Quando avevo 13 anni ai tempi delle medie, mi ricordo che mia mamma mi preparava la cartella con dentro la crostatina ed il succo di frutta a mela quello nel brik di cartone. A settembre venne una nuova maestra di matematica che non dimenticherò mai. Si chiamava Giulia aveva più o meno 35 anni, indossava sempre i tacchi. In particolare quelli neri. Puntualmente quando tornavo a casa pensando ai suoi piedi me lo spaccavo in mano. Un giorno penso che a lei facessero male i piedi perché si tolse le scarpe da sotto il banco, io stavo come un falco ed ovviamente lo notai e subito buttai di proposito la gomma per cancellare sotto la cattedra... Mi avvicinai e mamma mia i suoi piedi e puzzavano da morire. Vi lascio solo immaginare quello che feci quando tornai a casa. Dalle 14 fino alle 22 mi consumai la mano destra e non solo. Questi sono i ricordi che amo di più della mia adolescenza.