E tu pensavi a lui?
No, non ero ancora innamorata, ma a settembre tornai e lo trovai sulla porta dell' hotel ad attendermi, cominciai a provare qualcosa. Avevo un fidanzato, lo lasciai e a ottobre iniziò la nostra storia.
I tuoi come l'hanno presa?
Bene, fin dall'inizio. Anzi, per mio padre quello intelligente tra me e Khalil è Khalil. E poi vedono come mi tratta, lui è gentilissimo, altro che i musulmani che trattano male le donne. Khalil mi porta la colazione a letto, mi apre la portiera dell' auto, mi fa perfino i massaggi. Ha chiesto la mia mano a mio padre come un gentiluomo d'altri tempi.
A fine luglio sei rimasta incinta. Lo avete desiderato o è capitato?
L' abbiamo voluto tantissimo ed è accaduto subito. Nel frattempo abbiamo celebrato il fidanzamento in abiti tipici pakistani. Ce li ha inviati sua mamma dal Pakistan: Khalil non pensava indossassi il costume tipico alla festa, infatti lui si era presentato in jeans. L' ho costretto a cambiarsi.
Ti sei convertita alla religione musulmana. Te l'ha chiesto Khalil?
No, l' ho desiderato io. Oggi mi chiamo Silvia Imaan Fatima. Ho indossato il velo, sono andata alla moschea di Colico e l' imam mi ha fatto recitare una formula che diceva "Mi concedo all' Altissimo, sarò fedele a lui", mi sono emozionata. Da tempo non credevo più nella Chiesa, è un organo tenuto in piedi solo dalla forza di Papa Francesco. E comunque la mia vita non è cambiata: prego, ma non porto neanche il velo. C' è solo uno dei miei fornitori arrabbiato con me perché non mangio più salsicce.