ciao
se mai il defunto TGM cancellasse i vecchi topic, qua metto un paio di post che penso mi piacerebbe rileggere fra un toh 50 anni
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Settembre 2006
Lo spam fuori dall'immaginazione
Prettamente terreno quindi, ma non è questo il punto letterale della faccenda.
Il motivo centrale di questo topic è l'alto contenuto spammoso che risulta in questo caso provvidenziale appunto per la sua capacità di distrarmi da due fattori agenti al momento:
a) i problemi della vita, che vengono mediante questo post aggirati
b) l'incazzatura cui sono al momento sottoposto, che qui si assopisce tramite lo sfogo.
Come d'abitudine per i miei topic, non c'è bisogno che postiate. Qui va tutto avanti da solo, finche c'è bisogno.
Grazie per la cortese attenzione
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PORCA LA MIGNOTTA EVA STRONZA!!!!
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Dato il resposo negativo ai test farmacologici, il paziente viene dimesso perché si spera che deceda durante il ritorno a casa, e la smetta di venire a romperci i coglioni.
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Inguria e Supplizio erano sorella e fratello.
Lei, più grande di lui di 2 anni, non era abituata a soffrire perché ancora era figlia unica.
Compiva quindi ogni tipo di malcondotta senza preoccuparsi degli eventi che ne conseguivano, semplicemente perché non sentiva il dolore nelle punizione, nella prigionia.
Poi arrivò il fratello Supplizio, e lei lo prese nel di dietro.
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Nel motivetto che sto per cantare si susseguono spregiudicatamente le tematiche più scottanti degli ultimi anni di vita.
aaaah
se potess
no non riesco, con la musica sotto.
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Il ginecologo esisteva anche prima che fosse inventata la relativa professione.
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conosciamo facilmente la gente perché ne scorgiamo il volto.
ma io di fisionomia non ci capisco una straceppa.
e quindi sono maleducato perché non saluto nessuno.
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Discostare mezzo umano riconoscenza dell'altrui passione e visione dei clandestini ancora prima che attracchino.
Su questi tre poteri poteva contare Super Sinex, individuo che ha tentato di seguire le orme della Razza Superiore, ne ha cantato i motivetti per quasi un anno, ed ora è riuscito a raggiungere queste facoltà.
Praticamente no.
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a me tutte diverse tra loro e diverse da se stessa la seconda votla che la vedo.
pertanto se vedo due gemelli non mi accorgo che sono gemelli finché non li vedo vestiti uguali. allora ci arrivo per logica e dico "va, due gemelli deficenti ceh si vestono uguali". pertando accorgendomi della gemellanza solo tramite l'uguaglianza vestiaria per me tutti i gemelli sono deficenti.
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un attimo ora per la trasposizione mentale in un altro luogo.
ci vuole apatia ed una certa ignoranza del territorio.
visto?
tu non ci riesci, eppure parevi pronto. Parevi pronto!
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se i sillogismi non fossero importanti quanto il loro significato, avremmo fatti che conterebbero più delle parole.
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risposte
risposte d'appertutto.
e prosopopee.
e giri di parola per dire qualcosa
qualcosa di vero ma fuori dalla mente, che non esiste
non esiste ma voglio dirtelo
te lo direi con l'inganno se potessi
ingannare
la mia mente
che sappia qualcosa
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Volevo sentire 2 cose.
Se il dolore esiste ancora come lo ricordavo.
Io non me lo ricordavo.
Non lo ricordavo proprio ma ci vuole proprio un niente per farlo rinascere uguale. Bastano un topic e 2 parole. Basta una piccola riconoscenza un'ultima frase che ricordi tutto quanto. Che il passato sia esistito basta una sola conferma una parola una virgola un idea che viene ripescata forse per sbaglio. Volevo sentire la fiducia e la fratellanza. Forse è priva di senso cercarla in un posto dove nessuno o quasi tenterebbe di fare luce, ma visto fuori il tempo, viste le facce senza fisionomia, viste le ombre e le solite solite solite solite sagome , si cerca di cambiare, trovar del nuovo, anche nel fallimento. E se poi uno non fallisce tanto meglio, e se poi fallisce come si aspettava, che accetti di averlo fatto, o scappi com'è capace bene bene bene. Nel Fuori c'è qualcosa, qualcosa che non va è che forse un tempo c'era, che mi sono perduto e che non posso ritrovare. Forse si è arrotolato su se stesso perché non ha trovato nessuno che la cercasse. Ma qui c'è qualcuno che la cerca, non sono solo o forse sì, c'è uno che la cerca. Ma cercare dentro per fuori è già di per sè un fallimento. Fallisci e ricominci, dolo e dolore. Se c'è qualcuno che ricorda cosa fosse, se lo tenga per sè. L'ho sempre pensato. Se fossi l'unico a saperlo sarei il primo a violare la fratellanza e l'amicizia, terrei tutto per me. Razza in estinzione un corno. C'è poco da lamentarsi, qui il motivo della mia sconfitta sono io prima di tutto, e io vado a farmi la barba.
Il poetare è volutamente scartato.
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stamattina mi sono svegliato senza pene, con tutto il sangue che colava dalla zona pubica, le coperte e le lenzuala inchiostrate.
devono avermelo tagliato questa notte.
Vuoi vedere che indovino uno dei miei regali di natale?
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Febbraio 2007
topic psicosomatico quinto
la madonna creò il linfonodo e dio la guardò imperterrito.
Chiese, madonna ma a cosa serve una cosa del genere? Stupefatta, lei lo fisso per qualche secondo e rispose con queste parole:
"non importa quanto sarai contrario alla cosa, per quanto tu sia potente, qualcosa sfuggira sempre dal tuo controllo e dai tuoi desideri"
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allora dio prese la madonna e la lanciò sull'eden mentre pronunciava queste parole
"oooh issa"
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la madonna si trovò in un mondo nel quale non era abituata a praticare le proprie stregonerie. Intorno a sè anziché nuvole vi erano grandi cocomeri viola, maialini ed erbetta bagnata e molliccia. inciampò su una radice tentando di esercitare la sua ferina capacità di circonvolluzione delle acque di uno stagnetto poco prima di accorgersi che sulla terra, il suo moto è disordinato aldilà dei suoi desideri
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scoprì allora di essere finita nella stessa situazione in cui dio poco prima era caduto dopo la creazione del linfonodo. Tacque per qualche momento e poi si sentì piena di sensi di colpa e talmente impotente che raggiunse una coppia di umani, ivi decise di scatenare la sua furia ingozzandoli di mele. i due furono colpiti da potenti nodi calciformi a livello dei linfonodi, ironia della sorte. la modanna derise il fato dei due poveretti, si sdoppiò per meiosi e conquistò l'eden.
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dio, che aveva assistito impotente anch'esso alla scena (non poteva fare niente da lassù, in quanto ogni forma di divinità agisce nella sferia in cui preesiste senza possibilità di influenza nelle altre sfere) dichiarò alla madonna che non era più quella di un tempo, che insomma l'aveva un po' deluso. Ma essa si era trasformata in un femminino ormai del tutto terrestre, e non aveva più la capacità di sentire l'oltrevoce di dio.
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ignorante dei dinieghi di dio, la madonna percorse a piedi nudi tutto il giardino, calpestando coi talloni la fragile erbaetta molle ma fresca di quel mondo tanto disteso, raggiungendo il limite dell'universo. la sua mano non poteva scalfire quella barreira, in quanto trattandosi di una linea di confine tra questo e quell'universo, l'incompatibilità dei materiali dell'uno e dell'altro rendeva impossibile ogni forma di interattività fra essi. la madonna si sedette respirando ansiosamente.
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quando si svegliò scoprì di essere in un mondo completamente diverso. Forse non si era mai addormentata, non si era nemmeno ricordato di averlo fatto. Nessuno la guardava e la stanza bianca che la attorniava sembrava stringerla sempre di più. Vide che in alto c'era una piccola grata di forma quadrangolare, e piccole setole che scendevano da questa a qualche centimetro più sotto, sempre svolazzanti. da questa un'aria fredda si progpagava in tutta la camera. poi si sentì una voce fortissima e una risata, e il linfonodo gigante si fece spazio tra le mura di quella prigione rotolando in direzione della madonna
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lei le chiese chi fosse.
"io sono una tua creazione" rispose questi
"ma io non ricordo di averti creato così grande"
"per quanto tu sia potente, qualcosa sfuggirà sempre dal tuo controllo e dai tuoi desideri, pertanto sono crescito oltre le tue aspettative, ho inventato il lucernario e il trasduttore encefalico"
"mai sentito"
"lo sentirai"
"è una minaccia?"
"cosa"
"quello che mi hai detto prima"
"detto niente, io"
"ma comeeeeeh"
Sì risvegliò.
Guardò l'orologio che indicava le 6:30.
"Sono in ritardo per il lavoro "disse, scese dal letto e rotolando si diresse in cucina. Era il linfonodo.
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timoty bolton aveva invetato la prima batteria lunare.
Sfruttava le escandescenze del suo forno a microonde per riflettere le macchie solari e cucinare i popcorn. Molti si sono chiesti perché per questo motivo avesse chiamato la sua batteria <<lunare>>. La sua risposta compare nell'intervista che il 6 giungno dello stesso anno la rivista timoty bolton gli ha riservato.
TB: Signor timoty il successo della sua invenzione è pari soltanto alla scoperta che le capre la notte russano, cosa ha da dire?
TB: che sono tutte fandonie, ho vissuto sin dall'eta di tre anni e lo faccio tutt'ora con gli ovini, e vi posso assicurare che non russano
TB: ci può parlare della sua recente invenzione? perché le ha assegnato un nome tanto l'ontano dall'effettivo suo funzionamento?
TB: beh ecco vedete, proprio in questo momento sono ubriaco flaccido (si dice farmaco ndTB), e quindi non saprei risponderle. Ciò non esclude che anche nel momento dell'illuminazione lo fossi.
TB: questa dichiarazione risponderebbe a un mucchio di dubbi
TB: quali dubbi?
TB: quelli della batteria
TB: la batteria?
TB: massì
TB: massì che
TB: sta farfugliano!?
TB: OOOOOOOH!
Sì risvegliò.
Guardò l'orologio che indicava le 6:30.
"Sono in ritardo per il lavoro "disse, scese dal letto e rotolando si diresse in cucina. Era il linfonodo.
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Ho già scritto il mio libro, si intitola "tre metri sotto terra", di cui in tempi rencenti è stata proposta una versione cinematografica. la storia è quella di due normali ragazzi di età liceale (200 anni, l'età dell'istituto veneto liceale Foscarini, fondato nel 1807), che rubano motorini e vivande ai professori che ne sono già sprovvisti. Al quinto anno di bottino vuoto, incominciano a chiedersi il perché della vita e del senso dell'esistenza. Bubu (la donna orso protagonista del libro) suggerisce a yoghi di seppellirsi vivo per inscenare una morte apparente che permetta loro la fuga da alcatraz, la prigione manicomio nella quale sono stati rinchiusi dopo le minacce al ranger. Yoghi si seppellisce ma durante le riprese viene dimenticato sottoterra e muore per davvero, comincia quindi una caccia sfrenata al morto che si risolverà con una telefonata misteriosa "a carico del destinatario", che non svelo per non bruciare il finale. Nel libro invece finisce che che lei lo impicca ma poi si pente, ma è troppo tardi e il diavolo sale dall'inferno per prenderla ma si innnamora di lei, fanno l'amore e si scoprono omosessuali.
Per quanto riguarda invece i linfonodi, la madonna ne ha creati 4 per ciascun essere umano:
-lo sbieco, principale responsabile della diartrosità del fallo maschile, generalemnte non ritenuto un'articolazione ma da dio sì perché ha fatto un po' le cose a caso, il resto l'han fatto tutti gli scienziati, che han dato i nomi agli errori di dio.
- il barcamenge: serve per denaturalizzare lo jogurt, la mucosa da questo prodotto è utilizzato per la costruzione di borg ad alto tasso alcolico, in pratica si ubriacano e diventano nomadi.
- il parplespifemnio: la cui origine embrionale è ritenuta ancora sconosciuta, pare serva per permettere i disguidi con i carabinieri.
- il miocardio: alla sua scoperta avevano finito i nomi da assegnare e quindi ne hanno riciclato uno già esistente, per questo motivo molti interventi coronari si sono rivelati fatali. Questo linfonodo è un congegno esplosivo latente.
grazie per i complimenti ma non ricordo più in cosa consistevano
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Camminuzza si svegliò di soprassalto credendo che il treno la stesse per schiacciare davvero.
Invece si trovava tranquilla sul suo lettino, la regina l'avrebbe ricevuta entro poco e aveva appuntamento a bucinasc palace alle 5:25 della mattina seguente.
Si preparò in tutta fretta ma nell'agitazione dimentico di uscire con il suo corpo.
Quello rimaneva dentro casa mente il suo spirito correva per strada in ricerca del bus 24 che la portava dritto in centro. Ancora non si era accorta della tragedia quando un ragazzino, triste ma spensierato, fece riferimento a lei indicandola e urlando al fantasma al fantasmaaaah!
che dici ragazzino, sei forse uscito pazzo o è un semplice rivelazione della tua mente contorta, effettivamente uscendo pazzo come precedentemente annunciato? - chiese lo spirito di donna
Di tutta risposta il bambino cercò di mimare agli astanti la presenza di quella donna, ma loro non capivano perché era solo il bambino che vedeva la gente morta. Alchè una vecchina si alzò in piedi, conscia del fatto che fosse paraplegica, e si riferì al conducente dicendo "c'è un giovinotto che molesta i viaggianti". L'autista, irato perché qualcuno gli aveva rivolto la parola, sterzò bruscamente e fece cappottare il mezzo uccidendo tutti.
Solo a quel punto essi videro che effettivamente nel bus c'era un fantasma, in quanto anche loro erano ridotti solo spirito e nulla più, il bambino sghignazzò fiero e andò per la sua strada. La favola insegna che raramente bisogna credere ai bambini di una certa età a meno di non ritrovarsi in un pullman verso le 5 di mattina.
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situazione: ufficio del sindaco, 11:30 di mattina.
- sindaco Pritti, sindaco Pritti, c'è un problema gravissimo
- ti sembra l'ora di importunarmi? sono le undici e trenta per dio!
- ma sindaco, in strada c'è una rivolta popolare, dicono che dio non è mai esistito, e che le sue sono solo fandonie, che la statua in piazza non è quella di un templare, che si è inventato tutto pur di conquistare la mente delle masse e salire al potere!
- che assurdità! Dimostrerò loro che dio esiste eccome!
Il sindaco scese in piazza che era ancora in pigiama, perché aveva fretta di risolvere la situazione al più presto.
- cittadini! - disse - che cosa vi prende!?
- ci hai mentito! Dio non esiste, mascalzone, farabutto!
- Le vostre paure sono infondate, e quello che dico verrà dimostrato da quello che state per vedere!
Il sindaco tirò fuori dalla tasca destra un fazzolettino di colore argentato, si soffiò con questo il naso e se lo rimise in tasca.
- Quello che state per vedere - continuò poi - va oltre la vostra concezione, farete fatica a capire cosa sia successo, ma non potrete fare altro che darmi ragione.
Allora fece avvicinare una guarda del copro che aveva chiesto udienza, rispose al cellulare che questo gli aveva portato dicendo che al momento era impegnato, riattaccò e allontanò la guardia del corpo.
- Ma fidatevi quando vi dico che la mia verità non può essere contraddetta, ed ecco perché dio esiste!
Fece un ampio gesto con il braccio, indicando tutta la folla guardò le sue scarpe, guardò la folla, poi ancora le sue scarpe, il pigiama e si toccò i capelli stropicciati.
- Perché dio esiste -continuò- altro che balle!
Arrivò una limousine e si aprì una portiera, ne uscì un nanetto che credeva di essere finito al circo per la mole di gente, dopo che seppe la verità rimontò in macchina e diede il comando all'autista di andarsene.
- So che per anni avete nutrito dubbi, e anche io un tempo ero come voi!
qualcuno lasciava la piazza
- Poi un giorno ho visto questo!
tirò fuori una scatoletta dall'altra tasca
- E dissi, cara, guarda cosa ho trovato sul comodino.
Sembrava una normalissima scatola grossa quanto un pacchetto di sigarette. L'uomo la aprì e ne tirò fuori uno stretto filamento di legno con la testa colorata, lo grattò e fece scattare una scintilla che ne accese la fiamma, poi indusse il fuoco ad accendere un sigaro che teneva nell'altra mano, diede due tiri e riporse gli occhi alla piazza ormai quasi vuota.
disse alle 10 persone rimaste
- E quando conobbi la realtà -
tossì, si allontanò dalla zona e tornò 10 minuti dopo con un bicchiere d'acqua, le persone in piazza erano rimaste due.
- Ancora non ci credevo! TU! - si riferì all'unica donna rimasta, in compagnia di un uomo - Tu non credi che dio esista?
-io ci credo- rispose la donnna - è mio marito che crede il contrario.
- Uno su 150 mila è una buona percentuale.
Girò i tacchi e tornò in ufficio
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fu eva a cogliere il frutto della sconfitta.
Visto che dopo aver compiuto il peccato i due si vergognavano di essere nudi, si può facilmente capire quale frutto e quale uso di questo i due avessero scoperto.
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facevano una gitarella al porto di genova.
lui non sembrava convinto, guardava continuamente i grandi traghetti e il fumo nero che usciva da questi, si voltava verso di lei e perplesso rimaneva in silenzio, come se non trovasse il coraggio di dirle che quello era forse il modo peggiore di pasare un san valentino.
Lei era troppo presa dal volo dei gabbiani per capire quanto lui stava cercando di comunicarle, e immaginava incessantemente di essere uno di essi, volare ad alta quota e vedere quel moto delle onde, avvicinarsi verso il molo e poi riallontanarsi subito, in un ciclo che non finiva mai.
Entrarono di straforo in un traghetto, dichiarando di averci dimenticato dentro il loro figlio, all'interno ce lo trovarono veramente.
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Agosto 2005
Le nostre prodezze registico teatrali
Si apre il sipario, in scena un ragazzo e una ragazza. Dai gesti e dal modo di parlare appaiono visibilmente infatuati l'uno dell'altra, sono seduti sulla panchina di un parco, mano nella mano.
LUI: E dimmi
LEI: Che cosa?
LUI: Riguardo a tuo fratello
LEI: Preferirei non parlarne
LUI: Daccordo daccordo capisco ma, ero interessato ad una semplice risposta
LEI: E che cosa vorresti sapere?
LUI (arrossendo): Non trovo il coraggio di chiederlo
LEI: Avanti, dimmi tutto
LUI: Quando siete stati insieme
LEI: Sì?
LUI: Intendo, tu e tuo fratello...
LEI: Sì, siamo stati insieme per un breve periodo...
LUI: Non era questa la domanda. Già me l'avevi detto questo
LEI: Ricordo
LUI: E, riguardo a quel giorno, vorrei di nuovo scusarmi per la scenata che ho fatto quando me l'hai detto
LEI: Ti ho già perdonato
LUI: Scusami, tu hai aperto il tuo cuore e invece io sono stato freddo
LEI: Non ti preoccupare
LUI: Le tue storie amorose passate sono affare tuo, non voglio intromettermi. Solo appunto volevo sapere...
LEI: Che cosa volevi sapere?
LUI: Non saprei... posso ancora chiedertelo?
LEI: Ho già acconsentito cinque minuti fa che me lo chiedesti
LUI: Sì certo... solo che poi tu hai creduto che quella di prima fosse la domanda, credevo insomma di aver già sprecato la chance.
LEI: Abbiamo chiarito su questo no?
LUI: Sì, mi pare
LEI: Abbiamo concluso che si è trattato di un equivoco, non era quella la tua domanda, giusto?
LUI: Giusto
LEI: Orbene, chiedi.
LUI (visibilmente impacciato): Ecco...
LEI: Sì?
LUI: Mentre eravate assieme... Fino... ecco, fino... Si beh fino a dove vi siete spinti?
LEI: Scusa?
LUI: Cosa avete fatto insieme, in quel senso...
LEI: Credo di non capire
LUI: Insomma avete...
LEI: Avete?
LUI (cercando di mimare qualcosa con le braccia, ma finendo col gesticolare senza senso): Insomma l'avete fatto?
LEI: Fatto cosa?
LUI (farfugliando): Ca... ca... carnalmente parlando, fino a che punto vi siete spinti?
LEI: Cavolo, no!
LUI (riprendendo colore): Fiuuuuu
passano alcuni istanti
LEI: Abbiamo solo fatto l'amore.
LUI: Ah ecco
LEI: Eh...
Cala il sipario.
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Si apre il sipario. In una cameretta due amiche stanno sdraiate sul letto a parlare delle loro ingenue avventure.
A1: Avanti! vuoi dirmelo per chi ti sei presa questa cotta?
A2 (scherzosamente): Ti ho già detto di no!
A1: Come vuoi, allora puoi scordarti che io ti dica chi ho incontrato l'altra sabato e con chi ho un'appuntamento stasera...
A2: Hai un altro appuntamento?
A1: Proprio così!
A2: Ma allora è un vizio... li stenderai tutti...
A1: E' il mio piano. Ora parlami di te però.
A2: Non voglio
A1: Perché!?
A2: Sai com'è andata a finire l'altra volta, l'hai raccontato a tutti
A1: Ti ho già detto che non sono stata io, è stata Luna.
A2: Il tuo gatto!
A1: Non sa tenere la bocca chiusa...
A1: Colpa di Luna o meno, il giorno dopo tutti sapevano, a scuola
A2: Suvvia, è finito tutto ormai... nessuno si interessa più di quel tuo rapporto orale col dentista.
A1: D'accordo, ma ancora non hanno smesso di chiamarmi in quel modo...
A2: In che modo?
A1: Lo sai...
A2: Ciuccia trapani?
A1: Smettila, mi ferisci!
A2: Ochei, la smetto di temperarti le orecchie mentre parli.
A1: Grazie
A2: Ad ogni modo, giuro che ho imparato la lezione.
A1: Beata te! io le matrici non riesco propria a capirle!
A2: intendevo dire...
A1: Come faccio con una 3 per 3, devo usare il metodo di Kramer?
A2: Mi stai ascoltando?
A1: No di certo, non ci sento più. Mi hai temperato le orecchie, ricordi?
A2: Non girarci attorno... me lo dici con chi sei uscita o no?
A1: Ok, promettimi che non lo dirai a nessuno.
A2: Prometto che non lo dirò a nessuno
Nessuno: Bagascia!
A2: dacci un taglio.
A1: Sono uscita con Tom
A2 (ridendo): Tom!?
A1: Proprio così...
A2 (a crepapelle): Quel Tom!?
A1: Sì
A2: Non lo conosco
A1: E' amico di Jerry
A2: Jerry lo conosco, ma questo Tom... è un bravo ragazzo?
A1: No, mi tratta male.
A2: E perché ci sei uscita assieme?
A1: Ho bisogno di compagnia
A2: Ma ci sono io per farti compagnia.
A1: Hai raccontato a tutti anche di quella volta.
A2: Scusami, è che non resisto.
A1: Non importa
A2: Hai provato col contrabbando?
A1: Ci sarebbero problemi con la dogana.
A2: Peccato, mi interessavano i salsicciotti di squame di pesce
A1: Già. Avanti, io ho parlato di me. Ora tocca a te dirmi con chi esci stasera
A2: Non saprei come dirtelo...
A1: Avanti!!
A2: Ho incontrato questo ragazzo allo stadio.
A1: Davvero?
A2: sì
A1: E come si chiama
A2: Te lo dico, ma giurami che non ridi
A1: Perché dovrei ridere?
A2: Perché è un nome un po' strano...
A1: Giuro che non rido.
A2: Si chiama Pelè.
A1: umph
A2: Hai detto che non avresti riso
A1: No, ce l'ho il riso, è che non mi piace. Va bene se facciamo della pasta?
A2: Sei una mignotta
A1 (togliendosi la maschera): No. Sono Pelè.
A2: Percheeeeeeeeeeeeeee!!!
Cala il sipario.
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Si apre il sipario. Siamo su un marciapiede. Un uomo distinto si incontra con una signorina in procinto di attraversare la strada
UOMO: Mi scusi, Mi domandavo se potessi in qualche modo aiutarla ad attraversare la strada.
DONNA: Mi crede un'incapace?
UOMO: No davvero...
DONNA: O mi crede semplicemente una facile donna, disposta a dare tutta sè stessa ad un uomo che l'ha semplicemente aiutata ad attraversare le strisce pedonali?
UOMO: Non mi permetterei mai...
dalla zona spettatori parte un uovo, che si spiaccica sulla faccia dell'attore recitante la parte dell'uomo distinto.
ATTORE (palesemente adirato): Chi è stato!?
ATTORE (urlando tra la folla di spettatori): Chi ha osato compiere questo infame gesto?
ATTORE (sbraitando, cieco dalla collera): Chi si è permesso di rovinare questo capolavoro teatrale?
Tra la folla di spettatori si alza in piedi un energumeno di 1.90 m, visibilmente palestrato
ENERGUMENO (con tono di sfida): Sono stato io. Io ho tirato l'uovo
ATTORE: Sa cosa le dico? E' stata davvero una buona idea! Chiederò di fare inserire la scena sul copione...
ENERGUMENO: Benissimo.
ATTORE: Arrivederci
Cala il sipario.
Applausi della folla.
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Si apre il sipario. Sul palco non c'è nessuno. Un uomo vestito di soli stracci entra praticando alcune capriole. Si piazza al centro, seguito da una folla attonita di giornalisti
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Signor Cocks, perché sta distruggendo in questo modo la sua già precaria reputazione?
DC: Sto tentando di stabilire il nuovo record di capriole praticate vestendo stracci
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Quante ne ha compiute fino ad ora?
DC: Con questa fanno quattro
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Non le sembra un po' poco?
DC: già, ma non è un problema
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Perché mai?
DC: Vedete, questo record consiste nel mostrarsi in mezzo alla folla così ridotto. Questi stracci sbrindellati, nel momento di massima elevazione a testa in giù durante la capriola, si ritirano spinti dalla forza di gravità, rendendo chiaramente visibile ai passanti ciò che sta dietro.
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Non capiamo
DC: Il mio attrezzo...
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Cosa intende?
DC (disinibito dalla discussione): Ecco vedete, la carota, il dolce, l'antistress, la pistola...
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: intende il suo organo fallico?
DC: Esattamente
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: E lei ritiene dunque che il suo record sia reso imbattibile dal fatto che nessuno è tanto idiota da mostrare il suo arnese alla folla, e quindi da tentare la sfida?
DC: per l'appunto
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Che considerazione ha di sè, signor Cocks?
DC: Mi ritengo un imbecille di prima categora, di quelli che se ne vedono pochi.
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Perché allora ritiene necessario degradarsi a tal punto?
DC: Semplicemente sto richiamando l'attenzione dei media, che riporteranno la notizia su tutte le testate giornalistiche del paese. La gente comune dà molto credito alle notizie propinate da persone come voi, il che, anche se non mi aiuterà ad uscire dalla mia situazione di totale rimbecillaggine, mi renderà l'uomo più famoso, cool e fashion sulla terra.
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Evidentemente, la nostra capacità di attrazione dell'animale sociale è davvero affascinante.
DC: E' proprio ciò che sto cercando di dirvi! La vostra pubblicità continua e il vostro interminabile battere il chiodo, unito a una ripetitività che ha del disarmante, inculca nelle teste degli ascoltatori ogni vostra storia, tanto che la gente finisce con l'interessarsi ad eventi cui sarebbe solita sbattersene, anche accadesse tra membri della propria famiglia.
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: E' in grado di farci un esempio?
DC: Penso a casi come il pianista senza memoria, o il povero vecchietto senza famiglia che, utilizzando il vostro potere ipnotico, ha trovato la casa e la libertà di svignarsela coi soldi.
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: In effetti il vecchio non avrebbe mai potuto compiere il colpo se precedentemente non gli avessimo fatto questa grande pubblicità.
DC: in un certo caso siete complici del vecchiaccio. In un mondo dove...
Si sente il rumore di una suoneria per cellulari.
DC: Vogliate scusarmi sono desolato, è il mio manager. Sta preparando i gadget da immettere nel mercato al più presto...
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Quali gadget?
DC: Un attimo solo Alfonso... Come quali gadget? Sono imbecille, non stupido! Venderò portachiavi, braccialetti e scarpe con il mio nome, così potrete dire di essere fashion come Dave Cocks! Mi arricchirò con questa storia!
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Pensa che funzionerà?
DC: Senza ombra di dubbio! E ho anche inciso una mia canzone, pronta per essere distribuita come suoneria per qualsiasi cellulare, screensaver e loghi, tutti appartenenti alla prestigiosa linea "Crazy Cocks"! vogliate perdonarmi... Allora Anselmo, l'invito per partecipare a Buona domenica ce l'ho? Come Domenica In! Ma quello non fa audience!!
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Notiamo che ha già pianificato tutto.
DC: Ho calcolato anche gli introiti che deriveranno da questo mio business, dovrei ritrovarmi alla fine dell'anno con il doppio delle entrate di cui gode un partecipante al Grande Fratello! ...Sì Anselmo, guarda sulle T-Shirt ci serve una frase semplice ma d'effetto, che attiri la gente, ecco ci sono! Vendile con il motto "I've seen Cocks' cock". Sì sì vendi anche i biscotti di nonno Cocks, bisogna battere il ferro finche è caldo! d'accordo, a presto...
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Davvero stupefacente...
DC: Sento già di essere ricco e famoso. Finalmente anni di rimbecillaggine stanno dando i loro frutti! Adesso, se mi scusate ho delle capr... hei ma dove andate?
La folla attonita di giornalisti si distanzia dalla figura di Dave Cocks, disponendosi in cerchio attorno ad un'altra sagoma non ancora ben definita, non molto lontano.
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: DUEEEEE!
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: TREEEEE!
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: QUATTRO!
FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: CINQUEE! E' UN NUOVO RECORD!!!!
DC (parlando fra sè e sè ma diretto al pubblico): Ma che cosa succede? Un nuovo record di cosa? Devo sapere! Sto temendo il peggio!
Facendosi strada tra la folla attonita di giornalisti, Dave Cocks giunge in prima fila e lì vede con chiarezza ciò che prima gli pareva una sagoma informe. Un uomo, vestito di stracci ancora più corti che gli scoprono persino il deretano, esulta tra la massa festante e tra succinte soubrette che lo abbracciano e baciano.
Le luci calano e Cock si sposta al centro del palco per un breve monologo
DC: Ma come?! Possibile che costui abbbia battuto il mio record? Possibile che quest'uomo sia riuscito a dimostrarsi mentalmente ancora più infermo del sottoscritto? La sua capacità di rimbecillirsi gli è valsa le attenzioni dei media, ora lui diverrà ricco e famoso è potrà accedere ai piani alti della società per chissà quanto tempo ancora, mentre io sto qui a marcire nei miei putridi stracci. Quanto vorrei essere come lui...
cala il sipario.
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Si apre il sipario. Dave Cocks è intenzionato ad acquistare un elettrodomestico.
DC: Salve
- Buonasera
dc: Vorrei acquistare una lavastoviglie
- Ah, allora è venuto nel posto giusto!
DC:Ma questo è un bar!
BARISTA (Il mestiere dell'uomo viene solo ora esplicato perché sì): Certo che è un bar.
DC:Io volevo chiedere informazioni per trovare il più vicino centro commerciale...
BARISTA: Cosa le interessa del centro commerciale quando ha davanti a sè la lavastoviglie più prodigiosa del globo, la Lavatazze 3000!
DC: Ma quello è un normale lavello
BARISTA: Prego, lavastoviglie manuale...
DC: Capisco. La ringrazio ma non è quello che sto cercando al momento, possiedo già uno di quelli
BARISTA: Impossibile! E' il nuovo ritrovato della scienza, guardi qui: manetta per il controllo della potenza del flusso idrico, selettore del grado di riscaldamento dell'acqua, cassone ergonomico per il lavaggio delle stoviglie e buco di scarico per le acque luride.
DC: Mi sembra che stia dichiarando le caratteristiche di un normale lavello da cucina...
BARISTA: Ma che dice, guardi qui, con un normale rubinetto potrebbe fare quello che sto facendo ora?
il barista prende la giacca dell'uomo e la appende al rubinetto
BARISTA: Vede? Immagini che casa sua stia andando a fuoco, letteralmente divorata dalle fiamme, mi segue?
DC: uhm
BARISTA: ora, l'unica stanza che sembra essere risparmiata dall'incendio è la cucina, ha presente?
DC: uhm
BARISTA: Lei si trova in cucina, chiaro?
DC: si
BARISTA: Orbene, l'appendiabiti si trova in salotto, il quale risulta tuttavia inagibile a causa del forte calore sprigionatosi al suo interno
DC: ehm
BARSITA: Ecco, la sua prima preoccupazione sarebbe "dove appoggerò ora la mia giacca?" Detto fatto! La Lavatazze 3000 si presta anche a questo uso! basta appenderla qui, vede come ci sta bene? si ricordi solo di non aprire l'acqua o si ritroverebbe il vestito schizzato!
DC: Con una casa che va a fuoco, sarebbe un problema da non sottovalutare.
BARISTA: Ora mi dica, con quali altre lavastoviglie sarebbe in grado di compiere cotale gesto?
DC: Effettivamente con nessun'altra...
BARISTA: E allora mi creda, quando le dico che questa è la più versatile lavastoviglie che lei abbia mai provato
DC: Ma quella è la lavastoviglie del suo bar! Perché ci tiene così tanto a vendermela?
BARISTA: Sta scherzando? Non la venderei mai a nessuno! Ma lei è una persona intelligente, l'ho notato appena è entrato qui. E' per questo che voglio darle la possibilità di acquistare la Lavatazze 3000 a soli 999.99 euro.
DC: No guardi davvero, sono onorato, ma non sono interessato all'affare.
BARISTA: Non si lasci sfuggire l'occasione, si tratta di un'offerta lancio!
il barista stacca il rubinetto tirandolo con forza verso di sè, e gettandolo lo sferra contro Cocks.
BARISTA: Vede che lancio?
DC: Ma cosa fa? Ma è forse impazzito?
BARISTA: No, i miei prezzi sono pazzi! Le consiglio di pensarci su...
DC: Ma ormai è rotta...
BARISTA: Si figuri! E' fatta apposta vede? Mi faccia un favore, mi rilanci il modulo mancante...
DC: Intende il rubinetto?
BARISTA: Perché si ostina a chiamarlo "rubinetto"? Si tratta di una periferica modulare disinseribile. Abbia la gentilezza di ripassarmela per cortesia.
Dave Cocks riconsegna con sguardo incredulo la struttura nanometrica al barista
BARISTA: Benissimo, la ringrazio. Guardi basta apporre una leggera pressione in questo punto, e spingere un po' in quest'altro...
DC: Mi sembra che stia sfondando il cassone di raccoglimento
BARISTA: No no, è tutto normale stia a vedere
DC: Senta, sta perdendo acqua sul pavimento, mi sembra che incominci a cedere l'intera struttura
BARISTA: Le assicuro che è tutto sottocontrollo, mi dia solo un momento... Bastianuzzo! Portami il trinciante!
Un ometto entra con in mano uno strumento composto da diverse lame unite ad un manico di scopa.
BARISTA: Bastianuzzo datti una mossa! Vediamo di aggiustare sto cesso!
DC: Ma che dice?
BARISTA: Che cosa?
DC: Quella "cosa", la lavastoviglie che sta tentando di vendermi... l'ha appena chiamata "cesso"
BARISTA: No guardi ha frainteso
DC: Mi è sembrato di capire correttamente, invece
BARISTA: No no, ho detto... fesso, fesso ho detto.
DC: Sarà...
BARISTA: Bastianuzzo! Non fare il fesso! Vede? Non cesso, fesso.
Bastianuzzo si ritira offeso
DC: Capisco.
BARISTA: Ora, mi guardi. Forse un giorno avrà bisogno di utilizzare questo apparecchio anche lei, nel caso decidesse di usufruire della scomponibilità della Lavatazze 3000. Vede, il trinciante è molto simile a una donna... è sempre attaccato a un manico di scopa (o almeno dovrebbe esserlo), E' utile quando decidi che è meglio non farlo da soli, e quando non ti serve più lo si mette nel ripostiglio.
DC: Proprio come una donna
BARISTA: Esattamente! Ecco lo tenga un attimo mentre io ribalto la Lavatazze 3000.
DC: Lo si tiene per di qui?
BARISTA: No, quella è una lama.
DC: Me ne sono accorto.
BARISTA: Lo vedo... Bastianuzzo! Porta uno straccio per pulire il sangue! E porta anche un secchio per la mano del signore!
Passa qualche minuto
BARISTA: Ecco fatto, la lavastoviglie è apposto!
DC: Ma se non ha nemmeno usato il trinciante!
BARISTA: Mi serve per farmi compagnia quando lavoro, non lo uso mai.
DC: E' normale che faccia la schiuma dal buco di scarico?
BARISTA: Normalissimo
DC: Ed è normale che la schiuma fuoriesca dal già divelto cassone di raccoglimento, finendo per terra?
BARISTA: Così pulisce anche il pavimento.
DC: Interessante...
BARISTA: Lo vede allora, che è un ottimo strumento!?
DC: Sa una cosa? Lei mi ha convinto, la compro!
BARISTA: Ha fatto la scelta giusta!
DC: Le compilo un assegno. Va bene uno circolare?
BARISTA: Quella è una ciambella
DC: Ops, mi scusi. Eccone uno buono.
BARISTA: Guardi che anche la ciambella era buona
DC: Si ma questo vale 999.99 Euro.
BARISTA: Già
DC: Bene, la ringrazio per l'affare. Le stringerei la mano ma purtroppo non la posseggo più.
BARISTA: Si figuri. Piuttosto senta, me lo farebbe un favore? Non è che conosce un centro commerciale dove acquistare una lavastoviglie? Lei capisce, non avendo più la mia...
DC: Veramente ero entrato per chiederlo a lei.
BARISTA: Oh, che sfortuna allora. Io non sono del posto...
DC: Vuole che le venda questa qui?
BARISTA: Volentieri! Eccole un assegno da 999.99 Euro.
DC: La ringrazio, eccole la Lavatazze 3000
BARISTA: Grazie a lei
DC: Arrivederci
BARISTA: Salve.
cala il sipario