Ceccazzo
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    visto, il film mi è piaciuto fino alla scena di Jennifer Connelly in autoreggenti, poi non ho capito più un cazzo

  6. #106
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018


  7. #107
    Lavora Troppo L'avatar di Ceccazzo
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Ma nei manga c'è un prequel che spiega come sia finita in discarica?

  8. #108
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018


  9. #109
    Senior Member L'avatar di Fox-Astrolfo
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    La mia recensione sul solito sito innominabile. Volevo dare 9.5 al film, me lo hanno impedito.

    Un avviso a tutti i lettori che non conoscessero l'opera originale da cui è tratta Alita - Angelo della Battaglia (un manga seminale dei primi anni '90 scritto e disegnato da Yukito Kishiro): attenzione, ci troviamo nell'ambito della fantascienza distopica più profonda con una pesantissima componente Cyberpunk. Se siete appassionati del genere per voi sarà tutta manna dal cielo altrimenti cercate di prendere confidenza con una rappresentazione a schermo altamente straniante, potrete così godere di un'opera che si farà certamente amare.
    Il dottor Dyson Ido (Christoph Waltz) è un chirurgo esperto di biocibernetica in un futuro distopico a più di cinque secoli da ora. Il pianeta è stato devastato da un conflitto interplanetario e l'umanità sopravvive in una megalopoli chiamata Città di Ferro che altro non è se non una discarica a cielo aperto che produce e ricicla materie prime nella propria fabbrica, il tutto per soddisfare i bisogni dell'unica città fluttuante rimasta sul pianeta: Zalem, la città volante dove vivono gli eletti e i privilegiati. Proprio rovistando nel cumulo dei possibili oggetti da recuperare per i suoi impianti di protesi biomeccaniche, il Dottor Ido trova i resti ancora funzionanti (cuore cibernetico e cervello umano) di quello che doveva essere un cyborg altamente sviluppato risalente a ben prima del devastante conflitto. Deciso a riportarla in vita, Ido la educherà a questo nuovo mondo, proteggendola ed istruendola e cercando nel contempo di farle recuperare i ricordi. Scopriranno insieme che Alita (così ribattezzata in onore della figlia morta del dottore) cela portentose doti da combattente e un addestramento da guerriera che va oltre ad ogni immaginazione.
    James Cameron ha inseguito questo progetto per quasi vent'anni e finalmente è riuscito a concretizzarlo curandone sceneggiatura e produzione. Che fosse follemente innamorato del concetto originale del manga lo si vede pienamente dal risultato. C'è una cosa che abbiamo imparato tutti del geniale Cameron, nei suoi oltre trent'anni da cineasta: il suo è un cinema molto generoso con gli spettatori, strabordante di suggestioni, visionarietà, talento immaginifico, puro spettacolo francamente opulento. Provate a pensare a Terminator e al suo seguito, si era mai vista roba del genere prima al cinema? Ad ogni nuova opera Cameron alza sempre di più l'asticella, sperimenta con tecnologia all'avanguardia, traccia il sentiero e pone pietre miliari. Devo davvero nominare Aliens Scontro Finale, Titanic, Avatar? Grazie a lui lo spettatore è sicuro di vivere una vera e propria esperienza quando entra in sala, di vedere cose mai viste prima, capaci di far vibrare le corde più profonde dell'anima e far volare in alto, in altissimo la fantasia. Anche stavolta Cameron non si sottrae alle aspettative. Alita è completamente creata con tecnologie già sperimentate in Avatar usando una combinazione di riprese dal vivo e motion capture facciale. La pre-produzione (o meglio lo sviluppo delle tecnologie adatte ad animarla) è in ballo da diversi anni, almeno una decina. Il personaggio principale è modellato sull'attrice Rosa Salazar (che pare abbia davvero fatto battere il cuore al regista durante le audizioni) ma le espressioni del volto e soprattutto la scelta di animare i suoi occhi in computer grafica rendono di fatto Alita una creatura viva a sé stante e dignitosamente indipendente. Inizialmente i suoi grandi (e bellissimi) occhi potrebbero spiazzare, ma ci si fa presto l'abitudine e la scelta stilistica diventa apprezzabile non solo perché omaggio allo stile tutto giapponese di rappresentare i volti nei fumetti, ma anche perché pienamente funzionale alla trama. Alita è altra cosa rispetto a tutti quelli che la circondano: è un personaggio femminile fortissimo, un cyborg, una dea, un alieno, un angelo della battaglia. Non solo: gli occhi di Alita sono un film dentro al film, un accesso diretto alla sua anima. Avete mai guardato un essere umano per così tanto tempo direttamente negli occhi cercando di percepirne ogni sfumatura emotiva? Vi sfido a non innamorarvi di lei, perché il contatto tra Alita e lo spettatore è pressoché intimo e palesemente ricercato. Ellen Ripley e Sarah Connor approvano.
    Alita tuttavia non è solo un grand-guignol cyberpunk, è anche un adattamento di un'opera ricca di letture e dalla trama intricata ed avvincente. Un plauso a Cameron per essere riuscito a ridurre l'opera senza snaturarla riempiendola anche di omaggi che faranno piacere a tutti i lettori e riuscendo ad avvincere in maniera tale che, se finora non avevate letto il manga, sentirete l'impellente bisogno di recuperarlo. L'unico appunto che si potrebbe muovere al film è la scelta di lasciare un finale aperto pronto per gli altri che seguiranno. E' davvero un problema? Tutte le migliori saghe cinematografiche che abbiamo amato hanno avuto questa caratteristica. E avercene di saghe così fighe, al giorno d'oggi. Si può proprio dire che è giunto il momento di appassionarci tutti ad una nuova grande saga, scommetto che era da tanto tempo che non vi divertivate veramente al cinema in questo modo.
    Che altro dire per invogliarvi a vederlo? C'è Jennifer Connelly sempre generosamente e opportunamente agghindata, può bastare? A parte gli scherzi il mio consiglio è quello di accettare di buon grado il biglietto che Cameron vi sta porgendo, per l'ennesima volta, e lasciarvi trasportare nell'esperienza unica che ha preparato per voi con tutta la cura possibile. La stessa cura che ci vuole per tagliare in due una lacrima con una una lama.

  10. #110
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Citazione Originariamente Scritto da Fox-Astrolfo Visualizza Messaggio
    La mia recensione sul solito sito innominabile. Volevo dare 9.5 al film, me lo hanno impedito.

    Un avviso a tutti i lettori che non conoscessero l'opera originale da cui è tratta Alita - Angelo della Battaglia (un manga seminale dei primi anni '90 scritto e disegnato da Yukito Kishiro): attenzione, ci troviamo nell'ambito della fantascienza distopica più profonda con una pesantissima componente Cyberpunk. Se siete appassionati del genere per voi sarà tutta manna dal cielo altrimenti cercate di prendere confidenza con una rappresentazione a schermo altamente straniante, potrete così godere di un'opera che si farà certamente amare.
    Il dottor Dyson Ido (Christoph Waltz) è un chirurgo esperto di biocibernetica in un futuro distopico a più di cinque secoli da ora. Il pianeta è stato devastato da un conflitto interplanetario e l'umanità sopravvive in una megalopoli chiamata Città di Ferro che altro non è se non una discarica a cielo aperto che produce e ricicla materie prime nella propria fabbrica, il tutto per soddisfare i bisogni dell'unica città fluttuante rimasta sul pianeta: Zalem, la città volante dove vivono gli eletti e i privilegiati. Proprio rovistando nel cumulo dei possibili oggetti da recuperare per i suoi impianti di protesi biomeccaniche, il Dottor Ido trova i resti ancora funzionanti (cuore cibernetico e cervello umano) di quello che doveva essere un cyborg altamente sviluppato risalente a ben prima del devastante conflitto. Deciso a riportarla in vita, Ido la educherà a questo nuovo mondo, proteggendola ed istruendola e cercando nel contempo di farle recuperare i ricordi. Scopriranno insieme che Alita (così ribattezzata in onore della figlia morta del dottore) cela portentose doti da combattente e un addestramento da guerriera che va oltre ad ogni immaginazione.
    James Cameron ha inseguito questo progetto per quasi vent'anni e finalmente è riuscito a concretizzarlo curandone sceneggiatura e produzione. Che fosse follemente innamorato del concetto originale del manga lo si vede pienamente dal risultato. C'è una cosa che abbiamo imparato tutti del geniale Cameron, nei suoi oltre trent'anni da cineasta: il suo è un cinema molto generoso con gli spettatori, strabordante di suggestioni, visionarietà, talento immaginifico, puro spettacolo francamente opulento. Provate a pensare a Terminator e al suo seguito, si era mai vista roba del genere prima al cinema? Ad ogni nuova opera Cameron alza sempre di più l'asticella, sperimenta con tecnologia all'avanguardia, traccia il sentiero e pone pietre miliari. Devo davvero nominare Aliens Scontro Finale, Titanic, Avatar? Grazie a lui lo spettatore è sicuro di vivere una vera e propria esperienza quando entra in sala, di vedere cose mai viste prima, capaci di far vibrare le corde più profonde dell'anima e far volare in alto, in altissimo la fantasia. Anche stavolta Cameron non si sottrae alle aspettative. Alita è completamente creata con tecnologie già sperimentate in Avatar usando una combinazione di riprese dal vivo e motion capture facciale. La pre-produzione (o meglio lo sviluppo delle tecnologie adatte ad animarla) è in ballo da diversi anni, almeno una decina. Il personaggio principale è modellato sull'attrice Rosa Salazar (che pare abbia davvero fatto battere il cuore al regista durante le audizioni) ma le espressioni del volto e soprattutto la scelta di animare i suoi occhi in computer grafica rendono di fatto Alita una creatura viva a sé stante e dignitosamente indipendente. Inizialmente i suoi grandi (e bellissimi) occhi potrebbero spiazzare, ma ci si fa presto l'abitudine e la scelta stilistica diventa apprezzabile non solo perché omaggio allo stile tutto giapponese di rappresentare i volti nei fumetti, ma anche perché pienamente funzionale alla trama. Alita è altra cosa rispetto a tutti quelli che la circondano: è un personaggio femminile fortissimo, un cyborg, una dea, un alieno, un angelo della battaglia. Non solo: gli occhi di Alita sono un film dentro al film, un accesso diretto alla sua anima. Avete mai guardato un essere umano per così tanto tempo direttamente negli occhi cercando di percepirne ogni sfumatura emotiva? Vi sfido a non innamorarvi di lei, perché il contatto tra Alita e lo spettatore è pressoché intimo e palesemente ricercato. Ellen Ripley e Sarah Connor approvano.
    Alita tuttavia non è solo un grand-guignol cyberpunk, è anche un adattamento di un'opera ricca di letture e dalla trama intricata ed avvincente. Un plauso a Cameron per essere riuscito a ridurre l'opera senza snaturarla riempiendola anche di omaggi che faranno piacere a tutti i lettori e riuscendo ad avvincere in maniera tale che, se finora non avevate letto il manga, sentirete l'impellente bisogno di recuperarlo. L'unico appunto che si potrebbe muovere al film è la scelta di lasciare un finale aperto pronto per gli altri che seguiranno. E' davvero un problema? Tutte le migliori saghe cinematografiche che abbiamo amato hanno avuto questa caratteristica. E avercene di saghe così fighe, al giorno d'oggi. Si può proprio dire che è giunto il momento di appassionarci tutti ad una nuova grande saga, scommetto che era da tanto tempo che non vi divertivate veramente al cinema in questo modo.
    Che altro dire per invogliarvi a vederlo? C'è Jennifer Connelly sempre generosamente e opportunamente agghindata, può bastare? A parte gli scherzi il mio consiglio è quello di accettare di buon grado il biglietto che Cameron vi sta porgendo, per l'ennesima volta, e lasciarvi trasportare nell'esperienza unica che ha preparato per voi con tutta la cura possibile. La stessa cura che ci vuole per tagliare in due una lacrima con una una lama.
    Certo che la tua recensione lo fa passare come un film di James Cameron, quando a girarlo è stato Rodriguez

  11. #111
    Cacacazzi L'avatar di Talismano
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Fox che scrive cazzate. Una cosa mai vista, nevvero?

  12. #112
    La Rikkomba L'avatar di La Rikkomba Vivente
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Citazione Originariamente Scritto da Fox-Astrolfo Visualizza Messaggio
    La mia recensione sul solito sito innominabile. Volevo dare 9.5 al film, me lo hanno impedito.
    Grazie per il tuo contributo. Per favore, fallo ancora al piu' presto.
    Citazione Originariamente Scritto da keiser Visualizza Messaggio
    Mi pare evidente, nonostante tutto, che la tua unica intenzione sia continuare a trollare e insultare noi della redazione e il lavoro che facciamo.
    Citazione Originariamente Scritto da Djbios Visualizza Messaggio
    Salve a tutti, mi chiamo Riccardo Meggiato e sono il nuovo coordinatore editoriale per The Games Machine, nelle sue declinazioni cartacea e online. Vi ringrazio per avermi seguito fin qui e mi scuso per la lunghezza.
    Un abbraccio a tutti e a leggerci presto
    Riccardo

  13. #113

    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Aspetto che esca il film della recensione

  14. #114
    Mad Scientist for fun L'avatar di wesgard
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Visto ieri.

    Da amante del manga dico non male. Poteva andare molto peggio. Forse hanno condensato troppe cose in due ore ed alcuni passaggi non sono chiarissimi/meritavano piu' tempo.

    Pero' direi che lo spirito dell'opera originale e' salvo ed anche chi non ha letto il manga puo' godersi il film.
    Speriamo raccattino abbastanza soldi da giustificare un sequel.

  15. #115
    Senior Member L'avatar di Ocean
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Non ho letto il manga ma il film mi è piaciuto.
    Forse qualche passaggio un po' troppo telefonato ma immagino che sia in parte dovuto alla storia originale.
    Bellissima la scenografia della città di ferro

  16. #116
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Visto ieri e mi è piaciuto. Forse un po' troppo sentimentale, e le scene fra teens sono banalotte, ma onestamente mi aspettavo MOLTO peggio. Un bel film di sci fi. Pare che la critica lo stia smontando, ma il pubblico apprezzi. Spero anche io in un seguito

  17. #117
    Dottor NOS L'avatar di CX3200
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    giusto per chiarimento, la love-story è esattamente così anche nell'originale, magari nel manga è un pelo diluita, nel film hanno condensato tutto in due ore quindi ha un peso maggiore ....insomma non è la solita romance infilata a forza dagli americani



    ps: la critica non ha mai capito una cippa di niente

  18. #118
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    la critica se la tira troppo a prescindere

  19. #119
    Lavora Troppo L'avatar di Ceccazzo
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    ad oggi Worldwide: $140,222,609 - Production Budget: $170 million

    https://www.boxofficemojo.com/movies/?id=alita.htm

  20. #120
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Alita: Battle Angel | Robert Rodriguez | 2018

    Anni fa avrebbe avuto risultati migliori. Escono ormai troppi blockbusters, pure io faccio fatica ormai a vederne un altro e mi ritrovo ad apprezzare di più i film intimisti uzbeki

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