L'interesse nella medicina alternativa
Carlo č anche un paladino controverso della medicina alternativa.[63] Nel 2004, la Foundation for Integrated Health, da lui istituita nel 1993 al fine di "incoraggiare una maggiore collaborazione fra operatori convenzionali e complementari, e facilitare lo sviluppo di una medicina integrata", č stata divisa al suo interno in un'area scientifica e una medica al fine di incoraggiare l'utilizzo e lo studio di erbe officinali e di altri trattamenti alternativi nel sistema medico nazionale britannico,[64][65] e nel maggio del 2006, Carlo stesso ha tenuto un discorso alla World Health Assembly di Ginevra, ritenendo urgente sviluppare il tema dell'integrazione tra medicina convenzionale e alternativa e in particolare nell'omeopatia.[66][67]
Nell'aprile del 2008, The Times pubblicņ una lettera di Edzard Ernst, professore di medicina complementare dell'Universitą di Exter, il quale chiedeva alla fondazione del principe di ritrattare quanto dichiarato in due loro opuscoli di promozione della medicina alternativa, adducendo il fatto che "la maggior parte delle terapie alternative si sono dimostrate senza effetti a livello clinico, e alcune addirittura dannose". L'associazione rispose attraverso un proprio portavoce: "Rigettiamo completamente le accuse della nostra linea di promozione della medicina alternativa e sulla pubblicazione di Complementary Healthcare: A Guide il quale mostra il vero beneficio di molte terapie omeopatiche. Al contrario, esso tratta le persone come adulti che possono prendersi le responsabilitą e che hanno diritto ad avere informazioni non solo sulla medicina tradizionale... dopo di che essi possono decidere cosa sia meglio per loro. La fondazione non promuove terapie complementari."[68] Quell'anno, Ernst pubblicņ un libro con Simon Singh, scherzosamente dedicato al principe Carlo dal titolo Trick or Treatment: Alternative Medicine on Trial. L'ultimo capitolo si esprime in maniera profondamente critica nei confronti della passione per la medicina alternativa proposta dal principe Carlo.[69]
Interesse negli aiuti umanitari