A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪ - Pagina 3

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Discussione: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

  1. #41
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    primo tempo


    Molto, molto, mooooolto tempo fa, quando ancora i micini non avevano conquistato l'internet...

    in un'umile capanna di un'umile via di un umile paesello, viveva un umile falegname di nome blackcoso

    che giorno dopo giorno risparmiava soldino su soldino per potersi finalmente permettere un viaggio fino
    alla sontuosa capitale del regno e lì, cercar fortuna


    Appena giunto nella capitale si rese conto che le sue umili vesti non si addicevano alla ricercatezza degli abiti che si vedevano per le strade e che in effetti tutti lo additavano ridacchiando e facendo commenti sul suo perizoma umile perizoma di flanella.

    Così decise che per prima cosa, con quel che gli restava dopo il viaggio, si sarebbe comprato un ricco abito per meglio amagamarsi alla folla, ma non appena infilò la mano nella tasca per prendere il denaro, si sentì palpare su una chiappetta e tosto si voltò di scatto per affrontare il maniaco.

    Qual fu il suo stupore è cosa ardua a narrare, poichè s'accorse che in effetti la mano che lo stava palpando era la sua, la quale aveva afferrato la chiappetta in loco del porafoglio perchè questi era scoparso, e che per di più non l'aveva neppure infilata nella tasca poichè anche i suoi abiti erano stati oggetto del furto.
    In effetti la folla faceva così tanti commenti su suo perizoma di flanella perchè, null'altro gli era rimasto addosso!

    Stordito dallo stupore e dalla vergona, l'aitante blackcoso si diede alla fuga per le stradine, rimuginando su fato avverso,

    "Oimè, non solo non ho trovato fortuna, ma ridotto in così misero stato, come potrò tornare al paesello natio?"


    e per puro caso scavalcò il muro di cinta del palazzo reale,
    imitò per accidente il verso della quaglia nana in amore distraendo le guardie,
    sgattagliolò per combinazione nell'harem del palazzo
    e si nascose dietro il vaso di una palma nana che aveva inavvertitamente preso, mentre zizzagava tra i giardini evitando le trappole anti intrusi, ed aveva trascinato fin lì.

    Da quella postazione rimirò dozzine di bellissime fanciulle nude e strettamente avvinghiate tra loro
    mentre si abbandonavano ai più estatici gemiti di piacere, e tra esse notò una schiava dai lunghi capellini che, se pur piccina, era così focosa da richiedere le attenzioni di 12 schiave alla volta per soddisfarla, e non paga, appena queste si accasciavano al suolo esauste, s'abbandonava tra le braccia di un'altra ondata da 12 e così via per ore ed ore...

    blackcoso rimase incantato da quella visione finchè giunta la notte ed andate via le fanciulle si accorse che non riusciva più ad uscire dal portone del palazzo tanto era cresciuto il suo pipino.
    Stava ancora armeggiando, cercando un modo per andarsene, quando sentì i passi della guardie che si avvicinavano per la solita ronda notturna...

    Guardia bagarozza : "Altolà! Che ci fai qui?! "
    blackcoso: "eeeeeeew! "
    Guardia skybaubaua: "Non l'ho mai visto da queste parti, deve essere nuovo "
    Guardia bagarozza: "Non lo sai che a quest'ora le schiave si ritirano nei loro letti?"
    blackcoso:
    Guardia skybaubaua: "su vieni con noi che ti mostriamo il buchino che abbiamo fatto nella sala pisolona, per spiarle mentre si trastullano nel lettone
    blackcoso:


    Giunta l'alba e notevolmente disidratato, blackcoso trovò finalmente l'uscita del palazzo e cominciò a rimuginare:
    "Oimè io sono un umile falegname, senza l'ombra di una monetina, come posso sperare che il sultano mi conceda udienza? Come confessargli che desidero la più bella delle sue schiave? Come convincerlo a vedermela? Come pagarla? Come zumzummar... a no, aspetta, quello lo so "

    Cammina, cammina solo e ramingo il nostro triste ad assorto eroe attraverò il quartiere reale, il mercato e persino la pista ciclabile, finendo per vagare per il quartiere più buio e malfamanto della capitale.

    ?: l'è un bel periciolo lo camminar di questi posti per uno topono biello come tigo, sa?
    Strappato dai propri pensieri da quella voce stridula e misteriosa, blackcoso si rese conto ti trovarsi in un angusto vicolo cieco, buio come la pece nonostante il giorno, e che per di più, era stato derubato ancora: questa volta dei peli superflui

    blackcoso: chi parla, fatti vedere?

    Dall'uscurità sudì allora un fitto frullio d'ali ed emerse, a amalapena visibile tra le ombre, un uccellaccio nero
    un merlo: come lo bel topon comanda! Ak!

    blackcoso: un merlo indiano!

    un merlo: je soio de Barletta, non te ghe odi l'accentuazione?
    blackcoso: già è vero e cosa vuoi da me?
    un merlo: Ak! uditti la di tua lamentazione, della ischiava sporcellona e dul sultano virulento, sì struggente e scassapalle che pur cor di pierra si grattasse. So decii d'aiutatte!

    blackcoso: oh insperato amico, che tra i flutti del fato avverso mi getti una ciabella salvavita! Ma come riuscire a coronare il mio sogno d'amore?
    un merlo: l'è facile com' palpar le chieppe in tram. Ak! Te n'avrai besogno d'altro che do uno risciò!
    blackcoso: un risciò?
    un merlo: un risciò te lo ciapi e jelo regalia allo sultanazzo, che ello per la felicidad the smolla l'amor tuo
    blackcoso: ma com'è possible?
    un merlo: sarà un risciò forgiato colle manole tue dallo legno degli gelati collo stecchino e foggiato senza neppur 'no chiodo, ma sollo dello amorazzo tojo, così da diventar magicoso! ak!


    Così da quel giorno, giorno dopo giorno blackcoso non fece altro che dare la caccia a tutti gli stecchini per gelati abbadonati in città,
    fichè settimane dopo riuscì a montarli tutti assieme senza usare neppure un chiodo e, trepidante d'emozione e speranza, si diresse alla volta del palazzo con l'ormai completato riscò magico


    dopo aver preso il bigliettino ed aver aspettato ore ed ore nell'anticamera del palazzo, fu finalmente introdotto nella camera delle udienze, dove, su un ricco trono trapuntato di velluto nero, sedeva un panciuto e barbuto ometto riccamente vestito e con un turbante più grosso di lui.

    Sultano: oibò abbiamo un nudista vedo
    blackcoso: oh maestoso sultano, sole di ogni tintarella e binocolo di ogni guardone! vengo da un'umile capanna di un'umile via di un umile paesello, al solo scopo di donarti il più alto frutto delle mie abilità falegnamose: un riscò costruito in tuo onore senza l'ausilio di nemmeno un chiodo!
    Sultano: hai usato le viti?
    blackcoso: neppure le viti
    Sultano: tutto ad incastro?
    blackcoso: neppure l'incastro
    Sultano: ed allora com'hai fatto?
    blackcoso: oh maestoso sultano, lettino uva di ogni tintarella e cespuglio di ogni guardone! Potrei parlare per ore ed ore di come abbia trasformato in riscò degli stecchini da gelato, ma nessuna parola vale quanto la pratica. Invito dunque l'illustrissima persona vosta a far un giro su questa pregevole opera d'artigianato, poi soddisferò ogni sua curiosità.
    Sultano: in effetti non ho mai fatto un giro in risciò Va bene, ma va piano...

    Non appena il sultano si sedette nel risciò, blackcoso fu così preso dalla smania di concludere le cose e ottenere finalmente la fanciulla dei suoi sogni, che partì a razzo scaracollando il sultano per le vie della capitale e correndo così veloce da fare anche i 220km/h in curva


    corse così tanto che, quando si fermò esausto ben lontano dal palazzo e si voltò per vedere se il sultano era soddisfatto della corsa, quasi non svenne dallo stupore, perchè al posto dell'uomo grasso e barbuto, vi era una fanciulla bellissima e nuda.

    il vento della corsa aveva infatti strappato via la berba finta ed i vestiti imbottiti che Dayuccia indossava per fingersi maschio (perchè la successiona era solo in linea maschile ed il precedente sultato avuto solo figlie, in effetti tutto l'harem era composto da Dayuccia e dalle suo sorelle) e per questo fin dalla culla i suoi genitori le misero una barbetta finta per farla passare per un maschio, così Dayuccia dovendosi travestire ogni giorno, divenne una truccatrice espertissima.


    Dayuccia: iiiiiiiiiiih sono nuda! Non guardare!
    blackcoso: Non posso, non resisto
    Dayuccia: adesso che hai scoperto il mio segreto cosa farai? Non dirlo a nessuno te ne prego Ti ricoprirò d'oro.
    blackcoso: Nè oro nè gemme preziose potranno mettere a tacere il mio amore per te, t'amo da quando ti spiai mentre sporcellavi nell'harem, e non desidero altro che il tuo amore. Dunque non temere, il tuo segreto è al sicuro
    Dayuccia: caspita che topone guardone e focoso, in effetti dopo così tanti anni di dieta lesbo, ardo al solo pensiero d'avere un appassionato topone, però ho dei doveri da rispettare verso il mio popolo ed il mio segreto deve restare segretissimo...
    blackcoso: Non temere, fichè ci saranno stelle nel cielo e stelle marine nei mari, farò ogni cosa pur di renderti felice
    Dayuccia: in questo caso, una soluzione ci sarebbe Visto che in pubblico mi devo travestire da maschio per fare il sultano, e visto che non voglio separarmi da te neppure per un istante, saresti disposto a farti truccare da donna, in modo da accomagnarmi ovunque senza destar sospetti?
    blackcoso: Consideralo già fatto oh felice il giorno in cui quel merlo mi consigliò di costruire questo risciò magico per coronare il mio sogno d'amore
    Dayuccia: te l'ha consiglato un merlo?
    blackcoso: si, un merlo parlante. perchè?
    Dayuccia: era un merlo di Barletta?
    blackcoso: in effetti...
    Dayuccia: Presto dobbiamo tornare subito a palazzo, corri più che puoi!!!

    Ultima modifica di Lux !; 25-07-17 alle 21:53

  2. #42
    Je suis :pippotto: L'avatar di Pakokasal
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

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  3. #43
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Secondo tempo



    parecchio confuso, ma desideroso di compiacere la propria amata, blackcoso corse. Corse come non aveva mai corso in vita sua, corse tra le strade prolverose, corse tra la premiazione per il miglior castello di sabbia, corse sul ritrovo annuale "amici del sacco a pelo", corse e corse fino al palazzo.
    Dayuccia: ok, adesso aiutami a scalre il muro di nascosto, non possono vedermi così
    blackcoso: va bene sali su di me
    Guardia bagarozza: Altolà! Acnora tu!? E questa volta stai cercando di contrabbandare fuori dall'harem una schiava, porcellone egoista?
    blackcoso: ma quale schiava, questa è...
    Dayuccia: Zitto!
    Guardia bagarozza: un conto e spiare, ma un altro rapire. Te la vedrai con il sultano
    blackcoso: buona idea
    Sultano: cos'è tutto questo trambusto!
    Guardia bagarozza: questo nudista stava cercando di rapire una delle Vostre schiave Sua Sultanosità
    blackcoso: e questo tizio da dove salta fuori?
    Dayuccia: che schifo ha un merlo sulla spalla
    blackcoso: è proprio quel merlo! Merlo cosa sta succedendo?!
    un merlo: guardie! abbranchiate il rapitore e la figgiasca!
    blackcoso:
    Sultano: si, chiaffateli entrambi nelle segrete!



    e tosto fatto Dayuccia e blackcoso finirono nei sotterranei del palazzo.
    blackcoso: parola mia non ci sto capendo un accidente
    Dayuccia: escluso l'impossibile, quel che resta, per quanto assurdo deve essere la verità
    blackcoso: cioè?
    Dayuccia: quel merlaccio è il fido aiutante della strega Scarabella, la mia acerrima nemica. Evidentemente ti ha ingannato con la scusa del risciò in modo che mi portassi lontano dal palazzo, così lei si è potuta intrufolare dentro ed impossessare dei miei trucci
    blackcoso: dunque quel malvagio sultano non era altri che Scarabella travestita?
    Dayuccia: precisamente
    blackcoso: mi sono fatto abbindolare come un Bicio ma non disperare amor mio, troverò un modo per farci uscire da qui e rimettere le cose a posto



    Guardia bagarozza: prego, uscite pure
    blackcoso: grazie, ci aiuti dunque a fuggire in nome dei bei fap-fap passati assieme?
    Guardia bagarozza: ma cosa hai capito dovete uscire dalla cella perchè il sultano ha decretato la vostra messa a morte. Forza che c'è già il patibolo che vi aspetta, e la folla si stufa se tardate
    blackcoso: bene
    Dayuccia: La strega Scarabella non perde tempo; come faremo a salvarci?




    e così Dayuccia e blackcoso vennero scortati, ancora ignudi spoiler della Luxxa, fino al patibolo...
    blackcoso: non ci hanno neppure lasciato il tempo di zumzummare in cella
    Dayuccia: ci resta poco da vivere, ma ho un ultimo desiderio da esprimere
    blackcoso: qualsiasi cosa amor mio
    Dayuccia: me lo dici come avevi fatto a costruire quel riscò senza chiodi?
    blackcoso: unii gli stecchini dei gelati con la crema pipina, non a caso pensai a te tutto il tempo mentre lo costruivo
    Dayuccia: ecco perchè croccava così tanto ad ogni buca




    Sultano-Scarabella: Boia procedi, questi stanno parlando troppo
    Al secco ordine il boia scattò sull'attenti e stese la tovaglia davanti ai due condannati.
    Poi iniziò ad imbandire la tavolata con ogni genere di leccornia e dolcetto ipercalorico.
    Dayuccia: Ma, ma cosa vuoi farci?
    Scarabella: vi incicciotterò come mongolfiere, così al vostro confronto, sembrerò finalmente magra!



    Ma proprio quando il boia sta per imboccare Dayuccia con una Sachertorte di 15kg,
    un possente tremore scosse il palazzo fino alle fondamente
    blackcoso: c'è il terremoto?
    Guardia bagarozza: Aiuto! Aiuto! Le schiave si sono liberate! Aiut...
    e non riuscì a dire altro perchè la fiumana di fanciulle nude e vogliose lo ingurgitò facendo suo.
    Scarabella: come hanno fatto a liberarsi?
    Dayuccia: di solito a quest'ora sporcellavamo, ma visto che non mi sono presentata, sono diventate un poco vogliose, e quando l'ormone chiama...



    La fiumana di fanciulle vogliose continuava a travolgere ogni cosa, guardie, curiosi, spammini di passaggio ed aveva giù travolto anche il boia, ma proprio quando stava per salvare Dayuccia, Scarabella s'avventò su di lei con in incantesimo ed entrambe volarono su, verso il tetto del palazzo, lontane dalla fiumana erotica.



    Scarabella: Non finirà così! Anche se la fiaba è tua, io sono pure sempre una strega e tu sei nuda ed indifesa!
    Dayuccia: Getta la maschera ed affrontami da donna Scarabella!
    Scarabella: quale maschera, questa è peluria naturale
    e così dicendo stese la mano verso Dayuccia facendo scaturire dalle dita cinque fulmini letali...


    ...ma Dayuccia era così magrolina e piccina che sgusciò agevolmente tra un fulmine e l'altro, estrasse il set di trucchi che teneva nascosto tra i capelli per le emergenze e si avventò su Scarabella.
    Questa non ebbe nemmeno il tempo di richiamare un incatesimo protettivo che si ritrò priva di peluria naturale, e così ben truccata e pettinata che tosto venne presa e portata via da un talent scout porcellone.


    Intanto blackcoso era finalmente riuscito ad arrampicarsi sul tetto.
    blackcoso: Dayuccia ce l'hai fatta!
    Dayuccia: si, ma a quale prezzo! Ormai tutto il popolo mi ha visto nuda ed ha capito che il loro sultano era una fanciulla non potrò più governare
    Popolo dal basso: viva la sultana Dayuccia! Senza barba è molto più carina!
    Dayuccia: perdonate dunque il mio inganno e volete che vi governi nonostante sia topina?
    Popolo dal basso: si! si! evviva Dayuccia, governaci tutti! Però non mettere più la barbetta! E non mettere più i vestiti!
    blackcoso: sentito? è tutto sistemato in fondo a che ti servono i vestiti?
    Dayuccia: e già...
    blackcoso: senti, adesso che la fiaba è conclusa e non si sono più pericoli, facciamo zum-zum?
    Dayuccia: ogni cosa a suo tempo, prima devo prendermi cura di una Sachertorte di 15 kg

    -fine-


  4. #44
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

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  5. #45
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

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  6. #46
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

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    Tutta invidia perchè lui non ha mai scritto una fiaba di successo
    Io invece sono prolifica quanto Stefansen

  7. #47
    Lo Stronzo Maligno
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    ce n'è di materiale per delle storie

    non ricordo di aver mai indossato un perizoma (almeno da lucido), ma ho fatto dei lavoretti di bocca a vari oggetti, mi sono affacciato con solo un preservativo addosso ecc.

  8. #48
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

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    ce n'è di materiale per delle storie

    non ricordo di aver mai indossato un perizoma (almeno da lucido), ma ho fatto dei lavoretti di bocca a vari oggetti, mi sono affacciato con solo un preservativo addosso ecc.
    Infatti sei in una storia post 41

  9. #49
    il CREATORE L'avatar di Mad_One
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

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    equivalenza

  10. #50
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Citazione Originariamente Scritto da Lux ! Visualizza Messaggio
    Tutta invidia perchè lui non ha mai scritto una fiaba di successo
    Io invece sono prolifica quanto Stefansen
    Sei inquietante

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    equivalenza
    Noh!!
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  11. #51
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪



    Molto, molto, mooooolte tempo fa, quando ancora non esistevano le doppie punte,
    in un regno lontano lontano, vi era una vasta a cupa foresta e nella foresta
    un gagliardo principe dallo scultoreo torso nudo che,
    spada in pugno e fluenti capelli sparsi al vento, si faceva strada tra orridi perirgli
    armato solo del proprio del proprio coraggio e del proprio olfatto (e della propria spada).

    E né i giganteschi troll, né gli aggressivi cinghiali,
    né gli importuni desiderosi di rimettere a posto il carrello in cambio di un euro, né i fitti rovi che, brandello dopo brandello,
    si erano impadroniti dei suoi pantaloni mettendo a nudo le sue scultoree chiappette,
    bastavano ad arrestare la sua avanzata verso il centro dell'olezzo.

    Cammina, cammina, giunge in fine in una radura che accoglieva al proprio centro una bicocca
    che aveva il tetto ricoperto da strati di sogliole invece che tegole, tonni accatastati per pareti
    e una piccola aringa per campanello accanto alla porta di polpi intrecciati.

    Il principe rinfoderò la spada e suonò l'aringa mentre si sistemava i capelli scompigliati con l'altra mano.
    Poco dopo l'uscio s'apri d'uno spiraglio ed un occhietto vispo e ben truccato si posò sul fisico semi nudo del bel topone.
    - Cosa ti porta alla mia porta mio bel giovine?
    - Domani la principessa Koscialova arriverà sul suo palazzo volante per convolare a nozze con me;
    ogni nobile, seminobile e popolano e stato avvertito ed invitato all'evento, per le strade ci sono già ghirlande di fiori ed indefessi trombettieri,
    e solo voi, secondo stretto ordine del mio augusto re padre, non siete stata invitata poiché unica fattucchiera nei paraggi,
    quindi sono venuto qui personalmente a consegnarti un non-invito alle nozze di domani, cosicché l'affronto sia tale da aver la certezza che vi farete viva!

    Alchè la porta si spalancò di colpo rivelando Dayuccia in tutta la sua affusolata tappettinosità.
    Dayuccia: innanzitutto, non sono una fattucchiera, ma una fatrucchiera, e poi quel che dite, mio bel principe non ha alcun senso!
    Pricipe: suvvia è ben noto che voi fattu-frattutu... voi megere avete il vizio di presentarvi alle nozze non invitate per rovinare tutto,
    ebbene io v'imploro di presentarvi alle mie (non invitata) a far il peggio di cui siete capace!
    Dayuccia: Ma perché? La principessa Koscialova è forse così racchia che non la volete per consorte?
    Principe: invero è la più bella principessa che si sia mai vista
    Dayuccia: è rancorosa, isterica ed intrattabile?
    Principe: è famosa per il suo buon carattere
    Dayuccia: russa e si rigira nel letto al minimo pisello?
    Principe: dorme come una principessa
    Dayuccia: ed allora perché volete che rovini il matrimonio!?
    Principe: cos'è un matrimonio combinato contro i vincoli del cuore? Cosa può la ragion di stato contro l'impeto della passione?
    Perché piegare al grigia burocrazia i più nobili sentimenti? L'augusto re mio padre esige le nozze, ma io non l'amo!
    Vi supplico dunque in ginocchio su questo tappetino di sgombri: impedite queste nozze!

    Ad una supplica così accalorata la tenera Dayuccia non seppe dir di no, e dunque disse di sì;
    affidò la propria capanna a Zombolo, il proprio famiglio, e partì alla volta del palazzo reale scortata dal principe.

    L'indomani all'alba il principe si sfilò la mascherina copri occhi e notò due possenti armigeri ai lati della porta,
    si tolse la retina per i capelli e cercò di poggiarla sul comodino, ma un armigero aveva preso il posto di quel mobile,
    entrò nella doccia ed un armigero gli chiese se andava bene quella temperatura dell'acqua.
    Una volta vestitosi trovò il re ad aspettarlo.
    Principe: non vi sembrano eccessivi tutti questi armigeri augusto padre?
    Re: Credi che mi sia dimenticato di come fuggisti il giorno delle nozze con la principessa del nord?
    O di come convincesti la principessa del Sud che eri stato trasformato in un rospo?
    La poverina ebbe allucinazioni per due giorni dopo aver baciato quello che credeva fossi tu!

    Proprio in quel momento, il giorno sembrò farsi notte, perché il cielo venne oscurato
    dall'enorme palazzo volante della principessa Koscialova.
    Re: Eccoli, sono arrivati. Bada bene, ho dovuto sudare per convincere il re dell'Est a combinare questo matrimonio,
    e mi ha avvertito che se questo matrimonio salterà come i precedenti, tireranno contemporaneamente l'acqua di tutti i loro gabinetti proprio sopra il nostro palazzo,
    quindi questa volta dovrai adempire ai tuoi doveri, capito Gayoforo?
    Principe Gayoforo: Si padre

    Nel mentre per le strade il popolo festoso assisteva affascinato alla sfilata degli elefanti,
    nei giardini del palazzo gli invitati affluivano da ogni dove con doni e catapulte per il riso,
    e nella sala delle nozze veniva introdotta una gigantesca torta a 27 piani con tanto di suonatori appollaiati su ogni decorazione di zucchero.
    Principe Gayoforo: dove si sarà cacciata Dayuccia, ormai la cerimonia starà per iniziale, manca solo lo spettacolo di dei giochi acquatici...
    Ma proprio in quel momento...

    ...Risuonò stentorea la voce del ciambellano di corte che dava inizio alla cerimonia!
    Principe Gayoforo: ma come, ed i giochi acquatici?
    Re: dopo quello che hai combinato con la storia del rospo, ho preferito eliminali
    Tosto Gayoforo venne afferrato per sotto le braccia da due armigeri e trascinato fin sotto l'altare,
    i piani della torta cominciarono a ruotare ed i musici ad strimpellare la marcia nuziale...

    Gayoforo non ebbe nemmeno il tempo di deglutire che la porte principali della sala si spalancarono,
    rivelando la bellissima principessa Koscialova in un lunghissimo abito da sposa munti di spacco laterale che le arrivava fino alla spalla destra (partendo dalla caviglia sinistra).
    Vedendola incedere con passo sensuale e deciso verso di lui, Gayoforo meditò di prendere in ostaggio il vescovo e fuggire da una finestra,
    ma intuendo le sue intenzioni, il vescovo scostò con discrezione le vesti sacre rivelando una clava irta di chiodi arrugginiti e fece discretamente "no" con il capo.

    Gayoforo si voltò allora per cercare un'altra via di fuga, ma solo per accorgersi che la principessa Koscialova gli era ormai a fianco,
    sbiancò e cadde all'indietro svenuto...

    ...od avrebbe voluto farlo, perché mentre ancora in volo, un perentorio schiocco di dita reali fece scattare i paggi,
    che lo afferrarono al volo, gli affibbiarono un paio di sberle e passarono sotto il naso i sali, rimettendolo in piedi prima ancora che si rendesse conto dell'accaduto.

    Un istante dopo il vescovo partì a razzo ripetendo tutta la pappardella della cerimonia con la stessa rapidità di un venditore di cravatte brasiliano,
    fermandosi solo al "Principe Gayoforo, vuoi tu dunque prendere in sposa la qui presente principessa Koscialova?"
    "Si!" rispose immediatamente il ventriloquo regio.
    Gayoforo: ma così non vale!
    Ed il vescovo ripartì immediatamente con la seconda ed ultima parte della cerimonia...

    ...ma proprio quando le sorti di Gayoforo stavano per cadere sulle labbra della Koscialova,
    si sentì un urlo, e poi un altro, ed un altro ancora! Tutti gli invitati si girarono di scatto verso la mastodontica torta,
    e qual mirabilia! Uno dopo l'altro i suonatori vi sprofondavano dentro, come se non ci fosse altro che un sottile strato di panna sotto di essi!

    Tosto dalla torta proruppe Dayuccia!
    Dayuccia: avevo sempre sognato di uscire da una torta!
    Gayoforo: perchè ci hai messo tanto?
    Dayuccia: all'inizio avevo mangiato solo quel tanto che bastava per farmi uno spazio in cui nascondermi, ma era così buona che non ho saputo resistere, e me la sono pappata tutta dall'interno

    Re: Cos'è quest'interruzione? Armigeri, catturate quell'intrusa!
    Dayuccia venne subito assalita da ogni lato, ma grazie ad suoi corsi d'autodifesa,
    il suo aguzzo ginocchietto incontrava immediatamente il pipino di ogni guardia,
    finchè Dayuccia non si trovò trionfante su una catasta di maschietti doloranti.

    Re: evidentemente se vuoi una cosa fatta bene, devi fartela da te!
    E così dicendo sguainò la spada dall'abito da cerimonia a si avventò su Dayuccia,
    la quale fece appena in tempo a deviare il terribile affondo con la propria bacchetta a 5 modalità vibranti.

    Re: ammettilo, sei una strega assoldata da mia figlio per far saltare la cerimonia *stoccata sbirula*
    Dayuccia: ebbene si, ma non me ne vergogno, non potete mettere in gabbia il cuore di vostro figlio! *finta della quaglia*
    Re: sei coraggiosa e più tenace della vecchia che assoldò quando fece saltare il matrimonio con la principessa dell'ovest,
    ma questo non ti salverà *affondo zetato a sorpresa con raglio delle maniche*
    Ed in effetto Dayuccia perdere terreno e vestiti ad ogni assalto del Re.

    Re: arrenditi non hai speranze contro la mia lama! *ri-zeta*
    Dayuccia: non sottovalutate le risorse di una fattrucchiera, sire!
    Re: e tu non sottovalutare me, da giovine ero noto con il nome di Zozzo lo spadaccino mascherato,
    e con tre zeta ero capace di tagliar via l'abito di qualsiasi fanciulla! *tri-zeta*

    Ed invero alla terza zeta anche l'ultimo brandello dei vestiti di Dayuccia cadde sul pavimento,
    lasciandola completamente vestita!
    Re: com'è possibile?!
    Dayuccia: ve l'ho detto che sono una fattrucchiera: è un bodypaint
    Re: ma pure la gonna?
    Dayuccia: certo sono una professionista!
    E approntando dello sconcerto del re ricambiò il favore denudandolo con un unico colpo di vibratore.

    Ma neppure il re si diede per vinto davanti alla propria denudazione, ed anzi attaccò nuovamente con maggior foga,
    così che Dayuccia dovette difendersi dagli attacchi sibilanti del pipino, oltre che quelli della spada.
    Dayuccia stava cercando di escogitare un nuovo stratagemma quando sentì le proprie chiappette marmoree
    schiacciate contro il freddo marmo di una colonna!
    Re: te lo dico per l'ultima volta, arrenditi altrimenti... ti raperò a zero!

    Al suono di quella terribile minaccia, lasciò cadere a terra la bacchetta magica che,
    continuando a vibrare, si fece strada lungo il pavimento, fino ad un gruppo di signore di mezz'età che tosto la fecero sparire con dei risolini.
    Re: guardie arrestate questa strega e mettetela al rogo!
    Dayuccia: Fatrucchiera! e mi sono arresa, perché infierire?
    Re: ho promesso di non raparti, ma sarai punita per aver cercato di sabotare il matrimonio!
    Gayforo: ma padre, questo è un giorno di festa, perché macchiarlo con un esecuzione!
    Dayuccia: Giusto
    Re: Giusto... che il popolino porti gli spiedini da arrostire attorno alla pira allora!
    Dayuccia:
    E tosto Dayuccia venne trascinata nuda, ma in bodypaint, verso la pira nella piazza del paese...

    Circondata di tutto quel che d'infiammabile c'era in giro e da volenterosi paesani armati di fiaccole e spiedini,
    Dayuccia vide le stoppe prendere fuoco una dopo l'altra, circondandola in una anello di fuoco che si faceva sempre più stretto.
    Dayuccia: Aiuuuuuuuto! coff-coff Mi sto affumicando tutta! Baddo se sei in questa fiaba vienimi a salvare!
    Ma Baddo non c'era e le fiamma si facevano mano a mano più vicine...

    Proprio quando i capellini di Dayuccia erano sul punto d'infeltrirsi,
    una torrenziale scarica d'acqua s'abbatté sulla pira spegnendola di botto!
    E subito dopo una scaletta di corda calò accanto a lei.
    principessa Koscialova: presto Dayuccia, aggrappati a me, ho tirato l'acqua di tutti i gabinetti del palazzo volante pur di salvarti!
    e così Dayuccia e la principessa risalirono la scaletta, mentre il popolino e le guardie erano troppo intenti a rimirare dal basso
    sotto la gonna della Koscialova ed a quelle bodypain di Dayuccia per reagire

    Una volta raggiunto il palazzo e ritirata la scaletta, Dayuccia si rivolse alla sua salvatrice:
    "Grazie bella Koscialova, per avermi salvato la vita ed i capellini, ma perché l'hai fatto, non è forse compa mia se ti ho rovinato il matrimonio?"
    Koscialova: "splendida Dayuccia, ho sempre sognato di essere salvata da una ragazza uscita da una torta ed inoltre il matrimonio era stato combinato dai miei genitori,
    quando poi ti ho vista nuda ed in bodypain, ho deciso che dovevo essere tua! Sono disposta a rinunciare a questo magnifico palazzo ed a vivere nella tua umile capanna, pur di stare con te! Prendimi e fa di me la tua tela!"
    E così dicendo si strappò via l'abito nuziale offrendo a Dayuccia le proprie carni marmoree.

    Ad una così allettante vista Dayuccia vacillò pensando a quali magnifici bodypain poteva realizzare su quella pelle perfetta,
    ma replicò: "Principessa Koscialova, non dite così, la mia umile capanna e fatta di pesci puzzolenti, perché tutte le capanne di dolci che avevo prima me le pappavo subito e restavo l'addiaccio, così sono stata costretta a circondarmi di pesci proprio perché li odio... "
    Principessa Koscialova: Dunque rifiuti il mio amore?
    Dayuccia: Ebbene sappi che come tu hai sempre sognato di essere salvata da una fanciulla uscita da una torta
    io ho sempre sognato d'essere salvata da un aitante pompiere biondo e visto che tu mi hai salvata dalla fiamme come una pompieressa provetta,
    sei bionda e i... pettorali non ti mancano... ho deciso di accettare la tua proposta indecente! (Però viviamo da te, che come ti ho detto il pesce lo odio )
    Koscialova:

    ...e fu così che il palazzo volante ripartì, lasciando il principe Gayoforo ancora una volta scapolo e la Koscialova e Dayuccia vissero felici e contente tra bodypaint ed interludi saffici!

    -Fine-


  12. #52
    Senior Member L'avatar di manuè
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    prego indicare cliccosità eventuali con un freccia
    se lasciati a se stessi i problemi tendono a risolversi da soli, se così non accade, allora è meglio lasciar perdere il tutto e passare ad altro.

    - gli ignoranti ignorano -

  13. #53
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    uuupppppppeeeeee

  14. #54
    Senior Member L'avatar di manuè
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    ma di pipini simpatichini ce n'è?
    se lasciati a se stessi i problemi tendono a risolversi da soli, se così non accade, allora è meglio lasciar perdere il tutto e passare ad altro.

    - gli ignoranti ignorano -

  15. #55
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Citazione Originariamente Scritto da manuè Visualizza Messaggio
    ma di pipini simpatichini ce n'è?
    Leggi e lo scoprirai

  16. #56
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Il mistero delle nuvole parte 1




    Tanto tanto tempo fa quando ancora Dayuccia non era diventata golosa,
    vi era un oscuro sotterraneo, e nell'oscuro sotterraneo due oscure figure,
    e le oscure figure cantilenavano un'oscura litania
    stando ai margini di un oscuro cerchio magico;
    e più cantilenavano più le fiammelle delle oscure candele si agitavano,
    come mosse da un vento oscuro, che ogni tanto ne spegneva qualcuna,
    rendendo l'oscuro sotterraneo ancora più oscuro...

    Poi improvvisamente, con un sonoro "POFF!" si materializzò
    un'oscura nuvoletta all'interno dell'oscuro cerchio magico!
    - Oscuro figuro alto: "Finalmente ha funzionato!"
    - Oscuro figuro basso: "Sta attento, indietreggia, non sappiamo come possa reagire!"
    - Oscuro figuro alto: "Tranquillo, non può uscire dal cerchio magico."
    E poi rivolgendosi all'oscura figura che cominciava ad intravedersi,
    man mano che l'oscura nuvoletta si diradava: "O tu, oscuro demone degli inferi, rivelati a noi, che ti abbiamo evocato, e giuraci fedeltà!"

    "Ma che maniere sono queste?! Come vi permettete di farmi apparire chissà dove senza preavviso, e darmi per giunta del Demone?!"
    rispose l'oscura figura.
    - Oscuro figuro alto: "I tuoi inganni sono inutili demone! Sappiamo bene che quelli della tua specie cercano di raggirare coloro che li hanno evocati, ma non non ci caschiamo!"
    - Oscuro figuro basso: "Esatto, non ci caschiamo! Rivelaci il tuo nome piuttosto, te lo ordino!"
    - Oscura figura: "Sono Dayuccia e non sono un demone chi siete voialtri e perché mi trovo qui, mi stavo pappando una sacher uffa "
    - Oscuro figuro alto: "C'è cascata Ci ha detto come si chiama adesso il rituale è completo è deve obbedire a tutti i nostri ordini "
    - Oscuro figuro basso: "Tutti, tutti "
    - Dayuccia: "Presentatevi maniaci maleducati "
    L'oscuro figuro basso tirò indietro il cappuccio rivelando un volto nanesco: "Io mi chiamo Scalognolo, o Demone Dayuccia, tuo signore e padrone!"
    "Ed io", disse l'oscuro figuro alto facendo altrettanto, " sono Ruzzolo; anch'io tuo signore e padrone!"

    Dayuccia: "Ho detto che non sono un demone! Sono una truccatrice!"
    Scalognolo: "Le tue menzogne sono inutili demone! Vediamo bene che hai i capellini oscuri come quelli di un demone! "
    Dayuccia: "Ho fatto la tinta di recente "
    Ruzzolo: "E le unghie oscure come quelle di un demone! "
    Dayuccia: "è il mio smalto preferito "
    Scalognolo: "e le ali oscure come quelle di un demone! "
    Dayuccia: "Le indosso sempre quando mangio la sacher "
    Scalognolo & Ruzzolo "Dunque sei un demone! E devi ubbidirci in tutto "
    Dayuccia: "Uffa io me ne vado :vojo"
    E così dicendo Dayuccia fece un passo per uscire dal cerchio magico...

    ...ed uscì dal cerchio magico tracciato per terra con i gessetti viola.
    Ruzzolo: "Il demone è più potente del previsto! Le barrire magiche non riescono a connetterlo! "
    Scalognolo: "Adesso ci mangia è tutta colpa tua! Ti avevo detto che era pericoloso! "
    Ruzzolo: "Tu non hai avuto un'idea migliore però, povera Racchiottella "
    Dayuccia: "Chi è Racchiottella? "
    Ruzzolo: "Ti prego demone, risparmia almeno lei!"
    Dayuccia: "Piantatela con questa storia del demone e raccontatemi la trama di questa fiaba forza! "

    Ruzzolo: "Scalognolo ed io siamo i nani della principessa Racchiottella"
    Dayuccia: "Ma tu sei ben più alto di Scalognolo "
    Ruzzolo: "Sotto il pastrano porto i tacchi a spillo e comunque l'importante
    è che la principessa Racchiottella vuole andare al Gran Ballo dove il Principe Malvagio sceglierà la propria sposa!"
    Scalognolo: "Però ci saranno anche tutte le altre principesse, e Racchiotella è come dire... Racchia, ecco "
    Ruzzolo: "Così abbiamo deciso di evocare un demone perchè la rendesse bella e potesse andare al ballo "
    Dayuccia: "Ah, ma allora non c'è problema, posso truccarla io! "
    Ruzzolo sottovoce a Scalognolo: "Visto che evocare un demone era la scelta giusta "
    Dayuccia: "E quando sarà questo Gran Ballo?"
    Scalognolo: "Tra due ore!"
    Dayuccia: "Due ore!? "
    Ruzzolo: "Pensi forse che avremmo evocato un demone se non fossimo con l'acqua alla gola! "
    Dayuccia: "Va bene, presto, portatemi da Racchiottella!"

    E così Scalognolo, Ruzzolo e Dayuccia, corsero su per le oscure scale dell'oscuro sotterraneo,
    su per le bigie scale del bigio seminterrato, su per quelle del bianco palazzo, su fin su quelle della più alta torre splendente.
    Fino a raggiungere il portone di titanio a doppia combinazione che proteggeva la camera di Racchiottella, o piuttosto, che proteggeva gli altri dalla sua racchiosità.
    I nanetti indossarono gli occhialini scuri di sicurezza ed inserirono la combinazione,
    aprendo il portone giusto di uno spiraglio, così sottile che solo la sottile Dayuccia poté entrare.
    Scalognolo: Noi restiamo qui Buona fortuna

    E lì, proprio davanti alla grande pendola, piangeva la povera Racchiottella.
    Racchiottella: "Oimè, oimè! Manca solo un'ora e mezza al gran ballo e sono così racchia!"
    Dayuccia: "Non temente Vostra Racchiosità, conosco il vostro problema e sono qui per risolverlo"
    E così dicendo tirò fuori il trolley con i trucchi dalla propria scollatura,
    aprì il cavalletto pieghevole, preparò pennelli e tavolozza, dispose ordinatamente i trapani in ordine crescente e,
    dopo aver osservato accuratamente Racchiottella, prese il pennellino n.25 in Pelo di Avvocato ed iniziò a truccarla.

    Ma non appena toccò Racchiottella con la punta del pennellino... "KRAKABOOOOOM!"
    Una possente esplosione scosse la torre, strappando tutti i vestiti da Racchiottella e Dayuccia e proiettandole, su, su nell'aria!
    Dayuccia: Aaaaaaaaaiiiiiiiieeeeeeeeeeeeeh! Non mi era mai capitato un caso di racchiosità così graveeeeeeee!
    Su, sempre più su, Dayuccia trapassò le nuvole ed iniziò a manovrare le ali nere per prendere il controllo ma...

    Dayuccia: "Sono solo per bellezzaaaaaaaaaaaaa!"
    E cominciò a cadere giù, giù, sempre più giù nuovamente verso le nuvole e...
    "POFFETE!" Atterrò su una soffice nuvoletta, si guardò intorno, e presi due cirri si fabbricò un bikini.

    Nel mentre anche racchiottella era stata proiettata sempre più su e poi più giù verso le nuvole finché...
    "ZAFFETE!" le nuvole si scostarono inorridendo per la sua racchiaggine e lei continuò a precipitare verso le luci della città sottostante.

    Mancava ormai soltanto un’ora al gran ballo e Dayuccia vagava tra le nuvole cercando un modo per scendere.
    Certo le nuvole cambiano forma con il vento, ma le nuvole su cui camminava, sembravano muoversi in modo diverso...
    Cammina cammina cominciò a sentirsi osservata, cammina e cammina ancora ed iniziò a notare dei guizzi repentini nella propria periferia visiva,
    cammina e cammina ancora di più e le sembrò di sentire dei bisbigli e dei risolini.
    Dayuccia si voltò di scatto più e più volte cercando di scrollarsi di dosso la sensazione di essere spiata e palpeggiata,
    e finalmente riuscì ad individuare cosa c’era fuori posto…



  17. #57
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: A mille ce n'è ♫♪ di pipini attorno a te ♫♪

    Il mistero delle nuvole parte 2



    Seminascosto tra i bianchi ciuffetti nuvolosi c’era un esserino, bianco, con addosso un sombrero anch'esso bianco che la osservava.
    Dayuccia: “Ti ho visto! Esci di lì!”
    Ma quello si nascose ancora più affondo tra le nuvolette
    “Ecco ti sei fatto scoprire Vagilio! Quante volte te lo dobbiamo ripetere di tenere il sombrero abbassato sugli occhi?”
    Lo rimproverò un’altra voce dietro Dayuccia.
    “Pure tu che ti metti a parlare a voce alta però!”
    Lo rimbrottò una terza voce
    Dayuccia: “Ma insomma chi siete? Uscite fuori
    “E va bene usciamo, ma tu non fare del male a Rodogino e Pierpigna” rispose un’altra voce ancora.

    Qual mirabilia! Completamente mimetizzati tra le nuvolo c’erano centinaia di piccoli esserini, tutti bianchi e con il sombrero,
    che adesso venivano allo scoperto osservano Dayuccia circospetti.
    Dayuccia: “E voi chi siete?”
    Un esserino meno timoroso degli latri si fece avanti: “Siamo i Fappelli!
    Dayuccia: “I cosa? Non ho mai sentito parlare di creature simili”
    Fappello: “Hai sentito parlare delle fatine?
    Dayuccia:
    Fappello: “Ed hai sentito dire che ogni volta che qualcuno dice di non credere all’esistenza delle fate, una fatina muore?
    Dayuccia:
    Fappello: “Ecco noi siamo come le fatine ,ma maschi ed invece di morire quando uno non crede a noi, nasciamo ogni volta che un principe si fappa
    Dayuccia: “

    Fappello: “Recentemente il Principe Malvagio è entrato in età da moglie e così ogni fine settimana invita ogni genere di principessa al Gran Ballo,
    nella speranza di trovare la propria anima gemella; per questo ha stabilito tre prove per vagliare le candidate, ma sono prove difficilissime,
    e fino ad ora nessuna è riuscita a superarle tutte, e così il principe si fappa
    Aveva appena finito di parlare che “PUFF!”, “PUFF!”, dal nulla comparvero altri due fappelli.
    Fappello: “Ecco ha ricominciato. Ciao fratelli!
    Dayuccia: “Guarda caso conosco una principessa che vorrebbe sposare quel principe, potete dirmi qualcosa su queste tre prove?
    Fappello: “Prima libera Rodogino e Pierpigna!
    Dayuccia: “Chi?!”
    Fappello: “I nostri due fratelli Rodogino e Pierpigna che hai rapito”
    Dayuccia: “Ma io non ho rapito nessun… Iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiih!!!!”

    Abbassando lo sguardo Dayuccia si rese finalmente conto che i due cirri con cui si era fabbricata un bikini di nuvole, erano in realtà due fappelli!
    Dayuccia: “Ecco perché mi sentivo tutta palpeggiata! Via, via sciò!
    E così dicendo se li scrollò di dosso restando nuovamente completamente nuda.
    Rodogino: “Potevi anche fare a meno d’avvertirla
    Pierpigna: “Stavamo così bene
    Dayuccia: “Maniaci
    Fappello: “Scusa se ho dubitato di te Credevo li avessi presi con intenzioni malevole
    Dayuccia: “Io invece credevo di aver preso due innocue nuvolette, non due maniaci
    Fappello: “Ma come, non lo sai? Tutte le nuvole sono in realtà formate da fappelli!
    Quando alzi lo sguardo al cielo e questo non è completamente limpido, vuol dire che un principe si è fappato da poso
    Dayuccia: “Risparmiami questi particolari e parlami invece delle tre prove
    Fappello: “Come preferisci La prima è una prova di bellezza: ogni principessa deve varcare la soglia del palazzo
    del Principe Malvagio superando l’esame di due severissime guardie armate di fiocine. Se una principessa non è più che bellissima, le guardie la fiocinano sul posto”
    Dayuccia: Devo avvertire Racchiottella prima che sia troppo tardi

    Mancava soltanto mezz’ora all’inizio del Gran Ballo e Racchiottella, dopo essere precipitata in uno stagno,
    inseguita dai cani da guardia e rubato un accappatoio lasciato fuori tra le cose da stendere, era in fila per entrare nel palazzo del Principe Malvagio.
    La principessa davanti a lei, salì le scale con una falcata altera, e quando le due guardie le bloccarono l’ingresso incrociando le fiocine davanti a lei,
    spalancò il proprio impermeabile rivelando un fisico scultoreo.
    Guardie: “Promossa! Avanti la prossima!”
    Racchiottella: “In condizioni normali non avrei nessuna possibilità di superare la prima prova,
    ma Dayuccia mi ha truccato così bene che è esplosa la torre, sento di potercela fare!”
    E così ragionando salì la scala e spalancò l’accappatoio davanti alle guardie.


    “Superata la prova di bellezza, ce la seconda prova” continuò Fappello, “una prova di destrezza, acume e fortuna:
    la principessa in esame deve riuscire ad infilare una presa USB al primo colpo, altrimenti le verrà incollata una sedia alle chiappette e rimandata a casa”
    Dayuccia: “Ci credo che il Principe Malvagio non sia ancora riuscito a trovar moglie
    Fappello: “Infine, con la terza prova, la principessa viene condotta al centro del salone da ballo, e viene circondata da dozzine di aitanti maschioni a
    torso nudo con il viso celato da una maschera di velluto nero”
    Dayuccia: “Finalmente una prova interessante
    Fappello: “La principessa deve capire chi è il vero Principe Malvagio e chiedergli di ballare con lei… Ma se sbaglia, verrà tosto sollevata di peso
    e gettata dal terrazzo sui cespugli di rose spinosissime che adornano i giardini”
    Dayuccia: “Questo principe è veramente malvagio
    Fappello: “Ma no, queste sono le tradizioni del regno, da tempo immemore, il Principe Malvagio è un bravo giovine
    Dayuccia: “Ed allora perché lo chiamano il Principe Malvagio?
    Fappello: “Perchè profuma sempre di malva, ovvio

    Racchiottella non si era resa conto che Dayuccia non era riuscita a truccarla perché la sua racchiosità aveva respinto persino i suoi trucchettini miracolosi,
    e così aveva spalancato l’accappatoio danti alle guardie, convinta di essere bellissima.
    Non appena le guardie l’ebbero vista in tutta la sua racchiottosità, gettarono a terra le fiocine e si coprirono gli occhi con le mani, rannicchiandosi in posizione fetale.
    Racchiottella: “Caspita li ho letteralmente abbagliati con la mia bellezza!
    E così dicendo entrò trionfalmente nel palazzo dove l’attendeva la seconda prova.

    Dayuccia: “La principessa Racchiottella è in pericolo, devo raggiungerla prima che affronti la prima prova o verrà fiocinata Aiutatemi Fappelli!
    Fappello: “Non c’è bisogno di farsi prendere dal panico, noi fappelli formiamo le nuvole e come le nuvole sappiamo essere veloci, tieniti forte, ti condurremo tosto al palazzo!”
    E così dicendo le nuvole si gonfiarono come vele ed iniziarono a correre nel cielo raggiungendo tosto il palazzo; quindi i fappelli si presero gli uni con gli altri formando una scaletta
    che scendeva proprio sul terrazzo.
    Dayuccia: “Adesso devo trovare un modo per entrare dentro, ma sono nuda speriamo che Racchiottella sia ancora sana e salva”
    Dayuccia era così assorta nell’escogitare un modo per intrufolarsi, che non notò una dozzina di principesse che rincasavano mogie, moglie, ognuna con una sedia incollata alle chiappette…

    ...ma fortunatamente Racchiottella non era tra queste, mancavano soltanto 10 minuti all’inizio del Gran Ballo ed il salone era affollato di aitanti maschioni mascherati a torso nudo.
    Una principessa scelse un giovine dai ricci capelli rossi e venne presa e gettata sui cespugli di rose, poi fu il turno di Racchiottella che si guardò attorno indecisa tra tanti aitanti giovini.
    Uno era alto, biondo e muscoloso, un altro con ricci capelli castani ed una frase tatuata sui bicipiti, un altro ancora moro con la chioma fluente che gli ricadeva sulle spalle e gli addominali più definiti di un pacchetto di uova.


    Racchiaottella fece un passo verso il castano riccioluto, ma improvvisamente un’armatura si frappose tra lei ed il giovine, roteò con maestria la borsetta,
    e lo colpì con precisione nelle balls facendolo stramazzare al suolo.
    “Guardie! Arrestate quell’intruso presto!”
    La misteriosa figura in armatura si voltò di scatto, afferrò per un attimo per le spalle Racchiottella sussurrandole “malva” all’orecchio
    e poi la lasciò per fiondarsi verso il parapetto del terrazzo e saltare di sotto, prima che le guardie potessero intervenire.

    Non appena si fu ristabilito l’ordine nella sala da ballo, Racchiottella iniziò ad annusare i presunti principi uno ad uno, finché non riconobbe un piacevole profumo di malva provenire dal bel giovine biondo e così superò anche la terza prova coronando il proprio sogno d’amore!

    Fine















    Scena post credits: nei giardini del palazzo:



    Dayuccia: “Aiah, piano, aiutami ad uscire da questo cespuglio di rose spinosissime”
    Scalognolo: “Ma di cosa ti lamenti che sei in armatura?”
    Dayuccia: “è solo un bodypaint Datemi una mano
    Ruzzolo: “Aiutala tu che io sono con le stampelle”
    Scalognolo: “Ti avevo detto che quei tacchi a spillo sono pericolosi, sei ruzzolato giù per tutta la torre”
    Ruzzolo: “Se non fosse stato per l’esplosione, non avrei perso l’equilibrio, e dici così solo perché sei geloso, perché a me stanno bene con la minigonna ed a te no
    Dayuccia: “Ma insomma, mi volete aiutare?!
    Scalognolo: “Arrivo, arrivo, e grazie per aver aiutato la Principessa Racchiottella, sei stata un demone di parola”
    Dayuccia: “Quante volte ve lo devo dire che non sono un demone!?”
    Ruzzolo: “Oh è inutile che neghi, stavano spiando dalla vetrata mentre hai adoperato le tue arti oscure per mettere fuori gioco quel falso principe”
    Scalognolo: “E soltanto un demone sarebbe ricorso ad un metodo così violento per risolvere la faccenda”
    Dayuccia: “Dite così perché non avete spiato abbastanza bene, o sareste riusciti a leggere cosa diceva il suo tatuaggio: il tentativo di consegna non è andato a buon fine.
    Quel marrano era il mio acerrimo nemico, il corriere dei pacchi ma questa volta gli ho fatto perdere il suo di pacco




    E così vissero tutti felici e contenti:
    Malvagio smise di fapparsi,
    Racchiottella sposò il propria amato principe
    Dayuccia si vendicò del corriere e poi Scalognolo e Ruzzolo utilizzarono il cerchio magico per rimandarla a finire di mangiare la sacher...





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