Ma dove diamine sono le femminucce? Ma dove diamine sono le femminucce?

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Discussione: Ma dove diamine sono le femminucce?

  1. #1
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    Ma dove diamine sono le femminucce?

    C’è una sorta di retaggio culturale che ci trasciniamo dietro ormai da troppo tempo: il videogioco è ancora un affare per maschi. Pur avendo osservato con gli occhi di questa stessa faccia gli albori del medium – prima nei bar e nelle sale giochi, poi nei vagiti dei primi dispositivi...

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  2. #2
    karakorum
    Guest

    Re: Ma dove diamine sono le femminucce?

    Citazione Originariamente Scritto da TGMbot Visualizza Messaggio
    Io sono una ragazza e tempo fa ho indagato sul perché.
    Su una pagina di Wikipedia è possibile trovare molte informazioni che danno già un'idea del motivo:
    https://en.wikipedia.org/wiki/Women_and_video_games#Women_in_the_games_industry
    Andate al paragrafo "Game Preferences", dove ci sono dati statistici sugli aspetti preferiti da maschi e femmine nei videogiochi (e molti altri dati interessanti); capirete molte cose.

    Si può comprendere come siano i generi di videogiochi a non combaciare con le attitudini femminili.
    I brand che lo fanno, sono i brand che producono videogiochi gestionali/puzzle da smartphone, tipo Ruzzle e compagnìa bella, dove l'utenza è quasi tutta pressoché femminile.


    Io sono una di quelle "rare" ragazze che ama giochi come Metal Gear Solid e che si mette alla prova in difficoltà massima appena comincia il gioco, che ama la sfida estrema, che gioca per vincere e per sentirsi speciale e ricompensata, oltre che per svagarsi. Questo riguarda, nel mio caso, tutti i generi di videogiochi in cui queste caratteristiche sono incluse (per esempio, in un RPG di solito non lo sono, infatti li detesto). Nella vita ho anche studiato programmazione a più riprese, puntando al sogno impossibile di creare videogiochi. Sono veramente un'appassionata.
    Contrariamente alle preferenze generiche femminili, che si possono leggere sulla pagina di Wikipedia (e che rispecchiano molto i giochi che giocano le ragazze che conosco, infatti), a me non piace il fantasy e non lo sopporto più, la storia ed i personaggi per me non hanno rilevanza uguale al gameplay (ma inferiore), gli open world fantasy possono veramente andare a ****, detesto le quest da completare che sono segnate "da modulo" nel gioco (come collectibles segnati su una mappa o molto facili da trovare insomma), detesto i giochi gestionali come The Sims, quelli in cui devi costruire/personalizzare qualcosa solo così "perché sì", non mi interessano le scene fighe cinematografiche, e quando un gioco è troppo facile di solito smetto lì e non provo alcun interesse nel proseguire.

    Come detto, le mie preferenze sono opposte alle già rare videogiocatrici, e posso dire che, non per caso, io sono una ragazza maschile anche nella maggiorparte di tutti gli ambiti della mia vita, dagli interessi personali al modo di ragionare, al ruolo che ho nella società, al modo in cui prendo la vita, tutto.
    Quello che voglio dire è che se io gioco tanto e sono appassionata di videogiochi, è perché le mie attitudini sono, in generale, del tutto maschili, ed i videogiochi sono fatti -per queste attitudini-, per lo più, non per quelle femminili. E non per niente, non mi piacciono molti dei nuovi AAA, che si prospettano di aprirsi ai casuals e quindi anche alle ragazze, per macinare più soldi. So che è brutto comparare i casuals con le ragazze, ma le preferenze combaciano un sacco.


    Opinione sul perché:
    Credo che il motivo per cui l'industria videoludica abbia scelto fin dagli albori le attitudini maschili, sia dovuto al fatto che si tratta di... Un gioco. Con poche tecnologie a disposizione non era possibile creare un gioco "per come giocano normalmente le femmine", e cioè di simulazione della realtà (oggi possibile) o di storie particolarmente profonde e fantasiose da seguire (oggi possibile). Ma si sono subito inseriti aspetti di "come giocano i maschi", e cioè il punto focale è "la sfida": sfida contro la CPU o contro un amico, comunque si tratta sempre di vincere o di perdere. Inoltre, bisogna anche contare che così come allora, ancor oggi, la quasi totalità assoluta di sviluppatori di videogiochi e consolle sono composti da team unicamente maschili. E questo non sempre per elitarismo, ma perché anche l'ambito informatico stesso non rispecchia le attitudini femminili, per come sono state educate le femmine fin dai loro primi anni di vita. Viene facile intuire che un ambiente interamente creato dagli uomini tenda ad essere fatto per gli uomini, e non per maschilismo, ma perché sono le dinamiche mentali e di intrattenimento che gli sviluppatori conoscono meglio.


    Critica e riflessione:
    Si può dire tutto quello che si vuole sulla parità dei sessi ma se le donne sono state educate in un certo modo, non è che dopo il 2010, improvvisamente, solo perché lo dice il femminismo, sono diventate -uguali- agli uomini. Certo sono più simili agli uomini di cent'anni fa, su diversi aspetti, ma ciò che conta -non sono- le campagne attiviste, ma è come cresce una donna specialmente nei suoi primi vent'anni di vita. Il femminismo, di fatto, richiede aggressivamente di coprire l'evidenza delle differenze, qualsiasi esse siano, e chiede agli uomini di farlo, non chiede alle donne di "emanciparsi", aspettandosi che siano gli uomini ad impegnarsi per coprire le disuguaglianze e non farle notare. Ma il fatto è che esistono lo stesso, sotto la coltre di forzature.
    Oltre al fatto che ultimamente ragioniamo in modo esageratamente dualistico, tale per cui evidenziare una diversità (che non necessariamente è negativa!!!) allora significa necessariamente "discriminare". Come a dire:"Le donne giocano meno ai videogiochi" -> "Allora sono tutti retrogradi e sessisti!", e non, invece:"Va beh, sono diverse, che male c'è? L'importante è che quelle che vogliono giocare possano farlo!". No? "Diverso" non significa "Peggiore", queste cazzate le ereditiamo dagli americani ignoranti, che pensano con il **** e senza riflettere. Questo poi porta a fare delle forzature ridicole pur di non far vedere le differenze, ma perché sono gli attivisti stessi a fare l'equazione "diverso"="peggiore"! Chi sono i veri retrogradi e sessisti, che pensano che la diversità sia un problema? ... Non è forse normale stupirsi nel vedere una donna appassionata di videogiochi? Certo che lo è, non se ne vedono mai. Anche io mi stupirei, che sono femmina, perché non ne vedo mai! Perché è sbagliato? Dovrei far finta che la realtà sia diversa? E per che cosa? Per soddisfare quelli che ritengono che la diversità sia un problema? Ah neanche per sogno.
    Se poi, "videogiocatrice", significa "ragazza superiore alle altre, intelligente e che avevo sottovalutato", allora è un altro discorso. Ma il solo stupirsene non ha nulla che non vada, perché la diversità non dovrebbe essere un problema, nè dovrebbe essere un problema il sottolinearla, e tantomeno non andrebbero messe in atto forzature per nascondere la cosa. (E a dirlo sono io che di diversità con gli uomini ne ho ben poche, e dovrei essere il tipo di donna che meglio di tutte mitiga le tanto spaventose differenze, invece ne difendo l'autenticità e il valore, proprio perché non c'è niente di male!).

    Fintantoché una donna può giocare ai videogiochi (com'è sempre stato), partecipare a competizioni, comprare consolle e svaccarsi in casa a perdere le ore con un joystick in mano, non c'è davvero nessun problema.

    Si sono mai fatte campagne sul "problema" che ci siano "ancora" pochi uomini nel mondo della nail art? No, e chissà come mai.
    Il maschilismo ce l'hanno gli attivisti stessi nel cuore, che magari fanno attivismo proprio per esorcizzarlo.
    Ultima modifica di karakorum; 08-12-17 alle 17:24

  3. #3
    koba44
    Guest

    Re: Ma dove diamine sono le femminucce?

    Ciccina, guarda che quello è un bot. Non ti sente, non ti legge...

    donne...
    Ultima modifica di koba44; 10-12-17 alle 08:08

  4. #4
    koba44
    Guest

    Re: Ma dove diamine sono le femminucce?

    Se vuoi approfondire, vai qui:

    Nell'editoriale di TMG di oggi - The Games Machine
    https://www.thegamesmachine.it/forum...g-di-oggi.html

    e poi qui...

    Nell'editoriale di TMG di domani - The Games Machine
    https://www.thegamesmachine.it/forum...di-domani.html


    e infine qui...

    Nell'editoriale di TMG di dopodomani - The Games Machine
    https://www.thegamesmachine.it/forum...opodomani.html

    - - - Updated - - -

    Secondo me non resisterai una settimana qui dentro.

    Però se resti ti dico solo: attenta a Raist che è un malandrino...

  5. #5
    karakorum
    Guest

    Re: Ma dove diamine sono le femminucce?

    Lo so che è un bot, infatti ho scritto al "voi"... Per chi legge.
    Piuttosto pensavo che questa fosse una sezione dove il bot mettesse gli articoli così che gli utenti potessero approfondire/discutere (se no a che serve farci dei thread?).

    Hai ragione che non resisterò una settimana qui, purtroppo ho notato una leggera intolleranza generale che non mi piace granché e che non si capisce da dove esca. Ma va be, è pieno di community nerd... Spero anche più interessate ai videogiochi nella fattispecie.

    (Perché mi linki ricchioni e neri nel mondo dei videogiochi?! Poi ancora che mi chiami "ciccina"... Non aiuti... )

  6. #6
    koba44
    Guest

    Re: Ma dove diamine sono le femminucce?

    Scherzo sempre, non prendermi mai sul serio.

    Non prendere mai NESSUNO sul serio qui dentro.

    Ci sono gli altri sottoforum cmq, lì nessuno ti disturberà.

    Però Sabrity era più simpatica come fake.

  7. #7
    koba44
    Guest

    Re: Ma dove diamine sono le femminucce?


  8. #8
    karakorum
    Guest

    Re: Ma dove diamine sono le femminucce?

    Ma perché mi linki le donne sul lavoro?

    Comunque non capisco perché mi intendi come fake... Va be'.

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