SI
NO
Nullo
Astenuto
il problema di questo wot è che non offre l'alternativa da percorrere. quindi in concreto non vale nulla.
sorvolando sugli zeloti sciiichimici, possiamo dire che chi sceglie il M5S è l'elettore esasperato. Il tuo pensiero in tl;dr mode è: "non votare m5s perchè è brutto e cattivo", ergo non offre alcuna soluzione a questo poraccio esasperato, perchè per lui "non votare m5s" coincide a "vota uno dei soliti" quando lui sta votando m5s a proprio perchè "i soliti" li ha irrimediabilmente squalificati.
Va bene il fatto di essere stufi,arrabbiati ed indignati. Ma questo non vuol dire che bisogna spalancare le porte del parlamento al primo ritardato che passa. A parte tutta la satira che ci gira intorno,il movimento ha fatto capire più volte di non sapere neanche le basi per amministrare un paese. Sono un serbatoio di incompetenza che se arrivasse al potere farebbe più danni di un Renzi qualsiasi. Ottusi e chiusi nelle loro idee a metà fra ignoranza pura e delirio da LSD.
Sono stupidi,stop. E nella vita quotidiana va anche bene ma non quando sei in un parlamento.
Leggi i deliri di Cocoon e pensa che lui non è neanche così male in confronto a quello che gira nel movimento (la lettera minuscola è d'obbligo)
Il problema di questo discorso e' che l'esasperazione non basta: l'elettore in questione ha comunque deciso che il m5s e' (o puo' essere) meglio dei soliti.
Io posso benissimo essere esasperato dalla situazione attuale e vedere comunque nel m5s un pericolo ben piu' grosso.
L'elettore vede riflesso sé stesso o un sé stesso peggiore nel movimento 5 stelle. Dall'altra parte hai politici imparentati con banche, industrie, dinastie politiche locali e/o nazionali, cooperative, sindacati.
Un po' capisco la gente comune che vede distanti i politici che chiedono loro così tanti sacrifici e tasse e preferisce votare il politico preso (letteralmente) dalla strada.
Che ci siano ammanicati anche nel 5 stelle è probabile, ma la faccia da osteria di molti dei personaggi pubblici m5s li mostra un po' come quelli "diversi". "speciali" certe volte, nell'uso come sinonimo di disabile
58,76% per il sì
Te la farà annusare, ma neanche in maniera diretta. Tipo solo l'odore delle dita dopo che se l'è grattata. Ovviamente si intende tutto in chiave metaforica, non arriverete a condividere una simile intimità.
Mi tocca linkare l'huffington ma il dietro le quinte è troppo gustoso
http://www.huffingtonpost.it/2016/11...m_hp_ref=italy
https://www.facebook.com/movimentoci...c_ref=NEWSFEED
Come si fa a non essere d'accordo, cioè boh
io sto solo tentando di spiegare che dire "x è brutto e cattivo" non vale niente (controproducente?).
di trump hanno detto peste e corna a reti unificate ma la gente lo ha votato comunque, perchè al di là del "no, non si fà" corale, non vedeva alternative per le proprie istanze ed ha quindi preferito (anche coscientemente) il voto potenzialmente distruttivo al perpetrarsi dello stato quo.
il punto è che piuttosto che quella feccia ripugnante, sintesi di tutto ciò che di schifoso e abietto esiste, personalmente voterei anche il PMLI, o bokassa.
cioè, per molti è semplicemente superfluo fare riferimento ad alternative, dovessi scegliere tra loro e pacciani mi preparerei i sacchetti di peli di fica per pagare la decima al premier.
Contro l’ipocrisia del “sono giornalista, non mi schiero” (per poi farlo velatamente), penso sia non solo un diritto ma un dovere – da cittadina prima che da giornalista – pronunciarmi su un referendum che riguarda la nostra Costituzione: convintamente, io voto No a questa riforma.
Voto No perché è falso che “si vuole la ‘paralisi’ contro il cambiamento della Carta ferma da 70 anni”. La Costituzione dal ’48 a oggi è stata modificata 35 volte e chi dice No non è che non voglia cambiarla, solo non vuole cambiarla in peggio, come fa questa riforma che ne stravolge più di un terzo (47 articoli su 139). Il cambiamento non è un valore positivo in sé: se è in peggio, meglio lasciare tutto com’è o – almeno – scegliersi costituenti migliori.
Voto No perché è falso che la riforma “semplificherà e taglierà i tempi” col superamento del Bicameralismo paritario.
È scritta male, in modo tutt’altro che semplice: trasforma le 9 parole dell’art. 70 in uno sproloquio in cui non si capiscono le funzioni del nuovo Senato; prevede fino a 10 modi diversi per approvare le leggi, complicazioni delle competenze di Stato e Regioni e conseguenti inevitabili ricorsi alla Consulta. Tempi più veloci?
Quando si è voluta la Legge Fornero sono bastati 20 giorni, per il Lodo Alfano meno di un mese.
Voto No perché è falso che “risparmieremo 500 milioni di euro l’anno”. La Ragioneria Generale ha calcolato un taglio massimo di 50 milioni, che si sarebbero potuti ottenere con una sforbiciatina del 10% delle indennità dei parlamentari, senza creare un “mostro istituzionale”.
Per risparmiare si poteva accogliere la proposta M5S di dimezzamento degli stipendi, che avrebbe garantito quasi il doppio (87 milioni), o abolire direttamente il Senato.
Voto No perché è falso che “i cittadini saranno più rappresentati e conteranno di più”. Vero il contrario: leggi di iniziativa popolare e referendum saranno più difficili (per un quorum inferiore ci vorranno più firme); i senatori non verranno più scelti da noi, ma da consigli regionali e Capo dello Stato (e una volta a Palazzo Madama i rappresentanti delle Regioni, spesso al centro di scandali, godranno dell’immunità); con Italicum e capilista bloccati alla Camera avremo un bel Parlamento di nominati, in cui il governo farà il bello e cattivo tempo (il ballottaggio e l’abnorme premio di maggioranza garantiranno a chi ha preso solo il 25% al primo turno il 54% dei deputati).
Voto No perché questo è anche un referendum su Renzi: se perde deve lasciare, come diceva lui stesso prima di rimangiarsi tutto temendo la malaparata. È stato “messo lì” (Marchionne dixit) col mandato di fare le riforme, senza essere eletto da nessuno; le ha fatte con la Boschi e Verdini a colpi di maggioranza; imperversa in tv e manda lettere a sua firma, a conferma che è lui il protagonista della campagna elettorale; ha piegato la politica economica del paese, con i bonus in manovra, per vincere.
Il voto è anche su di lui e il governo: se perde deve fare come Cameron dopo la Brexit.
Voto No, infine, perché col Sì vedo Jp Morgan, Confindustria, Marchionne, agenzie di rating, troika Ue, ambasciata Usa: lobby e poteri forti che oggi evocano l’Apocalisse, quando sono corresponsabili delle condizioni in cui versiamo. Il vero cambiamento è dire No a tutto questo. Finalmente.
di Luisella Costamagna e Gennaro Allabrace
cocoon, con la riforma ci sarebbero più o meno italiani con l'immunità parlamentare?
Gennaro allabrace
Sarà un caso?
sarà un caso come cocoon che evita scientificamente decine di interventi che gli mandano in crash quello che scrive
luisella costamagna esiste ancora?
marò che fregna.
quoto sulla fregna