Originariamente Scritto da
Olpus Bonzo
Salvo eventi improbabili, la settimana appena trascorsa Nintendo Switch ha superato i cento milioni di console piazzate nel mondo. Solo Nintendo DS ci ha messo meno tempo per farlo.
Sono un po' sorpreso perché, considerata PlayStation Vita, calcolate le vendite del 3DS e tutto quello che hanno scritto i vari cosiddetti "analisti" sul mercato dei videogiochi portatili, che avrebbe dovuto essere dominato dagli smartphone (tanto che Nintendo stessa aveva iniziato a rilasciare videogame per Android ed iOS, su espressa richiesta degli investitori), mi aspettavo che Switch vendesse qualche milione di unità in meno del 3DS, attestando l'inesorabile declino degli hardware portatili dedicati ai videogiochi. E invece sarà molto probabile che, alla fine della sua vita commerciale (si vocifera dell'arrivo del successore nel 2023), lo Switch superi anche le vendite di PS4, al terzo posto dopo PS2 e DS.
Tutt'ora non capisco il vero motivo di questo successo trascinante: i giochi Nintendo li avevano anche 3DS e Wii U; Animal Crossing ha spinto le vendite, ma non certo di più dei 33 milioni che ha piazzato il gioco; Mario Kart 8 c'era già per Wii U; poter giocare sia a casa che in mobilità lo permetteva pure sia PSP (con l'uscita video) che PSV (con la versione casalinga); i grandi conglomerati giapponesi dei videogame (Namco, Konami, Capcom, Square Enix, ecc...), nonostante nella madrepatria Switch domini le vendite lato software, se ne sono fregati altamente della console Nintendo, iniziando soltanto ultimamente a realizzare qualche esclusiva decente (come Monster Hunter Rise, uscito ben dopo il World) che non fosse il solito riciclo di contenuti vecchi e superati.
Mi viene da ipotizzare che Switch vada così bene sostanzialmente perché non c'è concorrenza nel mondo dei portatili. Giusto qualche giorno fa stavo guardando sui rispettivi negozi digitali di Apple e Google quali fossero i videogiochi più in voga e, a parte le solite schifezze che da anni rimangono in testa alle classifiche (la serie "To Go", per esempio) non c'era niente di minimamente paragonabile ai giochi a prezzo pieno che escono su Switch. Probabilmente la scarsa disponibilità a pagare un prezzo "premium" da parte degli utenti smartphone (senza contare la propensione al "review bombing" dei prodotti che costano anche solo dieci Euro, come successo a Super Mario Run) è un fattore che alla fine limita anche l'impegno dei vari publisher e quindi la qualità finale dell'offerta ludica.
Vedremo adesso come si comporterà a lato vendite Steam Deck, se la presenza di titoli importanti è quel che ha decretato il successo di Switch.