Originariamente Scritto da
MaxDembo
Non cerco mai di rushare i giochi ma questa volta ho davvero esagerato con la calma. Ci ho messo 267 ore per finire Persona 5. In parte è dovuto al fatto che gioco con la ragazza e per leggere i troppi dialoghi ci vuole più tempo, ci si discute, ci si mette in pausa anche per tempi lunghi ecc. ma ancora non riesco a capire come io abbia fatto.
E' stato il mio primo Persona e sinceramente non sapevo cosa aspettarmi. Quindi per la prima metà del gioco sono stato lì a lamentarmi dei suoi difetti, il ritmo lentissimo, le discussioni e le chat del gruppo nelle quali vengono ripetute più volte le stesse cose e che a tratti sembrano sottovalutare l' intelligenza del videogiocatore, la libertà di scelte e di movimenti soffocata da quel gatto rompicoglioni che sa sempre quando sono stanco e che mi comanda di andare a letto, la colonna sonora che non ho apprezzato molto (la maggior parte dei pezzi li ho trovati troppo pop, mi hanno ricordato FFX-2), certe situazioni ripetitive, i caricamenti presenti ovunque, quel tormentone degli ADULTI in generale che sono così diversi dagli adoloscenti e la causa di tutti i mali, più alcuni altri problemi minori.
E mentre stavo a borbottare deluso e mi dicevo "dai, finiamo sta merda e giochiamo a qualcos' altro", c'è stata la svolta
parte con Medjet e soprattutto dopo, con le vicende che riguardano Akechi
e da quel momento in poi non mi ha lasciato più. Sebbene i difetti siano presenti fino alla fine del gioco, non li vedevo proprio o almeno non li prendevo più in considerazione, ero troppo rapito dalla storia bellissima, piena di colpi di scena e quel finale monumentale.
*parlo del finale vero, perchè, secondo me, hanno allungato inutilmente, mentre sarebbe stato più che perfetto se finisse con
la sconfitta di Yaldabaoth e il saluto di Morgana
Concludendo, posso dire che questo è uno dei videogiochi migliori che ho incontrato per quanto riguarda argomenti trattati e storia. Uno dei miei preferiti di sempre. E poi parte della storia e quel finale fantastico prendono chiaramente ispirazione da quel capolavoro letterario che è
"La rivolta degli angeli" di Anatole France