Una squadra di esploratori imperiali scorta una bella cartografa impegnata in una serie di missioni necessarie all'aggiornamento delle mappe -che è un po' quello che di solito fa anche il nostro scout-, nella notte il campo è assalito da orride creature, cessetti dei boschi or something; i pochi scampati trovano rifugio in una fortezza in rovina, cuore dell'antico male -si, evidentemente un antico male è all'opera- che sta avvelenando l'intera regione.
A questo punto viene contattato il nostro Ian che, Sera e Gmor al seguito, si mette sulle tracce della perduta spedizione.
La foresta è furiosa -avverte la scosciata(ma, ahinoi, mai smutandata) elfetta botanica, oppressa da un'aura maligna, si fatica a respirare, gli alberi! Gli alberi sono in collera col mondo intero! E' la fine!
Game over men, game over!!
...e tutto questo gravame, secondo voi, potrà mai impedire al vecchio Gmor di fare sosta per friggere un paio di salsicce?
Figuriamoci!
Sotto coi piatti allora, alla faccia dell'aura maligna e dei pioppi in collera col mondo!
Il campo è devastato e dei soldati non resta che una torma di zombi macilenti, mentre la cartografa è riuscita a stento a rifugiarsi nella fortezza...ma al nostro Ian non la si fa, ed infatti scopriremo abbastanza presto che dietro al nobile ed utile intento cartografico non v'è altro che l'ennesima astuta mossa padronale di una donna fatale e senza scrupoli.
C'è un'antica pietra, dagli enormi poteri necromantici, custodita da secoli nelle segrete più segrete, e compito della nostra bionda cartografa è quello di impadronirsene, costi quel che costi, anche a costo di lasciare (ancora una volta!)il vecchio scout col batacchione all'asciutto ben chiuso nei pantaloni.
La pietra se ne volerà via insieme alla maliarda e ai nostri gabbati eroi non resterà altro che grattarsi la pera e leccarsi le ferite.
Già, ma chi sarà l'oscuro committente?
Nientepopodimeno che il vecchio, nauseabondo Shiverata, il primo villain apparso nel lontano 2007...il che mi porta a pensare che si, d'ora in avanti saranno ca**etti.
(a pensare male, viste le mille questioni e sub-quest aperte e le zero risolte, la serie sembra sempre più scritta e curata seguendo passo passo lo stile McFarlane...)
Sempre raccontati senza fretta e rigorosamente in secondo piano rispetto alle dominanti priorità encioclopedico-divulgative dell'opera, ma pur sempre dei bei ca**etti noiosi ed indigesti.
Nel breve epilogo vedremo Ian a colloquio col vegliardo ghiottone Alben che, tra una bruschetta pane pugliese, pomodoro, lardo di colonnata ed un sorsone abbondante di vino robusto, tenterà di mettere Ian sull'attenti e sulla buona strada...