Molto, molto, mooooolte tempo fa, quando ancora non esistevano le doppie punte,
in un regno lontano lontano, vi era una vasta a cupa foresta e nella foresta
un gagliardo principe dallo scultoreo torso nudo che,
spada in pugno e fluenti capelli sparsi al vento, si faceva strada tra orridi perirgli
armato solo del proprio del proprio coraggio e del proprio olfatto (e della propria spada).
E né i giganteschi troll, né gli aggressivi cinghiali,
né gli importuni desiderosi di rimettere a posto il carrello in cambio di un euro, né i fitti rovi che, brandello dopo brandello,
si erano impadroniti dei suoi pantaloni mettendo a nudo le sue scultoree chiappette,
bastavano ad arrestare la sua avanzata verso il centro dell'olezzo.
Cammina, cammina, giunge in fine in una radura che accoglieva al proprio centro una bicocca
che aveva il tetto ricoperto da strati di sogliole invece che tegole, tonni accatastati per pareti
e una piccola aringa per campanello accanto alla porta di polpi intrecciati.
Il principe rinfoderò la spada e suonò l'aringa mentre si sistemava i capelli scompigliati con l'altra mano.
Poco dopo l'uscio s'apri d'uno spiraglio ed un occhietto vispo e ben truccato si posò sul fisico semi nudo del bel topone.
- Cosa ti porta alla mia porta mio bel giovine?
- Domani la principessa Koscialova arriverà sul suo palazzo volante per convolare a nozze con me;
ogni nobile, seminobile e popolano e stato avvertito ed invitato all'evento, per le strade ci sono già ghirlande di fiori ed indefessi trombettieri,
e solo voi, secondo stretto ordine del mio augusto re padre, non siete stata invitata poiché unica fattucchiera nei paraggi,
quindi sono venuto qui personalmente a consegnarti un non-invito alle nozze di domani, cosicché l'affronto sia tale da aver la certezza che vi farete viva!
Alchè la porta si spalancò di colpo rivelando Dayuccia in tutta la sua affusolata tappettinosità.
Dayuccia: innanzitutto, non sono una fattucchiera, ma una fatrucchiera, e poi quel che dite, mio bel principe non ha alcun senso!
Pricipe: suvvia è ben noto che voi fattu-frattutu... voi megere avete il vizio di presentarvi alle nozze non invitate per rovinare tutto,
ebbene io v'imploro di presentarvi alle mie (non invitata) a far il peggio di cui siete capace!
Dayuccia: Ma perché? La principessa Koscialova è forse così racchia che non la volete per consorte?
Principe: invero è la più bella principessa che si sia mai vista
Dayuccia: è rancorosa, isterica ed intrattabile?
Principe: è famosa per il suo buon carattere
Dayuccia: russa e si rigira nel letto al minimo pisello?
Principe: dorme come una principessa
Dayuccia: ed allora perché volete che rovini il matrimonio!?
Principe: cos'è un matrimonio combinato contro i vincoli del cuore? Cosa può la ragion di stato contro l'impeto della passione?
Perché piegare al grigia burocrazia i più nobili sentimenti? L'augusto re mio padre esige le nozze, ma io non l'amo!
Vi supplico dunque in ginocchio su questo tappetino di sgombri: impedite queste nozze!
Ad una supplica così accalorata la tenera Dayuccia non seppe dir di no, e dunque disse di sì;
affidò la propria capanna a Zombolo, il proprio famiglio, e partì alla volta del palazzo reale scortata dal principe.
L'indomani all'alba il principe si sfilò la mascherina copri occhi e notò due possenti armigeri ai lati della porta,
si tolse la retina per i capelli e cercò di poggiarla sul comodino, ma un armigero aveva preso il posto di quel mobile,
entrò nella doccia ed un armigero gli chiese se andava bene quella temperatura dell'acqua.
Una volta vestitosi trovò il re ad aspettarlo.
Principe: non vi sembrano eccessivi tutti questi armigeri augusto padre?
Re: Credi che mi sia dimenticato di come fuggisti il giorno delle nozze con la principessa del nord?
O di come convincesti la principessa del Sud che eri stato trasformato in un rospo?
La poverina ebbe allucinazioni per due giorni dopo aver baciato quello che credeva fossi tu!
Proprio in quel momento, il giorno sembrò farsi notte, perché il cielo venne oscurato
dall'enorme palazzo volante della principessa Koscialova.
Re: Eccoli, sono arrivati. Bada bene, ho dovuto sudare per convincere il re dell'Est a combinare questo matrimonio,
e mi ha avvertito che se questo matrimonio salterà come i precedenti, tireranno contemporaneamente l'acqua di tutti i loro gabinetti proprio sopra il nostro palazzo,
quindi questa volta dovrai adempire ai tuoi doveri, capito Gayoforo?
Principe Gayoforo: Si padre
Nel mentre per le strade il popolo festoso assisteva affascinato alla sfilata degli elefanti,
nei giardini del palazzo gli invitati affluivano da ogni dove con doni e catapulte per il riso,
e nella sala delle nozze veniva introdotta una gigantesca torta a 27 piani con tanto di suonatori appollaiati su ogni decorazione di zucchero.
Principe Gayoforo: dove si sarà cacciata Dayuccia, ormai la cerimonia starà per iniziale, manca solo lo spettacolo di dei giochi acquatici...
Ma proprio in quel momento...
...Risuonò stentorea la voce del ciambellano di corte che dava inizio alla cerimonia!
Principe Gayoforo: ma come, ed i giochi acquatici?
Re: dopo quello che hai combinato con la storia del rospo, ho preferito eliminali
Tosto Gayoforo venne afferrato per sotto le braccia da due armigeri e trascinato fin sotto l'altare,
i piani della torta cominciarono a ruotare ed i musici ad strimpellare la marcia nuziale...
Gayoforo non ebbe nemmeno il tempo di deglutire che la porte principali della sala si spalancarono,
rivelando la bellissima principessa Koscialova in un lunghissimo abito da sposa munti di spacco laterale che le arrivava fino alla spalla destra (partendo dalla caviglia sinistra).
Vedendola incedere con passo sensuale e deciso verso di lui, Gayoforo meditò di prendere in ostaggio il vescovo e fuggire da una finestra,
ma intuendo le sue intenzioni, il vescovo scostò con discrezione le vesti sacre rivelando una clava irta di chiodi arrugginiti e fece discretamente "no" con il capo.
Gayoforo si voltò allora per cercare un'altra via di fuga, ma solo per accorgersi che la principessa Koscialova gli era ormai a fianco,
sbiancò e cadde all'indietro svenuto...
...od avrebbe voluto farlo, perché mentre ancora in volo, un perentorio schiocco di dita reali fece scattare i paggi,
che lo afferrarono al volo, gli affibbiarono un paio di sberle e passarono sotto il naso i sali, rimettendolo in piedi prima ancora che si rendesse conto dell'accaduto.
Un istante dopo il vescovo partì a razzo ripetendo tutta la pappardella della cerimonia con la stessa rapidità di un venditore di cravatte brasiliano,
fermandosi solo al "Principe Gayoforo, vuoi tu dunque prendere in sposa la qui presente principessa Koscialova?"
"Si!" rispose immediatamente il ventriloquo regio.
Gayoforo: ma così non vale!
Ed il vescovo ripartì immediatamente con la seconda ed ultima parte della cerimonia...
...ma proprio quando le sorti di Gayoforo stavano per cadere sulle labbra della Koscialova,
si sentì un urlo, e poi un altro, ed un altro ancora! Tutti gli invitati si girarono di scatto verso la mastodontica torta,
e qual mirabilia! Uno dopo l'altro i suonatori vi sprofondavano dentro, come se non ci fosse altro che un sottile strato di panna sotto di essi!
Tosto dalla torta proruppe Dayuccia!
Dayuccia: avevo sempre sognato di uscire da una torta!
Gayoforo: perchè ci hai messo tanto?
Dayuccia: all'inizio avevo mangiato solo quel tanto che bastava per farmi uno spazio in cui nascondermi, ma era così buona che non ho saputo resistere, e me la sono pappata tutta dall'interno
Re: Cos'è quest'interruzione? Armigeri, catturate quell'intrusa!
Dayuccia venne subito assalita da ogni lato, ma grazie ad suoi corsi d'autodifesa,
il suo aguzzo ginocchietto incontrava immediatamente il pipino di ogni guardia,
finchè Dayuccia non si trovò trionfante su una catasta di maschietti doloranti.
Re: evidentemente se vuoi una cosa fatta bene, devi fartela da te!
E così dicendo sguainò la spada dall'abito da cerimonia a si avventò su Dayuccia,
la quale fece appena in tempo a deviare il terribile affondo con la propria bacchetta a 5 modalità vibranti.
Re: ammettilo, sei una strega assoldata da mia figlio per far saltare la cerimonia *stoccata sbirula*
Dayuccia: ebbene si, ma non me ne vergogno, non potete mettere in gabbia il cuore di vostro figlio! *finta della quaglia*
Re: sei coraggiosa e più tenace della vecchia che assoldò quando fece saltare il matrimonio con la principessa dell'ovest,
ma questo non ti salverà *affondo zetato a sorpresa con raglio delle maniche*
Ed in effetto Dayuccia perdere terreno e vestiti ad ogni assalto del Re.
Re: arrenditi non hai speranze contro la mia lama! *ri-zeta*
Dayuccia: non sottovalutate le risorse di una fattrucchiera, sire!
Re: e tu non sottovalutare me, da giovine ero noto con il nome di Zozzo lo spadaccino mascherato,
e con tre zeta ero capace di tagliar via l'abito di qualsiasi fanciulla! *tri-zeta*
Ed invero alla terza zeta anche l'ultimo brandello dei vestiti di Dayuccia cadde sul pavimento,
lasciandola completamente vestita!
Re: com'è possibile?!
Dayuccia: ve l'ho detto che sono una fattrucchiera: è un bodypaint
Re: ma pure la gonna?
Dayuccia: certo sono una professionista!
E approntando dello sconcerto del re ricambiò il favore denudandolo con un unico colpo di vibratore.
Ma neppure il re si diede per vinto davanti alla propria denudazione, ed anzi attaccò nuovamente con maggior foga,
così che Dayuccia dovette difendersi dagli attacchi sibilanti del pipino, oltre che quelli della spada.
Dayuccia stava cercando di escogitare un nuovo stratagemma quando sentì le proprie chiappette marmoree
schiacciate contro il freddo marmo di una colonna!
Re: te lo dico per l'ultima volta, arrenditi altrimenti... ti raperò a zero!
Al suono di quella terribile minaccia, lasciò cadere a terra la bacchetta magica che,
continuando a vibrare, si fece strada lungo il pavimento, fino ad un gruppo di signore di mezz'età che tosto la fecero sparire con dei risolini.
Re: guardie arrestate questa strega e mettetela al rogo!
Dayuccia: Fatrucchiera!
e mi sono arresa, perché infierire?
Re: ho promesso di non raparti, ma sarai punita per aver cercato di sabotare il matrimonio!
Gayforo: ma padre, questo è un giorno di festa, perché macchiarlo con un esecuzione!
Dayuccia: Giusto
Re: Giusto... che il popolino porti gli spiedini da arrostire attorno alla pira allora!
Dayuccia:
E tosto Dayuccia venne trascinata nuda, ma in bodypaint, verso la pira nella piazza del paese...
Circondata di tutto quel che d'infiammabile c'era in giro e da volenterosi paesani armati di fiaccole e spiedini,
Dayuccia vide le stoppe prendere fuoco una dopo l'altra, circondandola in una anello di fuoco che si faceva sempre più stretto.
Dayuccia: Aiuuuuuuuto!
coff-coff Mi sto affumicando tutta!
Baddo se sei in questa fiaba vienimi a salvare!
Ma Baddo non c'era e le fiamma si facevano mano a mano più vicine...
Proprio quando i capellini di Dayuccia erano sul punto d'infeltrirsi,
una torrenziale scarica d'acqua s'abbatté sulla pira spegnendola di botto!
E subito dopo una scaletta di corda calò accanto a lei.
principessa Koscialova: presto Dayuccia, aggrappati a me, ho tirato l'acqua di tutti i gabinetti del palazzo volante pur di salvarti!
e così Dayuccia e la principessa risalirono la scaletta, mentre il popolino e le guardie erano troppo intenti a rimirare dal basso
sotto la gonna della Koscialova ed a quelle bodypain di Dayuccia per reagire
Una volta raggiunto il palazzo e ritirata la scaletta, Dayuccia si rivolse alla sua salvatrice:
"Grazie bella Koscialova, per avermi salvato la vita ed i capellini, ma perché l'hai fatto, non è forse compa mia se ti ho rovinato il matrimonio?"
Koscialova: "splendida Dayuccia, ho sempre sognato di essere salvata da una ragazza uscita da una torta ed inoltre il matrimonio era stato combinato dai miei genitori,
quando poi ti ho vista nuda ed in bodypain, ho deciso che dovevo essere tua! Sono disposta a rinunciare a questo magnifico palazzo ed a vivere nella tua umile capanna, pur di stare con te! Prendimi e fa di me la tua tela!"
E così dicendo si strappò via l'abito nuziale offrendo a Dayuccia le proprie carni marmoree.
Ad una così allettante vista Dayuccia vacillò pensando a quali magnifici bodypain poteva realizzare su quella pelle perfetta,
ma replicò: "Principessa Koscialova, non dite così, la mia umile capanna e fatta di pesci puzzolenti, perché tutte le capanne di dolci che avevo prima me le pappavo subito e restavo l'addiaccio, così sono stata costretta a circondarmi di pesci proprio perché li odio...
"
Principessa Koscialova: Dunque rifiuti il mio amore?
Dayuccia: Ebbene
sappi che come tu hai sempre sognato di essere salvata da una fanciulla uscita da una torta
io ho sempre sognato d'essere salvata da un aitante pompiere biondo
e visto che tu mi hai salvata dalla fiamme come una pompieressa provetta,
sei bionda e i... pettorali non ti mancano... ho deciso di accettare la tua proposta indecente!
(Però viviamo da te, che come ti ho detto il pesce lo odio
)
Koscialova:
...e fu così che il palazzo volante ripartì, lasciando il principe Gayoforo ancora una volta scapolo e la Koscialova e Dayuccia vissero felici e contente tra bodypaint ed interludi saffici!
-Fine-