'Sta cosa? Non c'è una fonte, non si capisce chi rientri nei miliardari evasori e poi MILLE miliardi fa molto Ingegner Cane https://www.facebook.com/agirecostru...type=3&theater
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'Sta cosa? Non c'è una fonte, non si capisce chi rientri nei miliardari evasori e poi MILLE miliardi fa molto Ingegner Cane https://www.facebook.com/agirecostru...type=3&theater
rifugiato siriano uccide donna a copli di machete e ferisce altre persone:fag:
https://upload.wikimedia.org/wikiped...derminster.jpg
- - - Aggiornato - - -
:asd:
in before mio nonno era dei paw patrol.
Evacuata metropolitana Londra
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Sparatoria in un night in Florida, 2 morti
allarmismo taaac..
Ma no, era una stazione del quartiere ebraico per auto sospetta. Allarme cmq rientrato.
Della florida si sa soltanto che ha ammazzato numerosi ragazzini sui 13 anni, era una serata teenbicio. :facepalm:
From S7
Non verremo ammazzati dall'isis ma da teenager feel-ritardati
scippo a ravenna
UNA STORIA CHE MI FA VERGOGNARE DI ESSERE ITALIANO
Un ragazzo della Guinea, rifugiato in Italia, in questi giorni era stato inserito come aiutante volontario in un campo giochi per bambini a Peschiera Borromeo. Bambini dai 6 ai 13 anni, un tipico centro estivo, dove si gioca e si impara a stare insieme, gestito dalla Onlus il Melograno.
Il primo messaggio è partito da una mamma, scritto su facebook: "Mi si informa che al centro estivo comunale verranno inseriti uno o due rifugiati. Ritiro mio figlio".
E così molti altri genitori, incazzati come bisce disturbate nel sonno della loro coscienza.
Alla fine, dopo vari incontri e "ogni tentativo di rassicurazione", una mamma ha ritirato il figlio dal centro estivo e un'altra madre ha deciso di andare ogni giorno a prendere il proprio bambino prima che il ragazzo africano inizi a lavorare. Me la immagino, questa mamma, mentre prende suo figlio per mano e gli dice: "Sai, piccolo padano, anche oggi ti riporto a casa prima perché sta per arrivare il negro".
E un'altra decina di genitori ha preteso che il prossimo anno sia loro comunicata in anticipo l'eventuale partecipazione di rifugiati volontari al campo giochi. Una comunicazione per base etnica, insomma, in modo che loro, bravi genitori attenti ai loro figli di razza pura, possano decidere su base razziale se farli partecipare oppure no. Una roba che forse solo nei campi di cotone di fine Ottocento in America.
Voglio dirlo chiaramente: io penso che genitori che legano la partecipazione del proprio bambino a un campo giochi in base al fatto che insieme agli animatori ci sia oppure no, un rifugiato che "aiuta nel trasporto dei giochi", mi pare una cosa di una gravità assoluta. Enorme. Una gravità senza confini.
Quale insegnamento potranno mai dare questi genitori ai lori figli? Ve lo dico io: niente. Perché se non insegni ai tuoi figli, o al tuo vicino, il rispetto degli altri, il valore della relazione come principio fondamentale della vita umana, allora tu non gli insegni niente. Perché tu non sei niente.
Insegnate invece a quei bambini perché quell'uomo è scappato dalla Guinea. Fatevi raccontare i suoi sogni di ragazzo. Chiedetegli dov'è oggi suo fratello. E poi abbracciatelo, quell'uomo nero della Guinea che è identico a voi. E giocate con lui, bambini, perché i centri estivi, alla fine, dovrebbero servire soprattutto per questo: per giocare insieme.
Saverio Tommasi
l'isis rivendica qualsiasi cosa
Che roba...
cmq, foto del ragazzino:
https://s3.amazonaws.com/cdn.inside....0000-coalesced
A Nizza il trentunenne Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha ucciso 84 persone investendole con un camion. L'attentatore aveva dei precedenti penali di criminalità comune, viene descritto come "poco religioso" e "taciturno", si stava separando dalla moglie e ancora non si conoscono le motivazioni del suo gesto.
Nel luglio 2011 il trentunenne norvegese Anders Breivik uccise a sangue freddo 77 persone, molte delle quali tra i 15 e 19 anni, la maggior parte finite con un colpo alla nuca; nella visione del terrorista, che agì da solo, erano tutti colpevoli di battersi per una società "multiculturalista".
Nel marzo 2015 il ventisettenne Andreas Lubitz, copilota della compagnia aerea German Wings, si è schiantato con il suo aereo di linea sulla alpi francesi: con lui sono rimaste uccise 144 persone. Secondo numerose testimonianze il pilota soffriva di una grave forme di depressione.
Omar Ismail Mostefai, invece, prima di diventare uno dei kamikaze del Bataclan, aveva sognato una carriera da rapper. Stesso sogno per Cherif Kouachi, uno dei due fratelli uccisi dopo l'assalto a Charlie Hebdo.
Tutti questi casi sembrano accomunati da un tratto psicologico più rilevante di quello ideologico o religioso, sembrano tutti avere personalità profondamente narcisistiche. Sono individui incapaci di percepire il dolore altrui e accomunati da un desiderio di fama e grandezza che non riesce a fare i conti con la vita grigia di ogni giorno. In queste menti disturbate, fallite la altre possibilità, la sola occasione di esprimere il proprio ego ipertrofico sembra essere un suicidio spettacolare, tragico, che infligga dolore agli innocenti e apra le edizioni straordinarie dei Tg. La stessa motivazione sembra muovere i rich-kids autori della strage di Dacca, i foreign fighters che si uniscono all'Isis, i folli che assaltano cinema Usa indossando la maschera di Joker.
Viviamo un tempo di solitudini. Viviamo un tempo di aspettative infinite e irrealizzabili. Siamo bombardati da un consumismo delle aspettative nutrito ogni momento dal mercato, da tanta politica, dal populismo, da buona parte del sistema mediatico, dai social network, da un senso comune che ci esorta ad esagerare, a desiderare troppo, che non ammette sconfitte, separazioni, dolore, perdenti. A mio avviso tutto ciò è alla base di tanto odio e di tanto orrore.
Resistere oggi, personalmente e culturalmente, può vuol dire soltanto combattere questo consumismo, questo senso comune. Vuol dire far calare l'asticella dei desideri, interrogarsi su ciò che è importante davvero, allenarsi, allenarsi e allenarsi ancora, a gestire le nostre frustrazioni, imparare a perdere.
Ne sono cosciente: è difficile che questo basti a fermare la follia che ci circonda. Eppure è qualcosa che possiamo fare subito, adesso. L'altra alternativa è rimanere immobili chiedendoci quando e dove dei pazzi narcisisti colpiranno ancora. E se lì in mezzo ci saremo anche noi.
Saverio Tommasi andrebbe inserito al primo posto tra i ricercati dell'FBI
devo tagliarmi la barba ieri sera al concerto la gente mi fissava