Allora raga, soprattutto avvocati leggete qui
La faccenda è questa.
Il consenso non è l'unica base Giuridica per il trattamento dei dati e con il gdpr questa posizione normativa è ancora più solida.
Ora, io voglio la libertà di compilare la scheda clinica del mio paziente senza fargli firmare la delibera. Poi per tutte le altre attività chiederò il consenso, ma per la cartella clinica è uno sbatti.
QUINDI:
Visto che la finalità non è di marketing ma è per l'esclusiva tutela della salute e trattamento del paziente, la raccolta dei dati anamnestici o clinici può essere effettuata sulla base (giuridica) del legittimo interesse? E se no, perché cazzo?
E allora se no, tentando la via più impervia, non potrebbe essere giuridicamente lecita sulla base che per legge ho un obbligo implicito di compilazione della scheda clinica (appellandomi così alla base giuridica dell'obbligo per legge)??
Uso il termine implicito (che è sicuramente scorretto e vi chiedo quale sia il termine più giusto) perché la legge non impone l'obbligo di compilazione della cartella clinica ai sanitari di libera professione MA, e cito l'Articolo*1176*Codice civile (Cass. n. 10133/2015) "l'eventuale incompletezza della cartella clinica è circostanza di fatto che il giudice può utilizzare per ritenere dimostrata l'esistenza di un valido legame causale tra l'operato del medico e il danno patito dal paziente[...] "
Quindi non è obbligatoria ma diciamo che la compilazione della cartella clinica SODDIAFA la legge?
Ebbene le linee guida del gdpr in lingua originale non fanno riferimento alla base giuridica dell'obbligo di legge (come fanno quelle italiane), bensì parlano di "Compliance with legal obligations." compliance. Ciò che soddisfa la legge cazzo. Scacco matto.