James Eugene Redmond, conosciuto con il nome di Jim Carrey ha lanciato una battaglia contro Facebook, non limitandosi alla dialettica ma compiendo gesti concreti. Ha chiuso il proprio account, ha venduto la sua partecipazione azionaria in Facebook e sta usando Twitter per pubblicare immagini ironiche contro Mark Zuckerberg e per fare circolare l’hashtag #unfriendfacebook, invitando i suoi fan a migrare verso altre piattaforme social.
L’attore non riesce a perdonare Facebook di avere accettato i contenuti a pagamento promossi da organizzazioni vicine al Cremlino che hanno inficiato sul parere degli americani in occasione delle presidenziali americane del 2016.I’m dumping my @facebookstock and deleting my page because @facebook profited from Russian interference in our elections and they’re still not doing enough to stop it. I encourage all other investors who care about our future to do the same.#unfriendfacebookpic.twitter.com/KHWgZzhhmp
— Jim Carrey (@JimCarrey)6 febbraio 2018
In un comunicato indirizzato ai media Carrey ha sostenuto che gli utenti dovrebbero pretendere maggiori controlli da parte di Facebook e che la facilità con cui si accede ai social media dovrebbe essere regolamentata. L’attore non ha risparmiato sulle stilettate agli investitori i quali, secondo il suo punto di vista, dovrebbero vestire i panni degli attivisti, perché c’è bisogno di un capitalismo dotato di coscienza. Il pensiero finale lo ha rivolto all’esecutivo, sostenendo che i social permettono di creare ponti che collegano persone con interessi diversi da quelli americani e che, nel caso specifico, non c’è muro che tenga.
Facebook non ha ancora commentato la presa di posizione di Carrey, va però sottolineato che ha collaborato con le autorità, rintracciando le migliaia di contenuti che sarebbero stati visualizzati da 126milioni di persone e dando così un contributo di spessore all’indagine sul Russiagate.