Cesarino! Non serve esterare a Sarajevo con gli squattatori slavi, basta andare al Po Cesarino! Non serve esterare a Sarajevo con gli squattatori slavi, basta andare al Po

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Discussione: Cesarino! Non serve esterare a Sarajevo con gli squattatori slavi, basta andare al Po

  1. #1
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    Cesarino! Non serve esterare a Sarajevo con gli squattatori slavi, basta andare al Po

    litecnico di Milano


    Milano, Politecnico: quasi il 93% degli studenti laureati al lavoro dopo un anno
    «Prenotati» da imprese e multinazionali già prima della laurea e chiamati nell’ultimo semestre di studi quando sono ancora alle prese con la tesi. Gli ingegneri i più ricercati
    di Federica Cavadini

    Prenotati da imprese e multinazionali già prima della laurea e chiamati nell’ultimo semestre di studi quando sono ancora alle prese con la tesi. Per gli studenti del Politecnico il lavoro arriva subito, nove su dieci festeggiano il diploma quando sono già impegnati in azienda, per uno stage, con un contratto di apprendistato o a termine che per la metà di loro poi diventa assunzione a tempo indeterminato. Così risulta dell’ultima indagine occupazionale dell’ateneo sul gruppo degli universitari che ha concluso il corso di laurea magistrale nel 2015. A un anno di distanza stava lavorando il 92,9% ed è un dato in crescita, due punti in più rispetto all’anno precedente. I migliori risultati sono degli ingegneri, per loro tasso di occupazione al 92,9%, per i designer è all’ 88,2%, più basso per gli architetti, l’85,3%. La retribuzione media per un neoassunto alla prima esperienza è di 1451 euro al mese, il contratto è per uno su due a tempo indeterminato e per il 16,9% a tempo determinato. Ancora un dato raccolto dall’ateneo. Lavora all’estero uno su dieci fra i laureati del Politecnico, l’università che ha proposto l’inglese come lingua di ateneo e che fra contestazioni e ricorsi di una parte dei docenti dal 2014 ha attivato tutti i corsi di laurea magistrale e di dottorato di ricerca in inglese, ha lanciato un piano per formare i docenti e di sostegno per gli studenti. Destinazioni dei laureati del Poli sono aziende e multinazionali in Francia, Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna e Svizzera.

    «I nostri laureati con questa formazione internazionale, con solide basi e una preparazione che consente di leggere le trasformazioni del mercato del lavoro sono tra i professionisti più apprezzati dai datori di lavoro di tutto il mondo, come ha evidenziato anche la recente classifica di Qs che ci riconosce il 170° posto fr ai migliori atenei del mondo - ha sottolineato il rettore Ferruccio Resta - E la nostra indagine sul tasso di occupazione è una conferma ulteriore». Sono positivi anche i dati i sui laureati triennali, a sei mesi dal diploma l’87,3% di loro lavora e quasi quattro su dieci risultano già occupati in azienda il giorno della laurea.
    «I risultati del Politecnico sono eccezionali perché è un’università di eccellenza in una città come Milano, con una didattica efficace, studenti che studiano molto e con un career service che fa incontrare studenti e aziende, altri atenei non offrono lo stesso supporto - dice Eleonora Voltolina, alla guida di Repubblica degli Stagisti, testata online che accompagna i giovani dalla formazione al lavoro -. Purtroppo per i neolaureati italiani le prospettive di assunzione dopo la laurea sono molto più modeste».

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    Martina, indirizzo gestionale

    Dal liceo psicopedagogico a Varese al Politecnico con laurea in Ingegneria Gestionale a dicembre 2015 per Martina Casartelli, 26 anni, che si presenta con soddisfazione «brand manager a Ives Rocher». E spiega: «Dal liceo ho avuto le idee chiare , volevo lavorare nel marketing in una grande azienda così ho deciso di affrontare il Politecnico anche se la mia formazione era diversa». Il primo contratto per Martina arriva da Nestlé sei mesi prima della laurea.«Ho lasciato il curriculum al career day dell’università, due settimane dopo avevo il primo colloquio e subito la proposta di entrare come stagista, lavoro a tempo pieno, 750 euro al mese.
    Martina Casartelli, 26 anni Martina Casartelli, 26 anni

    «Ho accettato anche se dovevo ancora preparare la tesi ed è stata una buona scelta». Poi per Martina la decisione di cambiare. «Volevo provarmi nell’area della consulenza, ho lavorato nella società di un mio professore del Politecnico e in seguito anche all’università con assegno di ricerca». La laurea in ingegneria gestionale è molto richiesta, dice Martina. «Finiti gli studi ho ricevuto più proposte di lavoro». Quest’anno a marzo la nuova opportunità. «Volevo tornare a lavorare sul prodotto così sono entrata a Ives Rocher con contratto a tempo determinato. Entro alle 8 del mattino ed esco alle 19, faticoso ma faccio quello che mi piace, lo stipendio per un neoassunto è buono 1.400 euro netti e conto su assunzione e posto fisso».



    conto su assunzione e posto fisso
    contaci contaci

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    Roberto, indirizzo informatico

    «Al quarto anno delle superiori ho passato il test per entrare a Ingegneria informatica ed è stata la scelta giusta. Ho studiato la materia che mi interessava, ho avuto la preparazione che mi aspettavo. Il Poli ti dà una formazione mentale che ti aiuta a imparare qualsiasi cosa. Così a 27 anni ho il lavoro che mi piace, ben pagato, duemila euro lordi al mese e con prospettive per il futuro». Questo il bilancio di Roberto Capiotto, studi all’Istituto tecnico informatico a Monza e poi dopo la laurea al Politecnico assunto alla Fincons, società di consulenza informatica con sede a Vimercate.
    Roberto Capiotto Roberto Capiotto

    «È un’azienda solida con un migliaio di dipendenti - spiega — una buona opportunità. Non ho dovuto cercare a lungo dopo la laurea, ho ricevuto subito proposte da più aziende. E così è stato anche per i miei compagni di studi, quasi per tutti è arrivata l’offerta di un contratto a tempo indeterminato». «Alla Fincons mi occupo dello sviluppo di un software che viene proposto alle aziende energetiche, è un campo interessante—racconta—. Il lavoro è con orario di ufficio, anche se spesso prolunghiamo quando ci sono scadenze particolari. Impegnativo ma stimolante. E ho accettato la proposta di quest’azienda anche perché volevo poter contare su un lavoro stabile perché poi c’è la fidanzata e ci sono i progetti e il posto fisso oggi è ancora un punto d’arrivo eccome».


    vai vai, operaio del nuovo millennio

  2. #2
    koba44
    Guest

    Re: Cesarino! Non serve esterare a Sarajevo con gli squattatori slavi, basta andare a

    Alla Scania in Svezia assumono analfabeti con buone capacità grafiche (disegnini).

  3. #3
    Senior Member
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    Re: Cesarino! Non serve esterare a Sarajevo con gli squattatori slavi, basta andare a

    Ci ho messo un anno per beccare uno stage

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