Dubito che dopo l'epidemia di fillossera ci sia ancora qualcosa di 100% originale :uhm:
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Dopo tre anni un frizzante non lo tocco neanche con l'uccello
There still exist some vines which have been neither grafted nor destroyed by phylloxera, including some owned by Bollinger.[citation needed]
https://en.wikipedia.org/wiki/Great_French_Wine_Blight
mmmmuuuummmmmmmm
Prezzi abbordabili per il Bollinger "autentico"... 800 € alla boccia :bua:
Fanno benissimo a farli pagare cari, tanto di cappello se trovano i polli disposti a sganciare tanti soldi per bere broda.
il don perignon ha la sua nominata grazie al agente 007 :asd:
meglio il prosecco...
- - - Aggiornato - - -
poi in mano ai degustatori esperti del sabato sera che se gli versi un spumante preso alla lidl per loro è qualcosa di straordinario :asd:
https://www.youtube.com/watch?v=gBHx6Hli3BY
Mi ricorda il discorso sul collezionismo in La svastica sul soleCitazione:
... Analogamente, non conta quanto ci sia di vero e quanto di inventato in quello che ci raccontano sul cibo che stiamo mangiando, ma conta la sensazione di appagamento che ne traiamo. Se per ottenerla siamo disposti a rinunciare a un po’ di oggettività, credo che non ci sia niente di male.
Senza esagerare, però. Nel 2014 è stato condannato a dieci anni di carcere, oltre a risarcimenti per svariati milioni di dollari, il collezionista ed esperto di vini Rudy Kurniawan che per qualche anno aveva venduto a collezionisti e a ricconi di mezzo mondo (in particolare americani) vini di scarsissima qualità contenuti in bottiglie con etichette prestigiose delle migliori maison francesi. Bottiglie autentiche che andava a raccattare vuote nei ristoranti e alle quali molto spesso appiccicava etichette che lui stesso stampava, falsificando alla perfezione quelle di annate e cantine particolarmente pregiate. Ma il bello è che la sua truffa milionaria non è stata scoperta perché a qualcuno è venuto il dubbio che il vino che stava bevendo fosse vino in cartone e non uno Château Latour del ’56, ma perché il solito precisino si è accorto che un certo vino venduto da Kurniawan portava in etichetta un’annata nella quale in realtà non era stato prodotto. È chiaro che coloro che avevano comprato per diverse decine di migliaia di dollari una bottiglia di vino da supermercato provavano una certa ritrosia ad ammettere di essere stati gabbati, ma è pure chiaro che il sapore del vino è influenzato anche dall’etichetta applicata alla bottiglia.
Denominazione di origine inventata. A. Grandi
https://en.wikipedia.org/wiki/Rudy_Kurniawan
Ricordo una trasmissione dove ad una importante fiera vinicola facevano degustare vini di fascia below zero ad ignari visitatori spacciando il nettare per vini di fascia altissima, e questi uoooooooo, ahhhhhhh, uuuhhhhh più commenti da intenditore sul retrogusto del vino ecc.
Era Tavernello :bua:
tavernello di fascia altissima :snob:
Ho bevuto dei franciacorta 2003 e 2007 che cagavano un testa a qualunque altro vino.
Non capisco un cazzo di vini e mi faccio andare bene qualsiasi cosa non sia aceto. Ecco, il mio outing
Il "biodinamico" è veramente una trollata infinita.
Pura fuffa venduta come oro.
Lì a Chicago ne capisci comunque più degli americani :asd:
Una pasta... col bianco :smug: