speriamo non diventi un documentario dopo stasera
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Per cominciare hanno già blindato le strade attorno la Casa Bianca
https://www.lettera43.it/elezioni-st...nca-congresso/
Comunque, visto pure io il film.
M'ha lasciato quel non so che di meh, come se avessero voluto buttare dentro qualcosa senza approfondirla troppo... Probabilmente certi argomenti li capisci al volo vivendoci negli USA (tipo il discorso sui genitori che non si rendono conto della guerra civile) ma per uno "esterno" sono cose che meriterebbero almeno 5 minuti per spiegare la società...
Ultima modifica di sacramen; 05-11-24 alle 11:46
insomma, in un modo o nell'altro l'uscita della director's cut si avvicina.
"Un euro oggi sarà un euro anche domani, il suo valore è stabile." (Nonno Banchiere)
"L'han deciso i ricchioni e io devo accettarlo" EELST
Motus in fine velocior
Quella parte secondo me è fondamentale per il discorso "che americani siete?" che dà anche il sottotesto politico.
Si ma è talmente abbozzato che diventa ridicolo... Capisco che l'intento era far vedere il delirio nazionalista che ne può uscire da una situazione di guerra civile ma che 3 cosi (soldati? zappaterra? impiegati pubblici frustrati?) vadano in giro a sterminare gente e poi caricarla su un camion per riempire una buca è utile appunto per allungare il film
Eh lo so, ma non sono io il problema
Pensa un attimo: se al posto dello sbragamento finale con l'assalto alla Casa Bianca (in 4 gatti) avessero fatto l'intervista al Presidente, sarebbe stato meglio o peggio? Come ne sarebbe venuto fuori il film?
Qua la "Civil War" dovrebbe essere il contorno a un film sui reporter dal fronte, l'hanno trasformato in "Attacco al Potere"
il cinema come strumento riflessivo introspettivo sociologico politico attraverso lo spiegone è desueto, perché se lo fa lo comunica con poche frasi scene flash che il pubblico più anziano non riesce a cogliere. L'intervista c'è, quando parlo escobar gli chiede se ha qualcosa da dire la sua risposta ha un preciso significato, e cioè che non ha un cazzo da dire perché pensa solo a sé stesso nella sua mediocritÃ* (e qui c'è il messaggio politico per chi vuole coglierlo).
Non è un capolavoro ma oramai non lo si cerca neanche, per riflettere ti leggi un libro, il film ha una comunicazione più inconscia e va bene così, oltretutto il significato sociologico che ho colto io, voluto o non voluto, e' che in usa la tebdenza alla risoluzione dei problemi non propende esattamente per un approccio al dialogo e può essere più incisivo un messaggio semplice per immagini piuttosto del solito spiegone che io giorno dopo si è dimenticato
Dissento totalmente, ho già scritto cosa penso del film e che sostanzialmente mi ha un po' deluso perchè mi aspettavo un film piu' "politico" (ma non necessariamente "schierato") ed invece mi sono ritrovato davanti al classico "on the road" movie, premesso questo (mio parere), credo che la parte finale dell'assedio di Washington sia girata in modo semplicemente magistrale.
Quella parte tra l'altro ha una sequenza ambientata in una via nota per i ristoranti e i locali e vederla ricostruita come scenario di guerra fa impressione.
Visto ora sul cellulare, in viaggio, e direi che merita un giro sul 55 pollici del salotto.
Complessivamente mi è piaciuto, ma un paio di punti del finale direi che non mi hanno convinto completamente.
1. La protagonista, donna di ghiaccio, reporter che ha visto le peggio guerre del mondo dalla pubertà, che improvvisamente (ed un po de botto, senza senso) ha un crollo emotivo perché si e poi altrettanto improvvisamente torna ad essere la più lucida del gruppo ("non è qui, andiamo") e via verso l'obiettivo finale.
Per carità, non è che un crollo nervoso ti mandi una email per avvertirti prima, ma è sembrata veramente una roba buttata lì per costruire quel passaggio di consegne che si sarebbe concretizzato pochi minuti dopo
2. Il finale finale è veramente secco, liquidato in una battuta di due secondi netti.
Devo dire che nel contesto ci sta, anche se forse davvero una scena costruita con una vera intervista finale poteva avere un diverso impatto.
Ma immagino che l'intenzione fosse quella del mostrare un leader che, nel finale della sua storia, si rivela molto più deludente delle aspettative (citando uno scambio con il giornalista anziano)
3. Ok, questa ammetto che è una roba da nulla.. Ma esattamente che diversivo doveva essere quello messo su dal presidente?
La scena delle auto che corrono via per attirare l'attenzione avrebbe senso se poi te provi a scappare via con una punto dal retro della casa bianca.. Ma così?
Tre auto piene di agenti speciali mandati al suicidio, e te rimani li a fare la fine del topo?
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sul punto 1 non concordo, in realtà già all'inizio hai delle avvisaglie e poi il crollo mi sembra abbastanza coerente......è normale che per anni tu stia bene (o credi di star bene ) poi basta un qualcosa, nel suo caso l'incontro con la ragazza in cui si rispecchia, che sblocca e via crollo emotivo
per il resto si, ci sono un paio di ingenuità, soprattutto nel finale .....come dici la scena dell'auto è un po' no-sense, più che altro perché rintanarsi nella stanza ovale, quando hai un cacchio di bunker anti-atomico-centro di comando capisco l'intenzione e su cosa volesse comunicare, ma poteva essere scritta un pelo meglio, vero anche che il focus era tutt'altro quindi ci può stare
in genere buon film, con qualche aggiustatina poteva essere un gran film
sulla macchina l'unico piano sensato (non riuscito) era quello se il convoglio fosse riuscito a passare e attirare tutti quanti. Penso che l'idea fosse quella
Come se la casa bianca non avesse tunnel sotterranei per agevolare la fuga del presidente in situazioni di pericolo
Vabbeh, diciamo che era funzionale alla trama del film e doveva finire lì.
Perchè non è che i secessionisti si siano esattamente teletrasportati davanti alla Casa Bianca: nel momento in cui hai il sentore che il fronte si stia avvicinando troppo, ti trasferisci in aereo in qualche bunker segreto in mezzo ai monti e ti barrichi lì.
A meno che veramente non ti abbiano proprio mollato tutti, e te sia rimasto lì da solo insieme a 15 agenti segreti che per qualche ragione vogliono farsi ammazzare
Che avvisaglie hai visto?
Giusto la scena quasi iniziale, quando si butta sulla vasca... ma lì ci sta, il fatto che te sia una macchina da guerra quando sei in prima linea non vuol dire che poi non possa sentire la stanchezza quando l'adrenalina cala, ed anche un po la demotivazione del renderti conto che il tuo lavoro è stato "inutile" per come lo avevi inteso te negli anni.
Però parliamo di una cosa successa al minuto 15 forse, il crollo c'è nel finale ed in mezzo ci sono tante scene di guerra in prima linea in cui lei rimane fredda come il ghiaccio senza mollare di un pelo.
Ed anche nel finale non mi pare ci sia qualcosa che, magari pochi minuti prima, ti possa introdurre il crollo... non so, anche un proiettile che vola vicino la testa della tua brava ed imprudente figlioccia... del tipo che sai rimanere fredda fin quando hai da pensare solo alla tua pellaccia, ma nel momento in cui ti rendi conto che è in pericolo una ragazza in cui ti rivedi e per la quale ti senti responsabile, ti arriva un macigno più grosso addosso... una cosa così.
A me non pare
Anzi, quando realmente la cosa succede, lei ha la lucidità di mettersi in mezzo e salvarla.
Mi è sembrata veramente una roba buttata lì senza troppa cura, perchè volevano mostrarti il parallelo tra la nascita della nuova lei, il crollo della vecchia lei e poi il definitivo passaggio di consegne 10 minuti dopo, in corridoio.
Ultima modifica di Bobo; 12-11-24 alle 10:25
Vero, ma non l'ho percepito
E' un episodio traumatico, ma parliamo pur sempre di una reporter di guerra con 30 anni di esperienza, che era ben consapevole della natura quasi suicida della missione e che avrà certamente perso già dei colleghi in passato. D'altra parte dei 3 l'unico con cui sembrava avere una vera connessione era il vecchio... degli altri due, il pilota non sapeva manco come si chiamasse e l'altro pareva più un amico del "narcos" che suo.
Dopo quell'episodio la ragazzina sembra a pezzi, e d'altronde è probabilmente la prima volta in vita sua che stava davvero per morire, lui urla come un pazzo, con gli occhi allucinati e letteralmente in preda ad una crisi di nervi... ma poi il giorno dopo sono lì, sul pezzo in prima linea.
Anzi, forse per la ragazzina è anche un momento di crescita, se vogliamo.
Lei si, pulisce il sangue della macchina, ma non mi pare dia segnali di questo tipo... in confronto quello colpito sembra più lui che non lei.
Però posso essere io, quando lo rivedrò ci farò più caso.
Ultima modifica di Bobo; 12-11-24 alle 13:05