MIMMO, DOVE SEI?
Ricordate Domenico "Mimmo" Parisi, il prof. italoamericano, recrutato da Gigino per dirigere l'ANPAL a Febbraio 2019? Ebbene, il presunto guru del Mississippi avrebbe dovuto risolvere i problemi della disoccupazione italiana vendendo all'ANPAL un'app da lui sviluppata nell'università in cui insegna (MSU) e che avrebbe permesso di incrociare domanda ed offerta di lavoro. Come per magia, il tinder del lavoro avrebbe messo in contatto disoccupati con aziende. E' passato oltre un anno da allora ed è quindi un buon momento per fare un bilancio dell'operato del buon Mimmo.
Iniziamo dai costi: stipendio di 179mila euro e 166 mila euro di spese (voli in business class per l'America, pranzi & cene, 55 mila di noleggio con conducente ecc.). La famosa app, che sarebbe costata ai contribuenti una cifra non nota ma verosimilmente nell'ordine di alcune decine di milioni di euro, non esiste ancora.
Parliamo poi dei risultati: dei 908mila percettori del RdC collocabili, solo il 4,3% ha ottenuto un contratto di lavoro. Alcuni di questi probabilmente sono tornati disoccupati essendo molti i contratti a termine. Il piano industriale di Anpal, proposto da Parisi, è stato bocciato dal consiglio di amministrazione. Alcune cose però sono state fatte: la stabilizzazione dei precari dell'ente e, come primo provvedimento firmato da Parisi, la possibilità per il presidente di ANPAL di volare in business class e non esclusivamente in economy come da regolamento precedente.
Ricordiamo poi che Parisi, docente presso l'università statale del Mississippi, per poter prendere carica in Italia ha dovuto mettersi in aspettativa per un anno. Ora che sono arrivati il Covid-19 ed è scaduta l'aspettativa pare sia scappato da Roma. Non si sa se e quando tornerà ma non risulta si sia dimesso. Pare invece che sia stata prodotta una nota dal Presidenza del Consiglio con la quale si dà parere positivo circa la compatibilità della carica. Nel frattempo ha pure preso un altro lavoro part-time presso la sua università, come promotore europeo degli interessi e dell'immagine della MSU.
Ricapitoliamo quindi la situazione: nella più grande crisi lavorativa dal dopoguerra, l'agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro sarà diretta da un signore che ha altri due lavori e che si trova dall'altra parte dell'oceano.
Andrà tutto bene