Originariamente Scritto da
Kanjar
Ho riletto la diatriba: credo di concordare su molta parte dell'analisi di Zeppeli (anche se spesso riduce troppo tutto ad assoluti, ad astratti fuori contesto, fa metafisica più che analisi letteraria) ma non sui giudizi finali.
Intanto trovo ci sia un errore di fondo, di metodo: non si può analizzare col metro delle intenzioni autoriali che un giovane regista indipendente infuse 40 anni fa nella sua prima stesura di una sceneggiatura di una fiaba spaziale, quello che è invece un blockbuster del 2015 che tenta di rilanciare la più grande saga di blockbuster di tutti i tempi.
La prima stesura della sceneggiatura di Star Wars era completamente differente e neanche si chiamava "Star Wars". Nei vari gradi di sviluppo del soggetto nel corso degli anni '70, abbiamo Han che è un alieno verde vestito da corsaro, abbiamo Annikin Starkiller protagonista, abbiamo molte storie diverse tra loro e diverse dal risultato finale. Risultato finale che è in larghissima misura fonte delle influenze che su Lucas ebbero i vari amici coi quali discuteva (che non erano della levatura culturale e morale di un Socci, bensì molto più elevata) e SOPRATTUTTO la sua compagna, poi moglie e infine ex-moglie Marcia, che diede l'impulso finale alla maggior parte degli elementi di Star Wars che noi fan consideriamo fondamentali: e qui crolla tutto il castello metafisico della lettura assolutizzante di "Star Wars opera metodista".
Anche perché, ribadisco, il protagonista di Star Wars è sempre stato Anakin, persino prima che la Saga Prequel riscrivesse la percezione del personaggio di Vader e benché le necessità narrative e di mercato portassero a mettere maggiormente in luce il l'Eroe Erede Luke Skywalker.
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Ah, sia chiaro che non mi permetto di cassare l'analisi di Zeppeli, che trovo invece molto interessante. Trovo però che le premesse siano eccessivamente metafisiche perché portando gli elementi fuori contesto non c'è analisi che regga, è un metodo che utilizzavano gli strutturalisti ma in questi casi dimostra i suoi grandi limiti perché porta ad associazioni di idee che possono essere erroneamente prese per identità di fatto: Indra è Zeus è Odino è Superman è Ragnar di Vikings? (la risposta è "nì").
L'altro limite è che a mio avviso è sbagliato analizzare un'opera nuova col presunto metro tramite il quale analizzare una bozza scartata scritta circa 42 o 43 anni fa!
Però vedo molti punti interessanti nella analisi di Zeppeli. Iniziando dall'idea che il Lato Oscuro non sia una valida alternativa e non sia MAI una scelta, il che implica un forte intento pedagogico nella storia