Sermide e Felonica, Consiglio di Stato annulla esito del voto di giugno 2017
Sermide Cartello1SERMIDE, 30 mag. - Ribaltando la sentenza del Tar, il Consiglio di Stato ha invalidato il risultato delle elezioni amministrative del giugno 2017 a Sermide e Felonica e ha fatto cadere l'attuale amministrazione retta dal sindaco Mirco Bortesi.
La decisione risale alla giornata di ieri ed era attesa, dopo che il Tar di Brescia nel gennaio scorso aveva fatto decadere dal ruolo di consigliere comunale Fiamma Negrini eletta nelle fila del partito Fasci Italiani del Lavoro.
Il Tar, in quell'occasione, aveva accolto il ricorso presentato da due cittadini sermidesi, Luigi Franceschini e Giulio Zangheratti, che avevano sotoscritto il documento preparato da due legali vicini al Movimento Cinque Stelle. Il ricorso, infatti, era stato promosso e finanziato dal Movimento Cinque Stelle e, in particolare, dal deputato Alberto Zolezzi insieme ai cittadini Mantovani italo, Franceschini Luigi, Gaetti Luigi, Cavicchioli Fiorenza, Beltrami Nerio, Costa Antonio e Ciliegi Sergio che, in tutto, avevano donato 605 euro con una grande azione di rete.
Il Tar aveva ravvisato elementi di ilegittimitą legati al simbolo e al nome del Movimento in cui era stata eletta Fiamma Negrini, che si rifacevano al disciolto partito fascista. In quell'occasione, perņ, non ritenne di dichiarare nulle le elezioni del giugno del 2017 perché i 334 voti ottenuti dalla lista della Negrini, secondo il Tar, non erano stati ritenuti sufficienti a ribaltare quello che fu l'esito elettorale.
Alla fine vinse la lista Alla luce del sole del sindaco Bortesi seguita da La svolta, con 286 voti in meno, 48 in meno rispetto a quelli ottenuti dal Movimento dei Fasci. Per il Tar non erano abbastanza per presumere un risultato diverso da quello che poi si era verificato, perché non era possibile stabilire a chi sarebbero andati i voti dei Fasci. La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale era stata impugnata dal legale del Movimento dei Fasci Italiani del Lavoro di fronte al Consiglio di Stato, che chiedeva il reintegro della Negrini nel proprio ruolo di consigliere comunale; anche i due ricorrenti sostenuti dai grillini avevano ricorso al Consiglio di Stato chiedendo l'annullamento globale del voto.
Il Consiglio, dopo aver confermato l'esclusione della Negrini per la violazione dell'articolo 12 delle disposizioni transitorie della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto Partito fascista, ha accolto il ricorso dei due cittadini sermidesi sostenuti dai Cinque Stelle e ha annullato l'esito del voto.
Ora il Consiglio comunale sarą sciolto everrą nominato un commissario prefettizio che dovrą portare il Comune alle prossime elezioni, forse giią a fine luglio se si dovesse andare a votare per le politiche.