Sinex backup Sinex backup

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Discussione: Sinex backup

  1. #1
    Amico di tutti L'avatar di Sinex/
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    Sinex backup

    ciao
    se mai il defunto TGM cancellasse i vecchi topic, qua metto un paio di post che penso mi piacerebbe rileggere fra un toh 50 anni

    - - - Aggiornato - - -

    Settembre 2006


    Lo spam fuori dall'immaginazione

    Prettamente terreno quindi, ma non è questo il punto letterale della faccenda.

    Il motivo centrale di questo topic è l'alto contenuto spammoso che risulta in questo caso provvidenziale appunto per la sua capacità di distrarmi da due fattori agenti al momento:

    a) i problemi della vita, che vengono mediante questo post aggirati
    b) l'incazzatura cui sono al momento sottoposto, che qui si assopisce tramite lo sfogo.


    Come d'abitudine per i miei topic, non c'è bisogno che postiate. Qui va tutto avanti da solo, finche c'è bisogno.


    Grazie per la cortese attenzione



    - - - Aggiornato - - -

    PORCA LA MIGNOTTA EVA STRONZA!!!!

    - - - Aggiornato - - -

    Dato il resposo negativo ai test farmacologici, il paziente viene dimesso perché si spera che deceda durante il ritorno a casa, e la smetta di venire a romperci i coglioni.
    --

    Inguria e Supplizio erano sorella e fratello.

    Lei, più grande di lui di 2 anni, non era abituata a soffrire perché ancora era figlia unica.
    Compiva quindi ogni tipo di malcondotta senza preoccuparsi degli eventi che ne conseguivano, semplicemente perché non sentiva il dolore nelle punizione, nella prigionia.

    Poi arrivò il fratello Supplizio, e lei lo prese nel di dietro.
    --


    Nel motivetto che sto per cantare si susseguono spregiudicatamente le tematiche più scottanti degli ultimi anni di vita.



    aaaah

    se potess


    no non riesco, con la musica sotto.

    --

    Il ginecologo esisteva anche prima che fosse inventata la relativa professione.


    --
    conosciamo facilmente la gente perché ne scorgiamo il volto.

    ma io di fisionomia non ci capisco una straceppa.

    e quindi sono maleducato perché non saluto nessuno.

    --
    Discostare mezzo umano riconoscenza dell'altrui passione e visione dei clandestini ancora prima che attracchino.

    Su questi tre poteri poteva contare Super Sinex, individuo che ha tentato di seguire le orme della Razza Superiore, ne ha cantato i motivetti per quasi un anno, ed ora è riuscito a raggiungere queste facoltà.
    Praticamente no.

    --
    a me tutte diverse tra loro e diverse da se stessa la seconda votla che la vedo.

    pertanto se vedo due gemelli non mi accorgo che sono gemelli finché non li vedo vestiti uguali. allora ci arrivo per logica e dico "va, due gemelli deficenti ceh si vestono uguali". pertando accorgendomi della gemellanza solo tramite l'uguaglianza vestiaria per me tutti i gemelli sono deficenti.

    - - - Aggiornato - - -

    un attimo ora per la trasposizione mentale in un altro luogo.



    ci vuole apatia ed una certa ignoranza del territorio.


    visto?


    tu non ci riesci, eppure parevi pronto. Parevi pronto!


    --


    se i sillogismi non fossero importanti quanto il loro significato, avremmo fatti che conterebbero più delle parole.


    --



    risposte

    risposte d'appertutto.


    e prosopopee.


    e giri di parola per dire qualcosa




    qualcosa di vero ma fuori dalla mente, che non esiste

    non esiste ma voglio dirtelo


    te lo direi con l'inganno se potessi

    ingannare

    la mia mente

    che sappia qualcosa

    --

    Volevo sentire 2 cose.
    Se il dolore esiste ancora come lo ricordavo.
    Io non me lo ricordavo.

    Non lo ricordavo proprio ma ci vuole proprio un niente per farlo rinascere uguale. Bastano un topic e 2 parole. Basta una piccola riconoscenza un'ultima frase che ricordi tutto quanto. Che il passato sia esistito basta una sola conferma una parola una virgola un idea che viene ripescata forse per sbaglio. Volevo sentire la fiducia e la fratellanza. Forse è priva di senso cercarla in un posto dove nessuno o quasi tenterebbe di fare luce, ma visto fuori il tempo, viste le facce senza fisionomia, viste le ombre e le solite solite solite solite sagome , si cerca di cambiare, trovar del nuovo, anche nel fallimento. E se poi uno non fallisce tanto meglio, e se poi fallisce come si aspettava, che accetti di averlo fatto, o scappi com'è capace bene bene bene. Nel Fuori c'è qualcosa, qualcosa che non va è che forse un tempo c'era, che mi sono perduto e che non posso ritrovare. Forse si è arrotolato su se stesso perché non ha trovato nessuno che la cercasse. Ma qui c'è qualcuno che la cerca, non sono solo o forse sì, c'è uno che la cerca. Ma cercare dentro per fuori è già di per sè un fallimento. Fallisci e ricominci, dolo e dolore. Se c'è qualcuno che ricorda cosa fosse, se lo tenga per sè. L'ho sempre pensato. Se fossi l'unico a saperlo sarei il primo a violare la fratellanza e l'amicizia, terrei tutto per me. Razza in estinzione un corno. C'è poco da lamentarsi, qui il motivo della mia sconfitta sono io prima di tutto, e io vado a farmi la barba.


    Il poetare è volutamente scartato.


    - - - Aggiornato - - -

    stamattina mi sono svegliato senza pene, con tutto il sangue che colava dalla zona pubica, le coperte e le lenzuala inchiostrate.

    devono avermelo tagliato questa notte.

    Vuoi vedere che indovino uno dei miei regali di natale?

    - - - Aggiornato - - -
    Febbraio 2007
    topic psicosomatico quinto

    la madonna creò il linfonodo e dio la guardò imperterrito.
    Chiese, madonna ma a cosa serve una cosa del genere? Stupefatta, lei lo fisso per qualche secondo e rispose con queste parole:
    "non importa quanto sarai contrario alla cosa, per quanto tu sia potente, qualcosa sfuggira sempre dal tuo controllo e dai tuoi desideri"

    --
    allora dio prese la madonna e la lanciò sull'eden mentre pronunciava queste parole
    "oooh issa"
    --
    la madonna si trovò in un mondo nel quale non era abituata a praticare le proprie stregonerie. Intorno a sè anziché nuvole vi erano grandi cocomeri viola, maialini ed erbetta bagnata e molliccia. inciampò su una radice tentando di esercitare la sua ferina capacità di circonvolluzione delle acque di uno stagnetto poco prima di accorgersi che sulla terra, il suo moto è disordinato aldilà dei suoi desideri
    --
    scoprì allora di essere finita nella stessa situazione in cui dio poco prima era caduto dopo la creazione del linfonodo. Tacque per qualche momento e poi si sentì piena di sensi di colpa e talmente impotente che raggiunse una coppia di umani, ivi decise di scatenare la sua furia ingozzandoli di mele. i due furono colpiti da potenti nodi calciformi a livello dei linfonodi, ironia della sorte. la modanna derise il fato dei due poveretti, si sdoppiò per meiosi e conquistò l'eden.
    --
    dio, che aveva assistito impotente anch'esso alla scena (non poteva fare niente da lassù, in quanto ogni forma di divinità agisce nella sferia in cui preesiste senza possibilità di influenza nelle altre sfere) dichiarò alla madonna che non era più quella di un tempo, che insomma l'aveva un po' deluso. Ma essa si era trasformata in un femminino ormai del tutto terrestre, e non aveva più la capacità di sentire l'oltrevoce di dio.
    --
    ignorante dei dinieghi di dio, la madonna percorse a piedi nudi tutto il giardino, calpestando coi talloni la fragile erbaetta molle ma fresca di quel mondo tanto disteso, raggiungendo il limite dell'universo. la sua mano non poteva scalfire quella barreira, in quanto trattandosi di una linea di confine tra questo e quell'universo, l'incompatibilità dei materiali dell'uno e dell'altro rendeva impossibile ogni forma di interattività fra essi. la madonna si sedette respirando ansiosamente.
    --
    quando si svegliò scoprì di essere in un mondo completamente diverso. Forse non si era mai addormentata, non si era nemmeno ricordato di averlo fatto. Nessuno la guardava e la stanza bianca che la attorniava sembrava stringerla sempre di più. Vide che in alto c'era una piccola grata di forma quadrangolare, e piccole setole che scendevano da questa a qualche centimetro più sotto, sempre svolazzanti. da questa un'aria fredda si progpagava in tutta la camera. poi si sentì una voce fortissima e una risata, e il linfonodo gigante si fece spazio tra le mura di quella prigione rotolando in direzione della madonna
    --
    lei le chiese chi fosse.
    "io sono una tua creazione" rispose questi
    "ma io non ricordo di averti creato così grande"
    "per quanto tu sia potente, qualcosa sfuggirà sempre dal tuo controllo e dai tuoi desideri, pertanto sono crescito oltre le tue aspettative, ho inventato il lucernario e il trasduttore encefalico"
    "mai sentito"
    "lo sentirai"
    "è una minaccia?"
    "cosa"
    "quello che mi hai detto prima"
    "detto niente, io"
    "ma comeeeeeh"
    Sì risvegliò.
    Guardò l'orologio che indicava le 6:30.
    "Sono in ritardo per il lavoro "disse, scese dal letto e rotolando si diresse in cucina. Era il linfonodo.

    - - - Aggiornato - - -

    timoty bolton aveva invetato la prima batteria lunare.
    Sfruttava le escandescenze del suo forno a microonde per riflettere le macchie solari e cucinare i popcorn. Molti si sono chiesti perché per questo motivo avesse chiamato la sua batteria <<lunare>>. La sua risposta compare nell'intervista che il 6 giungno dello stesso anno la rivista timoty bolton gli ha riservato.
    TB: Signor timoty il successo della sua invenzione è pari soltanto alla scoperta che le capre la notte russano, cosa ha da dire?
    TB: che sono tutte fandonie, ho vissuto sin dall'eta di tre anni e lo faccio tutt'ora con gli ovini, e vi posso assicurare che non russano
    TB: ci può parlare della sua recente invenzione? perché le ha assegnato un nome tanto l'ontano dall'effettivo suo funzionamento?
    TB: beh ecco vedete, proprio in questo momento sono ubriaco flaccido (si dice farmaco ndTB), e quindi non saprei risponderle. Ciò non esclude che anche nel momento dell'illuminazione lo fossi.
    TB: questa dichiarazione risponderebbe a un mucchio di dubbi
    TB: quali dubbi?
    TB: quelli della batteria
    TB: la batteria?
    TB: massì
    TB: massì che
    TB: sta farfugliano!?
    TB: OOOOOOOH!
    Sì risvegliò.
    Guardò l'orologio che indicava le 6:30.
    "Sono in ritardo per il lavoro "disse, scese dal letto e rotolando si diresse in cucina. Era il linfonodo.
    --
    Ho già scritto il mio libro, si intitola "tre metri sotto terra", di cui in tempi rencenti è stata proposta una versione cinematografica. la storia è quella di due normali ragazzi di età liceale (200 anni, l'età dell'istituto veneto liceale Foscarini, fondato nel 1807), che rubano motorini e vivande ai professori che ne sono già sprovvisti. Al quinto anno di bottino vuoto, incominciano a chiedersi il perché della vita e del senso dell'esistenza. Bubu (la donna orso protagonista del libro) suggerisce a yoghi di seppellirsi vivo per inscenare una morte apparente che permetta loro la fuga da alcatraz, la prigione manicomio nella quale sono stati rinchiusi dopo le minacce al ranger. Yoghi si seppellisce ma durante le riprese viene dimenticato sottoterra e muore per davvero, comincia quindi una caccia sfrenata al morto che si risolverà con una telefonata misteriosa "a carico del destinatario", che non svelo per non bruciare il finale. Nel libro invece finisce che che lei lo impicca ma poi si pente, ma è troppo tardi e il diavolo sale dall'inferno per prenderla ma si innnamora di lei, fanno l'amore e si scoprono omosessuali.

    Per quanto riguarda invece i linfonodi, la madonna ne ha creati 4 per ciascun essere umano:

    -lo sbieco, principale responsabile della diartrosità del fallo maschile, generalemnte non ritenuto un'articolazione ma da dio sì perché ha fatto un po' le cose a caso, il resto l'han fatto tutti gli scienziati, che han dato i nomi agli errori di dio.

    - il barcamenge: serve per denaturalizzare lo jogurt, la mucosa da questo prodotto è utilizzato per la costruzione di borg ad alto tasso alcolico, in pratica si ubriacano e diventano nomadi.

    - il parplespifemnio: la cui origine embrionale è ritenuta ancora sconosciuta, pare serva per permettere i disguidi con i carabinieri.

    - il miocardio: alla sua scoperta avevano finito i nomi da assegnare e quindi ne hanno riciclato uno già esistente, per questo motivo molti interventi coronari si sono rivelati fatali. Questo linfonodo è un congegno esplosivo latente.


    grazie per i complimenti ma non ricordo più in cosa consistevano
    --
    Camminuzza si svegliò di soprassalto credendo che il treno la stesse per schiacciare davvero.
    Invece si trovava tranquilla sul suo lettino, la regina l'avrebbe ricevuta entro poco e aveva appuntamento a bucinasc palace alle 5:25 della mattina seguente.
    Si preparò in tutta fretta ma nell'agitazione dimentico di uscire con il suo corpo.
    Quello rimaneva dentro casa mente il suo spirito correva per strada in ricerca del bus 24 che la portava dritto in centro. Ancora non si era accorta della tragedia quando un ragazzino, triste ma spensierato, fece riferimento a lei indicandola e urlando al fantasma al fantasmaaaah!
    che dici ragazzino, sei forse uscito pazzo o è un semplice rivelazione della tua mente contorta, effettivamente uscendo pazzo come precedentemente annunciato? - chiese lo spirito di donna
    Di tutta risposta il bambino cercò di mimare agli astanti la presenza di quella donna, ma loro non capivano perché era solo il bambino che vedeva la gente morta. Alchè una vecchina si alzò in piedi, conscia del fatto che fosse paraplegica, e si riferì al conducente dicendo "c'è un giovinotto che molesta i viaggianti". L'autista, irato perché qualcuno gli aveva rivolto la parola, sterzò bruscamente e fece cappottare il mezzo uccidendo tutti.
    Solo a quel punto essi videro che effettivamente nel bus c'era un fantasma, in quanto anche loro erano ridotti solo spirito e nulla più, il bambino sghignazzò fiero e andò per la sua strada. La favola insegna che raramente bisogna credere ai bambini di una certa età a meno di non ritrovarsi in un pullman verso le 5 di mattina.
    --
    situazione: ufficio del sindaco, 11:30 di mattina.

    - sindaco Pritti, sindaco Pritti, c'è un problema gravissimo
    - ti sembra l'ora di importunarmi? sono le undici e trenta per dio!
    - ma sindaco, in strada c'è una rivolta popolare, dicono che dio non è mai esistito, e che le sue sono solo fandonie, che la statua in piazza non è quella di un templare, che si è inventato tutto pur di conquistare la mente delle masse e salire al potere!
    - che assurdità! Dimostrerò loro che dio esiste eccome!
    Il sindaco scese in piazza che era ancora in pigiama, perché aveva fretta di risolvere la situazione al più presto.
    - cittadini! - disse - che cosa vi prende!?
    - ci hai mentito! Dio non esiste, mascalzone, farabutto!
    - Le vostre paure sono infondate, e quello che dico verrà dimostrato da quello che state per vedere!
    Il sindaco tirò fuori dalla tasca destra un fazzolettino di colore argentato, si soffiò con questo il naso e se lo rimise in tasca.
    - Quello che state per vedere - continuò poi - va oltre la vostra concezione, farete fatica a capire cosa sia successo, ma non potrete fare altro che darmi ragione.
    Allora fece avvicinare una guarda del copro che aveva chiesto udienza, rispose al cellulare che questo gli aveva portato dicendo che al momento era impegnato, riattaccò e allontanò la guardia del corpo.
    - Ma fidatevi quando vi dico che la mia verità non può essere contraddetta, ed ecco perché dio esiste!
    Fece un ampio gesto con il braccio, indicando tutta la folla guardò le sue scarpe, guardò la folla, poi ancora le sue scarpe, il pigiama e si toccò i capelli stropicciati.
    - Perché dio esiste -continuò- altro che balle!
    Arrivò una limousine e si aprì una portiera, ne uscì un nanetto che credeva di essere finito al circo per la mole di gente, dopo che seppe la verità rimontò in macchina e diede il comando all'autista di andarsene.
    - So che per anni avete nutrito dubbi, e anche io un tempo ero come voi!
    qualcuno lasciava la piazza
    - Poi un giorno ho visto questo!
    tirò fuori una scatoletta dall'altra tasca
    - E dissi, cara, guarda cosa ho trovato sul comodino.
    Sembrava una normalissima scatola grossa quanto un pacchetto di sigarette. L'uomo la aprì e ne tirò fuori uno stretto filamento di legno con la testa colorata, lo grattò e fece scattare una scintilla che ne accese la fiamma, poi indusse il fuoco ad accendere un sigaro che teneva nell'altra mano, diede due tiri e riporse gli occhi alla piazza ormai quasi vuota.
    disse alle 10 persone rimaste
    - E quando conobbi la realtà -
    tossì, si allontanò dalla zona e tornò 10 minuti dopo con un bicchiere d'acqua, le persone in piazza erano rimaste due.
    - Ancora non ci credevo! TU! - si riferì all'unica donna rimasta, in compagnia di un uomo - Tu non credi che dio esista?
    -io ci credo- rispose la donnna - è mio marito che crede il contrario.
    - Uno su 150 mila è una buona percentuale.
    Girò i tacchi e tornò in ufficio

    --
    fu eva a cogliere il frutto della sconfitta.
    Visto che dopo aver compiuto il peccato i due si vergognavano di essere nudi, si può facilmente capire quale frutto e quale uso di questo i due avessero scoperto.
    --
    facevano una gitarella al porto di genova.

    lui non sembrava convinto, guardava continuamente i grandi traghetti e il fumo nero che usciva da questi, si voltava verso di lei e perplesso rimaneva in silenzio, come se non trovasse il coraggio di dirle che quello era forse il modo peggiore di pasare un san valentino.
    Lei era troppo presa dal volo dei gabbiani per capire quanto lui stava cercando di comunicarle, e immaginava incessantemente di essere uno di essi, volare ad alta quota e vedere quel moto delle onde, avvicinarsi verso il molo e poi riallontanarsi subito, in un ciclo che non finiva mai.
    Entrarono di straforo in un traghetto, dichiarando di averci dimenticato dentro il loro figlio, all'interno ce lo trovarono veramente.

    - - - Aggiornato - - -

    Agosto 2005
    Le nostre prodezze registico teatrali

    Si apre il sipario, in scena un ragazzo e una ragazza. Dai gesti e dal modo di parlare appaiono visibilmente infatuati l'uno dell'altra, sono seduti sulla panchina di un parco, mano nella mano.

    LUI: E dimmi
    LEI: Che cosa?
    LUI: Riguardo a tuo fratello
    LEI: Preferirei non parlarne
    LUI: Daccordo daccordo capisco ma, ero interessato ad una semplice risposta
    LEI: E che cosa vorresti sapere?
    LUI (arrossendo): Non trovo il coraggio di chiederlo
    LEI: Avanti, dimmi tutto
    LUI: Quando siete stati insieme
    LEI: Sì?
    LUI: Intendo, tu e tuo fratello...
    LEI: Sì, siamo stati insieme per un breve periodo...
    LUI: Non era questa la domanda. Già me l'avevi detto questo
    LEI: Ricordo
    LUI: E, riguardo a quel giorno, vorrei di nuovo scusarmi per la scenata che ho fatto quando me l'hai detto
    LEI: Ti ho già perdonato
    LUI: Scusami, tu hai aperto il tuo cuore e invece io sono stato freddo
    LEI: Non ti preoccupare
    LUI: Le tue storie amorose passate sono affare tuo, non voglio intromettermi. Solo appunto volevo sapere...
    LEI: Che cosa volevi sapere?
    LUI: Non saprei... posso ancora chiedertelo?
    LEI: Ho già acconsentito cinque minuti fa che me lo chiedesti
    LUI: Sì certo... solo che poi tu hai creduto che quella di prima fosse la domanda, credevo insomma di aver già sprecato la chance.
    LEI: Abbiamo chiarito su questo no?
    LUI: Sì, mi pare
    LEI: Abbiamo concluso che si è trattato di un equivoco, non era quella la tua domanda, giusto?
    LUI: Giusto
    LEI: Orbene, chiedi.
    LUI (visibilmente impacciato): Ecco...
    LEI: Sì?
    LUI: Mentre eravate assieme... Fino... ecco, fino... Si beh fino a dove vi siete spinti?
    LEI: Scusa?
    LUI: Cosa avete fatto insieme, in quel senso...
    LEI: Credo di non capire
    LUI: Insomma avete...
    LEI: Avete?
    LUI (cercando di mimare qualcosa con le braccia, ma finendo col gesticolare senza senso): Insomma l'avete fatto?
    LEI: Fatto cosa?
    LUI (farfugliando): Ca... ca... carnalmente parlando, fino a che punto vi siete spinti?
    LEI: Cavolo, no!
    LUI (riprendendo colore): Fiuuuuu
    passano alcuni istanti
    LEI: Abbiamo solo fatto l'amore.
    LUI: Ah ecco
    LEI: Eh...

    Cala il sipario.


    ---

    Si apre il sipario. In una cameretta due amiche stanno sdraiate sul letto a parlare delle loro ingenue avventure.

    A1: Avanti! vuoi dirmelo per chi ti sei presa questa cotta?
    A2 (scherzosamente): Ti ho già detto di no!
    A1: Come vuoi, allora puoi scordarti che io ti dica chi ho incontrato l'altra sabato e con chi ho un'appuntamento stasera...
    A2: Hai un altro appuntamento?
    A1: Proprio così!
    A2: Ma allora è un vizio... li stenderai tutti...
    A1: E' il mio piano. Ora parlami di te però.
    A2: Non voglio
    A1: Perché!?
    A2: Sai com'è andata a finire l'altra volta, l'hai raccontato a tutti
    A1: Ti ho già detto che non sono stata io, è stata Luna.
    A2: Il tuo gatto!
    A1: Non sa tenere la bocca chiusa...
    A1: Colpa di Luna o meno, il giorno dopo tutti sapevano, a scuola
    A2: Suvvia, è finito tutto ormai... nessuno si interessa più di quel tuo rapporto orale col dentista.
    A1: D'accordo, ma ancora non hanno smesso di chiamarmi in quel modo...
    A2: In che modo?
    A1: Lo sai...
    A2: Ciuccia trapani?
    A1: Smettila, mi ferisci!
    A2: Ochei, la smetto di temperarti le orecchie mentre parli.
    A1: Grazie
    A2: Ad ogni modo, giuro che ho imparato la lezione.
    A1: Beata te! io le matrici non riesco propria a capirle!
    A2: intendevo dire...
    A1: Come faccio con una 3 per 3, devo usare il metodo di Kramer?
    A2: Mi stai ascoltando?
    A1: No di certo, non ci sento più. Mi hai temperato le orecchie, ricordi?
    A2: Non girarci attorno... me lo dici con chi sei uscita o no?
    A1: Ok, promettimi che non lo dirai a nessuno.
    A2: Prometto che non lo dirò a nessuno
    Nessuno: Bagascia!
    A2: dacci un taglio.
    A1: Sono uscita con Tom
    A2 (ridendo): Tom!?
    A1: Proprio così...
    A2 (a crepapelle): Quel Tom!?
    A1: Sì
    A2: Non lo conosco
    A1: E' amico di Jerry
    A2: Jerry lo conosco, ma questo Tom... è un bravo ragazzo?
    A1: No, mi tratta male.
    A2: E perché ci sei uscita assieme?
    A1: Ho bisogno di compagnia
    A2: Ma ci sono io per farti compagnia.
    A1: Hai raccontato a tutti anche di quella volta.
    A2: Scusami, è che non resisto.
    A1: Non importa
    A2: Hai provato col contrabbando?
    A1: Ci sarebbero problemi con la dogana.
    A2: Peccato, mi interessavano i salsicciotti di squame di pesce
    A1: Già. Avanti, io ho parlato di me. Ora tocca a te dirmi con chi esci stasera
    A2: Non saprei come dirtelo...
    A1: Avanti!!
    A2: Ho incontrato questo ragazzo allo stadio.
    A1: Davvero?
    A2: sì
    A1: E come si chiama
    A2: Te lo dico, ma giurami che non ridi
    A1: Perché dovrei ridere?
    A2: Perché è un nome un po' strano...
    A1: Giuro che non rido.
    A2: Si chiama Pelè.
    A1: umph
    A2: Hai detto che non avresti riso
    A1: No, ce l'ho il riso, è che non mi piace. Va bene se facciamo della pasta?
    A2: Sei una mignotta
    A1 (togliendosi la maschera): No. Sono Pelè.
    A2: Percheeeeeeeeeeeeeee!!!

    Cala il sipario.

    ---
    Si apre il sipario. Siamo su un marciapiede. Un uomo distinto si incontra con una signorina in procinto di attraversare la strada

    UOMO: Mi scusi, Mi domandavo se potessi in qualche modo aiutarla ad attraversare la strada.
    DONNA: Mi crede un'incapace?
    UOMO: No davvero...
    DONNA: O mi crede semplicemente una facile donna, disposta a dare tutta sè stessa ad un uomo che l'ha semplicemente aiutata ad attraversare le strisce pedonali?
    UOMO: Non mi permetterei mai...
    dalla zona spettatori parte un uovo, che si spiaccica sulla faccia dell'attore recitante la parte dell'uomo distinto.
    ATTORE (palesemente adirato): Chi è stato!?
    ATTORE (urlando tra la folla di spettatori): Chi ha osato compiere questo infame gesto?
    ATTORE (sbraitando, cieco dalla collera): Chi si è permesso di rovinare questo capolavoro teatrale?
    Tra la folla di spettatori si alza in piedi un energumeno di 1.90 m, visibilmente palestrato
    ENERGUMENO (con tono di sfida): Sono stato io. Io ho tirato l'uovo
    ATTORE: Sa cosa le dico? E' stata davvero una buona idea! Chiederò di fare inserire la scena sul copione...
    ENERGUMENO: Benissimo.
    ATTORE: Arrivederci

    Cala il sipario.
    Applausi della folla.
    ---




    Si apre il sipario. Sul palco non c'è nessuno. Un uomo vestito di soli stracci entra praticando alcune capriole. Si piazza al centro, seguito da una folla attonita di giornalisti

    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Signor Cocks, perché sta distruggendo in questo modo la sua già precaria reputazione?
    DC: Sto tentando di stabilire il nuovo record di capriole praticate vestendo stracci
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Quante ne ha compiute fino ad ora?
    DC: Con questa fanno quattro
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Non le sembra un po' poco?
    DC: già, ma non è un problema
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Perché mai?
    DC: Vedete, questo record consiste nel mostrarsi in mezzo alla folla così ridotto. Questi stracci sbrindellati, nel momento di massima elevazione a testa in giù durante la capriola, si ritirano spinti dalla forza di gravità, rendendo chiaramente visibile ai passanti ciò che sta dietro.
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Non capiamo
    DC: Il mio attrezzo...
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Cosa intende?
    DC (disinibito dalla discussione): Ecco vedete, la carota, il dolce, l'antistress, la pistola...
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: intende il suo organo fallico?
    DC: Esattamente
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: E lei ritiene dunque che il suo record sia reso imbattibile dal fatto che nessuno è tanto idiota da mostrare il suo arnese alla folla, e quindi da tentare la sfida?
    DC: per l'appunto
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Che considerazione ha di sè, signor Cocks?
    DC: Mi ritengo un imbecille di prima categora, di quelli che se ne vedono pochi.
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Perché allora ritiene necessario degradarsi a tal punto?
    DC: Semplicemente sto richiamando l'attenzione dei media, che riporteranno la notizia su tutte le testate giornalistiche del paese. La gente comune dà molto credito alle notizie propinate da persone come voi, il che, anche se non mi aiuterà ad uscire dalla mia situazione di totale rimbecillaggine, mi renderà l'uomo più famoso, cool e fashion sulla terra.
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Evidentemente, la nostra capacità di attrazione dell'animale sociale è davvero affascinante.
    DC: E' proprio ciò che sto cercando di dirvi! La vostra pubblicità continua e il vostro interminabile battere il chiodo, unito a una ripetitività che ha del disarmante, inculca nelle teste degli ascoltatori ogni vostra storia, tanto che la gente finisce con l'interessarsi ad eventi cui sarebbe solita sbattersene, anche accadesse tra membri della propria famiglia.
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: E' in grado di farci un esempio?
    DC: Penso a casi come il pianista senza memoria, o il povero vecchietto senza famiglia che, utilizzando il vostro potere ipnotico, ha trovato la casa e la libertà di svignarsela coi soldi.
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: In effetti il vecchio non avrebbe mai potuto compiere il colpo se precedentemente non gli avessimo fatto questa grande pubblicità.
    DC: in un certo caso siete complici del vecchiaccio. In un mondo dove...
    Si sente il rumore di una suoneria per cellulari.
    DC: Vogliate scusarmi sono desolato, è il mio manager. Sta preparando i gadget da immettere nel mercato al più presto...
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Quali gadget?
    DC: Un attimo solo Alfonso... Come quali gadget? Sono imbecille, non stupido! Venderò portachiavi, braccialetti e scarpe con il mio nome, così potrete dire di essere fashion come Dave Cocks! Mi arricchirò con questa storia!
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Pensa che funzionerà?
    DC: Senza ombra di dubbio! E ho anche inciso una mia canzone, pronta per essere distribuita come suoneria per qualsiasi cellulare, screensaver e loghi, tutti appartenenti alla prestigiosa linea "Crazy Cocks"! vogliate perdonarmi... Allora Anselmo, l'invito per partecipare a Buona domenica ce l'ho? Come Domenica In! Ma quello non fa audience!!
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Notiamo che ha già pianificato tutto.
    DC: Ho calcolato anche gli introiti che deriveranno da questo mio business, dovrei ritrovarmi alla fine dell'anno con il doppio delle entrate di cui gode un partecipante al Grande Fratello! ...Sì Anselmo, guarda sulle T-Shirt ci serve una frase semplice ma d'effetto, che attiri la gente, ecco ci sono! Vendile con il motto "I've seen Cocks' cock". Sì sì vendi anche i biscotti di nonno Cocks, bisogna battere il ferro finche è caldo! d'accordo, a presto...
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: Davvero stupefacente...
    DC: Sento già di essere ricco e famoso. Finalmente anni di rimbecillaggine stanno dando i loro frutti! Adesso, se mi scusate ho delle capr... hei ma dove andate?
    La folla attonita di giornalisti si distanzia dalla figura di Dave Cocks, disponendosi in cerchio attorno ad un'altra sagoma non ancora ben definita, non molto lontano.
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: DUEEEEE!
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: TREEEEE!
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: QUATTRO!
    FOLLA ATTONITA DI GIORNALISTI: CINQUEE! E' UN NUOVO RECORD!!!!
    DC (parlando fra sè e sè ma diretto al pubblico): Ma che cosa succede? Un nuovo record di cosa? Devo sapere! Sto temendo il peggio!
    Facendosi strada tra la folla attonita di giornalisti, Dave Cocks giunge in prima fila e lì vede con chiarezza ciò che prima gli pareva una sagoma informe. Un uomo, vestito di stracci ancora più corti che gli scoprono persino il deretano, esulta tra la massa festante e tra succinte soubrette che lo abbracciano e baciano.
    Le luci calano e Cock si sposta al centro del palco per un breve monologo
    DC: Ma come?! Possibile che costui abbbia battuto il mio record? Possibile che quest'uomo sia riuscito a dimostrarsi mentalmente ancora più infermo del sottoscritto? La sua capacità di rimbecillirsi gli è valsa le attenzioni dei media, ora lui diverrà ricco e famoso è potrà accedere ai piani alti della società per chissà quanto tempo ancora, mentre io sto qui a marcire nei miei putridi stracci. Quanto vorrei essere come lui...

    cala il sipario.
    --

    Si apre il sipario. Dave Cocks è intenzionato ad acquistare un elettrodomestico.

    DC: Salve
    - Buonasera
    dc: Vorrei acquistare una lavastoviglie
    - Ah, allora è venuto nel posto giusto!
    DC:Ma questo è un bar!
    BARISTA (Il mestiere dell'uomo viene solo ora esplicato perché sì): Certo che è un bar.
    DC:Io volevo chiedere informazioni per trovare il più vicino centro commerciale...
    BARISTA: Cosa le interessa del centro commerciale quando ha davanti a sè la lavastoviglie più prodigiosa del globo, la Lavatazze 3000!
    DC: Ma quello è un normale lavello
    BARISTA: Prego, lavastoviglie manuale...
    DC: Capisco. La ringrazio ma non è quello che sto cercando al momento, possiedo già uno di quelli
    BARISTA: Impossibile! E' il nuovo ritrovato della scienza, guardi qui: manetta per il controllo della potenza del flusso idrico, selettore del grado di riscaldamento dell'acqua, cassone ergonomico per il lavaggio delle stoviglie e buco di scarico per le acque luride.
    DC: Mi sembra che stia dichiarando le caratteristiche di un normale lavello da cucina...
    BARISTA: Ma che dice, guardi qui, con un normale rubinetto potrebbe fare quello che sto facendo ora?
    il barista prende la giacca dell'uomo e la appende al rubinetto
    BARISTA: Vede? Immagini che casa sua stia andando a fuoco, letteralmente divorata dalle fiamme, mi segue?
    DC: uhm
    BARISTA: ora, l'unica stanza che sembra essere risparmiata dall'incendio è la cucina, ha presente?
    DC: uhm
    BARISTA: Lei si trova in cucina, chiaro?
    DC: si
    BARISTA: Orbene, l'appendiabiti si trova in salotto, il quale risulta tuttavia inagibile a causa del forte calore sprigionatosi al suo interno
    DC: ehm
    BARSITA: Ecco, la sua prima preoccupazione sarebbe "dove appoggerò ora la mia giacca?" Detto fatto! La Lavatazze 3000 si presta anche a questo uso! basta appenderla qui, vede come ci sta bene? si ricordi solo di non aprire l'acqua o si ritroverebbe il vestito schizzato!
    DC: Con una casa che va a fuoco, sarebbe un problema da non sottovalutare.
    BARISTA: Ora mi dica, con quali altre lavastoviglie sarebbe in grado di compiere cotale gesto?
    DC: Effettivamente con nessun'altra...
    BARISTA: E allora mi creda, quando le dico che questa è la più versatile lavastoviglie che lei abbia mai provato
    DC: Ma quella è la lavastoviglie del suo bar! Perché ci tiene così tanto a vendermela?
    BARISTA: Sta scherzando? Non la venderei mai a nessuno! Ma lei è una persona intelligente, l'ho notato appena è entrato qui. E' per questo che voglio darle la possibilità di acquistare la Lavatazze 3000 a soli 999.99 euro.
    DC: No guardi davvero, sono onorato, ma non sono interessato all'affare.
    BARISTA: Non si lasci sfuggire l'occasione, si tratta di un'offerta lancio!
    il barista stacca il rubinetto tirandolo con forza verso di sè, e gettandolo lo sferra contro Cocks.
    BARISTA: Vede che lancio?
    DC: Ma cosa fa? Ma è forse impazzito?
    BARISTA: No, i miei prezzi sono pazzi! Le consiglio di pensarci su...
    DC: Ma ormai è rotta...
    BARISTA: Si figuri! E' fatta apposta vede? Mi faccia un favore, mi rilanci il modulo mancante...
    DC: Intende il rubinetto?
    BARISTA: Perché si ostina a chiamarlo "rubinetto"? Si tratta di una periferica modulare disinseribile. Abbia la gentilezza di ripassarmela per cortesia.
    Dave Cocks riconsegna con sguardo incredulo la struttura nanometrica al barista
    BARISTA: Benissimo, la ringrazio. Guardi basta apporre una leggera pressione in questo punto, e spingere un po' in quest'altro...
    DC: Mi sembra che stia sfondando il cassone di raccoglimento
    BARISTA: No no, è tutto normale stia a vedere
    DC: Senta, sta perdendo acqua sul pavimento, mi sembra che incominci a cedere l'intera struttura
    BARISTA: Le assicuro che è tutto sottocontrollo, mi dia solo un momento... Bastianuzzo! Portami il trinciante!
    Un ometto entra con in mano uno strumento composto da diverse lame unite ad un manico di scopa.
    BARISTA: Bastianuzzo datti una mossa! Vediamo di aggiustare sto cesso!
    DC: Ma che dice?
    BARISTA: Che cosa?
    DC: Quella "cosa", la lavastoviglie che sta tentando di vendermi... l'ha appena chiamata "cesso"
    BARISTA: No guardi ha frainteso
    DC: Mi è sembrato di capire correttamente, invece
    BARISTA: No no, ho detto... fesso, fesso ho detto.
    DC: Sarà...
    BARISTA: Bastianuzzo! Non fare il fesso! Vede? Non cesso, fesso.
    Bastianuzzo si ritira offeso
    DC: Capisco.
    BARISTA: Ora, mi guardi. Forse un giorno avrà bisogno di utilizzare questo apparecchio anche lei, nel caso decidesse di usufruire della scomponibilità della Lavatazze 3000. Vede, il trinciante è molto simile a una donna... è sempre attaccato a un manico di scopa (o almeno dovrebbe esserlo), E' utile quando decidi che è meglio non farlo da soli, e quando non ti serve più lo si mette nel ripostiglio.
    DC: Proprio come una donna
    BARISTA: Esattamente! Ecco lo tenga un attimo mentre io ribalto la Lavatazze 3000.
    DC: Lo si tiene per di qui?
    BARISTA: No, quella è una lama.
    DC: Me ne sono accorto.
    BARISTA: Lo vedo... Bastianuzzo! Porta uno straccio per pulire il sangue! E porta anche un secchio per la mano del signore!
    Passa qualche minuto
    BARISTA: Ecco fatto, la lavastoviglie è apposto!
    DC: Ma se non ha nemmeno usato il trinciante!
    BARISTA: Mi serve per farmi compagnia quando lavoro, non lo uso mai.
    DC: E' normale che faccia la schiuma dal buco di scarico?
    BARISTA: Normalissimo
    DC: Ed è normale che la schiuma fuoriesca dal già divelto cassone di raccoglimento, finendo per terra?
    BARISTA: Così pulisce anche il pavimento.
    DC: Interessante...
    BARISTA: Lo vede allora, che è un ottimo strumento!?
    DC: Sa una cosa? Lei mi ha convinto, la compro!
    BARISTA: Ha fatto la scelta giusta!
    DC: Le compilo un assegno. Va bene uno circolare?
    BARISTA: Quella è una ciambella
    DC: Ops, mi scusi. Eccone uno buono.
    BARISTA: Guardi che anche la ciambella era buona
    DC: Si ma questo vale 999.99 Euro.
    BARISTA: Già
    DC: Bene, la ringrazio per l'affare. Le stringerei la mano ma purtroppo non la posseggo più.
    BARISTA: Si figuri. Piuttosto senta, me lo farebbe un favore? Non è che conosce un centro commerciale dove acquistare una lavastoviglie? Lei capisce, non avendo più la mia...
    DC: Veramente ero entrato per chiederlo a lei.
    BARISTA: Oh, che sfortuna allora. Io non sono del posto...
    DC: Vuole che le venda questa qui?
    BARISTA: Volentieri! Eccole un assegno da 999.99 Euro.
    DC: La ringrazio, eccole la Lavatazze 3000
    BARISTA: Grazie a lei
    DC: Arrivederci
    BARISTA: Salve.

    cala il sipario

  2. #2

  3. #3
    Eh. L'avatar di Zaknafein
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    Re: Sinex backup

    Quoto tutto.

  4. #4
    14,545 L'avatar di Frigg
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    Re: Sinex backup

    con skin grey non si vede una fava

  5. #5
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    Re: Sinex backup

    Up per un momento nostalgico

  6. #6
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    Re: Sinex backup

    18 giugno 2009

    Il giorno dello spago

    Il comitato delle festività decreterebbe infondata la necessità di inserire fra le date del calendario il giorno dello spago se oggi come oggi tale comitato fosse ignorante come il resto dell'umanità sull'importanza di questo filo. Negli anni, con l'uso rocambolesco e sempre più estroso da parte di numerosi autori, si è guadagnato di diritto il nome di "strumento comune di non comuni strumenti", dando nascita al film omonimo ripreso sotto la possente direttiva di un A. B. che sempre di più fa parlare di se ma più che per le doti canore che non per quelle di regista. Intanto la fama dello spago aumenta, e nel 1966 detiene il record per l'oggetto di uso comune più pronunciato dai cittadini del Lazio con difetti di udito. Eppure l'incontenibile successo dello spago non riempie il portafoglio del suo inventore, che scomparso a seguito della grande carenza di spago dell'89, ha lasciato ogni diritto di detenzione del brevetto alla sua consorte, morta però anni prima.

  7. #7
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    Re: Sinex backup

    Settembre 2012


    Gian lanciò il dado e strinse gli occhi perchè aveva paura di vedere il risultato. Sentì il tintinnio emesso da quel legno levigato di Stoppia percuotere il tavolinetto scandendo il ritmo del suo cuore; feroce, batteva come una batteria impazzita e assordante, valicandogli la cassa toracica sbatteva nella sua testa, provocandogli nel buio delle sue palpebre una sconcertante sensazione di vertigine. Aprì gli occhi quando sentì che non avrebbe potuto sopportare più la nausea e vide che il dado si stava quasi fermando: era successo tutto in un attimo. Sei.
    I fori scuri e regolari impressi nella superficie erano ancora sei. Qualche pressa diabolica aveva schiacciato quel numero nell'anima del dado, pigiando con tutto il peso della consistenza di quell'oggetto un'energia animale, silenziosa ma vibrante in tutto ciò che circondava nell'immediato quella strana entità. Era la sesta volta che quella faccia del dado prevaleva su tutte dopo la lotta per la casualità. Gian aveva controllato più volte ed era sicurissimo che fosse un dado regolamentare. Lo sapeva perchè era un dadista della corte di sua maestà il Camubbio Argenteo: tutti i giorni controllava, smerigliava e ciucciava i dadi per 4 secondi, poi ne prendeva uno dal mucchio, lo ritagliava in sezioni geometricamente identiche e le misurava alla pesa atomica. Da questi test ne deduceva l'imparzialità probabilistica di tutto il blocco di dadi e se questa non veniva riscontrata, Gian aveva il potere, quale primo dadista della corte del Camubbio Argenteo, di far bruciare lo stabilimento presso cui il dado era stato costruito più cinque ettari di terra, case e popolazioni circostanti, che poteva distribuire omogeneamente entro il diametro prefissato così come accumularli entro una sola dimensione spaziale originando una cortina di fiamme che poteva raggiungere diverse contee, stretta e lunghissima. Gian aveva testato tutta la scatola dei millecentosei dadi cui apparteneva lo stesso malefico esemplare che lo beffava, anche se quello zelo esulava dai suoi incarichi, e aveva riscontrato una perfetta, mai fino ad ora registrata, regolarità: precisione nei rapporti dimensiomali, nella specificità del peso rapportato a ciascun millimetro cubico di ogni dado, nella densità del materiale impiegato così come nel reticolo molecolare di ciascun pezzo. Anche al gusto erano buoni. Ma quel dado no. Puzzava di imbroglio ma non poteva sezionare anche quello, perchè ne avrebbe compromesso per sempre la futuribilità di ulteriori indagini. Stette sei giorni chiuso nella sua dimora a pensare sul da farsi, non poteva contattare la ditta costruttrice perchè una simile empasse avrebbe dimostrato un'inadeguatezza rispetto alla posizione che copriva. Decise che doveva evitare lo scandalo ad ogni costo e quindi gli si palesarono due soluzioni: impiccarsi o lanciare, continuare a lanciare finchè, tiro dopo tiro dopo tiro non ne traesse una superficie differente, che non avesse scolpite tutte e sei le fosse nere della vergogna illogica, matematicamente paradossa; una faccia con la libertà di uno o più spazi liberi, salvi dal giogo cui ciascun dadista è imbrigliato quando mai potesse incontrare un dado facente parte di una partita di dadi sublimamente bilanciati, così impuro nel suo crudele ribadire il proprio risultato, ma così fiero e casto nel farlo. Quel dado aveva un anima tumultuosa e conservativa allo stesso tempo, un carattere vero ed indecifrabile come le migliori donne della corte reale, imperscrutabili e affascinanti, mosse da una grazia composta e imperturbabile dai lanci del destino. Quel tono superiore ribadiva l'essenza impura del Giocatore, la corruzione che dimorava nel tiratore di dadi! 'Se il Re... oh se il Re lo scoprisse! Sua Maesta' gridava pregando il soffitto Gian 'abbiate la grazia di perdonare chi ha spezzato il giuramento degli ordini dei dadaisti!'.
    Gian fu trovato morto il 6 ottobre, dopo che la porta di casa sua fu forzata dalle truppe rege . Era impiccato. Ai suoi piedi, fra migliaia di dadi sbavati, ne spiccava uno di un bel legno levigato di Stoppia, gli angoli smussi e scheggiati, un aspetto eroso e consumato dalle infinite prove della vita.

  8. #8

    Re: Sinex backup

    Già non avevo letto un cazzo ai tempi, figuriamoci adesso...

  9. #9
    Senior Member L'avatar di GenghisKhan
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    Re: Sinex backup

    Scusa Sinex, ti volio bene, ma qua l'unica risposta possibile è un TL;DR

  10. #10
    Amico di tutti L'avatar di Sinex/
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    Re: Sinex backup

    Ma quindi quotate o no?

  11. #11
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    Re: Sinex backup

    ma tu suki, sinex?

  12. #12
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    Re: Sinex backup

    4 maggio 2012

    Giggiamel. nella sua statura di 114 piani aveva vissuto tutte le faccende terrene dall'alto. Era una sensazione anomala per gli altri, la norma per lui. Vedeva gli affari della gente da tanta lontanaza che riusciva a scorgenere solo gli spregevoli effetti. Al quinto giorno dalla sua inaugurazione già avrebbe voluto crollare, magari su qualcuno ritenuto importante dagli altri uomini. La sua vittima predestinata era il sindaco di Gigionia, Reppo di Mentazza: aveva quell'atteggiamento così spavaldo, così ottimista e temerario, che guardava sempre in alto. Era l'unico uomo che odiava e forse anche la sola entità umana verso la quale provava sentimenti che loro avrebbero definito... di rispetto. La piccola, minuta statura di Reppo non gli impediva di sfidare Giggiamel, grosso e irraggiungibile gigante di acciaio e cemento; alieno alle sorti di chi l'aveva costruito, come la creazione di Dio che si ribellava al suo stesso Padre. Giggiamel era Satana e Reppo un'anomalia. La sua presenza era l'unica forza destabilizzante nel suo mondo. Inspiegagible perché fragile di costruzione e potente di spirito. Sopra il paradosso della sua stessa presenza, Reppo stesso non era la persona che tutti, perfino Giggiamel pensavano. Anni di psicoterapia l'avevano convinto della verità: la sua scorza dura e decisa era allo stesso tempo la corazza sua più pesante; la sua ricchezza conseguenza della sua responsabilità, la sua popolarità della sua ansia. Avrebbe voluto sparire e smettere di preoccuparsi della sua paura di finire in disgrazia, di decadere, di perdere le elezioni, di invecchiare. Essere un grattacielo. Essere Giggiamel, la gigantesca sede della Stock House di tassi caduci e titoli in borsa fallaci. Al suo interno tutto era instabile, ma lui era immutabile. Per questo passava nel quartiere dove sorgeva Giggiamel e lo guardava tirando il naso verso l'alto: per lui quella mastodontica costruzione incuteva qualcosa, una sensazione che si poteva definire come... di rispetto.

  13. #13
    B1-66ER ¥€$ L'avatar di KymyA
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    Re: Sinex backup

    Credo sia LUPUS
    DISCLAIMER: Questo post non invita a commettere reati ne tantomeno ad infrangere la legge (degli uomini o Divina). Quanto scritto può essere parzialmente o totalmente falso o frutto della fantasia (malata) dell'autore. L'autore non si assume responsabilità per quanto scritto, suggerito o sottointeso da questo post.

  14. #14
    Zerò
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    Re: Sinex backup

    Sinex, tu hai già fatto il backup

  15. #15
    Senior Member L'avatar di Feanor_II
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    Re: Sinex backup

    A me sinex piace.

    Lo dico perché credo che la qualità vada premiata; affinché non si perda; affinché non si arrenda.


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
    Citazione Originariamente Scritto da mattex Visualizza Messaggio
    grandissimo utente, modesto, a modo ed elegante questo feanor
    Citazione Originariamente Scritto da Feanor_II Visualizza Messaggio
    È pirandelliano. Ci ridiamo e scherziamo perché non vediamo lo sconfortante e laido squallore che dorme sotto la patina goliardica. Credo sia l'angolo più buio della coscienza di j4s; il disagio purissimo, un passo aldilà del confine tra l'essere "strani" e l'avere un bel cazzo di problema.

  16. #16
    Amico di tutti L'avatar di Sinex/
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    Re: Sinex backup

    Citazione Originariamente Scritto da Pavone Allibratore Visualizza Messaggio
    Sinex, tu hai già fatto il backup

    No è roba in cui incappo di volta in volta in varie sedi, tipo email, vecchio forum, appunti vari, e li riepilogo qua.
    Tipo Giggiamel era sull'almanacco di Facebook

  17. #17
    Amico di tutti L'avatar di Sinex/
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    Re: Sinex backup

    Citazione Originariamente Scritto da Feanor_II Visualizza Messaggio
    A me sinex piace.

    Lo dico perché credo che la qualità vada premiata; affinché non si perda; affinché non si arrenda.


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
    Sei una bella persona

  18. #18
    Senior Member L'avatar di Lo Spruzzino
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    Re: Sinex backup

    Ma il seme?

  19. #19
    Zerò
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    Re: Sinex backup

    Citazione Originariamente Scritto da Sinex/ Visualizza Messaggio
    No è roba in cui incappo di volta in volta in varie sedi, tipo email, vecchio forum, appunti vari, e li riepilogo qua.
    Tipo Giggiamel era sull'almanacco di Facebook
    Ma il sinex-backup a cui mi riferivo è quello pelato senza denti che ti tiene sveglio la notte

  20. #20
    Amico di tutti L'avatar di Sinex/
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    Re: Sinex backup

    Non ci avevo pensato

    Ha un sacco di capelli comunque la pollastra

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