sinex puoi dire qualcosa (va bene anche specificare come schiantano) anche verso Silvio, D'Alema, tutti i facenti parte del partito 5s, Salvini, Bersani, Erdogan, ecc ecc ecc? grazie :fag:
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sinex puoi dire qualcosa (va bene anche specificare come schiantano) anche verso Silvio, D'Alema, tutti i facenti parte del partito 5s, Salvini, Bersani, Erdogan, ecc ecc ecc? grazie :fag:
adesso voglio proprio vedere come cazzo faranno i leader europei a giustificare l'alleato turco
in b4 "è la loro cultura"
Avevo dubbi sull'andare in Egitto, Turchia o Malesia :bua: mi sa che sarà buona l'ultima
i sinistroidi che dicono niente contro uno che ha incarcerato CENTINAIA di giudici dopo che hanno starnazzato per anni contro il berlu :rotfl:
Quindi, secondo te, dov’era il presidente?
«In vacanza, a Marmara. È salito sull’aereo diretto ad Ankara, poi ha preferito dirigersi a Istanbul, avendo saputo che c’erano migliaia di persone ad attenderlo, assonnate ma festanti. Fine del golpe, quattro ore dopo. Ma per cortesia, siamo seri finalmente».
Per te, insomma, è quasi una farsa?
«Se non ci fossero i morti, direi di sì».
Atene favorevole all'estradizione dei militari turchi fuggiti in Grecia.
bravo bravissimo tsipras, bravo
Chi c’è dietro il «golpe fasullo»
in Turchia, e che cosa succede ora
Che cosa si nasconde dietro a un «golpe» durato appena quattro ore. Il ruolo dei vertici militari, quello del nuovo capo del governo, quello di Gulen. E chi ha da guadagnare da quanto accaduto. Le domande e le risposte dell’editorialista del «Corriere»
di Antonio Ferrari
Che cosa è avvenuto realmente in Turchia? Un golpe?
«Beh, golpe è una parola grossa. Al massimo potremmo definirlo un minigolpe improprio, a scoppio anticipato».
Perché non credi al golpe?
«Primo: perché nella mia vita professionale ho visto tutto e il contrario di tutto, ma un golpe di sole quattro ore non avrei mai potuto immaginarlo, neppure nello stato libero di Bananas. Secondo, ci sono retroscena quasi inquietanti, quantomeno improbabili».
Puoi raccontarli e spiegarli?
«Parto dalle notizie accertate. Ho conosciuto la Turchia trentasei anni fa, e vi sono tornato regolarmente. Ho intervistato tutti i leader politici, compreso il carismatico Recep Tayyip Erdogan, con il quale una volta ho litigato.Tanta frequentazione mi ha consentito di tessere importanti rapporti personali. Insomma, ho fonti credibili e preziosissime. Anche venerdì sera, per telefono, mi hanno messo in guardia».
In che senso?
«Mi hanno fatto capire: attenzione, può essere una sceneggiata. Domani Erdogan sarà più forte di oggi».
Ma ci sono stati circa 200 morti...
«Sì, ma — scusate il cinismo — il bilancio delle vittime è simile a quello dei morti di Ankara durante la manifestazione pacifista. Credete che importi a Erdogan?».
Insomma, cos’è accaduto?
«Noi giornalisti, spesso per vanità o per attrazione fatale della prima Repubblica, tendiamo a preferire l’articolessa e i banali ghirigori old style, sottostimando i fatti. Ma sono i fatti, la sana cronaca, occhi attenti, umiltà e una mente attrezzata a ragionare a fare la differenza. Non mi sono sfuggite e non ne ho ridotto la portata, notizie e informazioni degli ultimi mesi dalla Turchia. La nomina di un nuovo capo del governo, Binali Yildirim, fedelissimo di Erdogan. Personalità grigia ma capace. Improvvisamente il presidente ha aumentato la pressione militare sui curdi in armi del Pkk, intensificando la repressione più violenta. E Yildirim ha annunciato, a tappe ravvicinate: primo, la pace con Israele dopo la rottura seguita all’assalto contro il convoglio navale pacifista turco, al largo di Gaza, costato 9 morti; secondo, una lettera di scuse di Erdogan a Putin, e la pace fatta con la Russia dopo l’abbattimento del cacciabombardiere di Mosca nei cieli della Siria; terzo, la mano tesa al regime siriano, cioè mano tesa a Bashar al Assad, che fino al giorno prima il presidente turco avrebbe fatto ammazzare: al punto che il sultano faceva affari con i tagliagole dell’Isis (petrolio di contrabbando),e portava armi agli estremisti islamici siriani, a partire dal sedicente Stato islamico; quarto, rilancio del ruolo della Turchia nella Nato e amicizia perenne con gli Usa».
D’accordo, ma il golpe o minigolpe che c’entra?
«A questo punto abbandoniamo il binario dei fatti comprovati ed entriamo in quello delle ipotesi, supportate però da forti indizi. Le Forze armate turche erano in agitazione, in opposizione a Erdogan, accusato di molte nefandezze: repressione della libertà di stampa, bugie sui profughi, rifiuto di partecipare attivamente alla coalizione internazionale contro il terrorismo. Ma la bassa forza, molti colonnelli e graduati minori non avevano realizzato che gli alti comandi si erano avvicinati al sultano».
Questa bassa forza era pronta ad agire in proprio?
«No, ma era influenzata da Fetullah Gulen, il predicatore sunnita che vive in esilio negli Usa. Un islamico visionario e moderato, amico anzi quasi fratello di Erdogan — o almeno del primo Erdogan. Fu Gulen a spalancare al futuro sultano le porte delle fondazioni più influenti. Gulen è miliardario, controlla scuole, università, ha radici nella magistratura, nei servizi segreti, nella polizia, ed è molto popolare tra i soldati. Forse, i tempi del minigolpe sono stati quelli di una prova di forza».
Innescata da chi?
«Non mi stupirei che la miccia sia stata accesa dallo stesso Erdogan o dai suoi fedelissimi».
Vuoi dire che potrebbe essere un «golpe fasullo»?
«Esattamente. Le mie fonti turche hanno sostenuto questa possibilità».
E il viaggio aereo di Erdogan nei cieli d’Europa?
«Temo che qualcuno, compreso qualche collega, abbia confuso Erdogan con Ocalan. Il leader del Pkk Abdullah Ocalan, che ho intervistato nella valle della Bekaa, fu cacciato dalla Siria e vagò nei cieli in cerca di asilo politico, prima d’essere catturato dai turchi e condannato all’ergastolo.Pensate possibile che Erdogan lanci un appello al popolo invitandolo a scendere nelle strade e di proteggere il Paese, mentre vola su Francoforte, pronto a scendere a Berlino per inginocchiarsi davanti a Merkel supplicando asilo politico? E magari, dopo il no di Merkel, pronto a virare su Londra per comprendere le intenzioni della neopremier May? Ma per favore, solo a pensarci mi vien da ridere. Amici e colleghi, questo è il risultato di non conoscere ciò di cui si parla, magari sbraitando scemenze in un salotto televisivo».
Quindi, secondo te, dov’era il presidente?
«In vacanza, a Marmara. È salito sull’aereo diretto ad Ankara, poi ha preferito dirigersi a Istanbul, avendo saputo che c’erano migliaia di persone ad attenderlo, assonnate ma festanti. Fine del golpe, quattro ore dopo. Ma per cortesia, siamo seri finalmente».
Per te, insomma, è quasi una farsa?
«Se non ci fossero i morti, direi di sì».
Ma a chi ha giovato questo minigolpe, come lo hai chiamato?
«A Erdogan. È molto più forte. Magari spera di avere i voti per cambiare la Costituzione, e trasformare la Turchia in una Repubblica presidenziale».
La tua opinione?
«Spero di no, soprattutto per i miei amici turchi. E per i miei colleghi che in quel Paese rischiano ogni giorno la prigione. Se non peggio».
16 luglio 2016
Minchia Cesarino, non ricominciare, apriti un tuo topic e buttaci lì i tuoi WoT, grazie.
:rotfl:
Girano video di soldati decapitati al grido di allah akbar :|
No davvero, hai rotto il cazzo peggio di svapo :facepalm:
quindi ora 2800 esecuzioni? ma poi scusa si sono arresi dopo solo 200 morti? dovevano buttare giù tutto :smug:
cmq se gli usa lasciano a desiderare in politica estera, noialtri europei siamo terrificanti, almeno loro han detto "eccheccazzo", noi al max abbiamo la mogherini che piange.
Ministro.turco accusa gli usa in tv
https://twitter.com/Conflicts/status/754368360092172288 ma...
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Beh se la Cermanya avesse veramente impedito l'atterraggio sarebbe un buon segnale.
Il problema è che non si sa nemmeno se l'ha chiesto, di poter atterrare :asd:
i greci comunque hanno dichiarato che non estraderanno gli ufficiali turchi senza processo
comunque nel topic mancava colpevolmente la giusta dose di kebab removal
https://www.youtube.com/watch?v=2WH-NdHq5Z0
Non quotate i wot di Cesarino
Sì davvero, non capisco tutto questo "ritardismo". Vox, fai qualcosa.
quindi li facciamo entrare in europa? ultimamente mi sembra si sia liberato un posto
La cosa di cui non mi capacito è come possa l'esercito turco (la parte che ha partecipato al golpe) essere così pippa rispetto alla polizia e ai sostenitori civili di Erdogan.
da quel che si capisce dai tiggì la polizia era stata potenziata a discapito dei militi
I militari, in turchia, sono per la maggior parte di leva...
Se è veramente una mossa alla "Reichstag bruciato" allora applausi a Erdogan