Pacchetti mirati per incrementare il turismo gay e lesbo, si è discusso a Riccione. Intervista al presidente di Arcigay
Riccione | 09:02 - 29 Maggio 2017
Un tavolo operativo per studiare strategie dedicate al turismo gay : la regione Emilia Romagna è impegnata su questo fronte anche alla luce dei dati che vedono
un giro d’affari di circa 2,7 miliardi di euro e un milione di persone, solo in Italia, che scelgono destinazioni gay friendly.
Alcuni dati sono stati snocciolati in occasione dell’incontro “Riccione Rainbow”: il
44% dei turisti stranieri sogna una vacanza in Italia, ma solo il 37% la considera una meta gay-friendly, in media i turisti LGBT pagano 2.060 euro per un soggiorno di 11 notti, contro gli 800 per nove notti degli italiani, ecco perché è necessaria una campagna promozionale e di comunicazione tesa a rilanciare la Riviera, in particolar modo Riccione, come meta turistica LGBT.
All’incontro era presente anche il presidente di Arcigay Marco Tonti che ha ricordato come
vent’anni fa Riccione era una delle mete preferite dei turisti gay, anche perché “qui si lanciavano le mode, qui venivano gli artisti, persone straordinarie che alimentavano il turismo di ogni genere, succedevano cose magiche, bisogna riportare quella magia. Quando si trascurano le persone si rifiutano risorse economiche. E’ importantissimo che a livello regionale si riconosca l’importanza strategica del turismo gay, permette di aumentare la nostra appetibilità e la nostra ricchezza”.
Ad intervenire con un contributo audio anche
la senatrice e autrice della legge sulle unioni civili Monica Cirinnà che ha sottolineato l’importanza di questo primo passo contro la discriminazione. “Un paese che include e che accoglie può tornare ad essere una grande meta turistica,
la città di Riccione ha costruito parte della sua fortuna turistica su questo filone, ecco perché deve continuare ad investire in questo senso” Nel salutare la senatrice ha dato appuntamento al Summer Pride il prossimo 29 luglio, dove ha annunciato la sua presenza.