Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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piergiorgio91
Per le materie scientifiche pensavo a puzzle game o simulazioni :D
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L'argomento è generale. È tanto per parlare. Se vi venissero in mente esempi di giochi già esistenti da usare in classe sarebbe fantastico, ma ovviamente pensare a possibili applicazioni teoriche non fa mai male :)
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O_O
Sono scioccato da questa tua visione dello studio.
Si, anche io.
Per carità di materie che proprio non sopportavo ce n'erano eh, mica sono un alieno, ma alcune materie, matematica, fisica, inglese, mi divertivo proprio a studiarle, merito probabilmente dei professori, oltre che una mia naturale predisposizione.
Però penso a mio figlio, lo vedo usare duolingo per l'inglese che, ok non è un vg, e mi dico che con qualche modifica quello di introdurre l'intrattenimento nell'istruzione, almeno per alcune fasce di età e per alcune materie, è la strada giusta da percorrere.
spedito con ricevuta di ritorno
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Back to the origin
Si, anche io.
Per carità di materie che proprio non sopportavo ce n'erano eh, mica sono un alieno, ma alcune materie, matematica, fisica, inglese, mi divertivo proprio a studiarle, merito probabilmente dei professori, oltre che una mia naturale predisposizione.
Però penso a mio figlio, lo vedo usare duolingo per l'inglese che, ok non è un vg, e mi dico che con qualche modifica quello di introdurre l'intrattenimento nell'istruzione, almeno per alcune fasce di età e per alcune materie, è la strada giusta da percorrere.
spedito con ricevuta di ritorno
Necronomicon evidentemente o non si è mai divertito a studiare e vuole che tutte le persone del mondo provino la sua sofferenza o al contrario non ha mai provato la fatica del studiare materie che proprio non vanno giù :D
Per le lingue sarebbe bello fare scambi culturali virtuali con classi di altri paesi all'interno di MMO creati ad hoc!
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
lo studio è una cosa importante, ma perché non può essere anche divertente o anche meno seriosa? se si trova un sistema per appassionare allo studio di una materia persone che sono meno propense allo studio perché non usarlo?
fino alla prima superiore odiavo la matematica come un po' tutti, poi è arrivato il professore che me l'ha fatta capire bene, senza ripetere a pappagallo il libro come avevano fatto i sui predecessori ma usando esempi bizzarri o cmq reali, ed è diventata la mia materia preferita
ovvio che in questo casa i vg servono per incuriosire lo studende sul quell'argomento, che poi dovrà approfondire con i sistemi classici
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
Non sto dicendo che non possa essere mai divertente, ma che non debba necessariamente esserlo.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
Necronomicon
Non sto dicendo che non possa essere mai divertente, ma che non debba necessariamente esserlo.
ok, però se riesce *anche* a esserlo (e non necessariamente passando dal videogioco, può anche essere un docente particolarmente bravo o carismatico), i risultati che si ottengono sono migliori per tutti, a cominciare dagli studenti. se siamo d'accordo su questo, allora è già un punto di partenza, e da lì si può cominciare a ragionare :)
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
se no utilizziamo il sistema "tana della tigri", quando devi rimanere in bilico su un'asta sopra un baratro pieno di punte acuminate e l'unico modo per evitare una palla chiodata è risolvere un'equazione differenziale di 3° grado vedi come la impari subito la matematica :asd:
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
Mi spiace ma non credo il videogioco sia uno strumento valido da affiancare al normale studio.
Ci sono talmente tanti problemi nell'istruzione italiana e i giochini e i sudoku istruttivi sono proprio l'ultima cosa che potrebbe servire
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
Necronomicon
Mi spiace ma non credo il videogioco sia uno strumento valido da affiancare al normale studio.
Ci sono talmente tanti problemi nell'istruzione italiana e i giochini e i sudoku istruttivi sono proprio l'ultima cosa che potrebbe servire
Per fortuna che l'istruzione non è messa male come la immagini tu :p
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
A volte m'immagino scenette tipo questa :rotolul:: "Ma tu non sei un figlio, sei una disgrazia! Non bastavano le ripetizioni di matematica e greco, no adesso dobbiamo spendere i soldi pure per quelle di Age of empire 2! E pensare che io sono finito fuori corso per finire tutte le campagne di Empire earth, ovviamente al livello di difficoltá massimo!"
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
Azathoth
A volte m'immagino scenette tipo questa :rotolul:: "Ma tu non sei un figlio, sei una disgrazia! Non bastavano le ripetizioni di matematica e greco, no adesso dobbiamo spendere i soldi pure per quelle di Age of empire 2! E pensare che io sono finito fuori corso per finire tutte le campagne di Empire earth, ovviamente al livello di difficoltá massimo!"
:rotfl: :rotfl: Il sogno di tutti noi!
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
oppure il padre che entra in camera mentre stai giocando
"ma sempre a giocare sei?" ..."porca miseria papa, non vedi che sto cercando di fare i compiti, un po' di silenzio grazie" :asd:
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
piergiorgio91
Per fortuna che l'istruzione non è messa male come la immagini tu :p
in effetti no: è messa peggio :asd:
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
CX3200
oppure il padre che entra in camera mentre stai giocando
"ma sempre a giocare sei?" ..."porca miseria papa, non vedi che sto cercando di fare i compiti, un po' di silenzio grazie" :asd:
"Papà, sto studiando l'invasione della Russia di Napoleone, ma non capisco come ha fatto a perdere, bastava iniziare ad attaccare a marzo e non invadere la Spagna!"
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
manuè
in effetti no: è messa peggio :asd:
Dovresti provare a cambiare istituto. :asd:
spedito con ricevuta di ritorno
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Back to the origin
Dovresti provare a cambiare istituto. :asd:
in oltre 20 anni ho cambiato varie volte, sia istituto che tipo di istituto: da scuola elementare... pardon: primaria (hai visto mai che qualcuno si offende), a scuola superiore a istituto comprensivo, ma la tiritera è sempre la medesima :asd:
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
manuè
in oltre 20 anni ho cambiato varie volte, sia istituto che tipo di istituto: da scuola elementare... pardon: primaria (hai visto mai che qualcuno si offende), a scuola superiore a istituto comprensivo, ma la tiritera è sempre la medesima :asd:
:rotfl:
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
Se si volessero introdurre, bisognerebbe prima formare i genitori e lo dico da insegnante saltuario. Nessuno di loro in generale sa neppure che cos'è il PEGI e la classificazione dei videogiochi. Non compate cose a caso per questi ragazzi e, per Diana, giocateci insieme! Almeno un minimo, per accompagnarli nel media!
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
Matsetes
Se si volessero introdurre, bisognerebbe prima formare i genitori e lo dico da insegnante saltuario. Nessuno di loro in generale sa neppure che cos'è il PEGI e la classificazione dei videogiochi. Non compate cose a caso per questi ragazzi e, per Diana, giocateci insieme! Almeno un minimo, per accompagnarli nel media!
Genitori e professori allo stesso modo!
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
piergiorgio91
Genitori e professori allo stesso modo!
tipo nitro e glicerina :jfs:
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
Leggo solo ora, mi sono perso il topic per strada. L'argomento è interessante e casualmente mi è capitato di approfondirlo negli ultimi tempi. Cerco di riprendere le cose che avete detto.
I videogiochi a scuola? La risposta è ni (non la mia risposta, mi riferisco a quella branca di studi che da almeno tre quattro anni a sta parte si occupa di questo argomento). Due autori che si sono soffermati molto a riguardo sono Henry Jenkins e Paul Gee, di quest'ultimo trovate un suo testo famosissimo che si chiama "come un videogioco" e che prende di petto la cosa quindi se vi interessa è una lettura consigliata.
Quale è il punto per Gee? Non tanto portare i videogiochi a scuola, quello servirebbe a poco se non in rarissimi casi (qualcuno ha citato Valiant Hearts per dire) ne creare dei sottogruppi (i serious game ). Una cosa utile però è capire come i videogiochi riescono a stimolare l'apprendimento. Perché di base, per quanto sembri assurdo, studiare biologia e finire Dark Souls condividono più processi neurologici di quanto non si creda.
Possono essere uno strumento utile per migliorare strutturalmente la didattica ma non come sostituto, al massimo come supporto (se non ripeto, in rari casi e contesti ben delineati che possono comunque valere la prova) tramite quei processi di gamefication (ma io nutro dubbi anche su quelli sinceramente).
Ah un ultima breve cosa: studiare non è divertente, o forse lo è ma non è importante. E' faticoso perché biologicamente richiede ripetizione. E' il motivo per cui devi leggerti la poesia dieci volte, fare cento esercizi per passare il test di matematica etc. Il che vuol dire che le due cose possono anche andare a braccetto ma per la situazione psico-fisica che si crea non credo sia il caso di parlare di "divertente" quanto di concentrato. Capita di "studiare" cose a cui si ci appassiona, e in quel caso chiunque può provare sulla sua pelle che magari non si prova del divertimento, nel senso più blando del termine, ma concentrazione, motivazione, ostinazione. Uno studente che apprezza ciò che apprende fatica, ma questo non gli pesa. Così come un videogiocatore che gioca a Dark Souls e ripete sei volte lo stesso boss non si sta "divertendo" nel senso classico del termine. Eppure è motivato a superare quell'ostacolo. E' questa dimensione che dovremmo cercare (my two cents) di mettere al centro e non tanto il lato "ludico" intenso in senso lato.