ANNO 2937
NEL REMOTO SISTEMA BINARIO DI AQUIS DELTA TUTTO APPARE TRANQUILLO E STATICO.
POI, CON UN BREVE LAMPO NEL VUOTO E UN RULLÌO DI STABILIZZATORI ORBITALI, UNA PICCOLA NAVE SI MATERIALIZZA DAVANTI ALLA LUNA DEL TERZO PIANETA.
DALLA PLANCIA IL CAPITANO PAOLINO AZIONA L'INTERFONO:
"COMUNICACCIONE PER LE SECCIONI QUINDICI E DICIASCETTE: ATTIVARE GUSCI DI ATTERAGIO E PEPARARSI AD ESTRACIONE MINERARIA. PER LA FINE DELA GIORNATA VOIO VEDERE LA STIVA PIENA DI BAUXITE, RAGACCI!"
IL SUO PRIMO UFFICIALE, GIONATAN, ALZA UN SOPRACCIGLIO PERPLESSO:
"PENCIAVO CHE LA BAUXITE FOSSE CIOLO UNA COPETURA..."
"CIETTO CHE LO È," REPLICA PAOLINO, "MA PECCHÉ FUNCIONI DEVE ESSERE CHEDIBILE! METTI CAGIO CHE A UNA NAVE DEL DOMINIO PASSI PER LA TETTA DI ISPECIONARE IL CAICO: TOVEREBBEO SOLO UNA BELLA MONTANIA DI ROCCIA!!!"
LE PAROLE DEL CAPITANO PAOLINO SONO PROFETICHE: PROPRIO MENTRE I GUSCI ATMOSFERICI ABBANDONANO LA CHIGLIA IN DIREZIONE DELLA SUPERFICIE LUNARE, IL VECCHIO SCAFO SI METTE A VIBRARE, COME FA SEMPRE IN PROSSIMITÀ DI PROPULSORI TROPPO POTENTI, E UN'OMBRA GIGANTESCA SI FRAPPONE TRA LA NAVE E I SOLI GEMELLI DI AQUIS DELTA, OSCURANDO LE SEZIONI DI TRIBORDO.
"UN INCROCIATOE..." MORMORA GIONATAN OSSERVANDO SULLO SCHERMO-VISORE LA BESTIA DI METALLO APPENA USCITA DALLO SPAZIO-CURVO.
"CI TANNO CHIAMANDO," ESCLAMA L'UFFICIALE DELLE COMUNICAZIONI TOMMI.
"PASSALO SULA PLANCIA," ORDINA PAOLINO.
DOPO UN RONZÌO DI SINTONIZZAZIONE, SULLO SCHERMO APPARE L'IMMAGINE DI UN SINDROMICO SULLA TRENTINA, CON ESPRESSIONE SEVERA E ADDOSSO L'UNIFORME NERA DELLA FLOTTA.
"CIONO IL COMANDANTE LUIGINO, DELL'AMMIRAGLIA DEL DOMINIO DAUN 'BRUMBRUMPSSH': IDENTIFICATEVI."
"VASCELLO MINERAIO 'BABAGNAO'. STIAMO SOLO RACOLIENDO BAUXITE PER IL COMMECIO COI SISTEMI CENTALI," RISPONDE CALMO PAOLINO.
"QUESTO CISTEMA È SU UNA ROTTA UTILIGGIATA DAI TAFFICANTI DI POFUGHI EUPLODI DIRETTI ALLA PERIFEIA. GNE È A CONOCIENCIA, CAPITANO?"
"LO CIÒ BENE, COMANDANTE LUIGINO. MA, COME GIÀ HO DETO, CIAMO SEMPLICI COMMECIANTI DI MINEALI," RIBADISCE PAOLINO CON VOCE FERMA.
AL SUO FIANCO GIONATAN STA SUDANDO VISIBILMENTE.
"BENE ALLOA GNON AVRÀ OBBIECCIONI," PROSEGUE LUIGINO,"PEPARATEVI ALL'ISPECCIONE."
"GNO" RISPONDE SECCO PAOLINO, IN TONO CORTESE MA DECISO.
IL COMANDANTE LUIGINO AGGROTTA LA FRONTE, E IL SUO APLOMB MILITARE SEMBRA PER UN ISTANTE ALLENTARSI.
"SCUGI FORSE GNON HO CAPITO BENE..."
"GNON ACCONCENTIRÒ A NECCIUNA ISPECCIONE, COMANDANTE. QUETTA È UNA NAVE CIVILE CON REGOLAE LICENZA COMMECIALE."
LUIGINO RIDACCHIA.
"ME NE SBATTO IL CARIOTIPO DELLA VOSTA LICENCIA. I MIEI DICIACIETTE CANONI AL PLASMA PUNTATI CONTO QUELA BAGNAROLA DICONO CHE POCCIO ISPECIONARLA QUANDO MI PARE E PIACE. FAI UN PO' TE."
LA FERMEZZA NEGLI OCCHI DI PAOLINO NON PARE RIDURSI NEANCHE UN BRICIOLO.
"CIAMO TUTTI CITTADINI DEL DOMINIO DAUN E LA NOSTA ROTTA È REGOLAMENTE REGISTATA. LEI FORCIE NON LO CIÀ, MA ABBIAMO UN CONTATTO DI FORNITUA COL MINISTERO CHE PUÒ VERIFICAE. FACCIA QUALCOSA ALLA MIA... BAGNAOLA... E POCCIO ASSICURALE CHE NE RIPONDERÀ. SIAMO ANCOA UNA DEMOCRACIA MI PARE... O NO!??!"
IL COMANDANTE LUIGINO TAMBURELLA CON LE DITA SUL BRACCIALE DELLA POLTRONA, SI VOLTA A CONFABULARE COI SUOI UFFICIALI, POI SI RIVOLGE DI NUOVO A PAOLINO.
"D'ACCODO CAPITANO, NESSUNA ISPECCIONE: MA DEVE ALMENO ABBACCIARE GLI SCUDI E PEMETTECI DI SCANDAGLIAE LA STIVA COI NOSTI RILEVATORI DI EUPLOIDI."
"RICHIESTA RAGIONEVOE" ANNUISCE PAOLINO, E CON UN CENNO DEL CAPO INDICA A TOMMI DI ABBASSARE GLI SCUDI.
IL RAGGIO-SENSORE DELLA BRUMBRUMPSSH, IN TRENTA SECONDI CHE AL PRIMO UFFICIALE GIONATAN PAIONO UN'ETERNITÀ, DISSEZIONA LA PICCOLA NAVE DA PARTE A PARTE: IL RAGGIO AD UN CERTO PUNTO PARE SOFFERMARSI QUALCHE SECONDO IN PIÙ SULLA SEZIONE DELLA STIVA, MA POI PROSEGUE LISCIO NELLA SCANSIONE, FINO ALLA PRUA.
IL COMANDANTE LUIGINO OSSERVA I DATI SUL MONITOR E ANNUISCE SODDISFATTO.
"NON CI CIONO SEGNI DI EUPLODI... SEMBA POPIO CHE LA MIA PARANOIA FOCCIE INGIUTIFICATA. LE CHIEDO SCUGIA PER IL DISTUBO E LE AUGURO BUONA GIONATA, CAPITANO."
"NESSUN DISTUBO. BUONA GIONATA A LEI, COMANDANTE," REPLICA SORRIDENTE PAOLINO.
MENTRE L'AMMIRAGLIA BRUMBRUMPSSH LASCIA IL SISTEMA, GIONATAN TIRA IL SOSPIRO DI CHI È RIMASTO IN APNEA PER ORE.
"ABIAMO UN CONTRATO COL MINISTERO, CAPITANO?"
PAOLINO SOGGHIGNA: "GNON MI PARE."
GIONATAN SCUOTE LA TESTA: "MI RICORDI DI GNON GIOCAE MAI A POCHER CON LEI CAPITANO."
GLI EUPLODI, RIMASTI PER TUTTO IL TEMPO NEL DOPPIO FONDO PIOMBATO DELLA STIVA, ESCONO DAL NASCONDIGLIO E RINGRAZIANO I LORO SALVATORI SINDROMICI.
IL LORO CAPO, FABRIZIO, STRINGE LA MANO A PAOLINO: "LA RINGRAZIO, CAPITANO. SENZA DI VOI NON CE L'AVREMMO MAI FATTA. E PENSARE CHE VOI RISCHIATE LA VITA PER SALVARE GLI EUPLODI, MENTRE NON C'È NULLA CHE NOI POSSIAMO FARE PER RIPAGARVI."
"CÌ, INVECIE. DITELO A VOSTI FIGLI: DITE LORO CHE I DAUN GNON CIONO TUTTI UGUALI, CHE GNON TUTTI ODIANO GLI EUPLODI, DITE LORO CHE EGISTONO ANCORA TA NOI LA COMPACCIONE, L'AMICICIA E LA SOLIDAIETÀ. E FORCIE, UN GIONNO, QUANDO TUTO L'ODIO E IL RANCOE SARANNO DIMENTICATI, POTREMO TONARE A CHIAMACI FRATELLI, E AD ESPLORARE LO SPACCIO INSIEME."
Originariamente Scritto da Carver
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