L'Austria sta per invaderci L'Austria sta per invaderci - Pagina 3

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Discussione: L'Austria sta per invaderci

  1. #41
    Granny Member L'avatar di Maelström
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Sansav Visualizza Messaggio
    si stava meglio quando c'era Gheddafi
    i muricani mica son stupidi...l'hanno fatto segare apposta in modo da liberare i flussi migratori e infognare l'Europa..visto che non possono danneggiarci bombardandoci lo fanno con altri metodi

  2. #42
    koba44
    Guest

    Re: L'Austria sta per invaderci

    Si stava meglio con Libia colonia.

  3. #43

    Re: L'Austria sta per invaderci

    ma non sono stati i Francesi a bombardare in Libia?

  4. #44
    Senior Member L'avatar di Decay
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    si stava meglio con cesare augusto

  5. #45
    Granny Member L'avatar di Maelström
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Sansav Visualizza Messaggio
    ma non sono stati i Francesi a bombardare in Libia?
    indipendentemente da chi fosse stato tutta l'orchestrina era sotto la direzione dei muricans...come fu per il fail del tentato colpo di stato in Turchia....sono sempre loro a fare ste cacate, tanto i profughi mica attraversano l'oceano coi barconi..

  6. #46
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Napoleoga Visualizza Messaggio
    E come la stoppavi se l'Europa se ne sbatte allegramente di te e tu Italia ti ritrovi sola a pulire il casino? Forse non ci siamo spiegati. È inutile dire che "eeeeh e gentilonih che fah?" Perché Minniti si sta rivelando un buon ministro dell'interno, a prescindere dal partito di appartenenza. Il movimento non farebbe di meglio come pensi tu. Questo perché l'Italia sta facendo quello deve fare vista la portata dell emergenza. È con gli altri stati europei che dovremmo prendercela. Ci hanno lasciati soli a gestire tutta questa merda e scaricandoci le loro merdose ong
    pena
    potresti aprire una pagina fb tipo saverio tommasi
    si, è il peggior insulto che ho mai rivolto a una persona

  7. #47
    ThorosSudatos
    Guest

    Re: L'Austria sta per invaderci

    Onestamente i discorsi da "siamo impotenti, non c'è nulla da fare" sono solo il segnale che siamo una nazione in pieno declino, almeno a livello umano.

    "Signor Hindenburg, non possiamo fare nulla, non possiamo evitare di pagare i debiti di guerra!"- Cit. Hitler effeminato

    "Ma caro compagno Troscky, sarebbe illegale sovvertire il dominio Zarista!"- Cit. Lenin castrato

    Su, dai.

  8. #48
    Senior Member L'avatar di Nightgaunt
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Non so quanto sia related perché non ho letto un cazzo, ma sui miei appunti di diritto, per ricordarmi la parte in cui i sabbipodi hanno il patrocinio gratuito dello Stato AUTOMATICO anche se sono figli di Jabba, ho scritto in stampatello grande "Risorse, Koba" seguito dal disegnino di una faccia che urla incazzata.

  9. #49

    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Maybeshewill Visualizza Messaggio
    pena
    potresti aprire una pagina fb tipo saverio tommasi
    si, è il peggior insulto che ho mai rivolto a una persona
    Ecco, a parte il "grave" insulto, cosa farebbe il mov 5 stelle? seriamente è

  10. #50
    Bannato
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Sansav Visualizza Messaggio
    Ecco, a parte il "grave" insulto, cosa farebbe il mov 5 stelle? seriamente è
    ormai è tardi, puoi giusto tappare i buchi, comunque se ti interessa

    https://www.facebook.com/ManlioDiSte...2413233483463/

    di maio:
    - va subito rivisto il regolamento di Dublino III, ridistribuendo i migranti per quote negli altri Paesi e sanzionando gli Stati membri che se ne lavano le mani;

    - i porti italiani vanno chiusi alle navi delle ONG che non esibiscono bilanci in trasparenza e che quindi non permettono di conoscere i loro finanziatori;

    - va inoltre subito inibito l’approdo nei nostri porti a tutte quelle imbarcazioni straniere, impegnate in queste operazioni, che non accetteranno la presenza della Polizia Giudiziaria a bordo

  11. #51
    Senior Member L'avatar di NOXx
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Ma magari ci invadessero

    Inviato dal mio LG-D855

  12. #52
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Napoleoga Visualizza Messaggio
    Non è così semplice. Per quanto mi farebbe piacere che acadesse, non puoi sequestrare navi dal niente. Ti aprono il culo in tribunale. Infatti adesso cosa vogliono fare? regolarizzare le Ong e tra le pene previste rientra appunto il sequestro del mezzo. Ma non è una cosa che succederà a breve. Il problema è proprio questo. La maggior parte delle idee che sento qui dentro sono semplicistiche al massimo livello. Non tengono conto di nessuna condizione al contorno.

    Ripeto. Il Movimento o la lega o forza italia avrebbero gli stessi identici problemi del pd con questo tema. Dopo Torino ci sono solo muri e parole a vanvera di primi ministri europei. Siamo noi e la Grecia in questo pasticcio. Quindi come risolveresti? Lasci affogare le persone? Ok, chi si prende la responsabilità? Anche storica. La Guardia Costiera italiana ha già detto che non lo farà mai. Sono del maledetto pd anche loro?
    Visto che, a quanto scrivete, siete più svegli dell'intero sistema statale, militare e civile, quali sono le vostre proposte? REALI però. Non i discorsi da bar che fa il pensionato medio.
    Ah, non ho mai votato pd in vita mia
    fare come l'America e il Canada per quanto riguarda l'immigrazione è cosi difficile? perché loro si e noi no?

    procedura di immigrazione

    Procedure d'immigrazione appena arrivati

    I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano
    . Capitan Harlock

  13. #53
    A punto & a capo L'avatar di Napoleoga
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Maybeshewill Visualizza Messaggio
    pena
    potresti aprire una pagina fb tipo saverio tommasi
    si, è il peggior insulto che ho mai rivolto a una persona
    Tu invece sei talmente dritto che metà forum ti considera un * e metà un *. Le poche utentesse presenti ti schifano non appena ti avvicini alla tastiera. Non auguro a nessuno una vita così vuota e da fallito come la tua.
    Ultima modifica di Salgari; 06-07-17 alle 12:56 Motivo: offese

  14. #54
    A punto & a capo L'avatar di Napoleoga
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Skynight Visualizza Messaggio
    fare come l'America e il Canada per quanto riguarda l'immigrazione è cosi difficile? perché loro si e noi no?

    procedura di immigrazione

    Procedure d'immigrazione appena arrivati
    Forse perché l'America non è una cazzo di penisola al confine con l'Africa? L'immigrazione la controllano nei porti e negli aeroporti dove giungono le rotte continentali. Non credi che gli sia più facile controllare il fenomeno? Non mi pare invece che abbiano risolto il problema dell'immigrazione messicana ad esempio. Trump voleva costruirci un muro no? Ehi, ma aspetta un attimo. Non l'ha fatto poi. Sarà perché le soluzioni semplicistiche ti fanno vincere le elezioni ma nelle RL non funzionano? Anche te, come cocoon, non hai mai brillato di intelligenza comunque. Mi spiace.

  15. #55
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Napoleoga Visualizza Messaggio
    Forse perché l'America non è una cazzo di penisola al confine con l'Africa? L'immigrazione la controllano nei porti e negli aeroporti dove giungono le rotte continentali. Non credi che gli sia più facile controllare il fenomeno? Non mi pare invece che abbiano risolto il problema dell'immigrazione messicana ad esempio. Trump voleva costruirci un muro no? Ehi, ma aspetta un attimo. Non l'ha fatto poi. Sarà perché le soluzioni semplicistiche ti fanno vincere le elezioni ma nelle RL non funzionano? Anche te, come cocoon, non hai mai brillato di intelligenza comunque. Mi spiace.
    anche te però come spocchia e supponenza brilli come un faro!
    bene allora spiegaci come mai invece a Malta i migranti preferiscono non attraccare che è più vicina ma piuttosto di arrivare in Italia con il rischio di non farcela e affogare?

    Malta: sull’Alcatraz del Mediterraneo vivono 5mila migranti, ma qui nessuno vuole approdare

    REPORTAGE - La piccola isola 30 miglia a sud della Sicilia ha dato i funerali alle 24 vittime recuperate dell'ultima strage del mare. Sul suo territorio non ci sono né baraccopoli né problemi di sicurezza, né barconi né scafisti. Ma i centri di accoglienza sono di fatto carceri controllate dai militari dove per una richiesta di asilo si possono aspettare 18 mesi e c'è chi, senza documenti, resta anche 5 o 10 anni. Eppure è sempre qui che fa base il Moas, la missione privata di soccorso ai barconi in balia del mare

    L’ultimo tratto per la salvezza è quello in mare. Si parte dalla Libia dopo aver attraversato anche mezza Africa a piedi e trascorso mesi immobili ad aspettare un barcone. Con una bussola che punta al Nord. Quando prendi finalmente il largo sai che è quasi fatta. Per questo in mare persino le ombre risplendono di speranze. L’arrivo previsto è l’Italia. Per gli schiavi dell’immigrazione però l’importante è non finire a Malta. È considerata una sorta di Alcatraz nel Mediterraneo. Uno sputo d’isola che solo per malasorte capita d’incrociare, incastrato com’è tra due porte d’Italia, il Paese che è la via della salvezza verso l’Europa: la Sicilia 30 miglia a Nord e a una cinquantina di miglia a Sud-Ovest c’è Lampedusa. In mezzo c’è Malta. La malasorte. Chi arriva qui sa di non avere vie di fuga. Si rimane bloccati anche per dieci anni. Da queste parti la gestione dell’immigrazione è una cosa seria. E ha ragione il presidente del Consiglio Matteo Renzi a riferirsi a Malta, come ha fatto nei giorni scorsi in aula, descrivendolo come “il Paese più piccolo ma con un grande cuore, che ha avuto il coraggio di collaborare in modo molto serio”.

    Le autorità maltesi sanno che da quest’isola non si scappa, non possono fingere di girarsi dall’altra parte e lasciar andare altrove i migranti nella speranza che non vengano fermati ai confini con gli altri Paesi. Da qui non partono barconi, non ci sono scafisti cui vendersi ritentando la sorte del mare. Se finisci a Malta il tuo viaggio è terminato. L’isola ha 400mila residenti e ospita 5mila immigrati, uno sforzo abnorme rispetto agli altri Paesi europei. Eppure qui non ci sono baraccopoli né problemi di sicurezza legati ai migranti. Le regole sono rigide: chi arriva senza documenti viene chiuso in uno dei detention centre, dove può rimanere in attesa di asilo politico fino a 18 mesi. Sono delle carceri. In particolare Hal Far Barracks e Hal Safi. Entrambi gestiti dal primo reggimento delle forze armate maltesi, sono zone militarizzate. I dormitori sono chiusi dietro due reticolati controllati a vista e pattugliati dall’esercito. Tra i casermoni decine di file di tende ospitano ciascuna fino a 20 migranti. Dentro ci sono due campi da calcio. Nient’altro.

    Dal 2009 non entrano più neanche gli uomini di Medici Senza Frontiere. L’organizzazione, dopo aver mantenuto per anni un proprio presidio nelle strutture chiuse, le lasciò spiegando di non poter più svolgere la propria azione medico-umanitaria in maniera efficace. Msf ha inoltrato numerose richieste alle autorità maltesi affinché apportassero miglioramenti in termini di accoglienza nei centri di detenzione che “presentano condizioni inaccettabili: ambienti malsani e promiscui, spazi sovraffollati, vetri rotti, scarsità di letti e di beni di prima necessità, servizi igienico-sanitari inadeguati, sono le condizioni che fin da subito gli operatori di Msf hanno trovato nei centri di detenzione maltesi”.
    Alle spalle di Hal Far c’è un altro campo: Hal Far Hangar. È un agglomerato di container ordinati uno sull’altro che ospita oltre 1300 persone. Siamo riusciti a entrare attraverso un buco sulla rete da cui i migranti di giorno escono e la sera rientrano. In un piazzale centrale tra le lamiere c’è una struttura di cemento fatiscente che ospita i bagni e le cucine: otto fuochi a gas per tutti. Le docce sono una dozzina, tutte allagate e mal funzionanti. Condizioni igieniche ridotte allo zero. Ma da qui nessuno scappa. Il motivo lo spiega Abadil. Racconta di essere somalo e di avere 21 anni, gli ultimi cinque trascorsi qui all’Hangar. “Tre volte alla settimana dobbiamo metterci in fila davanti al nostro container per ricevere i cinque euro con cui dobbiamo vivere”. Se non sei all’appello “rimani senza soldi, ti tolgono il posto letto e se ti ritrovano ritorni nel carcere di là”.

    Lui racconta di essere stato salvato in mare. “Stavamo andando in Italia, ero con i miei genitori e due sorelle: non le ho mai riviste e spero siano lì da voi”. A Malta ha imparato l’inglese, Abadil. E spera di poter ripartire. “Ma è impossibile: no way out”.

    C’è chi riesce a salvarsi nelle acque maltesi e si ritrova in Italia. Nel 2014 è capitato a 3000 persone aiutate dalla Ong Moas (Migrant Offshore Aid Station – postazione di aiuto in mare ai migranti). La loro nave, la Phoenix, fa base a Malta e in questi giorni si sta preparando alla prossima missione che partirà il due maggio.
    Quest’anno con loro a bordo ci saranno anche uomini di Medici Senza Frontiere. “Avremo due dottori e un loro infermiere con noi”, spiega Marco Caucci, un ex comandante della marina maltese oggi direttore delle operazioni di salvataggio del Moas. “L’anno scorso abbiamo agito nel periodo in cui c’era l’allerta Ebola; ogni volta che ci trovavamo di fronte a un barcone prima di farli salire misuravamo a distanza con il laser la temperatura corporea di tutti, chi aveva anche solo un accenno di febbre veniva messo in un’altra zona della Phoenix fino all’arrivo a terra, quest’anno con Msf potremo intervenire subito”. Senza Mare Nostrum sarà più difficile intervenire, dice, “ma possiamo farlo comunque perché la legge del mare obbliga tutti ad aiutare chi è in pericolo”. Di previsioni “non voglio farne: l’anno scorso in 60 giorni abbiamo salvato tremila persone, quest’anno staremo in mare per sei mesi”.

    Gli aiuti non sempre bastano. Appena una settimana fa si è registrata l’ultima tragedia nel canale di Sicilia: 850 dispersi, 28 superstiti e 24 cadaveri recuperati. E anche in questo caso Malta s’è mostrata accogliente. Ha ricevuto le 24 bare. Gli ha dato dei funerali e li ha seppelliti. Tra le proteste dei migranti accorsi alle esequie perché le autorità non hanno tentato di identificare i corpi.

    “Siamo venuti a piangere i nostri fratelli e a dire che tutto questo è una vergogna: li seppelliscono con un numero, senza neanche tentare di dargli un nome, senza pensare ai genitori o ai figli che cercheranno per sempre questi 24 fratelli morti”, dice tra le lacrime Wedeb Desira. Racconta di essere sopravvissuta al mare e di essere arrivata qui a Malta con i soccorsi nell’agosto del 2012. Con lei c’è Harok Ghetu, eritreo 26enne arrivato tre anni fa a Malta. “Trattano i nostri fratelli come trattano noi: ci ignorano, non esistiamo per queste autorità”, afferma. Stringe i pugni e cerca gli sguardi dei compagni, il loro sostegno. Lo trova in Ahmednuur Idrahim. “Io sono arrivato dalla Somalia fin qui, ho viaggiato tre giorni e tre notti su una barca per scappare alla paura di morire e immaginando che in Europa ci fosse più civiltà, più attenzione alle persone: più rispetto; oggi so che non è così, forse ci preferirebbero tutti morti e annegati”. A Malta ci sono 133 tombe senza nome.

    aggiungo che fare come le merde dei Maltesi e chi c'è dietro a loro non è ne giusto ne umanitario ma nemmeno stare sempre a 90° per prenderlo sempre in culo per colpa di altri non è la soluzione giusta, una via di mezzo si potrebbe fare però. se siamo arrivati al punto che nessuno rispetta ne i trattati ne i diritti umanitari, purtroppo allora dovremmo arrivare anche noi a misure estreme da adottare in casi eccezionali, altrimenti aspettiamo che il paese vada a fare inculo con noi dietro e buonanotte a tutti e grazie per tutto il pesce.
    Ultima modifica di Skynight; 05-07-17 alle 08:49

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  16. #56
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    La cosa bella è che alcune ONG DIMMERDA sono riconducibili a fondazioni di diritto Maltese

  17. #57
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da balmung Visualizza Messaggio
    La cosa bella è che alcune ONG DIMMERDA sono riconducibili a fondazioni di diritto Maltese
    porca la puttana *******

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  18. #58
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Skynight Visualizza Messaggio
    anche te però come spocchia e supponenza brilli come un faro!
    bene allora spiegaci come mai invece a Malta i migranti preferiscono non attraccare che è più vicina ma piuttosto di arrivare in Italia con il rischio di non farcela e affogare?

    Malta: sull’Alcatraz del Mediterraneo vivono 5mila migranti, ma qui nessuno vuole approdare

    REPORTAGE - La piccola isola 30 miglia a sud della Sicilia ha dato i funerali alle 24 vittime recuperate dell'ultima strage del mare. Sul suo territorio non ci sono né baraccopoli né problemi di sicurezza, né barconi né scafisti. Ma i centri di accoglienza sono di fatto carceri controllate dai militari dove per una richiesta di asilo si possono aspettare 18 mesi e c'è chi, senza documenti, resta anche 5 o 10 anni. Eppure è sempre qui che fa base il Moas, la missione privata di soccorso ai barconi in balia del mare

    L’ultimo tratto per la salvezza è quello in mare. Si parte dalla Libia dopo aver attraversato anche mezza Africa a piedi e trascorso mesi immobili ad aspettare un barcone. Con una bussola che punta al Nord. Quando prendi finalmente il largo sai che è quasi fatta. Per questo in mare persino le ombre risplendono di speranze. L’arrivo previsto è l’Italia. Per gli schiavi dell’immigrazione però l’importante è non finire a Malta. È considerata una sorta di Alcatraz nel Mediterraneo. Uno sputo d’isola che solo per malasorte capita d’incrociare, incastrato com’è tra due porte d’Italia, il Paese che è la via della salvezza verso l’Europa: la Sicilia 30 miglia a Nord e a una cinquantina di miglia a Sud-Ovest c’è Lampedusa. In mezzo c’è Malta. La malasorte. Chi arriva qui sa di non avere vie di fuga. Si rimane bloccati anche per dieci anni. Da queste parti la gestione dell’immigrazione è una cosa seria. E ha ragione il presidente del Consiglio Matteo Renzi a riferirsi a Malta, come ha fatto nei giorni scorsi in aula, descrivendolo come “il Paese più piccolo ma con un grande cuore, che ha avuto il coraggio di collaborare in modo molto serio”.

    Le autorità maltesi sanno che da quest’isola non si scappa, non possono fingere di girarsi dall’altra parte e lasciar andare altrove i migranti nella speranza che non vengano fermati ai confini con gli altri Paesi. Da qui non partono barconi, non ci sono scafisti cui vendersi ritentando la sorte del mare. Se finisci a Malta il tuo viaggio è terminato. L’isola ha 400mila residenti e ospita 5mila immigrati, uno sforzo abnorme rispetto agli altri Paesi europei. Eppure qui non ci sono baraccopoli né problemi di sicurezza legati ai migranti. Le regole sono rigide: chi arriva senza documenti viene chiuso in uno dei detention centre, dove può rimanere in attesa di asilo politico fino a 18 mesi. Sono delle carceri. In particolare Hal Far Barracks e Hal Safi. Entrambi gestiti dal primo reggimento delle forze armate maltesi, sono zone militarizzate. I dormitori sono chiusi dietro due reticolati controllati a vista e pattugliati dall’esercito. Tra i casermoni decine di file di tende ospitano ciascuna fino a 20 migranti. Dentro ci sono due campi da calcio. Nient’altro.

    Dal 2009 non entrano più neanche gli uomini di Medici Senza Frontiere. L’organizzazione, dopo aver mantenuto per anni un proprio presidio nelle strutture chiuse, le lasciò spiegando di non poter più svolgere la propria azione medico-umanitaria in maniera efficace. Msf ha inoltrato numerose richieste alle autorità maltesi affinché apportassero miglioramenti in termini di accoglienza nei centri di detenzione che “presentano condizioni inaccettabili: ambienti malsani e promiscui, spazi sovraffollati, vetri rotti, scarsità di letti e di beni di prima necessità, servizi igienico-sanitari inadeguati, sono le condizioni che fin da subito gli operatori di Msf hanno trovato nei centri di detenzione maltesi”.
    Alle spalle di Hal Far c’è un altro campo: Hal Far Hangar. È un agglomerato di container ordinati uno sull’altro che ospita oltre 1300 persone. Siamo riusciti a entrare attraverso un buco sulla rete da cui i migranti di giorno escono e la sera rientrano. In un piazzale centrale tra le lamiere c’è una struttura di cemento fatiscente che ospita i bagni e le cucine: otto fuochi a gas per tutti. Le docce sono una dozzina, tutte allagate e mal funzionanti. Condizioni igieniche ridotte allo zero. Ma da qui nessuno scappa. Il motivo lo spiega Abadil. Racconta di essere somalo e di avere 21 anni, gli ultimi cinque trascorsi qui all’Hangar. “Tre volte alla settimana dobbiamo metterci in fila davanti al nostro container per ricevere i cinque euro con cui dobbiamo vivere”. Se non sei all’appello “rimani senza soldi, ti tolgono il posto letto e se ti ritrovano ritorni nel carcere di là”.

    Lui racconta di essere stato salvato in mare. “Stavamo andando in Italia, ero con i miei genitori e due sorelle: non le ho mai riviste e spero siano lì da voi”. A Malta ha imparato l’inglese, Abadil. E spera di poter ripartire. “Ma è impossibile: no way out”.

    C’è chi riesce a salvarsi nelle acque maltesi e si ritrova in Italia. Nel 2014 è capitato a 3000 persone aiutate dalla Ong Moas (Migrant Offshore Aid Station – postazione di aiuto in mare ai migranti). La loro nave, la Phoenix, fa base a Malta e in questi giorni si sta preparando alla prossima missione che partirà il due maggio.
    Quest’anno con loro a bordo ci saranno anche uomini di Medici Senza Frontiere. “Avremo due dottori e un loro infermiere con noi”, spiega Marco Caucci, un ex comandante della marina maltese oggi direttore delle operazioni di salvataggio del Moas. “L’anno scorso abbiamo agito nel periodo in cui c’era l’allerta Ebola; ogni volta che ci trovavamo di fronte a un barcone prima di farli salire misuravamo a distanza con il laser la temperatura corporea di tutti, chi aveva anche solo un accenno di febbre veniva messo in un’altra zona della Phoenix fino all’arrivo a terra, quest’anno con Msf potremo intervenire subito”. Senza Mare Nostrum sarà più difficile intervenire, dice, “ma possiamo farlo comunque perché la legge del mare obbliga tutti ad aiutare chi è in pericolo”. Di previsioni “non voglio farne: l’anno scorso in 60 giorni abbiamo salvato tremila persone, quest’anno staremo in mare per sei mesi”.

    Gli aiuti non sempre bastano. Appena una settimana fa si è registrata l’ultima tragedia nel canale di Sicilia: 850 dispersi, 28 superstiti e 24 cadaveri recuperati. E anche in questo caso Malta s’è mostrata accogliente. Ha ricevuto le 24 bare. Gli ha dato dei funerali e li ha seppelliti. Tra le proteste dei migranti accorsi alle esequie perché le autorità non hanno tentato di identificare i corpi.

    “Siamo venuti a piangere i nostri fratelli e a dire che tutto questo è una vergogna: li seppelliscono con un numero, senza neanche tentare di dargli un nome, senza pensare ai genitori o ai figli che cercheranno per sempre questi 24 fratelli morti”, dice tra le lacrime Wedeb Desira. Racconta di essere sopravvissuta al mare e di essere arrivata qui a Malta con i soccorsi nell’agosto del 2012. Con lei c’è Harok Ghetu, eritreo 26enne arrivato tre anni fa a Malta. “Trattano i nostri fratelli come trattano noi: ci ignorano, non esistiamo per queste autorità”, afferma. Stringe i pugni e cerca gli sguardi dei compagni, il loro sostegno. Lo trova in Ahmednuur Idrahim. “Io sono arrivato dalla Somalia fin qui, ho viaggiato tre giorni e tre notti su una barca per scappare alla paura di morire e immaginando che in Europa ci fosse più civiltà, più attenzione alle persone: più rispetto; oggi so che non è così, forse ci preferirebbero tutti morti e annegati”. A Malta ci sono 133 tombe senza nome.

    aggiungo che fare come le merde dei Maltesi e chi c'è dietro a loro non è ne giusto ne umanitario ma nemmeno stare sempre a 90° per prenderlo sempre in culo per colpa di altri non è la soluzione giusta, una via di mezzo si potrebbe fare però. se siamo arrivati al punto che nessuno rispetta ne i trattati ne i diritti umanitari, purtroppo allora dovremmo arrivare anche noi a misure estreme da adottare in casi eccezionali, altrimenti aspettiamo che il paese vada a fare inculo con noi dietro e buonanotte a tutti e grazie per tutto il pesce.
    E di che cazzo ho parlato fino ad ora dicendo che siamo solo noi e la Grecia in mezzo a tutta sta merda e che il resto dell'europa se ne sta sbattendo altamente? Ma *** ***** ma sei scemo o stai trollando? È quindi chiaro che la soluzione non è così di facile portata come "chiudete i portiiiiiii, lasciateli affogare tutti, w beppeeeeee" ed ho già spiegato il perché prima. Cristo santo. Senza parole.

  19. #59
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: L'Austria sta per invaderci

    Citazione Originariamente Scritto da Napoleoga Visualizza Messaggio
    E di che cazzo ho parlato fino ad ora dicendo che siamo solo noi e la Grecia in mezzo a tutta sta merda e che il resto dell'europa se ne sta sbattendo altamente? Ma *** ***** ma sei scemo o stai trollando? È quindi chiaro che la soluzione non è così di facile portata come "chiudete i portiiiiiii, lasciateli affogare tutti, w beppeeeeee" ed ho già spiegato il perché prima. Cristo santo. Senza parole.
    ne sto discutendo su ngi, per ora l'unica soluzione sarebbe che dopo un certo numero di immigrati sarebbe da fare lo STOP e non fare attraccare ne le ONG di stocazzo ne i barconi illegali, dopo un po' dovranno per forza di cose tornare indietro. non vedo il perché se gli altri paesi che abbiamo al confine possono fregarsene e non far passare gli immigrati perché secondo loro sono troppi, noi invece dobbiamo per forza di cose essere costretti a soccorrerli se poi non possiamo sostenerli economicamente.
    la soluzione migliore sarebbe nonostante ormai sia troppo tardi ma che l'UE capisca che il problema dell'immigrazione non è solo dell'Italia ma che è un problema di tutti i paesi dell'unione europea e che decidessero di cercare di gestire la cosa tutti insieme e non scaricare il problema solo a noi, peccato che ciò sarebbe solo utopistico sperarlo.
    Ultima modifica di Skynight; 05-07-17 alle 10:35

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    . Capitan Harlock

  20. #60

    Re: L'Austria sta per invaderci

    Benito salvaci tu

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