Francia, a 22 anni fa sesso con una 11enne: assolto. «Follia, per la legge non è stupro»La sentenza a Seine-et-Marne riguarda un fatto avvenuto nel 2009. Un secondo caso, avvenuto ad aprile, suscita polemiche in un Paese che non ha mai stabilito per legge l’età del consenso
Francia, a 22 anni fa sesso con una 11enne: assolto. «Per la legge non è stupro, ma rapporto consenziente»
La sentenza a Seine-et-Marne riguarda un fatto avvenuto nel 2009. Un secondo caso, avvenuto ad aprile, suscita polemiche in un Paese che non ha mai stabilito per legge l’età al di sotto della quale ogni rapporto sessuale rappresenta una violenza
Con una sentenza che sta suscitando grande scalpore, in Francia un uomo è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale nonostante — all’età di 22 anni — abbia fatto sesso con una bambina di 11. Secondo quanto stabilito dai giudici di Seine-et-Marne, vicino a Parigi, non è stato possibile stabilire che nel rapporto sessuale tra l’uomo e la bambina — avvenuto nel 2009 — siano intervenuti gli elementi caratterizzanti lo stupro: «la coercizione, la minaccia, la violenza, la sorpresa». Il rapporto, dunque, è secondo i giudici da considerarsi «consensuale». La Procura, che aveva chiesto per l’uomo una pena di 8 anni, ha annunciato l’intenzione di fare ricorso. In Francia non è stabilita per legge l’età del consenso.
La gravidanza
I fatti — raccontati all’Agence France Presse da Laure Habeneck, avvocatessa della ragazza, che oggi ha 20 anni — sono avvenuti nell’agosto del 2009. La bimba era stata avvicinata, al parco, dall’uomo, che l’aveva convinta ad avere un rapporto sessuale. Secondo il racconto dell’accusato, la bimba aveva mentito sulla sua età, assicurandogli di avere «14 anni , quasi 15»: una circostanza che la vittima ha sempre negato. La famiglia della ragazza era venuta a conoscenza di quanto avvenuto dopo aver scoperto che la bambina era incinta. Il figlio della bambina oggi ha sette anni.
Nessuno «stupro»: il caso di Montmagny
La sentenza arriva poche settimane dopo un caso simile. Il 24 aprile scorso, secondo quanto riportato dal sito Mediapart, un uomo di 28 anni aveva convinto una bimba di 11 anni a seguirlo in un appartamento di Montmagny, periferia di Parigi. Promettendole di insegnarle «a dare baci, e molto di più», l’aveva costretta ad avere rapporti sessuali. Poi le aveva intimato di non parlare con nessuno di quanto accaduto, l’aveva baciata sulla fronte, le aveva chiesto di incontrarsi ancora, presto. Mentre tornava a casa, la bambina aveva telefonato alla madre, terrorizzata. La donna aveva chiamato la polizia, facendo arrestare l’uomo. L’ipotesi di reato era quella di stupro. La Procura, citando l’articolo 227-25 del Codice penale, aveva affermato che, in assenza degli elementi caratterizzanti della violenza, l’accusa nei confronti dell’uomo sarebbe stata al massimo quella di «molestie» — punibili con un massimo di 5 anni (lo stupro in Francia è punibile con 20 anni di carcere, se la vittima è sotto i 15 anni di età). Il processo si terrà a febbraio.
Il dibattito
La pressione dell’opinione pubblica ha già portato il governo a mettere in programma una proposta di legge che dovrebbe fissare l’età del consenso a 13 anni. Nel 2005, la Corte di Cassazione francese aveva «fissato» quei limiti in modo estremamente vago, parlando di «età molto tenera» — una formulazione di solito applicata ai bimbi al di sotto dei 6 anni.
«Pedophile-chic ethos»
In un intervento sul New York Times, la giornalista Valentine Faure aveva raccontato questo secondo episodio riflettendo sulla tradizione culturale della Francia sui reati sessuali. Faure ricordava come Jean Paul Sartre, Simone De Beauvoir, Gilles Deleuze, Roland Barthes, Philippe Sollers, André Glucksmann e Louis Aragon inviarono una lettera a Le Monde difendendo tre uomini accusati di aver avuto rapporti sessuali con minori di 15 anni. «Riteniamo che ci sia una incongruenza tra la natura obsoleta della legge e la realtà di una società che tende ormai a riconoscere l'esistenza di una vita sessuale nei bambini e negli adolescenti», scrissero. Secondo Faure, benché «la cultura dominante abbia abbandonato quest’etica pedophile-chic», la persistente assenza di normative chiare sull’età del consenso ha «probabilmente a che fare con le vestigia di una idealizzata libertà sessuale». Faure ricorda anche come Alain Finkielkraut, uno dei più importanti intellettuali francesi, si sia speso nel 2009 per difendere Roman Polanski dalle accuse di stupro nei confronti di una 13 enne: «Non era una bambina», disse, parlando di Samantha Geimer, «aveva posato in topless». «Ancora oggi», conclude Faure, «ciò che ci fa orrore come società, e ci sembra riguardare il senso comune - e cioè che ogni rapporto sessuale con un minore è, per definizione, una violenza - è lasciato dalla legge all’arbitrarietà dei singoli giudizi.Quanto avvenuto a Montmagny deve rappresentare, per la Francia, una sveglia morale».
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Però l'articolo originale parla di 28-enne!
Rob de matt!
Relation sexuelle à 11 ans: le parquet de Pontoise ne poursuit pas pour viol
25 SEPTEMBRE 2017 PAR MICHAËL HAJDENBERG
Dans le Val-d'Oise, une enfant de 11 ans a eu une relation sexuelle avec un inconnu de 28 ans. Elle l'a suivi, puis a subi l'acte sans protester, ce qui fait dire au parquet qu'elle était consentante. L'homme devait être jugé pour « atteinte sexuelle », et non pour viol. Une spécificité française.
https://www.mediapart.fr/journal/fra...-pas-pour-viol
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Originariamente Scritto da manuè
