Originariamente Scritto da
Kronos The Mad
No pls leggete
http://www.nextquotidiano.it/sos-nat...lloasi-spinea/
Sono spuntate cose molto carino tipo che l'allevamento non è nemmeno una Onlus, il proprietario che guida gli autobus come lavoro era quello che aveva fermato il bus perché un passeggero aveva il burqa rotfl
"Il gestore dell’Oasi – in realtà un’area delimitata da un recinto piuttosto basso con una rete che non era nemmeno ben piantata nel terreno – quando non è impegnato a salvare animali si diletta nello sport nazionale degli italiani: i post fasciogentisti su Facebook contro rom, immigrati, Laura Boldrini e Komunisti."
"C’è anche il fatto che nell’area (100 mq dove alloggiavano 130 animali) gli animali non venivano recuperati ma sostanzialmente allevati. Diverse associazioni animaliste hanno infatti avuto dei contatti con Piva che richiedeva bestioline non sterilizzate. Far riprodurre senza controllo animali salvati dalla strada non sembra il modo migliore per prendersene cura. E improvvisarsi allevatore può avere i suoi rischi. Come quelli paventati da Massimo Zaratin dell’Associazione per la Difesa e la Promozione della Cultura Rurale che è stato tra i primi ad ipotizzare un attacco da parte di predatori."
"Ma torniamo alla vicenda della Onlus. Su alcuni biglietti da visita pubblicati su Facebook il codice fiscale dell’associazione è questo
Sulla pagina ufficiale dell’associazione (ora rimossa) era diverso, un refuso?
In entrambi i casi la ONLUS non figura nel registro delle associazioni del Veneto e non risulta tra quelle che hanno presentato domanda all’Agenzia delle Entrate per poter ottenere il 5 x 1000. Nonostante questo però in molti hanno iniziato a far girare quei dati e l’IBAN per le donazioni. Molto attivi in questo senso sono stati gli amici del Comitato Cittadino “Cani di Spinea” che sono stati tra i primi a promuovere una raccolta fondi. Non si sa bene necessaria a cosa visto che gran parte degli animali sono morti mentre i sopravvissuti sono stati trasferiti. C’è chi ha spiegato servissero per installare delle telecamere per garantire maggiore sicurezza. Ma guardando le foto dell’oasi è facile intuire come il luogo non fosse minimamente adeguato e sicuro per ospitare animali “sfortunati”. Anzi, sarebbe stato proprio uno di quegli allevamenti che altri animalisti avrebbero ben volentieri fatto chiudere."