Cioè, fammi capire, i marmocchi di 11/12 anni ora non hanno idea di chi sia Napoleone? Non hanno studiato le guerre mondiali?
Neanche a grandi linee? Per me è una cosa devastante
Cioè, fammi capire, i marmocchi di 11/12 anni ora non hanno idea di chi sia Napoleone? Non hanno studiato le guerre mondiali?
Neanche a grandi linee? Per me è una cosa devastante
Originariamente Scritto da Doomer Caesar
Cioè, fammi capire, i marmocchi di 11/12 anni ora non hanno idea di chi sia Napoleone? Non hanno studiato le guerre mondiali?
Neanche a grandi linee? Per me è una cosa devastante
Ma da quando è così? Perchè 15/20 anni fa non era questa la situazione
16-17 anni, mi pare
È l’esempio tipico degli italiani che credono di sapere come sia la scuola, ma invece non lo sanno affatto perché non ci mettono piede da 20-30 anni. Quella scuola che ricordano non esiste più da decenni.
Vale anche per i politici che la riformano da 30 anni, ovviamente
Ogni governo deve fare come minimo una riforma dell'esame di matura perché garantisce esposizione mediatica a costo zero in un periodo politicamente statico come quello estivo. Tutto qui. Così possono avere i vari titoli sui giornali "I ragazzi alle prese col nuovo esame, il ministro risponde ecc." da maggio a luglio
La "didattica dell'inclusione" ha distrutto definitivamente l'ultima istituzione del nostro paese.
La scuola ha una riserva infinita di gente che ci crede e che combatte contro i mulini a vento; chi è fuori neppure se lo immagina (e forse neppure se li merita).
E non parlo certo di me, che non riesco ad avere il tempo e le capacità che tanti miei colleghi hanno per stare dietro a mille cause perse ma su cui è bene perseverare.
Con queste risorse veramente nulla è perduto; gli italiani devono solo rendersi conto di chi siano realmente i mercanti da cacciare dal tempio.
Anche la "didattica per competenze", non dimentichiamolo.
Si è partiti dall'assunto, falso, detestabile ed erroneo, che la scuola del passato fosse incentrata sul veicolare conoscenze, solo sterili conoscenze mnemoniche.
Ignorando che invece molto si faceva in termini di esecuzione di compiti complessi e risoluzione di problemi (anche il mero "scrivere un tema" è un compito complesso, per lo svolgimento del quale sono necessarie molte conoscenze ed abilità linguistiche), si è deciso che questa scuola era brutta e cattiva e non insegnava nulla di utile.
Quindi ora bisogna fare la didattica per competenze.
"Le competenze rappresentano la capacità di unire conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche e utilizzarle nello studio e nello sviluppo personale. In questa ottica l’alunno viene considerato nella sua totalità di persona e si chiede alla scuola di formarlo in modo che non possieda solo conoscenze e abilità, ma anche competenze che lo seguiranno nella sua vita personale e professionale."
La supercazzola.
Meanwhile, si insiste sempre meno sulle conoscenze. I ragazzi devono saper fare, saper essere, saper questo e saper quello, ma sapere e basta non è più à la page, non più di quanto lo sia l'espressione à la page, e quindi, amen.
A me starebbe anche bene, se non fosse che non ho ancora capito come si faccia a saper applicare ad ambiti complessi qualcosa se non si sa nulla.
In matematica (la mia materia) per es. ci sarebbero grosso modo 3 livelli di "capacità di fare qualcosa" (bypasso completamente dunque la parte nozionistica che viene prima):
1- saper "fare i conti", tipo risolvere un'equazione
2- saper applicare questa capacità ad un problema di matematica, tipo io non ti do un'equazione ma un semplice problema sempre di matematica, tu lo traduci in equazione e poi la risolvi
3- saper applicare lo stesso a problemi della vita reale, o almeno di altre materie (di Fisica, di Economia per es.) (dunque non hai più un testo che, per quanto "in italiano", è pur sempre "un problema", e per di più di matematica o geometria; hai un ambito complesso, devi dunque intanto formulare il problema, che è spesso la parte più difficile, e poi procedere come al punto 2)
Al livello 3 non ci si arriva più.
Ai Miei Vecchi Tempi™, quando ancora vigeva l'orrida Vecchia Didattica per Conoscenze™, queste cose stranamente le si sapeva fare, più o meno (c'erano ovviamente sempre gli asini, i secchioni, e tutta la via di mezzo).
Oggi i ragazzi bene o male se la cavano col livello 1; inorridiscono al livello 2; impossibile anche solo accennare al livello 3.
Peraltro, se insisti per fare quello, loro sono i primi a protestare.
Perché ormai non sono più abituati a ragionare, e non in matematica ma su nulla, quindi un compito "integrato" che richieda di unire abilità linguistiche, logiche e matematiche (leggo il testo di un problema, ne capisco il senso e colgo i tratti essenziali, formulo un modello matematico adeguato e infine lo risolvo) per loro è troppo difficile.
Meglio imparare meccanicamente a risolvere un'equazione, e risolvere poi le equazioni insensate che da il prof.
Ultima modifica di Skywolf; 06-01-21 alle 12:33
à la page fa molto Lisa Simpson con la nuova divisa scolastica
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Ai giorni nostri ci arrivano alla fine delle medie, vai tranqui.Cioè, fammi capire, i marmocchi di 11/12 anni ora non hanno idea di chi sia Napoleone? Non hanno studiato le guerre mondiali?
Neanche a grandi linee? Per me è una cosa devastante
Però mi hai ricordato una mia compagna di classe che sosteneva che le torri gemelle fossero cadute nella 2a guerra mondiale
Oppure un altro mio compagno, quando disse "l'irraggiamento trasmette calore solo tra solidi", e la prof rispose epicamente: "Quando senti freddo, tu ti butti nel camino?"
Sei sicuro di quello che dici sul programma di 5a? Ho dato un'occhiata veloce su internet e tutti i testi di 5a elementare parlano della caduta dell'impero d'occidente.
Io stesso, classe 99', ho concluso storia alle elementari con la deposizione di Augustolo. Poi magari la situazione è peggiorata, spero di no.
Sull'esame delle elementari non ti so dire, non avendolo fatto. Però abolirei l'esame di stato dai licei e lo lascerei solo agli istituti. E' inutile perché quello che conta è lo studio durante i 5 anni, infatti chi è ammesso è sempre promosso salvo casi eccezionali; inoltre elimina tempo necessario alla preparazione universitaria.
Preside e dirigente scolastico sono 2 ruoli diversi? Questa non la sapevo, si impara sempre qualcosa di nuovo
la didattica per competenze non c'entra assolutamente nulla, perché non è stata mai messa in pratica e resta fuffa da laureati in scienze delle merendine da studiare durante i concorsi pubblici e di cui nemmeno il MIUR è a conoscenza (non a caso al concorsone mi fu chiesto "si prepari un'unità didattica (UDA) da somministrare in venti minuti
Il calo dello studentame è colpa della diffusione degli smartphone che tolgono tempo, risorse e attenzioni. E dall'altro lato la scuola invece di restare ferma e vigile, ha iniziato sempre più ad adattarsi alla nostra evoluzione; è praticamente impossibile bocciare e a ogni consiglio di classe si perdono ore per discutere di ricorsi come se questi avessero risvolti penali
E sinceramente, un adolescente non fa bene a non fare un cavolo con questo andazzo?
E un insegnante che vede trasformare per magia le proprie insufficienze in sufficienze dal consiglio di classe, non fa bene a dare il sei politico a tutti e non perdere tempo in correzioni? Almeno non ci perde la faccia.
Ultima modifica di raistlin85; 06-01-21 alle 13:35
Questo però è un caso particolare, la matematica è nota per essere la materia pù ostica e incomprensibile per molti studenti. Siamo su un altro livello rispetto a Italiano,Storia, Scienze, ecc.
Assolutamente non sono sicuro, io insegno in un altro grado.
So che si arriva ai Romani, ma non so se alla monarchia, alla repubblica o all’impero (sono oltre mille anni, in fondo).
Immagino che dipenda pure dalle scuole.
Noi in quinta elementare eravamo arrivati alla seconda guerra mondiale e forse all'ONU. Ovviamente nei limiti di roba che puoi insegnare a dei marmocchi, ma ci eravamo arrivati
All’epoca il programma era quello (ed è sempre stato quello, prima della riforma). Non chiedermi quale, ce ne sono state troppe e non le distinguo più
Questo lo dici tu però. Sai cosa fanno alle elementari, e come?la didattica per competenze non c'entra assolutamente nulla, perché non è stata mai messa in pratica e resta fuffa da laureati in scienze delle merendine da studiare durante i concorsi pubblici e di cui nemmeno il MIUR è a conoscenza (non a caso al concorsone mi fu chiesto "si prepari un'unità didattica (UDA) da somministrare in venti minuti
sì, ai nostri tempi, i vegliardi dicevano che il calo di livello della nostra generazione (che c'è stato: i nostri nonni facevano cose per noi pazzesche, tipo latino già alle medie, con declinazioni e tutto) era dovuto alla tv e ai videogames.Il calo dello studentame è colpa della diffusione degli smartphone che tolgono tempo, risorse e attenzioni.
Ok boomer
ma c'è stato un calo effettivo, cioè qualcosa di misurabile tramite un processo affidabile, o è solo un "eh ma ai miei tempi!!" ?
Sugli smartphone a scuola io concordo con quello che disse Hoffmann diverse pagine fa.
DIre però che il crollo qualitativo della scuola è da imputare solo a quello è un grosso errore.
non so cosa tu intenda con "misurare" (per me è associare un numero in una qualche unità di misura ad una grandezza fisica).ma c'è stato un calo effettivo, cioè qualcosa di misurabile tramite un processo affidabile, o è solo un "eh ma ai miei tempi!!" ?
posso suggerirti questo: confronta gli esercizi di matematica di un testo di oggi e di un analogo testo (stesso tipo di scuola, stessa classe: es. 3a liceo scientifico) di 30 anni fa
Non tutti, ovviamente. Troverai esercizi di livello paragonabile. Ma sul testo di una volta ne troverai anche di più difficili.
Quello che poi gli studenti riescono a fare è un altro discorso. Mia moglie che è "tedesca" fa fare ai suoi studenti del biennio dell'ITIS esercizi di Fisica presi dal suo libro di liceo della 3a, e loro, dopo un congruo addestramento, li fanno. Ha anche la fortuna di lavorare in una scuola che le consente di farlo.
Se poi uno crede al "quoziente intellettivo", beh, le misure dicono che è calato nel tempo, e gli italiani di oggi sono mediamente meno intelligenti di quelli di qualche decennio fa.
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