cerchiamo di essere seri per una volta:
credo sia solo insicurezza, figlia non della cultura occidentale ma di un suo modo di atteggiarsi.
Lasciate perdere per un attimo i migranti di origine africana o asiatica, quella è una chiave di lettura sbagliata. Provate, invece, ad osservare piccole comunità che da sempre hanno fatto parte del nostro gruppo sociale.
Vi sono gruppi di individui che hanno vissuto le nostre stesse esperienze, che hanno trascorso la loro vita all'ombra delle stesse fabbriche, degli stessi edifici. Che hanno avuto dei genitori che hanno vissuto le medesime vicessitudini dei nostri.
La crisi economica e la precarizzazione del lavoro non hanno costituito, sino ad oggi, un ostacolo alla tutela e alla formazione di nuclei familiari famiglia da parte di costoro.
Perchè è l'amore verso il fenomeno della filiazione, a consentire alle comunità Rom e Sinti di vantare un tasso di natalità nettamente superiore a quello europeo.