E cosi' ci siamo, fuori il vecchio dentro il nuovo, fuori l'aria cattiva dentro l'aria buona, fuori dalla porta dentro dalla finestra...ok, il senso e' afferrato.
Credo.
Come e' chiaro che Il Ribelle avesse rotto, rotto parecchio e da parecchio, al punto che le numerose divagazioni erano ben piu' interessanti della continuity stessa.
Ma ora che e' finita cosa dire se non: buon Mondo Oscuro a tutti!
Pero', visto che ho promesso di non sbracare del tutto, come antipastino al Mondo Oscuro che verra', eccovi un paio di pillolette che riassumono il finalone:
Tirarla in lungo per tirarla in lungo...cosa meglio di una mini-serie zombesca e raffazzonatissima da infilare li' nel mezzo?
Penosa oltre ogni limite di sopportazione, ha in se', tra altre disgrazie, il peccato mortale di buttare alle ortiche un personaggio storico notevolissimo quale e' Jeranas.
Un 4 secco secco, non fosse per le tavole bellissime del Nuti meriterebbe un 3 con pedata nei denti incorporata.
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Ok, morti tornati in salamoia e una parvenza di ritorno alla normalita'.
Nonche' alle questioni guerresche che si trascinano da un po'; non fosse che un'orda di facinorosi e rancorosi -non privi di qualche ragione, a ben vedere- decide di assaltare la Citta' dei Morti.
Si, dove vive(oddio...non-vive) il fratellino-mummia di Ian.
Una roba riempitiva ma ragionata e abbastanza ben scritta, con una sua logica, ottime le tavole dell'Olivares che raccontano la triste dipartita del Capitano Greevo.
Peccato si insista e perseveri con la stronzeria dell'eremo di Gmor gestito da elfetti, elfette e, presumibilmente, morticini scampati all'assalto di cui sopra.
6 1/2 di giustezza.
O di giustizia, fate voi.
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Un tocco PULP -a partire dai titoli- per questo albo "Grindhouse", che e', a conti fatti, sempre roba allunga-brodo ma di quella abbastanza gradevole.
Tre brevi storie con protagonisti Gmor, Ian ed Alben per tre vicende che introducono, preparano ed intrattengono con efficacia; notevolissime le tavole, particolarmente sugli scudi Tommaso Bianchi.
7 1/2 sorprendente quanto meritato.