Riflessione personale sul trionfo e avversioni del Battle Royale. Riflessione personale sul trionfo e avversioni del Battle Royale.

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Discussione: Riflessione personale sul trionfo e avversioni del Battle Royale.

  1. #1
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    Riflessione personale sul trionfo e avversioni del Battle Royale.

    Parto dal presupposto che non ci sarà un riscontro ma semplicemente uno spazio dove questi pensieri sparsi possano perdurare e non perdersi come gocce nell'oceano. Ma anche si.

    Se dovessero chiedermi cos'è un Battle Royale sbaglierei per instinto, iniziando la mia risposta con un " Il Battle Royale è un genere.. " e no, il Battle Royale non è un genere ma bensì una modalità.
    Una modalità con caratteristiche talmente complesse che spesso ci vuole un gioco a parte.
    Il recente Tetris 99 è lì per dimostrare sia che non è un genere sia che si tratta di una modalità complessa.
    La sua nascita è accaduta nello stesso modo in qui appaiono i generi, viene a dire con un plagio di concetto. Per capirci, Alone in the Dark è il padre del survival horror ma la prima volta che lo abbiamo chiamato così fu dopo l'uscita di ResidentEvil. E dai tempi di H1Z1 che si iniziava a intuire che non sarebbe stato il classico "caccia alla bandiera".

    Dopo questa introduzione carente di una spiegazione vera e propria che definisca il soggetto mi predispongono a passare al sodo.

    Il sodo1; la narrativa emergente.
    La prima punta della lancia che mi viene in mente se parliamo di Battle Royale, è la sua virtù nel creare situazioni per il giocatore che sono prescindibili da qualsiasi trama predisposta dal gioco. Non importa che il giocatore sia casual o hardcore, la narrativa emergente rimane qualcosa apprezzabile da tutti.

    Il sodo2; un significato più preciso della vittoria e della sconfitta.
    Non ho una risposta perche gioco a boccie ma mi chiedo, cos'è più emozionante? Fare un canestro o un gol? Percepisco e credo di non sbagliare se la differenza fra questi sia equivalente a quella fra un death match è un battle royale. Eliminare ed essere eliminati ha un peso decisamente più coinvolgenti nel secondo caso. La cosa che mi lascia perplesso è come sia possibile che dopo vent'anni di internet solo nel 2017 si siano rese note queste dinamiche. È segno di quanto ci sia del continuismo nel settore.

    Il sodo3:Lo spettatore.
    Vogliamo fare un'altro parallelismo con il basket e il calcio? Il secondo a livello mondiale riscuote decisamente più successo che il primo se si parla di spettatori. Stessa cosa accade per questa modalità. Personalmente preferisco fare ua partita a Team Fortress 2 che a PUG ma capisco che se teniamo conto "sodo1" e "sodo2" chiunque che guarda preferirebbe che io giocasse al secondo.

    Il sodo finale: coincidenze.
    A tutto quello scritto fino adesso aggiungiamo che:
    Uno ; la scoperta di queste meccaniche coincidono con il periodo storico in qui giochi free to play superano I guadagni delle triple A.
    E due; il secondo titolo di grande successo che usa questo sistema di gioco aggiunge qualcosa mai visto prima. Una nuova meccanica. Acerba si, ma comunque innovativa. Sono convinto che se si facesse un gioco in qui la copertura o la costruzione non fosse così fuori contesto e brutta da vedere, e magari in qui non si penalizza chi taglia meno alberi (?!?) riscuoterebbe un successo strepitoso. Aggiungiamo anche che questa nuova meccanica introduce una giocabilità emergente notevole, dove chi gioca inventa nuovi impieghi d'uso al di fuori del vero motivo per qui è stata introdotta.
    Parliamo di una serie di coincidenze che portano la novità dentro la novità fra un pubblico nuovo e con politiche commerciali nuove.

    E qua mi sento vecchio. Perché essendo tutto così nuovo faccio fatica a vedere quello che mi piace in un gioco. Voglio che il tasto per saltare serva per evitare un buco con della lava dentro. Voglio una community alla Battle.net e non una che paga per poter fare balletti nuovi in una lobby. D'altro canto sono curioso di vedere come finisce questo periodo di transazione per il settore. Perche le buone idee ci sono e se non ci fermiamo a seguire esclusivamente le grandi case possiamo renderci conto che queste idee esistono già. Il Battle Royale non è un pericolo perche mai come adesso c'è stata una libertà di scelta così grande.

  2. #2
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    Re: Riflessione personale sul trionfo e avversioni del Battle Royale.

    Premesso che il BR non mi piace per come mi fa sentire braccato fin dal primo istante, per me pure non è un genere ma una modalità, e c'è praticamente sempre stata, dato che si tratta di un deathmatch, senza respawn e con armi recuperabili nelle arene. Punto. Non è altro.
    Perchè è spuntato solo ora? Ecco, questo sarebbe interessante, ma propendo per una semplice spiegazione: gli streamer. Il gioco si presta facilmente a streaming di partite che non chiedono molto tempo. Mettiamoci poi la natura cangiante di ogni match, ecco che hai la miscela perfetta per fare visualizzazioni.
    Detto questo c'è stato il periodo MOBA, ora c'è il periodo BR. In molti hanno tentato di entrare in entrambi i generi a gamba tesa, fallendo miseramente. Per i BR c'è ancora spazio per manovrare, come Apex ha dimostrato, ma finirà anche questa moda in favore della prossima.

  3. #3
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    Re: Riflessione personale sul trionfo e avversioni del Battle Royale.

    L'unico battle royale che guarderei volentieri è una versione live degli Hunger Games coi protagonisti dei vari Big Brother, Isola dei Famosi ecc.

  4. #4
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    Re: Riflessione personale sul trionfo e avversioni del Battle Royale.

    La questione streaming la pongo come una delle cause principali nel terzo párrafo (credo). Riguardo le differenze con il classico deathmatch devo citare nuovamente a tetris. Non ci sono armi e neanche respown e se paragonato con il classico modo Arena notiamo che la differenza sta alla radice. Dimostrare che si è il migliore rimanendo in pieni fra un número di giocatori maggiore possibile e non, fare il punteggio migliore fra un numero di giocatori abbastanza limitato.

  5. #5
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    Re: Riflessione personale sul trionfo e avversioni del Battle Royale.

    Uddio, ti eliminano cmq eh... i "danni" consistono nel numero di file che ti aggiungono gli avversari, se volessimo fare un raffronto con quelli in cui si spara
    Però sì, è un "chi l'ha duro, la vince" alla fin fine... si tratta di primeggiare e di essere il migliore... che si tratti di sparare o fare più punti in un tetris nel minor tempo possibile. Però tetris me lo godo di più che non uno in cui si spara

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