A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪ - Pagina 2

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Discussione: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

  1. #21
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    terzo tempo


    ...si girò su un fianco continuando a dormire

    Chiwaz - Napoli - ABBERLUSCONE!
    Tuonò ancora l'astrologo ed il corpicino di Dayuccia venne investito in pieno dall'incantesimo che racchiudeva in sè voglie selvagge di ben 31 lussuriosissime nonfomani.
    astrologo: ho vinto! Adesso siete mia! D'ora in poi non avrete altro desiderio che soddisfarmi sessualmente 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 12 mesi su 12 365 giorni su 365 (+1 perchè l'incantesimo comprende pure gli anni bisestili!)
    Dayuccia:
    Astrologo: Si, lo vedo dipinto sul tuo volto adesso non sei capace di pensare ad altro che alla lussuria
    Dayuccia:
    Astrologo: In ginocchio ordunque! Appropin... appinc... apprepan... appropinquati... appropinquati al mio pipino e suggilo per più di un ora! Adesso!


    In un battito di ciglia Dayuccia si mise in ginocchio
    Dayuccia:

    Astrologo ma non così lontano, vieni qui ti ho detto, a portata di pipino!
    Dayuccia: No
    Astrologo: come no? non puoi disobbedirmi, sei preda del mio incantesimo, tutta vogliosa e lussuriosa!
    Dayuccia: Per le voglie delle 31 ninfomani? Sono abituata a ben altro con i miei ormoni Il tuo incantesimo non può nulla su di me

    Astrologo: ma... ma... non è possibile! Non dovresti essere in grado di parlare e ragionare con tutte quelle ninfomani in corpo eppure ci riesci ma allora perchè hai cominciato a fare " dopo che ti ho lanciato l'incantesimo? E perchè ti sei inginocchiata laggiù quanto ti ho detto di inginocchiarti?
    Dayuccia: faccio perchè ho una bella vista della valle alle tue spalle e mi sono inginocchiata qua giù perchè il drago dalla valle sta arrivando qui e sta per fare un passaggio radente
    Astrologo: quale drag...

    In un istante l'astrologo sparì nella falci del drago.
    "Graffie per avffer liberaffo il mio amico Baffo!" disse il drago ripendendo quota con la bocca piena
    Dayuccia: ma non avevi detto che mangiavi solo le vergini?
    Drago: "Lui è vergine " e volò via felice
    Dayuccia:
    "ho sempre sospettato di essere stato adottato" mormorò Flatulenzio che si era appena ripreso una volta rotto l'incantesimo ed era tornato finalmente al proprio aspetto originale.
    Dayuccia: ce l'abbiamo fatta, non dobbiamo più sposarci!
    Flatulenzio:
    Dayuccia: Mi sai guardando ovunque tranne che in faccia, ma non eri gaio
    Flatulenzio: e che vorrei avere anch'io un corpo così per attirare i toponi


    FIN...


    "Che nessuno si muova! " urlò la regian madre...

    Infatti la regina accortasi che gli sposi non si presentavano al matrimonio aveva scoperto la mancanza del cavallo e ne aveva seguito le tracce assieme ad un nutrito numero di guardi che ora assediavano la torre.
    Regina madre: principessa sconsiderata! Fuggire con il tuo sposo il giorno stesso del matrimonio per zum-zummarlo al di fuori del sacro vincolo! Vergogna!

    Dayuccia: ma io non ho zumzummato nessuno, sono a secco dall'inizio della fiaba
    "è inutile che neghi tu ed il tuo sposo siete completamente nudi e lui è pieno di rossetto e graffi sulla schiena!" ribattè la regina che, adesso che Flatulenzio non era più l'imitazione di Baddo neppure lo aveva notato e guardava il vero Baddo credendo che fosse lo stesso aerofago che le era stato presentato a corte.
    "Ma onorerai la promessa che hai firmato nella culla e questa volta non ti farò scappare! Guadie incatenatala!"
    E in men che non si dica Dayuccia venne trascinata in catene davanti al prete.
    Dayuccia: Aiuto! Aiuto! Flatulenzio fa qualcosa, racconta tutto!
    Flatulezio: Ormai non corro più il rischio di sposarmi le nostre strade si dividono e visto che i matrimoni mi hanno sempre fatto impressione, ti saluto
    e così dicendo inforcò il cavallo assieme al valletto e fuggì verso una libertà di gayezza.

    Intanto le guardia avevano incatenato per sicurezza anche Baddo ed il prete l'aveva fatto rinvenire a suon di gavettoni con l'acquasanta.
    Prete: "Cari figlioli, vedo che le vostre voglie vi hanno portato sulla stada del peccato, ma non disperate a tutto c'è rimedio! Già nella culla siete stati promessi in sposi..."
    Baddo: "Ah, ma allora sei tu la principessa da cui stavo andando prima che mi rapissero nuda rendi molto meglio che descritta per lettera sai "
    Dayuccia: Il drago se ne è andato, quel fetente di Flatulenzio è scappato, a Baddo piaccio e sono in catene davanti al prete Questa fiaba finisce male, me lo sento

    Prete: "...bla-bla-bla... vuoi dunque tu principessa Dayuccia prendere il prode principe Baddo come tuo sposo? "
    Dayuccia:... io... io...
    Regina madre: Bada Dayuccia, se non lo sposi immediatamente ti butto tutta la collezione di trucchi
    Dayuccia: ...io ...io Si, lo voglio
    Rergina madre: brava Dayuccia
    Prete: e tu principe Baddo, vuoi prendere la principessa Dayuccia come tua sposa?

    Baddo: ...
    Prete: hei dico a te giovinotto! Guardami, perchè stai voltato tutto da quella parte?
    Baddo non prestava attenzione a nulla di quel che gli diceva il prete. Anzi, con uno sforzo poderoso tese le catene... e le tese... finchè quelle non cedettero di schianto!
    Prete: prima di zumzummarla ancora devi dire si, proca paletta! di si!

    Ma Baddo con un balzo felino, ormai libero, si gettò sulla regina madre e...
    Dayuccia: Il prode Baddo ha capito che non lo voglio sposare, e nonostante mi trovi carina ed abbia detto di sì, ha deciso di soccorrermi
    Baddo: Mia magnidica tardona, avevo solo visto tua figlia, ma tu la superi abbondantemente in anni e fascino, perchè ti ostini a rimanere vedova e a sprecare le tue grazie!
    E così dicendo la baciò appassionatamente. La regina madre presa da tanto ardore avvampò e decise all'istante che un simile topone non voleva certo lasciarlo alla propria figlia e così, in men che non si dica, riprogrammò il prete e sposò l'ardente Baddo!


    FINE


    Ultima modifica di Lux !; 27-07-17 alle 01:03

  2. #22
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪



    C'era una volta, in un paese lontano, lontano, lontano, lontano, lontano, ma così lontano che per raggiungerlo ci voleva quasi più tempo di quello per fare la fila alle poste, una giovane e bella dolciaia; così brava con i dolci che la lobby dei guaritori da diabete la raccomandavano nelle loro guide allo scopo di farsi nuovi clienti, e così bella che in paese l'avevano soprannominata Day Dream.
    Grazie al suo talento, gli affari in pasticceria andavano a gonfie vele, eppure Dayuccia era povera, ma così povera da avere a malapena un unico vestito tutto rattoppato...


    Così, alla sera, dopo aver chiuso la pasticceria, si affacciava dalla finestrella del sottotetto da cui rischiava da un momento all'altro di essere sfrattata, e rivolgeva gli occhioni sognanti al palazzo reale, perennemente rischiarato dai lumi di qualche festa e sognava...

    "Ah potessi anch'io essere una principessa, vivere in un sontuoso palazzo tra musiche, abiti sopraffini, appassionati amanti, danze e divertimenti. E invece sono costretta a starmene qui, miserrima e povera, lavorando tutto il giorno per non arrivare comunque alla fine del mese. Darei qualunque cosa per poter vivere, anche solo per un mese, come una principessa"

    Dayuccia aveva appena finito di sussurrare tra sè quelle parole, che sentì un "PUFF!" sommesso alle proprie spalle, seguito subito dopo da un assordante frastuono di ferraglia...


    voltatasi di scatto per la sorpresa, vide una strana e curiosa creatura che arrancava per uscire fuori da una montagna di pentole mondial-casa. L'essere non aveva ancora fatto in tempo a mettersi in piedi, che Dayuccia gli assestò un violento colpo di scopa in mezzo alla fronte, tramortendolo...

    ..."va sempre peggio in questa casa", brontolava Dayuccia, "l'altra volta entrò uno scorpione, e ora,
    questo... questo coso. Oh, maledizione! E' troppo grosso, non riesco ad aspirarlo con l'aspirapolvere,
    e ora che faccio? E tutte queste pentole? Non ricordavo di averne così tante..."

    ..."certo che è una bestia proprio strana, tutta pelosa e con quelle cornina a cavatappi sulla testa,
    dovrò cercare di mettere un po di soldi da parte per comprarmi qualche zampirone".
    Mente così ragionava Dayuccia, l'essere riprese a poco a poco i sensi, aprì un occhietto, poi l'altro,
    e con circospezione si tirò su. "Non sono una bestia", disse a Dayuccia schivando una seconda scopata,
    "sono un serio professionista" e così dicendo ficcò una mano nel proprio folto pelo e ne trasse fuori
    un biglietto da visita: "Tutte le pentole dei vostri desideri (si esaudiscono anche pentolini). Dem.
    Flame Guardian"...


    ..."Così saresti un rappresentante di pentole?" chiese Dayuccia rigirandosi incredula il biglietto tra
    le dita.
    Flame: "Non esattamente Sono un demone "
    Dayuccia: "un demone che vende pentole? "
    Flame: "Non hai mai sentito il detto "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi?", beh dopo che il capo le ha fabbricate, le affida a noi per piazzarle sul mercato"
    Dayuccia: "comunque non ho bisogno di pentole"
    Flame: "ma queste sono pentole molto speciali!"
    Dayuccia: "Si, si, voi venditori dite tutti così..."
    Flame: "Veramente, sono pentole che esaudiscono i desideri! Prima hai detto "Darei qualunque cosa per
    poter vivere, anche solo per un mese, come una principessa", sono qui per realizzare il tuo sogno!"
    Dayuccia: "purtroppo sono così povera che non avrò certamente i soldi per permettermi una nuova
    pentola normale, figuriamoci una pentola magica "
    Flame: "Ma come è possibile che tu sia così povera? Gli affari alla pasticceria ti vanno benissimo "
    Dayuccia: "è vero, però... a dir la verità questo è un mio piccolo segreto, ma se prometti di non dirlo a nessuno, te lo spiego "
    Flame: "Prometto "

    ...Allora Dayuccia si chinò sul pavimento, scostò una delle assi traballanti e ne trasse fuori una chiave, la infilò nella serratura dell'armadio, girò la maniglia e...

    ...la camera venne inondata da completini intimi sexy! "appena ne vedo uno, non so resistere ",
    spiegò Dayuccia, "e così spendo sempre tutto quanto in intimo e non mi rimane soldi per il resto".
    Flame: "Anche questo problema può essere risolto dalle pentole dei desideri! Non c'è bisogno di
    contanti, basta una tua firmetta qui e il tuo desiderio verrà esaudito all'istante! "
    Dayuccia: "che meraviglia! Allora firmo subito! "
    "Brava Naab " pensò il demone mentre la fanciullina siglava il contratto...

    ...non appena Dayuccia ebbe finito di firmare, le pentole cominciarono a tintinnare; dapprima
    lievemente, poi sempre più forte, fino a fare un frastuoni infernale mentre si alzavano in volo
    piroettando. Dayuccia spaventata si accucciò tremante chiudendo gli occhi e tappandosi le orecchie con
    le mani, mentre il pentolame la circondava, turbinando attorno a lei con la furia di un uragano...

    ...finché, improvvisamente, il rumore cessò. Dayuccia alzò il capino titubante, ed appena aprì gli
    occhi: mirabilia! Le pentole erano scomparse! La casa era scomparsa! Gli abiti rattoppati erano
    scomparsi!...

    ...Dayuccia si trovava ora al centro di una splendida sala da ballo, gremita della panna dell'alta
    società, con indosso il più bell'abito da sera che avesse mai sognato! Ancora confusa, venne presa tra
    le braccia di un aitante topone che, al suono di quelle musiche che aveva potuto udire solo da lontano,
    la fece ballare stringendola a sè...

    ...Dayuccia passò così la notte ballando e passando da un bel topone all'altro in un estasi di
    divertimento, ebra e incredula. Finché venne l'alba e potè finalmente liberarsi delle elegantissime e
    scomode scarpe con i tacchi alti e farsi un pediluvio...

    ...e prima di quanto immaginasse ritornò sera, e con la sera i balli, la musica, i divertimenti. Meno
    frastornata della volta precedente, Dayuccia potè guardare meglio i toponi e le nobildonne che
    affollavano la sala. Vide come sorridevano, come si davano pacche sulle spalle e sul sedere...

    ...e di come non parlassero altro che di sciocchezze. Quella nobiltà che sembrava così gioiosa vista
    dalla finestrella della sua casa, così da vicino, non era poi così attraente. Dayuccia passò tutta la
    notte ballando di topone in topone, in cerca di uno che fosse capace di parlare d'altro oltre al
    calcio, alla propria auto e a quanto era muscoloso, ma invano...

    ...così il mattino dopo, mentre era sotto la doccia, diceva tra sè: "Certo il palazzo è molto bello, ma
    anche freddo e privo di un tocco femminile; ogni sera arrivano mandrie di toponi, ma così fanesi e
    stupidi da essere meno interessanti dei manichini, le nobildonne poi non fanno che ridere come oche".
    -PUFF!-
    Flame comparse a cavalcioni del manico della doccia.
    "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAh!", urlò Dayuccia, "sono nuda!".
    "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAh!", urlò Flame, "smetti di sprizzarmi lo shampoo negli occhi,
    brucia!"...

    ...Dayuccia schizzò fuori dalla doccia e s'infilò l'accappatoio, mentre Flame arrancava dietro di lei
    ricoperto di shampoo dalla testa ai piedi.
    Flame: "sono un demone: non le donne nude non mi fanno nè caldo nè freddo. Non c'era bisogno di
    accecarmi".
    Dayuccia: "e allora perché ti sei infilato nella mia doccia?"
    Flame: "Ero venuto a vedere se eri soddisfatta del nostro patto"
    Dayuccia: "a dir la verità no. Quasi, quasi vorrei che tornasse tutto come prima, questi toponi idioti
    mi hanno proprio delusa (anche se i pantaloni attillati che portano fanno risaltare proprio bene il
    pacco e le chiappette )

    ...Flame: "impossibile, il contratto non può essere annullato: è la regola. Tu hai voluto passare un
    mese come una principessa, e un mese da principessa passerai!"
    Dayuccia: "Uff! Beh, almeno dopo tornerò alla vita di sempre, non avrei mai creduto di potermi sentire
    tanto sola in mezzo a tanti toponi".
    Flame: "anche questo è fuori discussione mia cara naab tu hai firmato il contratto, hai preso un
    impegno, una volta scaduto questo mese...

    ...perderai l'anima e finirai all'inferno come schiava sadomaso per nanetti di gesso vogliosi "
    Dayuccia: "però, pensavo peggio in fondo diventare una schiave sessuale potrebbe avere i suoi lati
    positivi
    Flame: "non è tutto, la tua collezione di intimo sarà mia per sempre!"
    Dayuccia: "Nooooooooooooo! La collezione di intimo no! Prenditi la mia anima, ma l'intimo no!"
    Flame: "e invece si Potrò mettermi ogni giorno un completino diverso "
    Dayuccia: "Ah, ma allora prima nella doccia, non mi guardavi perché sei gayo, altro che la storia del
    demone "

    ...Flame: "OOOOOOOOOps! Mi sa che ho parlato troppo! Non dirlo a nessuno, altrimenti gli altri demoni
    non smetteranno più di prendermi in giro "
    Dayuccia: "Io non lo dico, se tu annulli il contratto"
    Flame: "Non posso neppure volendo, un contratto infernale non può essere annullato"
    Dayuccia: "e allora lo dico a tutti "
    e così dicendo Dayuccia corse verso la balconata del palazzo che si affacciava sul paese, si riempì i
    polmoni a più non posso e...

    ...Flame: "NOOOO! FERMA! FERMA! C'è un modo per non perdere la tua anima!"
    Dayuccia: "e la collezione di intimo?"
    Flame: "pure quella "
    Dayuccia: "certo che sei bugiardo però, prima avevi detto che non potevi"
    Flame: "e infatti non posso, ma tu puoi, c'è una clausolina scritta in piccolo, piccolo. Vedi?"
    Dayuccia: "Io non vedo nulla"
    Flame: "prova con questo" *le porge un microscopio*
    Dayuccia: "ah, ecco qui. Dice che se prima dello scadere del contratto troverò un principe di cui
    innamorarmi e che mi ricambi con vero amore, allora sarò libera! "

    ...e così nei giorni seguenti Dayuccia inviò messaggi a tutti i regni vicini e lontani invitando tutti
    i principi a partecipare alle tre prove d'amore per poterla avere in sposa. Giorno dopo giorno, aitanti
    maschioni di nobili origini si arrampicano e impigliano tra i lunghissimi capelli di Dayuccia (per
    tradizione favolistica i principi possono entrare nel castello di una principessa solo scalandone i
    capelli ) e lei, una volta convintili ad abbassare i pantaloni...

    ...li faceva sedere su del cemento fresco in modo d'avere il calco delle loro chiappette: era infatti
    convinta che solo le chiappette dalla forma perfetta le avrebbero indicato il vero amore. I pochi che
    superavano la prima prova, dovevano mettersi sull'attenti con il pipino irrigidito all'infuori...

    ...in modo che Flame ci potesse passare sotto ancheggiando in stile limbo (in realtà questa prova non
    era veramente necessaria, ma Flame era riuscito a convincere Dayuccia a metterla in modo da potersi
    trastullare con i pipini). Tuttavia nessun principe era riuscito a resistere al fascino di Flame, e
    dopo pochi strusciamenti di pipino, tutti avevano ceduto alla gayezza cupolando allegramente con lui...

    ...passarono quindi i giorni e Dayuccia stava ormai per disperare, quando si presentò un ultimo
    principe dai fluenti capelli biondi e dagli occhi profondi colmi dal desiderio di strapparle i vestiti
    di dosso e farla propria lì sulla scalinata di marmo davanti a tutti. Dayuccia, a quello sguardo sentì,
    un brivido di piacere percorrerle la schiena e così, quando il principe le sussurrò all'orecchio di
    seguirlo ove potesse farle gustare i piaceri della carne, non se lo fece ripetere due volte...

    ...il principe la condusse così in una camera appartata lontano da tutti, ove nessuno l'avrebbe sentita
    urlare, la spogliò con foga, spinse sul letto e legò a braccia e gambe spalancate con delle robuste
    luganighe. "E ora ciò", esordì il principe...

    ... "te farò provar tuta la robeta bona che se pode cucinar con le bestie, porcheta di una gondoleta!".
    Dayuccia, avvedutasi troppo tardi dell'errore sul tipo di piaceri della carne di cui si parlava, iniziò ad agitarsi in modo sexy nel letto nel vano
    tentativo di liberarsi dalle luganighe, terrorizzata dall'idea di venir costretta a mangiare dei cibi a
    base di carne. Urlò disperata, chiamando aiuto, ma nessuno poteva sentirla...

    ...nessuno tranne quell'impiccione di Flame, che si materializzò con il solito -PUFF- attirato più
    dagli odorini dei cibi che dalle grida di Dayuccia. Il principe appena lo vide orlò
    "aaaaaaaaaaaaaaaaah, un terun!" e si gettò dalla finestra per la paura. Flame così potè papparsi tutto
    in santa pace, mentre Dayuccia dovette attendere che avesse finito tutto quel che c'era nei piatti, in
    modo che si pappasse anche il cibo che la teneva legata...

    ...ripresasi dallo spavento e dalla delusione, la nostra principessa si rivestì mesta, mesta: "Uff!
    Anche l'ultimo principe non era quello giusto, come farò ora! Non posso innamorarmi di vero amore di un
    principe, se il meglio che c'è sulla piazza è un cuoco veneto folle "...

    ...passò così a piangere disperata giorni e giorni, finché non giunse l'ultimo giorno prima della
    maledizione. Dayuccia allungo una mano per prendere un fazzoletto e soffiarsi il naso, ma per caso
    afferrò invece l'elenco dei principi a cui aveva mandato gli inviti. Si accorse così che ne mancava
    ancora uno! Uno che non si era presentato! Ed era anche di un regno vicino, però il tempo ormai
    scarseggiava e quindi, diede subito ordine di preparare la carrozza e partì in men che non si dica...

    ...giunse così al tramonto davanti al palazzo del principe. Scesa dalla carrozza chiese di lui e del
    perché non aveva risposto all'invito. "Esimia principessa", le rispose il gran ciambellano, "purtroppo
    il nostro amato principe è stato colpito da una terribile maledizione, un sonno magico e non può nulla.
    Mi spiace che siate venuta fin qui per niente". Il principe era però l'ultima speranza di Dayuccia, e
    così tanto insistè e tanto pregò, che alla fine il ciambellano acconsentì a condurla nella stanza del
    principe mentre gli ultimi raggi di Sole si spegnevano sull'orizzonte...

    ...Il principe giaceva disteso su un imponente letto a baldacchino viola e per questo era stato
    soprannominato dalla gente del palazzo Principe Violetto. Era un bel giovane, vestito elegantemente e
    con una barbetta ispida da capretta. Dayuccia appena lo vide, fu colta dall'amore per lui, ma questo
    non bastava a impedire la maledizione che si sarebbe verificata a mezzanotte, poiché il contratto
    richiedeva che anche lui s'innamorasse di lei, e certo non poteva farlo dato che stava in catalessi...

    ...Dayuccia s'informò con la gente del palazzo: avevano provato di tutto per anni ed anni, ma neppure
    le cure dei medici migliori, nè gli incantesimi dei maghi più potenti erano riusciti a svegliarlo. Le
    poche ore rimaste scorrevano via inesorabili, mentre Dayuccia girava attorno al bel principe studiando
    un modo per svegliarlo e già che c'era gli abbassava i pantaloni e gli faceva un calco delle chiappette
    perché "può sempre tornare utile "

    ...mancavano ormai pochi minuti a mezzanotte, e mentre Flame si strusciava sul pipino di Violetto allo scopo di farlo passare alla gayezza come gli altri principi, Dayuccia schioccò le dita gridando: "Ho capito!
    Violetto non è stato maledetto ".
    Ciambellano: "ah no? "
    Dayuccia: "no, e non è nemmeno in catalessi!"
    Ciambellano: "ma allora perché sta da anni a letto? "
    Dayuccia: "Perché è pigro "
    Ciambellano: "ah, in effetti così tutto si spiega MA COSA STA FACENDO?!?"

    Dayuccia si era tolta tutti i vestiti, aveva stordito flame con una padellata per toglierlo di mezzo, e ora si stava sculacciando le chiappette rivolta verso
    Violetto. All'erotico rumore delle sculacciate, il pipino di Violetto si rizzò di colpo andando a
    perforare il tetto del letto a baldacchino. Vedendo che funzionava, Dayuccia gli andò ancora più
    vicino, e sempre sculacciandosi, si chinò su di lui carezzandogli il viso con i propri seni. A quel
    tocco Violetto spalancò gli occhi, ogni traccia di pigrizia era scomparsa! Vide Dayuccia! Se ne
    innamorò all'istante! Le zompò addosso! E fecero ZUM-ZUM davanti agli occhi esterrefatti del ciambellano che gridava felice: "il principe è guarito! il principe è guarito!"

    ...e così vissero tutti felici, contenti, liberi dalle maledizioni e Zum-Zummanti: Dayuccia avendo trovato l'amore, aveva salvato la propria collezione di intimo; Violetto era stato liberato dalla pigrizia (ma solo durante lo zum-zum e quindi Dayuccia doveva farlo in continuazione per tenerlo sveglio) ; e flame, vendute tutte le pentole al ciambellano, aveva scoperto che pure quello era gayo e s'infrattava ogni attimo con lui in qualche parte del castello a fare Zum-Zum.

    fine



  3. #23
    koba44
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    I racconti di Kronos mi inquietano di meno... boh...

  4. #24
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Citazione Originariamente Scritto da koba44 Visualizza Messaggio
    I racconti di Kronos mi inquietano di meno... boh...

  5. #25
    TGM 4 Ever L'avatar di Echein
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Ah roba old...
    Ma poi perché mai lux??

    Remerbers... Preorders?..NEVER!

  6. #26
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Primo tempo


    Tanto tempo fa vi era un cupo paesello lontano lontano, di nome Borgoululo.
    Sul far della sera, come ogni sera, ferveva una frenetica attività
    - presto caro affrettati a serrare l'uscio ormai non manca molto!
    - ma soave tracagnotta, non ho ancora portato fuori l'umido!
    - e chi se ne frega! c'è pericolo! Avvolgiamoci nella trapunta d'aglio e speriamo per il meglio!
    E così ogni abitante di Borgoululo, si nascondeva nelle proprie case preda del timore di quel che immancabile avrebbe portato la notte.

    Infatti, non appena gli ultimi raggi di sole furono scomparsi, un possente ululo scosse il paesello.
    "UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu uuuu uuuuuuuuh!"
    Un ululo che scendeva serpeggiando dal vicino monte scosceso.
    "UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu uuuu uuuuuuuuh!"
    Un ululo che faceva tremare i caprioli nel mosco e le marmotte nelle tane
    "UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu uuuu uuuuuuuuh!"
    Dalla candente torre sulla cima del monte l'ululato non dava requie
    "UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu uuuu uuuuuuuuh! Povera me, rinchiusa quassù sola e così desiderosa di pistilli!
    Il feroce guardiano alla base della torre non s'allontana un attimo e nessun aitante topone è mai giunto in mio soccorso!"

    Così si lamentava ogni la sventurata principessa Chiappastella rivolta alla luna.

    "Ho provato a chiamare soccorso, ma invano; ho provato a lanciare degli aeroplanini di carta, ma si sono sempre impigliati nei rami del bosco.
    Ah se solo fossi circondata da un mare mugghioso! Potrei gettare questa bottiglia ai suoi flutti e sperare che qualcuno legga la mia supplica di soccorso.
    Basterebbe un gesto, prenderla per il collo, roteare il gomito in modo deciso e lanciarla fuori dalla finestra così! "

    Bagarozzo: "Aiah!"

    Chiappastella affacciandosi di sotto: "oh sorte benigna! La bottiglia è atterrata proprio sul coppino del mio feroce carceriere stendendolo sul colpo!
    Questa è la mia occasione, ne approfitterò per fuggire!"

    Detto fatto Chiappastella fuggì dalla torre.
    Corri che ti corri raggiunse il villaggio ed iniziò a battere di porta in porta in cerca di soccorso. Ma ai suoi richiami gli abitanti si rinserravano ancor più nelle loro dimore colpendola, per di più, con svariate bolas all'aglio.

    E così presa dallo sconforto, e temendo che Bagarozzo stesse già sulle sue tracce, continuò la fuga fino a giungere ai piedi del castello natio.
    Chiappastella: "Ehi di casa! Sono io Chiappastella! Sono tornata! Abbassate il ponte levatoio"
    Il re affacciandosi dal balcone: "Santinumi è vero!"
    Chiappastella: "Fatemi entrare "
    re: meglio se rimani lì
    Chiappastella: ma come?
    re: sappi che quando eri nella culla, fosti colpita da un'oscura maledizione ed il nostro astrologo di corte profetizzò, che se mai avessi messo piede in questo castello, tosto tutte le persone al suo interno si sarebbero trasformate in statue di radicchio
    Chiappastella: allora uscite voi
    re: No vattene e non tornare mai più iatturosa principessa e bada bene di non cercare di attraversare il fossato a nuoto!
    Chiappastella: perchè?

    re: lo abbiamo riempito di coccodrilli mannari
    Chiappastella: non è vero, non c'è nulla
    re: sono coccodrilli mannari invisibili
    Chiappastella: ah

    e così la sventurata Chiappastella fuggì nuovamente in preda alla disperazione, attraversando boschi e foreste, irte montagne e file alle poste...

    regina: se l'è bevuta?
    re: pare di si
    regina: però questo non era previsto dai piani, rischia di rovinare tutto...
    re: Affiderò a Bagarozzo i nostri migliori uomini, non potrà fallire

    Intanto Chiappastella, nel suo errare era giunta alle porte di un possente convento.
    Chiappastella: forse qui troverò finalmente rifugio come sono sventurata UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu uuuuuuuh!
    Culotte: Ma insomma chi è che ulula a quest'ora?
    Chiappastella: sono la (sventurata) principessa Chiappastella!
    Culotte: Ah quella della fiaba! prego entra pure
    Chiappastella: veramente?
    Culotte: Ma certo, noi suorine dell'ordine delle bernoccolute siamo specializzate nel soccorrere le principesse in difficoltà
    Chiappastella: come mai vi chiamate "bernoccoulute"?
    Culotte: perchè come puoi ben vedere, andiamo sempre in giro bendate e quindi continuiamo a sbattere di qui e di là. è la regola del nostro ordine
    Chiappastella: forse dovrei diventare anch'io una bernoccoluta...
    Culotte: no, il destino ha compiti ben più importanti per te
    Chiappastella: veramente? ma se ovunque vado la gente mi caccia e nessuno vuole vedermi?
    Culotte: questo è perchè sei racchia
    Chiappastella: come fai a dirlo, sei bendata?
    Culotte: Sei COSì racchia che è evidente anche per me che sono bendata
    Chiappastella: ed allora come faccio?
    Culotte: Non disperare giovine principessa, basta che tu attraversi le pianure di fuoco, i monti guardati dai giganti gayosi, la foresta delle mille amiche bugiarde ed il burrascoso mare infestato dalle acciughe spocchiose, fino all'isola degli zombi
    Chiappastella: li mortacci ed a cosa mi serve un così periglioso viaggio?
    Culotte: devi sapere che...

    Ma proprio in quel momento l'infido Bagarozzo sbucò da un cespuglio con la sua fida cerbottana: *SPUT! *
    Culotte: ahio! Ma che... ZZZZZZZZ
    Bagarozzo: Ooooops, miravo a Chiappastella Ma non importa, ho comunque ottenuto il risultato: Chiappastella ora sai mia!
    Chiappastella: Numi, sono perduta!
    In un sol balzo Bagarozzo si avventò su Chiappastella e stava per catturarla quando ricevette un violento montante destro
    culotte: muovetevi branco di terendi! forza con quelle corde o vi squarterò come sardine!
    Bagarozzo: ma è assetata di sangue
    Chiappastella: ma no, non ci fare caso, sta parlando nel sonno
    Culotte roteò su se stessa pisolando e colpì nuovamente Bagarozzo al fegato con un calcio
    Bagarozzo: qui si mette male. Lurker generici a me!


  7. #27
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Secondo tempo




    Al richiamo di Bagarozzo, tosto da ogni anfratto sbucarono dozzine di smilzi figuri, senza avatar nè signa ma armati di katane e shuriken!
    Bagarozzo: adesso vedremo chi l'avrà vint... ma li ha già stesi tutti
    Chiappastella: non farci caso, ha solo il sonno un po' agitato

    Preso dal panico Bagarozzo si diede alla fuga, gettendo dietro di sè numerosi pasticcini per placare la furia della pisolante Culotte,
    ma il sonno della bella suorina era così agitato che, una volta sbafati tutti, afferrò saldamente Chiappastella per un braccio e si mise a correre trascinandola come un tornado fino alle pianure di fuoco, poi, con un sol balzo, superò i monti guardati dai giganti gayosi,
    rallentando solo nella foresta delle mille amiche bugiarde per bucare loro le gomme, infine si gettò a nuoto nel burrascoso mare infestato dalle acciughe spocchiose, trascinando l'allibita Chiappastella fino all'isola degli zombi.

    Chiappastella: Accipicchia se si agita nel sonno
    Culotte: Zzzzzz... uh? Aaaaaaaaaaaah Mi sento fresca e riposata
    Chiappastella: Orsù dunque, dimmi dell'isola degli zombi!
    Culotte: ah si! Lì vive una temibile strega, capace di ogni sortilegio! Sicuramente conoscerà una cura per la tua racchitudine
    Chiappastella: ma l'isola è grande, e ci sono gli zombi come faccio a trovarla?
    Culotte: Basta che segui le treccine
    Chiappastella: come?
    Culotte: il potere della strega è così portentoso che trasforma tutto ciò che le capita a tiro in treccine e mirabolanti acconciature, quindi più treccine trovi, più vicina sei all'altro della strega
    Culotte: capito

    E così Chiappastella, quatta-quatta per non incorrere negli zombi, seguì la scia delle treccine avvicinandosi sempre più alla dimora della misteriosa strega.
    Era appena giunta in vista di una casetta di cemento quando l'usciò di questa si spalancò di botto e ne uscirono in fretta e furia un uomo ed una donna:
    uomo: ah come prude!
    donna: uh come pizzica!
    Prima che Chiappastella potesse reagire i due la superarono di corsa continuando a grattarsi e fuggendo verso l'orizzonte

    Preso il coraggio a due mani, Chiappastella si affacciò all'uscio
    Chiappastella: si può?
    "entra, entra " rispose Dayuccia rimestando in un enorme pentolone
    Chiappastella: Salve o potente strega, sono la principessa Chiappastella e questa è la mia triste storia...
    Dayuccia: So già tutto
    Chiappastella: grazie ai tuoi poteri stregoneschi mi hai letto nella mente?
    Dayuccia: no, ho letto la fiaba fino a qui
    Chiappastella: però è strano, credevo che le streghe vivessero in casette di marzapane e canditi...
    Dayuccia: è vero, ma finivo sempre per papparmi la dimora, e visto che sono a dieta, ho optato per una casetta di cemento: è l'unica cosa di cui non sono ghiotta
    Chiappastella: e i due tizi che sono scappati poco fa?
    Dayuccia: Quelli? erano un pittore con la sua modella, mi avevano dato appuntamento alle otto per un incantesimo di bellezza, ma sono arrivati con ben due ore di ritardo
    Chiappastella: e così hai gettato una maledizione su di loro?
    Dayuccia: un intero vasetto di polvere prurizzichina per la precisione
    Chiappastella: scusa se te lo chiedo, ma visto che hai già preparato il pentolone per l'incantesimo di bellezza destinato alla modella che è scappata... potresti usarlo su di me e farmi smettere di essere racchia?
    Dayuccia: ah questo? Ma no mi stavo solo preparando uno spuntino dietetico comunque non ti preoccupare, avvicinati e ti renderò bellissima in men che non si dica
    Chiappastella




  8. #28
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    terzo tempo



    "Non così in fretta! questa volta non c'è nessuna sonnambula a poterti salvare! E tu megera, non azzardare a fare una mossa" ordinò Bagarozzo puntanto balestra contro Dayuccia
    Dayuccia:
    Chiappastella: ordunque mi hai inseguita fin qui pur di incatenarmi ancora al mio gramo fato, e questa volta hai coinvolto nei tuoi loschi piani anche la mia augusta regina madre
    Regina: ben fatto infido Bagarozzo, finalmente l'abbiamo in pugno! E tu strega, levati subito tutti i vestiti, non voglio rischiare che tu possa salvare la situazione tirando fuori un trucco nascosto in qualche manica!
    Dayuccia: Uffa ad ogni fiaba U.U
    Chiappastella: Mi devo spogliare anch'io?
    Bagarozzo: No, tu no! Sei racchia
    Chiappastella: ma potrei essere una racchia armata
    Bagarozzo: preferisco correre il rischio
    Chiappastella:
    Bagarozzo: "bene ed adesso... eeeeeeeeeek! "
    "non una mossa e getta subito a terra l'arma se ci tieni alla buccia"
    Bagarozzo sentendo qualcosa di duro che gli premeva contro la schiena, non ci pensò due volte ed ubbidì
    Regina: sciocco è solo la Luxxa, la fida assistende di Dayuccia, ed è disarmata, chinati subito e riprendi la balestra! Sta solo facendo finta di essere armata, ma in realtà quel che ti senti premere dietro è il suo pistillo!
    Luxxa: Si ciccino, chinati pure e raccoglila, è vero sono proprio disarmata
    Bagarozzo: mi sa che è comunque meglio che rimanga dritto

    Re: "se vuoi una cosa fatta bene, fattela da solo "
    e così dicendo il re uscì dal proprio nascondiglio a braghette calate e puntò il proprio pistillo contro schiena della Luxxa
    Chiappastella: "non sono sicura di quel che sta succedendo, ma non mi arrenderò certo ora *ZIIIIIIIIIIIIIIIP*"
    e con un abile mossa Chiappastella puntò il proprio pistillo contro la schiena del re
    Luxxa: Maledizione è uno stallo alla messicana con i pistilli
    Bagarozzo: ed adesso?
    Dayuccia: Adesso conga!

    Al risuonare delle parole magiche di Dayuccia il gruppetto iniziò ad ondeggiare ed a girare attorno alla stanza con i pistilli intrecciati come la chioma di Sybel.
    Dayuccia: Siamo rimaste solo tu ed io malvagia regina, è ora di gettare la maschera o te la dovrai vedere con i miei terribili poteri!
    La regina vedendo Dayuccia avvicinarsi minacciosamente armata del suo vibratore magico e non potendo più contare sull'aiuto di Bagarozzo nè del re, si arrese.
    Regina: e va bene non posso nulla contro i tuoi possenti trucchi
    Dayuccia: perchè tu ed il re ce l'avete tanto con la vostra figlioletta? Parla!
    Regina: in realtà non sono una regina, nè lui è un re, nè Chiappastella è nostra figlia, nè lei è Chiappastella...
    Dayuccia: Continua

    Regina(?): Il mio nome e Pulginzia e lui è Roffogrondo, siamo due stregoni girovaghi ed abbiamo gettato un possente incantesimo sul Re Bagarozzo e sulla Regina Travella, trasformando lui in un deforme carceriere e lei nella di lui prigioniera Chiappastella in modo che rimanessero entrambi lontani dal castello, dimentichi del rispettivo amore ed abbarbicati sulla lontana torre di Borgoululo.
    Dayuccia: e perchè così tanta malvagita?
    Pulginzia: Così potevano vivere al castello al posto loro, vedessi com'è bello spazioso, sembra sia stato progettato da Joker

    Dayuccia: In questo caso la soluzione della fiaba è semplice: TRUCCO & FATTUCCO!

    Non appena Dayuccia ebbe pronunciate le parole magiche, Pulginzia smise di essere regina, Roffogrondo di essere re, Bagarozzo tornò ad essere il bello ed aitante re e Chiappastella ritornò nei panni della regina Travella.
    Dayuccia: Bene, adesso potete tornare al castello felici, contenti e zumzummare come armadilli
    Travella: Ma sono ancora racchia però
    Dayuccia: Sei travella mica per nulla
    Bagarozzo: Quasi quasi preferivo restare senza memoria anzi... non credo di sentirmi tanto bene...
    Travella: è svenuto! presto Dayuccia fagli la respirazione bocca a bocca! Quella non è la BOCCA Dayuccia!
    Dayuccia: scusa, la forza dell'abitudine però si è ripreso...

    Pulginzia: presto Roffogrondo fuggiamo mentre sono così distratti e rintaniamoci nel castello prima di loro, c'è comunque il ponte levatoio per tenerli fuori
    Roffogrondo: ed i coccodrilli mannari invisibili
    Bagarozzo: Attenta Dayuccia stanno scappando!
    Dayuccia: Ma si, che fuggano pure
    Travella: Li lascia andare così, dopo tutto quello che hanno fatto e quel che progettano di fare? sei proprio una strega
    Dayuccia: Se non l'hai notato stanno scappando giusto in direzione degli zombi
    Travella:
    Bagarozzo: quasi quasi mi getto tra gli zombi pure io
    Travella: Tu no, sei il mio maritino e questa è la fine della fiaba, quindi andremo nel nostro castello a vivere felici e contenti
    *Bagarozzo finge un secondo svenimento sperando che Dayuccia si confonda nuovamente nelle manovre di soccorso*

    E così vissero tutti felici e contenti



    Citazione Originariamente Scritto da Echein Visualizza Messaggio
    Ah roba old...
    Ma poi perché mai lux??
    Ci sarà pure roba new...

  9. #29
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Ho paura

    Remerbers... Preorders?..NEVER!

  10. #30
    il CREATORE L'avatar di Mad_One
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    vedo che la malattia prosegue

  11. #31
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪



    C'era una volta, taaaaaaanto, taaaaaaanto tempo fa (per intenderci al tempo in cui la posta arrivava puntuale), in un paesello lonta, lontano, una bellissima fanciulla specializzata nel fare il formaggio. Un dì, dopo ore e ore di formaggiatura, a causa del caldo e dell'odore formaggino, decise di prendersi una pausa e fare una passeggiata nel bosco. ...passeggiò allegra e gioiosa di sentiero in sentiero, godendo della dolce luce del Sole che filtrava tra le fronde e delle moltitudini di fiori variopinti ed odorosi che facevano capolino da ogni dove... cammina, cammina giunse ad un laghetto circondato da splendide ninfee. Il caldo e l'odore formaggino non l'avevano ancora abbandonata, e le acque cristalline erano così invitanti che si sedette su una roccia e, liberatasi dai vestiti da lavoro, scivolò lentamente in acqua nuda e bellissima...

    dimentica di tutto il mondo al di là delle fronde, la fanciulla si abbandonò a gai giochi d'acqua, e le sue risa di gioia si mescolarono con la melodia degli uccellini che adornavano i rami tutt'attorno. D'un tratto però si bloccò di colpo, aveva la netta impressione di essere osservata. Anche il cinguettio dei pennuti si era arrestato di colpo. La fanciulla si immerse fino al mento nell'acqua e guardò di qua e di là impaurita...

    non notando nessuno tra la fitta vegetazione, ma sentendo comunque crescere la sensazione di disagio, nuotò alla riva per rivestirsi ed andarsene al più presto. Ma non appena ebbe raggiunto la roccia, scoprì con sgomento che i suoi vestiti non c'erano più...

    ...stringendosi le braccia al corpo nudo, si guardò intorno sempre più preoccupata finchè dei risolini non le fecero abbassare lo sguardo fino al fitto manto erboso. Lì seminascosti dal fogliame, stavano decine e decine di gnomi vestiti di pelle e borchie e dall'aria vogliosa...

    ...alla vista di quegli strani esseri la fanciulla ricordò di colpo le storie narrate dalla sua vecchia nonnina: storie di fanciulle aggredite nei boschi da decine e decine di ometti alti come un fungo e vogliosi come tori in astinenza e fu presa dal panico. Vedendola paralizzata dalla paura, gli gnomi divennero spavaldi e si abbassarono le braghette in pelle aderente puntandole contro una schiera di pipini...

    ...solitamente in quei casi, la fanciulla di turno sveniva dallo spavento e loro potevano divertirsi quanto volevano, ma la nostra eronina, abituata a plasmare formaggini dalla forma fallica per tutto il paese, gonfiò di colpo le gote, e dopo qualche sussulto sconnesso cominciò a ridere a crepapelle: com'erano ridicoli quei cosini a capocchia di spillo!

    gli gnomi feriti nel loro orgoglio di maniaci come mai in tutta la loro vita, volevano sprofondare nel terreno, ma avendo dimenticato di pagare la rata mensile agli effetti speciali, si diedero ad un ben più spicci fuggi-fuggi, lasciando la ragazza salva, sola e completamente nuda...

    ormai era pomeriggio inoltrato, e la nostra bella decise di rimboccarsi le maniche, o almeno l'avrebbe fatto se le avesse avute, e di tornare a casa il prima possibile senza cercando di evitare però il solito sentiero per evitare che qualcuno la vedesse in quello stato...

    ...cammina, cammina, tenendo tra le mani un paio di aghi di pino per coprisi un po, la fanciulla non si rese conto di aver perso l'orientamento e di essere finita in una zona inesplorata del bosco. D'un tratto sentì nuovamente la netta impressione di essere spiata e guardò giù...

    "cosa cerchi tra l'erba strana creatura?" le chiese un essere completamente ricoperto di pelo uscendo da un cespuglio. La ragazza alzò lo sguardo di colpo sull'essere che sembrava la versione iperpilifera di Flame Guardian (e forse era proprio lui prima della ceretta) e cacciò un urlo d'orrore...

    "stammi lontano creatura immonda!"
    "e sarai bella tu!" le risposa Flame (pernulla interessato alle nudità della fanciulla data la notoria gayezza).
    "io posso vantare un corpo completamente ricoperdo di splendido pelo riccioluto, non come te, misera creatura, che ne hai solo un misero ciuffetto là in basso" continuò...

    "deve essere proprio una vita misera la tua, senza una folta pelliccia che ti protegge e copre dagli sguardi altrui. Ma se vuoi, con un incatesimo posso farti divenire pelosa come me!"
    La fanciulla pensò che era effettivamente esposa agli sguardi e al giudizio di chiunque con il bel corpo liscio e privo di peli, ma decise di rifiutare l'offerta di Flame, perchè ricoprendosi a moquette per evitare di essere ferita dal giudizio altrui, sapeva che non avrebbe potuto neppure godere del contatto intimo con gli altri e quindi continuò a cammianre nella foresta...

    ...dopo un altro po, incontrò un'altra strana creatura ricoperta di scaglie che le fece una proposta simile, ma la fanciulla rifiutò ancora preferendo restare nuda con il corpo morbido e indifeso piuttosto che ricoperta di solide scaglie, protetta si, ma incapace di provare il calore del contatto pelle a pelle con un altro essere umano. Continò quindi a camminare, finchè non giunse ad una radura...

    ...e lì. Proprio al centro una casetta di marzapane con la scritta MacDonald lampeggiante sulla porta di canditi e le travi del tetto fatte da salciccie di dubbia provenienza...

    ...visto che ormai stava tramontando il Sole, la fanciulla entrò nell'ipercalorico villino, e non trovando nessuno (la strega era infatti andata Sabba*), mangiò un comodino di fondente e si mise a dormire...

    *Versione folcloristica di una discoteca

    ...al mattino attorno alla casa non vi era più la foresta, ma un'intera città. La fanciulla fu svegliata bruscamente dal crollo di una parete, poichè i monelli del vicolo si erano buttati a capofitto sulla prelibata costruzione, e per non farsi trovare nuda in mezzo alla strada, si mise in fretta e furia i vestiti della vecchia strega e uscì dalla porta sul retro (in realtà si pappò vari strati di torrone per farsi un varco)...

    ...proprimo mentre usciva dal vicolo vide passare un gran carro, e sul carro un bellissimo ed aitante topone seppe dai pettegoli locali che era il capo delle guardie della città e che si vantava di non essere mai stato battuto in astuzia da nessuno, men che meno da una donna. Alla vista di tale topone e all'udire simile parole, la fanciulla decise: "Lo farò mio! "...

    ...sempre vestita da vecchietta, camminando per la la strada, ad un tratto sentì delle urla: un padre stava ricacciando la figlia in casa, spiegando che in una famiglia onorata una brava figlia esce solo il giorno delle propie nozze. La nostra fanciulla pensò: "ecco l'occasione per farmi conoscere da quel gran topone del capitano! Turlupinerò questa famiglia, andranno a denunciarmi e diventerò la criminale numero uno. Così sarà costretto ad interessarsi a me"...

    ...detto fatto, appena il padre della ragazza se ne fu andato a lavorare, chiamò questa alla finestra, e fingendosi sempre una vecchia disse che conosceva un modo per farla divertire con i ragazzi senza che il padre ne sapesse nulla. A tale notizia la giovane figlia saltò giù dalla finestra (il padre l'aveva infatti chiusa in casa ma dimenticandosi che abitavano al piano terra) e segui la nostra protagonista per le strade...

    ...la figlia vogliosa era molto carina e vari ragazzi si voltavano a guardarla mente camminava con la "vecchia". questa, visto un giovane bello, voglioso e un po tonto decise: "torlupinerò anche lui " e gli si avvicinò, lasciando la ragazza ad aspettarla poco più in là perchè non potesse sentire...

    ..."vedi quella ragazza? E' mia nipote. Ti piacerebbe vederla nuda?"
    -ragazzo:
    -"allora seguimi a distanza e poi entra in casa mia quando ti farò un cenno" gli diesse la fanciulla.
    Poi tornò dalla ragazza ed entrambe andarono a bussare alla porta di un ricco mercante.
    "Siamo due povere viandanti" disse al mercante non appena questo ebbe aperto la porta, se ci dai asili per qualche giorno, gli dei ti ricompenseanno lautamente del tuo nobile gesto...

    ...quello, che era una Pasta d'uomo ( ) fu ben felice di dare loro una camera. Appena dentro la nostra fanciulla disse alla ragazza: "togliti tutti i vestiti perchè il mercante mi ha detto che in casa ha un servo un po matto che strappa di dosso i vestiti a tutti quelli che non conosce"
    La ragazza da brava tontolona se la bevve e consegno tutti i suoi abiti alla nostra eroina. Subito dopo la nostra fanciulla scese a chiamarla il ragazzo e gli disse che la nipote lo sapettava già nuda al piano di sopra, ma che per non farla sentire in imbarazzo avrebbe dovuto andare lì completamente nudo pure lui (così sarebbero stati pari). Quello non se lo fece ripetere due volta, saltò fuori dai vestiti e corse nella casa del mercante...

    ...mentre la fanciulla si allontanava con tutti i vestiti e gli averi dei due giovani, si sentì un urlo provenire dalla casa del mercante che si era trovato i due che si rincorrevano allegramente per le camere. Subito il mercante chiamò le guardie per far arrestare i due lussuriosi e queste stavano per arrestarli quando i due giovani riuscirono a spiegare tutto e fu chiaro che la "vecchia" aveva turlupinato ognuno di loro...

    ...si sparse così la voce della misteriosa vecchia che andava a denudare la gente per la città e tutti i sudditi si guardavano con sospetto temendo di ritrovarsi nudi da un momento all'altro. Tanto più che la storia, passando di voce in voce s'ingigantì sempre più fino al punto che alcuni raccontavano di giganteschi party erotici nella casa del mercante...

    ...la situazione era diventata così insostenibile che il capitano delle guardie decise di indagare di persona e fece afficere l'identikit della "vecchia" a tutti gli angoli di strada...

    ...la nosta fanciulla intanto, rivendendo gli averi dei due giovani aveva preso una stanza in una locanda e comprato del vino e delle erbe per la seconda parte del suo piano moroso. Comincò quindi a girare per le strade accostando il proprio viso ai manifesti in ogni occasione in modo che la riconoscessero...

    ...uno dei monelli che si era pappato la casetta di marzapane la riconobbe e pedinò fino alla locanda e poi corse dubito dalle guardi a fare la spia in cambio di un pupazzetto di Flame che diceva "FAKE!" ogni volta che si tirava la cordicella in corrispondenza del pipino...

    ...quel gran topone del capitano, avuta la soffiata, mandò subito un drappello di guardie ad arrestare la vecchia. Le guardie fecero irruzione nella camera della nostra fanciulla intimando alla vecchia di arrendersi ma...

    ...non trovarono nessuna vecchia. La nostra fanciulla li attendeva laguidamente stesa su un tappeto, completamente nuda. Le guardie, impreparare ad una simile vista, incominciarono a sudare ed arrossire, al punto che dalla loro arbatura uscì il tipico sibilo della pentola a pressione...

    ...la fanciulla si passo eroticamente una mano lungo il corpo ed invitò le guardie ad accomodarsi e a bere il vino che aveva preparato per gli ospiti. Quelli, rossi come peperono e con le spade che sembravano di gommapiuma al confronto dei rispettivi pipini, non se lo fecero ripetere due volte. Bevvero e piombarono a terra come sassi (il vino era infatti drogato)...

    ...molte ore dopo il capitano della guardia (quel gran topone! ) se li vide tornare alla chetichella, saltellando per le strade con una mano davanti ed una mano di dietro. E quando li interrogò sull'accaduto seppe che non avevano trovato nessuna vecchia ma solo una bellissima fanciulla. Deciso a far chiarezza sulla cosa, andò lui stesso dalla "vecchia" e la trovò che rassettava la camera mettendo in ordine le armature e i vestiti rubati alle guardie...

    ..."i miei uomini devono essersi rimbecilliti" esclamò "qui non c'è nessuna ragazza, solo la vecchia che dovevano arrestare "
    a quelle parole la fanciulla si voltò verso di lui e ricordando ciò che aveva imparato nel bosco disse...

    "pochi giorni fa ho imparato che nascondersi dietro un velo di apparenza impedisce di poter avere un vero contatto con gli altri, e che bisogna aver il coraggio di esporsi al loro giudizio" e con queste parole fece scivolare via il travestimento da vecchia mostrandosi nuda e bellissima al capitano che rimase pietrificato da tale visione...

    "ho imparato" continuò la fanciulla avvicinandosi lentamente al Topone di cui si era perdutamente innamorata "che costruirsi una corazza per tener lontani gli altri per paura di soffrire, impedisce di amare" e così dicendo slacciò le cinghie dell'armatura del capitano lasciandolo completamente nudo (Essendo un vero Topone (TM) non portava nulla sotto l'armatura).
    "così come credere di essere il migliore impedisce di guardare negli occhi gli altri e scorgervi l'amore..."

    da qualche parte nel cervello del capitano topone una vocina diceva ancora "arresto" ma stava diventando sempre più flebile mentre la fanciulla gli prendeva una mando e la faceva scorrere su proprio corpo.
    "adesso sono completamente esposta e indifesa, potresti arrestarmi con facilità e se consideri un delitto aver fatto tutto questo per amor tuo, allora fallo" (e a sentrisi chiamare per nome il pipono s'impennò)...

    ..."oppure" continuò la fanciulla abbracciando teneramente il topone che amava "puoi decidere di abbandonare ogni protezione e sentire pelle a pelle quanto ti amo"
    Il capitano non se lo fece ripetere due volte, si autolicenziò e face teneramente all'amore con la fanciulla che aveva saputo battere la sua astuzia con la sincerità dell'amore.
    Si racconta che ancor oggi corrano tra i boschi nudi e facciano Zum-Zum allegramente amandosi ed accentandosi l'un l'altra completamente.

    Fine


  12. #32
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    primo tempo


    Molto, molto tempo fa, sulla sommità di una ridente collina si trovava un romito monastero.
    Il sole carezzava le tranquille mura di quel sacro ritrovo, quando ad un tratto, la quiete fu interrotta da un bussare imperioso.

    sorella: Apri immediatamente questa porta suor Dayuccia! Ho sentito dei rumori sospetti! Voglio ispezionare la tua celletta!
    Dayuccia: Un'attimo diletta sorella sarò subito da te!
    *si sente un furioso trambusto*
    Dayuccia, aprendo la porta tutta scompigliata: Eccomi sorella, dicevi?
    sorella: Don piponio mi ha detto di tenerti d'occhio, teme tu possa essere preda del peccato.
    Dayuccia: Don piponio si preoccupa troppo...
    sorella: quando c'è in gioco la salvezza dell'anima troppo non è mai abbastanza, fammi perquisire la tua celletta!
    Dayuccia:
    sorella: aaaaaaaaaaaaaaaaaaaah suor Dayuccia!!!! cosa sono tutti queste litografie di uomini nudi nasoste sotto il tuo letto?!
    dayuccia: ma no sorella, mi sono abbonata alla Bibbia illustrata e con il primo numero c'era Adamo...
    sorella: e quest'altro? è nudo pure lui!
    Dayuccia: Sansone
    sorella: ah, occhei, scusa di aver dubitat... hei aspetta! qui ce ne è un altro ancora sotto il cuscino!
    Dayuccia: Giuseppe spogliato e venduto dai fratelli :si arrampica sullo specchio:
    sorella: ah già, gli somiglia proprio allora io vad... cos'è stato?
    Dayuccia: nulla!
    sorella: no, no ho sentito un rumore provenire dal tuo armadio!
    Dayuccia: ma no sorella...
    sorella: non discutere suor Dayuccia! apri quell'armadio!
    Dayuccia: va bene
    sorella: aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! che ci fa un uomo nudo legato nel tuo armadio!!!!!!!
    Dayccia: ecco... ecco... vedi... mi hai rovinato la sorpresa. ecco si!
    sorella: ma quale sorpresa! quello è nudo e pure legato!
    Dauccia: posso spiegarti tutt...
    sorella: è peccato! peccatissimo! l'hai anche ferito!
    Dayuccia: ma.. ma... no, è sangue finto...
    sorella: che stai dicendo suor Dayuccia!
    Dayuccia: lo stavo preparando per la recita religiosa lui farà san sebbastiano...
    sorella: ah per un attimo ho creduto che il peccato fosse sceso su di te, scusa sembrano proprio ferite vere
    Sorella: bene *richide l'armadio con il topone dentro* Seguimi in cucina, oggi tocca a te preparare la ribollita.
    Dayuccia: Come potrei dimenticarmene, io adoro la ribollita
    sorella: nooooooooooo ferma! non camminare sul pavimento sacro!
    day: da quando in qua il pavimento sacro, adesso?
    sorella: da quando ci ho passato la cera benedetta, ovviamente
    day: ma tu ci cammini!
    sorella: io ho le pattine ricavate dal mantello di santa spilorcia
    day: e io come ci arrivo in cucina?
    sorella: credi che non abbia pensato anche a te? Lì nello sgabuzzino ci sono i trampoli di san pio, mettiteli e seguimi.
    dayuccia: il frate?
    sorella: no il pulcino
    Dayuccia era appena scesa dai trampoli arrivata in cuina, quando venne nuovamente redarguita:
    sorella: nooooooo ferma! non toccare le dita di san cicciotto!
    day: ma quali dita, questi sono salamini
    sorella: fa lo stesso sono sacri
    day: e allora perchè li mangi?
    sorella: mi sono appena fatta i gargarismi con l'acqua benedetta e quindi ho la bocca pura, tu invece no
    day: ma se sono stata un'ora in ginocchio a pregare
    sorella: appunto, hai ancora una goccina di latte degli angeli ad un angolo della bocca
    day: ...era per la penitenza che don Piponio mi aveva assegnato dopo avergli confessato di aver portato un oggetto sconsacrato nella mia cella
    sorella: te lo avevo detto che il calendario dei pompieri non era regolamentare, ma non ti crucciare, te l'ho sostituito con quello dei frati zozzoni
    dayuccia: non credevo che ti intendessi di uomini nudi sorella, se pur frati...
    sorella: ma che hai capito?! zozzoni perchè hanno fatto voto di zozzeria e non si lavano in modo che i loro corpi non suscitino pensieri impuri nelle fanciulle*[è una storia vera]
    dayuccia: che bello

    - SALMI DI GLORIA, CONIGLI IN SALMì
    dayuccia: che è stato?
    sorella: ti piace? è il nuovo citofono, me lo sono fatta mandare con la raccolta punti delle penitenze. Va a vedere chi è
    sorella: noooooooooo ferma!
    day: che c'è?
    sorella: non toccare la maniglia benedetta
    day: uffa ma non posso toccare niente! Tu come hai fatto ad aprire la porta?
    sorella: tocco le cose con queste pinzette benedette che sono state immerse nelle santissime acque del ritrovo romitro di santa colpevolista ovviamente
    day: allora dammele così posso muovermi anch'io
    sorella: no sono mie
    day: e allora come faccio ad andare a vedere chi ha suonato?
    sorella: passa dalla finestra e scendi aggrappandoti al rampicante

    Arrancando ed imprecando la tenera Dayuccia riuscì infine a ragiungere il portone del monastero ma non aveva ancora finito d'aprirlo che subito un sacco fu calato sul suo capino, mentre mani robuste la legavano sbrigativamente e gettavano in spalla.
    Poco dopo venne gettata su una carrozza che partì a tutta birra incurante delle grida d'aiuto della nostra povera eroina.
    E così tra scossoni e sussulti, curve mozzafiato e rumori sospetti d'ogni sorta Dayuccia viaggiò e viaggiò fino a quando...

    ...le medesime mani robuste non la tirarono fuori dalla carrozza e sospisero a forsa su per un'impervia scalinata, infine venne spinta a sedere su una seggiola e le fu finalmente levato il capuccio.

    Qual mirabilia! Dayuccia si trovava in una maestosa sala adornata di marmi, ori e velluti, circodata da impeccabili dignitari e, proprio davanti a lei, sul trono sedeva il re!
    Dayuccia: cosa significa tutto questo? Perchè mi avete fatta rapire?
    Re: Veneratissima sorella, ci scusiamo per i modi bruschi che l'hanno condotta qui, ma la situazione è grave e voi siete la nostra unica speranza
    Dayuccia: io?
    Re: Assolutamente. Ma badate è questione della massima segretezza, non fatene ferbo con alcuno! Dovete sapere che la mia unica diletta figlia, la principessa Culotte, ha ricevuto in dono un cavaluccio a dondolo pochi giorni orsono.
    Dayuccia: Non vedo cosa ci sia di grave, se una piccina riceve un cavaluccio
    Re: Invero, la principessa Culotte è grandicella ed in età da matrimonio
    Dayuccia: quindi mi avete fatta repire perchè il dono non era adatto all'età di vostra figlia?
    Re: Oimè era più che adatto in verità La principessa Culotte vi saltò in sella non appena lo vide e si mise a dondolare furiosamente... talmente furiosamente che il cavallucciò prese il volo ed uscì dalla finestra
    Dayuccia: Continuo a non capire
    Re: In parole povere mia figlia è stata rapita!

    Dayuccia: Rapita da un cavaluccio a dondolo?!
    Re: Rapita da un temibile stregone, che con le sua arti malefichè incatò il cavaluccio e poi lo recè in dono alla mia diletta figlia
    Dayuccia:
    Re: Suor Dayuccia dovete andare dallo stregone e portare in salvo la principessa Culotte!
    Dayuccia: IO?! Ma sono solo una suorina con le braccina da Olivia, questo è un copito per le guardie reali...
    Re: Le ho già mandate, non hanno fatto ritorno
    Dayuccia: Gli aitanti cavalieri?
    Re: scofitti
    Dayuccia: i ninja?
    Re: spariti
    Dayuccia: ma com'è possibile?
    Re: L'oscuro stregone è infido, potente ed astuto! Ha posto 3 temibili prove sul percorso per accedere al suo maniero, e mai nessuno è riuscito a passarle
    Dayuccia: e cosa vi fa pensare che io ne sarei capace?
    Re: Dovete sapere che costui basa il suo potere magico sulle arti erotiche. è un seduttore sopraffino, profondo conoscitore d'ogni pratica zumzummatoria.
    Quindi solo una casta e pura suorina, può essere immune ai suoi incatensimi.
    Dayuccia: ah


  13. #33
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Secondo tempo


    Astrologo reale: Confermo tutto quel che ha detto il nostro agusto sovrano. Pur tuttavia il viaggio è lungo e la missione perigliosa,
    per quanto l'abile Dayuccia sia coraggiosa... è tappettina ed ha dunque bisogno di qualcuno che la protegga...
    Re: E sia! Si chiami Sir Braciolone allora! L'unico mio cavaliere ancora al mio servizio!
    Dayuccia: come mai non è partito con gli altri?
    Astrologo lui è un baddo

    e fu così che a grandi e fieri passi entrò nella sala il più coraggioso ed aitante cavaliere del regno (almeno a suo dire)
    Dayuccia: ma è completamente nudo!
    Braciolone: Soave fanciulla non ti facciano stupore le mie inesistenti vesti, poichè il vero prode non ha bisogno nè di corazza nè di mutanda ed affronta ogni pericolo a petto nudo (e pure il resto)
    Dayuccia: ma almeno la spada...
    Braciolone: Lascio ai vili siffatti strumenti di morte, so ben sbaraglaire anche il più folto gruppo di marranti armato solo della mia possanza e della mia virtù ed ora, per volere del nostro augusto sovrano, esse sono al vostro servigio.
    e così dicendo inalzò il superbo pipinò al cielo
    ...Astrologo: ecco perchè non l'avevamo mandato
    Dayuccia:
    Re: allora è deciso! Partite orsù!
    Dayuccia: ma io vermente...

    Attraversare impervie foreste ed aspre motagne Dayuccia e Braciolonio giunsero al cospetto di una maestosa sfinge.
    Sfinge: Altolà miseri motali! Se passate volete per giungere al cospetto del mio padrone, prima dovrete risolvere un mio indovinello!
    Dayuccia: Non ti temo sfinge, indofinella pure
    Sfinge: Bada bene, nessuno è mai riuscito a risolverlo! Tutti i cavalieri e gli eroi inviati da re hanno fallito e me li sono pappati! Rinuncia e salvati misera suorina!
    Dayuccia: Ok, allora vad...
    Braciolonio: Non ti temiamo orrida creatura! Orsuò dicci il tuo enigma!
    Proruppe Braciolonio agitando minacciosamente il pipino
    Sfinge: Cos'è quella creatura che al mattino ha quattro gamb...
    Dayuccia: L'uomo!
    Sfinge: Non vale!
    Dayuccia: Si invece, ho riposto giusto!
    Sfinge: non avevo finito la domanda, quindi la riposta è invalida Te ne faccio un altro:

    in una strada ci sono cinque case dipinte in cinque colori differenti.
    In ogni casa vive una persona di differente nazionalità. Ognuno dei padroni di casa beve una differente bevanda, fuma una differente marca di sigarette e tiene un animale differente.
    1- L'inglese vive in una casa rossa.
    2- Lo svedese ha un cane.
    3- Il danese beve tè.
    4- La casa verde è all'immediata sinistra della casa bianca.
    5- Il padrone della casa verde beve caffé.
    6- La persona che fuma le Pall Mall, ha degli uccellini.
    7- Il proprietario della casa gialla fuma le Dunhill's.
    8- L'uomo che vive nella casa centrale, beve latte.
    9- Il norvegese vive nella prima casa.
    10- L'uomo che fuma le Blends, vive vicino a quello che ha i gatti.
    11- L'uomo che ha i cavalli, vive vicino all'uomo che fuma le Dunhill's.
    12- L'uomo che fuma le Blue Master, beve birra.
    13- Il tedesco fuma le Prince.
    14- Il norvegese vive vicino alla casa blu.
    15- L'uomo che fuma le Blends, ha un vicino che beve acqua.

    a chi appartiene il pesciolino?

    Dayuccia: il tedesco!
    Sfinge: Santi numi! Questa suorina è astuta come una Dayuccia! Puoi passare
    Braciolonio: Bane adesso rimangono solo due prove.
    Sfinge: Fermo lì! Lei può passare. Tu non hai ancora passato la prova. Eccoti un indovinello
    Braciolone tra sè e sè: tanto ho già sentito la risposta
    Sfinge: Qual è quell'animale che al mattino cammina con quattro zampe, di giorno con due, e alla sera con tre?
    Braciolone: il tedesco!
    Al che la sfinge Balzò su Braciolonio e lo mangiò in un sol boccone
    Dayuccia

    E così Dayuccia proseguì sola soletta verso il maniero del perfido stregone.
    La sera sappressava quieta quando giunse ad uno stetto ponte con affisso al lato un cartello: SECONDA PROVA.
    Dayuccia: dev'essere una prova di coraggio. Ma so come si fa, basta non guardare giù
    Un piedino dietro l'altro Dayuccia era già a metà del ponte quando improvvisamente due figuri, che fino ad allora erano rimasti nascosti alle estremità del ponte si misero a spingerlo ad agirarlo ridendo sguaiatamente.
    Badito 1: Ma guarda che bel bocconcino abbiamo qui!
    Badito 2: Questa sera si zumzumma
    Dayuccia: fermi! abbiate rispetto per l'abito che indosso!
    Badito 1: è vero, non possiamo zumzummarla, sarebbe sacrilego... spogliamola!
    Detto fatto le strapparono gli abiti di dosso e li gettarono giù dal ponte
    Bandito 1: ed adesso
    Badito 2:

    Dayuccia: fermi, fermi mi vergnogo così davanti a tutti!
    Bandito 1: ma ci siamo solo noi!
    Dayuccia: appunto Sono troppo tappettina per oppormi alle voglie di due così prestanti omaccioni, quindi vi accontenterò in tutto Però qui sul ponte è scomodo, andiamo dall'altra parte, dove ci sono i cespuglietti...
    Bandito 2: in effetti sarebbe più comodo
    Dayuccia: Ben detto, tu sarai il primo allora
    Bandito 1: pure io
    Dayuccia: tu dopo vedrai saprò ripagarti dell'attesa
    Bandito 1:
    Bandito 1: ma guarda come si agitano quei cespuglietti! La suorina si sta mettendo d'impegno!
    Dayuccia: yuuuuuuuuuuu-huuuuuuuuuuuuuuu! Bel giovineeeeeeeeeeeeee! Il tuo amico è crollato, adesso è il tuo turno
    Bandito 1: Non chiedo di megli... oibò che scherzo è mai questo!
    gridò il bandido facendo un salto indietro alla vista del suo compare esanime e con la faccia imbrattata si sangue
    Dayuccia: credevi forse che mi sarei assoggettata a due zozzoni come voi? Anche se ho le braccine da Olivia so difendermi!
    Bandito 1: Non mi inganni carina. Le ho sentite le storie di quelle truccatrici che assalgono i viandanti nei boschi riempendoli di ferite finte per divertirsi a spaventarli. L'ho capito il tuo gioco: prima hai zumzummato il mio compare fino a sfinirlo e poi l'hai truccato credendo di spaventarmi, ma io non ci casco ed ora è il mio turno!
    Dayuccia: Sono completamente nuda, dove vuoi che nasconda un set di trucci?
    Bandito 1: ed allora com'hai fatto?
    Dayuccia: Così! *e gli assesto una violentissima sassata in mezzo agli occhi*

    Con alle spalle la seconda prova ed a notte ormai fonda Dayuccia giunse finalmente in vista del maniero dell'oscuro stregone.
    Ma tra l'ingresso e la nostra eroina si frapponeva un intricatissimo labirinto di siepi e funesti lampi minacciavano un temporale imminente.
    Dayuccia: Un labirinto no non ho alcun senso dell'orientamento Sono nuda è buio sta per cominciare a piove magari grandina pure

    Ma proprio in quel momento un provvidenziale lampo fece balenare tra l'eraba un paio di cesoie e la nostra eroina, colta l'occasione al balzo si mise a percorrere il labirinto in linea retta, cesoiando ogni ostacolo fino a giungere al portone del maniero.

    L'immane portone si aprì lentamente rivelando una figura di nero ammantata, ingobbita e con gli occhi strabuzzati.
    Dayuccia: ordunque ti ho trovato vile stregone!
    Bagarozzo: ma no signorina nudista, sono solo l'umile servo del mio dilettissimo padrone. Prima di poterlo incontrare deve superare l'ultima prova.
    Dayuccia: ehi, un momento, le prove dovevano essere 3
    Bagarozzo: infatti tre sono: la sfinge, il ponte...
    Dayuccia: ...e il labirinto. Le ho fatte tutte
    Bagarozzo: quale labirinto?
    Dayuccia: quello là fuori, ho tagliato tutto con le cesoie!
    Bagarozzo: iiiiiiiiiiiiiih l'orto!

    Bagarozzo: ci avevo messo tanta cura nel farlo crescere
    Dayuccia: Scusa è che sono così tappettina, che le piante mi sembravano talmente alte da formare un labirinto
    Bagarozzo:
    Dayuccia: Dunque quale sarebbe la vera terza prova?
    Bagarozzo: Segua i miei passi...

    Dayuccia venne introdotta in una sala ovale drappeggiata da ogni lato con pesanti panneggi di velluto.
    Stava per chiedere spiegazioni sulla prova a Bagarozzo quando si accorse che l'aveva già lasciata sola, chiudendo per di più la porta a chiave.
    "Che lietissima sorpresa, una sinuosa ospite mi onora con la sua beltate" proferì una voce calda e suadente proveniente da dietro uno dei molteplici panneggi.
    Dayuccia si strinse le braccia al corpicino ricordandosi improvvisamente di essere ancora nuda.
    Dayuccia: sono qui per salvare la principessa Culotte lurido stregone! Lasciala andare!
    Stregone: se supererai la terza prova, mio bocciolo d'ogni diletto, potrai incontrarla.
    Dayuccia: ebbene, quale sarebbe questa prova?
    Stregone: Resistere al mio più potente filtro d'amore *SPRUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUZZZZZZZZZZ*



  14. #34
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Terzo tempo


    Dayuccia iniziò a fremere di passione non appena il misterioso aroma carezzò le sue narici.
    Stregone: Senti il potere del mio light blue?
    Dayuccia: Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
    Ed in un sol balzo lacerò proprio il tendaggio dietro cui si nascondeva lo stregone guidata unicamente dal richiamo ormonale.

    E qual mirabilia! L'oscuro stregone era in realtà un giovine ed aitante topone dal corpo gagliardo e sodo e dallo sguardo penetrante!
    Dayuccia gli fu subito addosso lacerandogli le vesti a morsi mentre scariche d'erotismo elettrostatico scoppiettavano attorno al suo corpo nudo e palpitante.
    Dayuccia: Ti voglio!
    Stregone: a... aspetta un attimo! Non ci siamo ancora presentati!
    Dayuccia: e allora vieni a conoscermi!
    Mugolò Dayuccia afferrando il capo del topone e schiacciandogli il viso contro i propri seni
    Stregone: mi... mi... chiamo Pulcineo! E tu chi sei?
    Boffonchiò lo stregone semisoffocato
    Dayuccia: Sono la tua schiava!
    ruggì Dayuccia strappandogli le mutante e gettandolo atterra
    Pulcineo: Ferma! Ferma! Non è regolamentare ci vuole la scatola nera!

    Pulcineo gattonè in fretta e furia sotto i tavoli verso la libreria e riuscì appena in tempo ad afferrare un antico tomo prima che Dayuccia piombasse nuovamente su di lui schiacciandolo contro il pavimento con il lieve peso del proprio corpo fremente.
    Pulcineo: guarda qui, vedi? In tutti i trattati illustrati d'arte erotica c'è spiegato che bisogna avere una scatola nera sulle parti zozze prima di iniziare a zumzummare...
    E così dicendo riuscì con un abile mossa a chiudere il proprio pipino nella scatolina nera che portava sempre con sè
    Pulcineo: Ecco, ne ho una anche per te indossala

    Dayuccia esasperata dalla passione strappò via la scatolina dal pipino di pulcineo con un gesto secco e deciso
    Pulcineo: AAAAAAAAAAAAAAAAAAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUURRRRRRRR RRRRRRRGGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHHH! *l'urlo di pulcineo rimbomba tra le valli*
    Pulcineo: ma che ti salta in mente? c'erano le cinghie di sicurezza chiuse

    Ma Dayuccia era troppo intenta a rimirare il suo pipino per prestare attenzione a quel che diceva
    Dayuccia: com'è... minuto!
    Pulcineo:
    Dayuccia: Mi piace
    Pulcineo: anche tu devi piacere a lui, guarda come ti si struscia contro
    ...e non riuscì a dire altro perchè Dayuccia non gli diede un attimo di tregua per tutta la notte nè per il giorno dopo nè quello dopo ancora compretamente presa dalla bramosia erotica.

    ...mooooooooooooolto tempo dopo.
    Bagarozzo: ecco signore, il ricambio per la sua flebo
    Pulcineo: grazie come mi sento debole Eppure non capisco, ho studiato per anni ed anni tutti i trattati erotici e in nessuno si accennava al fatto di togliere la scatolina nera
    Dayuccia: Pirla quel quadrato nero sulle illustrazioni era la censura!
    Pulcineo: ah
    Dayuccia: ed ora tira fuori la principessa Culotte o ricomicio
    Pulcineo: Mi... mi... stai minacciando?
    Dayuccia: No, in realtà ricomincerò comunque sei troppo un topone
    Pulcineo: :terriore: Bagarozzo libera Culotte dalla sua stanza nella torre
    Bagarozzo: come desidera padrone

    Culotte aveva appena messo piede nella stanza che, fulminea, lanciò un comodino dritto in mezzo agli occhi di Pulcineo facendo stramazzare sul colpo
    Culotte: Vile stregone! Non mi assoggetterò mai alle tue perverse mire! Non la metterò quella scatolina ner...
    Dayuccia: Ferma, ferma Non è come sembra è solo un grandissimo topone desideroso di zum-zummare, ma non aveva mai trovato nessuno che gli desse qualche lezione di pratica
    Culotte: ah è tu chi saresti?
    Dayuccia: Sono suor Dayuccia, tuo padre mi ha incaricato di venirti a salvare. Ti riaccompagnerò al palazzo oggi stesso!
    Culotte: Finalmente Da qualche parte dovrebbe esserci il cavalluccio a dondolo, possiamo usare quello per tornare a palazzo
    Dayuccia: Sentito Bacarozzo? Tira fuori il cavaluccio volante!
    Bagarozzo: prendo ordini solo dal mio padrone, e la pagherete per avergli fatto del male
    Dayuccia: Porta qui quel cavaluccio adesso... altrimenti *si carezzò un seno con aria lasciva* ti farò impazzire di piacere
    Bacarozzo: Accidenti, ma quanto dura l'effetto del light blue? Vado, vado

    Dayuccia: che strano cavaluccio come mai ha un pomello in mezzo alla sella? Non dovrebbe stare davanti?
    Culotte: Prova a sedertici sopra ed inizia a dondolarti, tutto ti sarà chiaro
    *Dayuccia si siede*
    Dayuccia: ah
    Culotte: Bene, possiamo andare. Appena arriva l'orgasmo si stacca da terra
    Dayuccia: aspetta, carica anche Pulcineo tra noi sul cavaluccio
    Culotte: Vuoi portarlo con noi?
    Dayuccia: certo, ti ha rapita. Merita una punizione
    Culotte: in effetti è un gran bel topino...

    re: qual mirabilia! Qual diletto! La mia adorata figlia torna sana e salva! Infinite grazie suor Dayuccia!
    e per dinci! per bacco! avete anche catturato il malvagio stregone
    pulcineo: veramente io...
    re: zitto infame ti farò tosto tagliare la testa!
    culotte: ma no reverendo padre!
    re: come no? ti ha rapita!
    Dayuccia: la principessa culotte voleva dire che uno stregone così possente non può essere ucciso tagliandogli la testa, getterebbe una maledizione su di noi e si reincarnerebbe quanto prima
    pulcineo: ma veramente io...
    Dayuccia: zitto *gli assesta un calcio negli stinchi*

    re: allora lo bruceremo! si al rogo!
    culotte: ma no, reverendo padre!
    re: come no? ti ha tenuta segregata per mesi e mesi!
    Dayuccia: la principessa culotte intendeva dire che neppure il rogo ci metterebbe al riparo dai suoi temibili poteri!
    re: e allora che facciamo?
    Dayuccia: l'unica e siggirlarlo assieme ai suoi temibili poteri nella torre più alta del castello
    Culotte: la leggenda dice che solo una nobile principessa possa girare una chiave capace di tenerlo ringhiuso (e modestamente sono principessa )
    re: e dovrei affidare alla mia diletta figlia un compito così gravoso
    pulcineo: ma veramente io...
    Culotte: *lo imbavaglia* stava per lanciare un incantesimo è fuggire
    pulcineo:
    Dayuccia: avete ragione di ritenere gravoso il compito che il fato ha assegnato a vostra figlia, ma non temete, non sarà sola. L'assisterò giorno e notte stando con lei nella torre e proteggendola con le mie preghiere
    re: o come siete nobile suor Dayuccia. abbandonate la serenità del vostro monastero, le dolci levate all'alba, le rinvigorenti docce gelate, i casti diuni, i santi inni sacri inginocchiata per ore ed ore, e tutto questo per il bene di mia figlia!
    Dayuccia: già

    e fu così che Dayuccia e Culotte tennero rinchiuso il topone pulcineo nella più alta torre del castello, ove incessantemente lo zumzummarono vivendo felici e contente (si pure Pulcineo visse felice e contento )



    FINE


  15. #35
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪



    Tanto, tanto tempo fa in regno lontano, lontano, ma così lontano che bisognava cambiare 18 corriere per arrivarci, vi era uno splendido castello, con torri, merli e festoni garrenti, e nel castello, principi a non finire!

    Principi con piume ed alamari, principi lungo i corridoi e sulle scale, principi in marsina ed in kilt, principi su ogni panca, divano e lampadario...

    ... ce n'erano di alti e di bassi, di forti e di mollaccioni, di toponi e di cessaioli, ma tutti, nessuno escluso, teneva presso il cuore un fine cammeo della misteriosa principessa di quel castello.
    Il re infatti, vedendo che la diletta figlia era ormai in età da marito, ma non potendo mostrarla al pubblico, perchè l'etichetta regia imponeva che nessuno potesse vederla fin dopo la prima notte di nozze, aveva inviato fino nei regni più sperduti un cammeo delle di lei chiappette, e questo era bastato per stipare il castello di ardenti spasimanti.

    Ed ora il re era nei guai. Tutti quei principi gli stavano rapidamente svuotando la regia dispensa, per non parlare delle file al bagno.
    Così si diede subito da fare per organizzare varie prove per selezionare solo i migliori.
    Per prima cosa prese in considerazione i doni che i principi avevano portato alla sua diletta figlia,
    e rimandò subito a casa quei principi talmente tirchi da non averli fatti, quelli che avevano portato dildi e vibratori (la principessa ne aveva già troppi) sia quelli che si erano presentati con gerbilli impagliati ed altre bizzarre amenità.

    Ma erano ancora troppi, così il re di buon mattino si affacciò al balcone sotto cui si erano assiepati i principi e disse:
    Re: O principi venuti da lontano! Gagliardi maschioni bramosi della mia diletta figlia! Voi siete molti ma lei è una sola!
    Principi: Non importa, faremo dei turni! Se ci organizziamo in gruppi di sei, possiamo finire la prima tornata per Maggio e poi ricominciare il giro!
    Re: Ciò renderebbe assai arduo stabilire chi sia il padre del futuro erede al trono
    No, faremo come si è sempre fatto dai tempi antichi: dovrete affrontare perigliose prove e solo il più abile e valoroso tra voi avrà in fine la mia diletta figlia.
    Principi: Per la proprietaria di così soavi chiappette siamo pronti ad affettar draghi, recuperare anelli magici gettati nei vulcani, tagliare alla giulienne schiere di giganti!
    Re: Il vostro ardore vi fa onore, ascoltate dunque quel che dovrete compiere: dovrete rifare tutti i letti del castello, rassettare ogni stanza, spolverare ogni mobile, lucidare e lustrare ogni maniglia, vetro, specchio, argenteria e piatto, dovrete cucinare, spazzare, rammendare, stirare, spazzolare e tenere in ordine ogni più piccolo pertugio di questo castello!
    Principi:

    E così, in meno di una settimana, l'arduo cimento aveva ramazzato via principi su principi, lasciando solo cinque spasimanti ancora in lizza:
    Afrosonio, Percibialde, Vantobaldo, Frigensio ed il misterioso Cavaliere Nero...

    Il re decise dunque che era tempo di conoscere meglio i papabili futuri generi, e li invitò a raccontare di sè, di perchè credevano di essere il principe adatto e di dove si vedevano tra cinque anni.

    Afrosonio: Yolla pa'! Ci vengo da no piccolo regno dove alleviamo le capre!
    Se la principossa mi spesa, la ci faccio imparare a cavalcare le capre, e tra cinque anni ci partezipiamo alla gara di trotto! Ci l'è dei bei formaggi in premio!

    Percibialde: Magno e generoso sire, provengo da una purissima dinastia di principi, principe era mio padre e principe mia madre.
    Il mio braccio è forte ed il mio cuore puro, concedetemi in sposa quel gioiello che chiamate figlia e tra cinque anni avrò mosso guerra ad ogni regno vicino e le vostre terre si estenderanno fin dove tramonta il Sole!

    Vantobaldo: Ringrazio la Maestà vostra per la puntale domanda. Dove sapere che nessuno al mondo può paragonarsi a me, né per carattere, né per corpo, né per intelletto, né per eloquenza, né per intuito, né per prodigiose imprese; dovente infatti sapere che posseggo la capacità di camminare sui pavimenti, dormire sulla schiena, sul fianco, destro, sul sinistro e, persino a pancia in giù, fin dalla più tenera età sono stato capace di suggere il latte e prima ancora d'imparare a parlare sapevo strillare così forte da far tremare tutti i vetri del palazzo, inoltre la mia folta chioma possiede il magico potere d'agitarsi ogni volta che tira vento e non indosso il cappello, ma non è tutto...

    Vantobaldo continuò a lodarsi per ore ed ore, finché ogni abitante del castello, mosche comprese, non piombò in un profondo sonno.
    Sonno che avrebbe potuto protrarsi per anni ed anni, come in ogni fiaba che si rispetti, ma che invece fu interrotto poche ore dopo, dall'arrivo di una domestica che era scesa in paese a fare compere, ed aveva lanciato un urlo d'angoscia al vedere che, mentre tutti pisolavano, Vantobaldo si era scofanato l'intera dispensa regia.
    Visto l'andazzo, il re decise che le interviste erano troppo pericolose, e per selezionare il principe definitivo una volta per tutte, optò, su consiglio del fido mago di corte, per un sano vecchio torneo.

    Il mattino seguente tutta la corte si era radunata sui bastioni che correvano lungo la spianata davanti al castello e, proprio nel punto di migliore osservazione, era stato eretto un trespolo regio che, protetto dal sole con una variopinta tenda, ospitava il re, con alla sua destra la misteriosa figura della principessa, completamente velata, ed alla sinistra il fido mago di corte Zampognone.
    *pata-pata-prù!* *pata-pata-prù!* *pata-pata-prù!* rullarono i tamburi.
    Araldo: Nella prima sfida si affronteranno Il principe Frigensio di Rocca Spigola Di Sotto e il Misterioso Cavaliere Nero di Non Ce Lo Ha Voluto Dire!

    *pata-pata-prù!* *pata-pata-prù!* *pata-pata-prù!*
    Ecco che dal cancello orientale entra Frigensio su un galliardo cavallo bianco, adornato da coccarde e piume blu e protetto, come il suo padrone del resto, con una magnifica armatura dai riflessi argentati. Frigensio fece due giri della spianata al trotto, ricevendo i gridolini d'approvazione da ogni dama,
    e poi andò a fermarsi davanti al trespolo regio.
    Frigensio: Sire con questa lancia conquisterò il vostro consenso alle nozze con vostra figlia, mentre ella la conquisterò con un'altra lancia ben più lunga
    Re: Fortuna che non sono mia figlia
    Quindi Frigensio si andò a sistemare al limite della spianata, pronto per la pugna.

    *pata-pata-prù!* *pata-pata-prù!* *pata-pata-prù!*
    Ecco che dal cancello occidentale entra il Misterioso Cavaliere Nero su un minuscolo pony nero, senza alcun fronzolo che non sia l'armatura nera come la pece, come il suo padrone del resto. Il Misterioso Cavaliere Nero trotterellò per ben due volte lungo la spianata, ricevendo i mormorii incuriositi della folla, e poi andò a fermarsi davanti al trespolo regio.
    Quindi sollevò la lancia, che somigliava curiosamente ad un bastone del mocio dipinto di nero, e l'agitò in direzione della principessa senza proferir parola.
    Re: ... Suppongo valga comunque come presentazione Puoi andare a prende il tuo posto.
    Il Misterioso Cavaliere Nero si mise al lato opposto della spianata e puntò il mocio, ben saldo, contro Frigensio.
    *pata-pata-prù!* *pata-pata-prù!* *pata-pata-prù!*

    Poi i tamburi tacquero, lasciando i due contendenti a fissarsi in silenzio, mentre qualche inserviente fuori campo, gettava dei cespugli rotolanti dentro l'inquadratura.
    Re: Zampognone dà il segnale!
    Il mago di corte s'infilò una mano nell'ampia manica e ne estrasse un macina pepe, gettò la testa all'indietro e cominciò a macinare furiosamente proprio sopra al nasone bitorzoluto.
    Zampognone: ehhh.. eeeeeeehhhh.. ETTTEECìiiiiiiiiiii!!!
    Tosto i due contendenti spronarono le cavalcature e si misero a correre come forsennati l'uno contro l'altro, le lance puntante contro i rispettivi cuori.

    In un attimo furono l'un contro l'altro e con un portentoso DING! La lancia di Frigensio sbalzò il Misterioso Cavaliere Nero giù dal pony.
    La folla stava già per applaudire quando s'interruppe sgomenta ed incredula.
    Il colpo era stato così forte da far saltar via l'elmo al Misterioso Cavaliere Nero... e qual mirabilia! L'elmo oscuro aveva tenuto nascosto un dolce faccino perfettamente truccato ed incorniciato da lunghissimi capellini!
    Re: Cos'è questo oltraggio?! Solo i principi hanno il diritto d'aspirare alla mano di mia figlia!
    Dayuccia: Ma sire, non mi riconoscete? Sono io vostra figlia! La legittima principessa Dayuccia!
    Re: No, non ti riconosco. E come potrei d'altronde? Secondo le regole nessuno può vedere la principessa prima della prima notte di nozze!
    E poi mia figlia è proprio qui accanto a me!
    Principessa: e ci marcherebbe altro
    Dayuccia: io sono la vera Dayuccia! Tu sei solo una vile impostatrice! Impositrice! Impostifrì...
    Re: Basta! Ho sentito abbastanza! Per esserti introdotta illegalmente nel torneo ed aver offeso la mia diletta figlia ti condanno ad essere abbandonata nuda, tra negroni che non vedono una donna da 7 generazioni, sull'isola di Fapfap... e poi vedremo quel che faranno di te!
    Dayuccia: i negroni noooo, sono astemia!
    Re: Zampognone esegui!
    Dayuccia: Un attimo parliam...
    *ZOOOOOT!*
    In un batter d'occhi un lampo scaturì dal nasone di Zampognone e colpì Dayuccia in pieno, lasciando al suo posto solo una nuvoletta rosa e l'armatura nera fatta in casa.



  16. #36
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪



    *ZOOOOOT!*
    Con un lampo Dayuccia si ritrovò nuda nel fitto della foresta dell'isola di Fapfap.
    Dayuccia: Ecco, lo sapevo, non rimasta nuda anche in questa fiaba Ma non intendo darmi per vinta, esplorerò l'isola e qualcosa troverò!
    E così Dayuccia si mise a vagare per l'isola, stando ben attenta a non incorrerne nei suoi abitanti in crisi d'astinenza.
    Tentativo vano aimè! Tre paia d'occhi già la scrutavano da un fitto cespuglietto!
    Fappaniano1: Cosa sarà mai quella strana creatura? Non ho mai visto nulla di simile
    Fappaniano2: Guarda com'è gonfia lì davanti, attento non ti avvicinare, potrebbe essere contagiosa!
    Fappaniano1: Eppure è strano sento il pipino che si risveglia ma non è mattina, temo riesca a mutare le ore del giorno a suo piacimento!
    Fappaniano3: Tagliamo la testa al toro e vacci a parlare!
    Fappaniano1: Va avanti e parlaci tu
    Fappaniano3: Io?! ma sono timido, fallo tu!
    Fappaniano1: Voglio che ci vada tu proprio perchè sono timido pure io!
    Fappaniano2: Non guardate me, io vado ad avvertire il capo villaggio...
    Fappaniano3: Ihhhhhh ci ha sentito, si è girata da questa parte! *si butta a terra e fa il morto*

    Subito dopo una pigna colpì in testa Fappaniano1.
    Dayuccia: Vi ho sentiti bisbigliare vili maniaci venite fuori con le mani alzate ed i pipini abbassati, o vi tiro un'altra pigna!
    Alla minaccia Fappaniano1 uscì fuori, trascinando pure Fappaniano3, che faceva il morto, pur di non restare solo.
    Fappaniano1: Ba... ba.. Bada bene demone o spirito che tu sia! Uno di noi è già andato ad avvertire il capo villaggio; non importa quali siano i tuoi poteri, se ci fai del male, presto avrai tutto il villaggio addosso!
    "Stai parlando di lui" replicò Dayuccia indicando Fappaniano2 svenuto poco più in là.
    Dayuccia: è sbucato fuori da un cespuglio all'improvviso è gli ho tirato una pigna sul coppino.
    Fappaniano1: O Potente Spirito risparmiaci!
    Dayuccia: Forse vi risparmierò ma solo se risponderete sinceramente alle mie domande, altrimenti...
    Fappaniano1: Qualsiasi cosa
    Dayuccia: Dove si trova quest'isola sperduta? Debbo tornare al più presto al castello del re, e non importa se dovrò affrontare mari in tempesta, cime scoscese o code al casello: ho un conto in sospeso con quella usurpatrice!

    Fappaniano1: Tutto qui? Basta che segui il sentiero...
    Dayuccia: Ma non siamo su un'isola?
    Fappaniano1: Si, ma è un isolotto dentro il parco reale se segui il sentiero, trovi un ponte e poi la scalinata che porta al castello...
    Dayuccia: Ah Bene, per questa volta vi risparmio allora
    E così dicendo corse via.

    Fappaniano3 aprì un occhio ed osservò la scena: l'abbiamo scampata bella eh?
    Fappaniano1: Fappaniano2 non tanto...
    Fappaniano3: è ancora svenuto?
    Fappaniano1: già
    Fappaniano3: allora zumzummiamolo prima che si riprenda
    Fappaniano1:

    E così Dayuccia si mise a correre a perdifiato lungo il sentiero, corse attraversando il ponte, corse sulla scalinata, corse con le campane della cappella che risuonavano sempre più vicine ammonendola dell'imminenza del matrimonio, corse tra i tavoli nel tè, corse attraverso la cucina ed attraverso la torta nuziale, corse per i corridoi e per le sale, finché spalancò le porte gridando: "Questo matrimonio non s'ha da fare!"

    Dodici pipini sussultarono violentemente mentre i loro proprietari si voltavano basiti.
    Guardia: questo è la toilette delle guardie
    Dayuccia: ah la cappella dov'è?
    Guardia: due porte più in là
    Dayuccia: ok, grazie, continuate pure

    Poco dopo, due porte più in là, Dayuccia piombò nella cappella gridando: "Fermate la cerimonia!"
    Dodici dozzine d'invitati, sei dozzine d'imboscati e due dozzine di chierichetti sussultarono violentemente e la guardarono esterrefatti.
    "Una torta parlante!" urlò il vescovo, e svenne.
    "Ma quale torta, è solo un po' di panna" replicò Dayuccia districando le figurine di zucchero degli sposi che le si erano impigliate tra i capellini.
    Re: Ancora tu?! Zampognone, sistemala una volta per tutte!

    Zampognone si soffiò prodigiosamente il naso traendone una saetta, ma questa volta Dayuccia fu più veloce e si gettò di lato, mentre la madre dello sposo, dietro di lei, veniva tramutata in un fenicottero. Subito si scatenò il panico: gli invitati cercavano riparo tra le panche, il re urlava come un ossesso, Vantobaldo si convinse che un proprio discorso avrebbe potuto calmare gli animi, i chierichetti si gettarono a terra, per guardare sotto le gonnelline delle damigelle, Zampognone si mise a scaracchiare incantesimi a 360 gradi e la principessa cercò di darsi alla fuga.

    Ma Dayuccia zigzagò tra gli incantesimi e, sgusciando tra gli invitati aiutata dalla panna che la ricopriva, placcò infine la principessa e le strappò il velo, che era cucito al vestito, che era cucito alla biancheria, lasciandola completamente nuda.
    La scena fu così stupefacente che tosto tutti s'immobilizzarono e Zampognone, rimandando indietro lo starnuto all'ultimo momento, si tramutò in set di pentole tirolese.

    Folla: Ma... ma... sono identiche!
    Altra folla: Non proprio, guarda meglio La "principessa" ha un pezzo in più
    Re: Che mai significa tutto questo?!
    Dayuccia: Sono la sola ed unica principessa padre mio, ma il vostro perfido Zampognone in combutta con questu sciaguratu mi rinchiuse in una camera adiacente alla mia ed identica in tutto ad essa, salvo per avere tutto il mobilio al rovescio ed un vetro al posto dello specchio a parete. Così sono stata costretta a vivere nel mio stesso riflesso, mentre l'altru scimmiottava ogni mio movimento.
    GayCream: suvvia, scimmiottare Era un'interpretazione artistica
    Dayuccia: zittu, brutto fake se fosse riuscitu a sposarsi l'incantesimo sarebbe diventato irreversibile, e io mio sarei trasformata in un vero specchio, ma per fortuna Zampognone, che tutto aveva organizzato per scacciarvi dal trono con l'aiuto della mia copia, anche se ora finge la tipica indifferenza di una pentola tirolese, non aveva previsto che riuscissi ad allentare le maglie dell'incantesimo riuscendo a fare qualcosa che quel brutto fake non fosse capace di imitare. Mi ci è voluta un'ora buona, ed un gran male alle ginocchia, ma GayCream non ha saputo reggere tanto

    Re: Adorata figlia mia, perdonami per non averti riconosciuta! Guardie! Portate immediatamente Zampognone e GayCream nell'isola del Fapfap, e che vi restino in esilio a vita! Ed ora, cara figliola, possiamo ancora riprendere la cerimonia, basterà fare un po' di massaggio cardiaco al vescovo e potrai sposarti con Vantobaldo...
    Dayuccia: Veramente... Ecco... ...tutti quei principi hanno dovuto superare prove su prove per aver diritto al matrimonio... sarebbe ingiusto che io mi sposassi senza aver dato prova di me ecco... si
    Re: Ma l'hai appena data mi diletta figliola
    Dayuccia: non abbastanza dilettissimo padre Ho decido si prendere un trolley e girare il mondo, per diventare la più abile delle trucchettatrici voi intanto aspettatemi pure qui prima o poi tornerò, e nel frattempo Vantobaldo avrà sicuramente qualcosa da raccontarvi, vero Vantobaldo?
    Vantobaldo: ma naturalmente! sapevate che prima di nascere stetti nascosto per ben nove mesi nella pancia di mia madre? E che lei non se ne accorse? Infatti grazie alle mie notevoli doti di mimetismo...
    E mentre il Re e gli invitati inorridivano con il proseguire del racconto, la tenera Dayuccia sgattaiolò via verso nuove avventure, armata solo del proprio trolley e di tre riccioli di panna nei punti strategici.

    Fine


  17. #37

    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Ma perché in queste fiabe faccio sempre la parte della manyaca assatanata?

  18. #38
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Citazione Originariamente Scritto da DayDream Visualizza Messaggio
    Ma perché in queste fiabe faccio sempre la parte della manyaca assatanata?
    Chissà

  19. #39
    koba44
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪


  20. #40
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪



    Tanto, tanto tempo fa, in un regno lontano, lontano, ma così lontano che non arrivava neppure l'internet,
    vi era uno splendido castello e, proprio nella torre più alta, la cameretta dove dormiva beata la tenera Dayuccia,
    ignara degli oscuri figuri che si stavano avvicinando di soppiatto al suo lettino...


    Lesti e silenziosi i figuri le si avventarono addosso, l'imbavagliarono, chiusero in un sacco e se la caricarono in spalla,
    per poi dileguarsi calandosi dalla stessa finestra da cui erano entrati. Tutto avvenne così rapidamente che la tapina si svegliò già insaccata
    ed a nulla valsero le sue grida d'aiuto ostacolate dal bavaglio.


    Dayuccia si sentì calare, sballottare, caricare chissà dove, portare al trotto ed al galoppo finché, molti scossoni dopo,
    il sacco non si aprì e si rese condo di trovarsi nel fitto di un'oscura foresta, rischiarata dal gioioso crepitare di un fuoco da campo.
    "Muffuurrp!" esclamò Dayuccia guardandosi attorno e vedendosi circondata da una dozzina di maschioni vigorosi con il pipino ben in mostra.


    "Bene, l'avete catturata!" Esclamò quello che pareva essere il capo del gruppo.
    "Rupffuum!" ribattè Dayuccia mentre finivano di farla uscire dal sacco vestita solo del tanga della Pukka e le toglievano il bavaglio.
    Dayuccia: "Chi siete? Cosa volete da me? Sono solo una povera turacciolina, lasciatemi andare!"
    "Il mio nome è Dorotello ed è inutile che fingi di essere innocente, sappiamo benissimo che sei la calcheggiatrice della regina Tardella!"


    Dayuccia: "Sì, sono la calcheggiatrice reale, e con questo? Perché ce l'avete tanto come? "
    Dorotello: "Non è forse vero che da quanto il re è tenuto prigioniero nel regno vicino, Tardella non si da pace e le sue voglie si sono centuplicate?
    Non è forse vero che ha ordinato il censimento di tutti i pipini del regno e che tu, infida fattrucchiera sei stata assunta per prenderne i calchi uno ad uno?!
    Ebbene c'è chi non vuole piegarsi a questo vile sopruso! C'è chi vuole essere libero dalla tirannia della regina Tardella!
    Chi ha preferito fuggire nei boschi piuttosto che avere il proprio pipino intrappolato nel gesso!
    I pipino che vedi riuniti attorno a te sono i MEMBRI della resistenza, e questa notte, con il tuo rapimento, è iniziata la rivoluzione contro Tardella!"
    Dayuccia:


    Caso volle che il funesto declamare di Dorotello attirasse nel campo un gigantesco cinghiale scatenando il fuggi-fuggi generale,
    e così la tenera Dayuccia si mise a correre a perdifiato per il bosco sperando di ritrovare la strada di casa.
    Ma il bosco era fitto e buio e gira che ti rigira Dayuccia finì svicolare dietro un grosso albero dove tosto, le si parò davanti un pipino invertito.
    Dayuccia: pipino n.1015 che ci fai qui?


    Le rispose una voce dall'alto: soave fanciulla dal corvino crine, il fato ha fatto intrecciare i nostri destini affinché mi dislacciaste dalla mia incomoda situazione!
    All'udir la misteriosa voce, Dayccia sollevò tosto il capito alle alte fronde e si lasciò sfuggir un sì acuto strillo da far agitare ogni ramo della foresta tanto era il fuggi fuggi di scoiattoli e pennuti.
    E d'altronde come descrivere la sua meraviglia quando s'avvide che proprio sopra di lei, appeso per un piede vi era un aitante maschione completamente nudo.


    Dayuccia: e voi chi siete?
    sconosciuto: il mio nome è Tamaresio e modestamente sono un eroe ed il miglior spadaccino dei 5 regni!
    Dayuccia: un vero eroe senza macchia e senza paura come quelli delle fiabe?
    Tamaresio: certamente! Non siamo forse in una fiaba? E vedete forse delle macchie sul mio corpo maschio, leggiadra turacciolina?
    Ma ohimè venni aggredito e derubato da ottomila perfidi briganti e lasciato qui affinché gli scoiattoli facessero delle mie parti innominabili un segreto loco per le loro scorte invernali...
    Dayuccia: a me sembravano 12
    Tamaresio: sono un eroe, mica un matematico ma come dicevo il fato ci ha fatto incontrare perchè potessimo vicendevolmente aiutarci in questi perigliosi tempi.



    Così Dayuccia, mentre lo liberava, gli spiegò tutta la faccenda e Tamaresio, da eroe qual era, afferrò la questione per le corna:
    "Vi prometto sul mio onore che d'ora in poi niuno potrà attentare alla vostra sicurezza, e non vi abbandonerò finché non avremo portato in salvo il re, fatto rinsavire la regina e sgominato quella banda di pipini!"
    Dayuccia: io mi accontentavo di essere riportata nel mio letto
    Tamaresio: noi eroi siamo fatti così, quando c'è un problema lo risolviamo tutto, non ci accontentiamo di compromessi
    E così dicendo afferrò per una manina l'ancora titubante Dayuccia e l'accompagnò fino ai confini del regno, per assaltare il maniero del perfido sovrano che aveva rapito il re.


    Era da poco passata l'alba quando giunsero entrarono nel regno nemico.
    Guardia: Altolà chi va là fermi lì! Avete qualcosa da dichiarare?
    Dayuccia: Solo il mio genio
    La guardia scrutò attentamente il suo corpicino quasi completamente nudo con fare sospettoso,
    sembrava essersi convinta a lasciarla passare, ma poi, di scatto le afferrò un braccino da Olivia e l'ammanettò gridando: "Ferma lì contrabbandiera!"


    Allora Tamaresio si fece avanti con passo impavido: "Lasciatela stare! Cosa potrebbe mai contrabbandare una povera fanciulla seminuda?"
    Guardia: "Questo!" e con un gesto deciso le strappò via il tanga della Pukka. "Un caso evidente di contrabbando di vestiti!"
    Tamaresio: Ah se solo ci fosse un bel lampadario! Mi ci aggrapperei ed in men che non si dica m'impadronirei della spada appesa sopra al camino e sconfiggerei alla maniera di noi eroi! Ma siamo all'aperto per Diana!
    Guardia: "A me non la si fa. Vediamo se anche voi non state cercando di contrabbandare qualcosa!"
    Tamaresio: Ma se sono nudo! Mi hanno derubato di tutto.
    Guardia: Si, si dicono tutti così; lasciate giudicare a me.
    E così dicendo la guardia lo scrutò da cima a fondo...


    Guardia: "Ah, lo sapevo! Contrabbando di frutta secca!"
    Gioì la guardia scoprendo quel che gli scoiattoli avevano ammassato nelle parti innominabili dell'eroe.
    ...e fu così che Dayuccia e Tamaresio finirono nelle segrete del castello per contrabbando.


    Dayuccia: Ma quanto sono iellata in questa fiaba?
    Tamaresio: Suvvia! Siamo pur sempre penetrati nel maniero nemico, adesso non ci resta che evadere, cosa triviale per noi eroi, trovare il re e portarlo in salvo.
    Dayuccia: e come pensi di evadere?
    Tamaresio: noi eroi portiamo sempre un grimaldello nascosto nello stivale sinistro per situazioni come queste
    Dayuccia: però sei nudo
    Tamaresio: ah ,già ... Un eroe non si scoraggia mai ed ha sempre un piano di riseva! Mi basterà prendere le chiavi della cella che sono appese lì sul muro là in fondo.
    Dayuccia: e come pensi di arrivarci?
    Tamaresio: questo è un po' imbarazzante, voltati dall'altra parte



    Poco dopo che si fu voltata, Dayuccia udì dei suoni inenarrabili provenir da Tamaresio e poco dopo vide uno scoiattolo schizzar tra le sbarre e dirigersi verso le chiavi.
    Tamaresio: Visto? Mai perdersi d'animo! Adesso le prende e le riporta qui, vero scoiattolino?
    Lo scoiattolo però vistosi derubato della propria frutta secca e disturbato nel letargo, aveva deciso che non ne voleva più sapere delle parti innominabili di Tamaresio e fuggì via ignorando le chiavi...


    Dayuccia: Ecco... Questa non è una faccenda da eroi, ci vuole l'astuzia di una Dayuccia! Sta pronto a chiamare la guardia appena sono pronta.
    Tamaresio un po' stupito dall'insolito piano annuì ed al momento opportuno si mise ad urlare: Guardia! Guardia! La mia compagna di cella è stata aggredita da un orso! Guardia!
    Guardia: Ma che cretinate state dicendo? Come volete che sia entrato un orso nella vostra cella?!
    Tamaresio: Se non credi alle mie parole, guardala! Ha tutto il corpicino straziato dagli artiglia di quella belva! Facci uscire presto!
    La guardia, atterrita dalla profonde ferite di Dayuccia, aprì la cella, si chinò su di lei per vedere se era ancora viva e venne stesa da un colpo di pitale al coppino.


    "Visto?" esclamò Dayuccia aprendo un occhietto. "Ma sottovalutare gli FX si cui siamo capaci noi truccatrici "
    Tamaresio: impressionante Adesso non ci resta che cercare il re. Presto frughiamo in tutte le celle!


    Ma fruga che ti rifruga del re non vi era neppure l'ombra e così, Dayuccia e Tamaresi, zitti, zitti si misero a frugare il resto del castello,
    Finché Dayuccia non sentì una voce familiare al di là di un'elegante porta.
    "Ben fatto mio buon Chiappotto, ma guarda la mia contromossa!"
    Dayuccia: questa sembra proprio la voce del re, ed è parecchio allegra per essere quella di un prigioniero, cosa starà succedendo?
    Incuriosita come una Dayuccia, Dayuccia appoggiò l'orecchio alla porta per ascoltare meglio, non si accorse che questa era solo accostata, e ruzzolò dentro...



    ...e qual non fu la sua mirabilia quando s'avvide che il re, creduto prigioniero, stava invece ridendo e scherzando mentre giocava a scacchi con il collega re Chiappotto.
    Una mirabilia pari solo a quella del re, che d'improvviso si vide ruzzolare sul tappeto fattrucchiera reale completamente nuda!
    Re: che intrusione è mai questa?!
    Dayuccia: Sire tutti credevano che il perfido re Chiappotto vi avesse rapito! La regina Tardella non è più la stessa da quando mancate!
    Pensate che mi ha ordinato di fare un calco di tutti i pipini del regno ed il malcontento serpeggia al punto che già un gruppo di maschioni esibizionisti è sul piede di guerra per rovesciare la vostra consorte!
    Cosa fate qui! Tornate dunque a casa prima che si verifichi l'inevitabile!


    Re: il tuo intuito di Dayuccia ha subito inteso che in effetti Chiappotto è mio complice in questo finto rapimento, ma non potevo fare altrimenti.
    Da qualche tempo la regina è vittima di un terribile incantesimo ed è diventata intrattabile! Quindi mi sono visto costretto a chiedere rifugio al buon Chiappotto...
    Dayuccia: Sire, guardate che non è un incantesimo, Tardella è solo entrata in menopausa...
    Re: entrata od uscita non mi importa, e intrattabile e a casa con lei non ci torno ecco!
    Proferite queste parole il re si alzò di scatto e... ZIIIIIIIIIIIIIIP snudò il pipino regio puntandolo contro Dayuccia!
    Dayuccia: che intenzioni avete?
    Re: Ormai sai troppo, devo tapparti la bocca
    Chiappotto: e visto che sei così carina ti tapperò qualcosa anch'io
    Dayuccia:



    La sorte di Dayuccia sembrava ormai croccante quando d'improvviso Tamaresio irruppe nella stanza e con un balzo si aggrappò eroicamente al lampadario.
    Poi rimase li appeso...
    Dayuccia: Cosa fai lì come un salame? Non lo vedi che sono in pericolo?
    Tamaresio: proprio per tale ragione sono entrato in azione alla maniera di noi eroi, ma non odo nessuna musichina eroica e quindi non posso proseguitare
    Dayuccia: ma chi se ne frega della musichia salvami!
    Tamaresio: verrei radiato se agissi senza sottofondo musicale o soave turacciolina!


    Intanto i pipini regi si erano fatti ancor più prossimi e Dayuccia decise di tentare il tutto per tutto.
    Dayuccia: questo è il valzer del moscerinooooooooo...
    Tamaresio: ho detto eroica!
    Dayuccia: so solo questa
    "per questa volta passi..." disse Tamaresio riprendendo lo slancio ed atterrando proprio davanti al camino ed afferrando la testa d'alce che si trovava sopra di esso al posto dell'usuale spada ornamentale
    Dayuccia:...che nel vino s'è andato ad ubriacar...
    Tamaresio: in guardai vile marrano!
    Dayuccia: ...era tanto brillo e sbarazzino...
    Tamaresio: quello lo chiami un fendente? Questo è un fendente! *intrappolando il pipino di Chiappotto nelle corna dell'alce*
    Dayuccia: ...che portò la sua bella nello stanzino...
    Tamaresio: giravolta di quinta e stoccata! *incorna anche il pipino del re*



    Tamaresio: fatto. Puoi smettere di cantare!
    Dayuccia: ma allora sei veramente un eroe! Li hai battuti e mi hai salvata
    Tamaresio: naturalmente! Adesso stacca quel cordone dalla tenda e lega il re ben benino, è tempo di riportarlo dalla regina Tardella!



    ...e fu così che Dayuccia e Tamaresio "salvarono" il re riconsegnandolo all'intrattabile Tardella,
    la quale ne fu così felice che non solo lasciò perdere la storia del censimento, scampando quindi alla rivolta dei MEMBRI
    ma decise di premiare Tamaresio con un nuovo vestito, con tanto di mantello eroico.
    Dayuccia: anch'io sono stata nuda per tutta la fiaba anch'io voglio essere premiata con un bel vestito
    "ma Dayuccia, sei troppo carina per aver bisogno di vestiti" replicò Tardella mangiandosela con gli occhietto
    Dayuccia: ma che ci faccio alle tardone?
    "Tuyttavia" continuò tardella "meriti certamente un premio, e quindi ti permetto di emanare una legge a tua scelta"
    Dayuccia: di qualsiasi tipo?
    Tardella:
    Dayuccia: allora voglio che

    sia indetto un censimento di tutte le topine del regno e che possa prende personalmente il calco delle loro blobbe!




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